Il riassunto della terza e ultima settimana di Bowl 2020

Il 2021 si è aperto ovviamente con le due semifinali Playoff, eventi che hanno attirato tutta l’attenzione degli appassionati, ma ci sono state anche altre gare, più e meno importanti, che ora ripercorriamo assieme (il riassunto della prima e seconda settimana di Bowl)

Procedendo con ordine, partiamo da quella che è stata, in realtà, la vera “prima partita del 2021” di college football, ovvero il Peach Bowl giocato ad Atlanta e vinto da Georgia a spese di Cincinnati. Così i Bulldogs ci hanno privati del lieto fine anche all’ultima “favola” rimasta ancora col finale da scrivere. Dopo San José State e Coastal Carolina, anche i Bearcats hanno dovuto abbandonare le proprie ambizioni di “titolo nazionale” autoproclamato – sulla scia di quanto fatto da UCF qualche anno fa. I Bearcats in realtà, venendo alla partita, sono stati sempre saldamente al comando, dominando anche, a tratti, i più quotati avversari – che, per dovere di cronaca va ammesso, erano decimati da opt out e infortuni.

I Bearcats sono partiti subito fortissimo: prima il TD propiziato da una ricezione “di ginocchia” di Micheal Young e poi l’intercetto di Coby Bryant – che per tener fede al suo nome ha festeggiato con una windmill dunk.

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Entrato in ritmo, il QB Desmond Ridder ha giocato ad un livello celestiale fino al raggiugimento del massimo vantaggio (21-10) ad inizio ripresa. Poi qualcosa nell’attacco di Luke Fickell si è incrinato. Volessimo banalizzare, diremmo: “paura di vincere”, ma probabilmente va al di là di questo. Ha inciso senz’altro la non abitudine dei Bearcats di giocarsi partite di questo livello, così come può aver inciso un leggero calo nervoso dopo il massimo vantaggio.

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E, inoltre, non vanno dimenticati gli avversari, che, guidati dal nuovamente eccellente JT Daniels – chissà dove sarebbe arrivata Georgia se JT avesse giocato dall’inizio…  – e dall’ancor più eccellente George Pickens, che ha dimostrato che quando è concentrato al 100% sulla gara sa essere un ricevitore dominante.

E poi, ha inciso la questionabile scelta di Fickell di chiamare un passaggio su un terzo down a 1.30 minuti dal termine. Incompleto, e palla a Daniels con tanto, troppo, tempo sul cronometro. Poi è comunque servito un 53-yard field goal del kicker Podlesny, per segnare i 3 punti decisivi per il 22-21 (poi la partita finirà 24-21 per una safety forzata da Georgia nell’ultimo disperato tentativo di Cincy).

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L’altra sfida che ha anticipato le semifinali è stata il Citrus Bowl, vinto meritatamente da Northwestern su Auburn 35-19. Straordinaria la prova del QB Peyton Ramsey, capace di far muovere le catene senza troppa fatica sia per via aerea che via terra. Solita grande prova della difesa degli Wildcats, il cui status andrebbe probabilmente elevato alla luce di quanto fatto vedere da Ohio State con Clemson. Questi Wildcats sono un’altra delle grandi storie di questo 2020, una storia con un lieto fine ma che ha avuto un brancolamento di troppo nella stagione, ossia lo scivolone nella particolarissima partita di East Lansing con MSU.

Dall’altra parte, solita prestazione tra luci ed ombre di Bo Nix. Brian Harsin dovrà lavorare parecchio su questi Tigers per provare a riportarli ai vertici della SEC.

Anche il sabato di college football è iniziato arridendo agli Wildcats, gli “altri” Wildcats, ovvero quelli di Kentucky, usciti vittoriosi dal Gator Bowl grazie al 23-21 inflitto ad NC State. Paurosa prova di forza del running game di UK, capace di produrre ben 281 yard grazie ai suoi tre interpreti principali: Asim Rose Jr (148 yds), Chris Rodriguez (84 yds) e Kavosiey Smoke (45 yds). NC State ha provato a rispondere col fioretto ai carroarmati di Kentucky e il risultato è stato buono… ma non abbastanza.

