NCAA Bowl Preview 2020: Outback Bowl

Pure in questa stagione travagliata ci sono molti Bowl NCAA in programma che ci terranno compagnia fino alla finale nazionale dell’11 gennaio e cercheremo di presentarvene il più possibile. Vi presentiamo l’Outback Bowl tra Indiana e Ole Miss

INFO

Data: 2 gennaio
Luogo: Tampa, Florida
Stadio: Raymond James Stadium
Dal: 1986
Conference Coinvolte: Big10 VS SEC

STORIA

L’Outback Bowl non fu il primo Bowl della Baia di Tampa, infatti, dal 1947 al 1954 si tenne il Cigar Bowl, un evento che però ospitava solo college minori e che si giocava al Phillips Field, un vecchio impianto (anni ’30) che si trovava dove ora sorge la Tampa Preparatory School. In realtà, la storia dell’Outback Bowl – nato Hall of Fame Bowl – nasce circa un decennio prima del 1986: infatti, nel ’77, il primo Hall of Fame Bowl si giocò al Legion Field di Birmingham, Alabama, e così fu fino alla stagione 1985. Nel 1986 la National Football Foundation e la College Hall of Fame decisero di spostare la partita a Tampa – inizialmente al Tampa Stadium, poi, dal 1999 al “Ray Jay”, costruito proprio in quegli anni, adiacente al vecchio stadio – da dove non si è più spostata. La partita giocata annualmente al Legion Field di Birmingham, però, non per questo smise di esistere: cambiò nome (e finanziatori ed organizzatori) in All-American Bowl e vide il suo ultimo kickoff solo nella stagione 1990. Nel 1995 anche l’Hall of Fame Bowl cambiò nome in Outback Bowl, in quanto l’organizzazione vendette i diritti sul nome all’omonima catena di ristoranti (con sede proprio a Tampa) che ne detiene ancora il titolo.

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L’Outback Bowl si gioca la mattina – si, davvero di mattina: il kickoff è solitamente previsto per le 11 ante meridiane, o comunque entro le 13 – di Capodanno, a meno che esso non cada di domenica: in tal caso la partita viene spostata al lunedì.
Dal 1995 in questo match si sfidano le terze scelte della SEC e della Big10.

1° Gennaio 2018 > South Carolina vs Michigan 26-19 / 45’687 spettatori
1° Gennaio 2019 > Iowa vs Mississippi State 27-22 / 40’518 spettatori
1 Gennaio 2020 > Minnesota vs Auburn 31-24 / 45’562 spettatori

CURIOSITÀ

Tra le partite che sono rimaste nella storia di questo bowl vi è senz’altro la prima di quelle giocate a Tampa, tra i Georgia Bulldogs e i Boston College Eagles, dominato per tre quarti da questi ultimi, con un incredibile prova del runningback Troy Stradford (che l’anno dopo sarà eletto Rookie of the Year in NFL), poi rimontati e superati a tre minuti dal termine dai Bulldogs, che però vedranno la vittoria sfuggir loro dalle mani grazie all’ultimo drive degli Eagles chiuso con la ricezione in endzone a tempo scaduto di Kelvin Martin (futuro campione NFL con i Dallas Cowboys di Troy Aikman del ’92).

Per assistere ad un’altra straordinaria rimonta, stavolta premiata, dei Georgia Bulldogs, occorre attendere l’arrivo del nuovo millennio: di fronte alla squadra di Athens c’erano i Purdue Boilermakers di Drew Brees, che a metà secondo quarto erano agevolmente avanti 25-0 grazie proprio alle prodezze del loro numero 15 (che nella sua carriera cambiò numero, ora indossa il 9, ma, eccezion’ fatta per gli anni a San Diego, non si slegò mai dall’old gold and black). Da lì però per i Boilermakers la luce si spense completamente e, grazie a 3 touchdown (uno convertito da 2 punti) e un field goal i Bulldogs si guadagnarono l’overtime, dove a decidere la gara fu un field goal dalle 21 yard del kicker di Georgia Hap Hines, che regalò il 28-25 finale ai suoi.

In tempi più recenti epico è stato l’incontro del 2012 tra gli onnipresenti Bulldogs – stavolta nuovamente dalla parte sbagliata del referto – e gli Spartans di Michigan State, terminato al terzo overtime, dopo che la squadra di East Lansing aveva pareggiato a quota 27 nei regolamentari con un touchdown a 14 secondi dal termine