L’altra gara del pomeriggio è stata quella del Raymond James Stadium di Tampa, tra Ole Miss e Indiana. Ad aggiudicarsi l’Outback Bowl sono stati i ragazzi di Lane Kiffin, grazie al solito Matt Corral sempre più timoniere di questa nave. L’idea del Kiffone – in realtà mai nascosta durante l’anno – è quella di riuscire a far giocare assieme i suoi due QB, Matt Corral e John Rhys Plumlee, con il primo a svolgere il ruolo canonico, e il secondo a mettere in costante apprensione la difesa. Plumlee ha chiuso con un solo lancio effettuato, con un tentativo di corsa e con 5 ricezioni per 73 yard: se deciderà di restare ad Oxford l’anno prossimo sarà probabile vederne delle belle.

Indiana, dalla sua, è stata del tutto impalpabile offensivamente per buoni tra quarti, facendo a tratti sembrare i Rebels i Bears dell’ ’85, impresa ardua, visto il resto della stagione. La cosa più incredibile della gara però è stata un’altra: la stats line del ricevitore Whop Philyor: 18 ricezioni (!) per 81 yard, io, personalmente, non avevo mai visto nulla di simile.

Gli ultimi bowl della stagione sono stati i due New Year’s Six rimasti all’appello: prima il Fiesta Bowl, vinto con merito da Iowa State su Oregon 34-17 e poi l’Orange Bowl, dove lo stesso ha fatto Texas A&M con North Carolina.

Il primo dei due è stato l’ennesimo show del RB Breece Hall, autore di 136 yard su 34 portate e 2 TD. Sempre sotto controllo anche Brock Purdy che tornerà agli ordini di Matt Campbell per la stagione da senior, promettendo grandi cose. Dall’altra parte a dir poco disastrosa la prova dello special team dei Ducks, capace di causare danni ogni qualvolta fosse chiamato in causa. Una stagione breve e strana per i Ducks, che si chiude 4-3, ma con un titolo di conference nel sacco e con la partecipazione ad un bowl importante. Giudicate voi se sia da considerarsi soddisfacente oppure no.

L’Orange Bowl è, invece, come detto, andato agli Aggies. La gara è stata bella, intensa ed equilibrata per 45 minuti e anche qualcosa di più. Dopo il TD di Josh Downs del 27-20 per UNC, con 13 minuti e qualcosa sul cronometro, però, la difesa carolina blue ha completamente mollato. Stanchezza e mancanza di ricambi (non va dimenticato che a UNC mancassero una miriade di giocatori) hanno influito sul tracollo finale, che ha portato l’attacco di A&M a segnare per tre volte senza risposta, chiudendo con un rotondo 41-27 che racconta solo in parte l’andamento della gara. Kellen Mond, con il TD su corsa del 27-27, ha così segnato il suo 93esimo TD in maglia maroon pareggiando il record che deteneva in solitaria Johnny Maziel, aka Johnny Football (va comunque detto che Mond ci abbia impiegato 4 anni a raggiungere la quota TD che Manziel accumulò in 2 stagioni soltanto).

Si chiude così alla grande la stagione di Jimbo Fisher, che potrà così continuare a recriminare facendo pressione sulla commissione per l’esclusione di un 1-loss-SEC-team dai Playoff. Jimbo, inoltre, chiude la stagione con la giocata dell’anno: assieme a Kirby Smart è stato l’unico allenatore vincente in un Bowl che ha evitato la “lavata” di Gatorade, dimostrando un atletismo invidiabile per l’età (anche se poi ha dichiarato di aver avuto un piccolo risentimento muscolare, e che la farà pagare a chi se lo merita).

La sconfitta di UNC, invece, chiude una postseason da dimenticare per la ACC, sconfitta in tutte e sei le gare che vedevano impegnate le proprie squadre. Non accadeva dagli anni ’80 che la conference atlantica non racimolasse neanche una vittoria nella bowl season.

E con questo si chiude la postseason, che come ogni anno ci ha regalato momenti più e meno memorabili, grandi giocate e grandi risate. Siamo alla fine: l’ultimo appuntamento con il football giocato sarà la finale dell’11 gennaio, e poi sarà offseason. Onestamente, ripensando ad agosto, non avrei mai creduto di arrivare “sani e salvi” alla fine di una stagione così bizzarra, ma ce l’abbiamo (o, meglio, ce l’hanno, noi non è che abbiamo fatto poi così tanto) fatta, e per questo non posso che esserne contento e grato.

L’altro appuntamento della settimana è la cerimonia (ahinoi, virtuale) dell’assegnazione dell’Heisman Trophy, e ovviamente il consiglio è di non perdervela, perché potrebbe essere anch’essa storica – e il perché inizia con Devonta e finisce con Smith, ma questo già lo sapete.

Noi, invece, ci sentiamo tra una settimana per la finale! Non mancate!

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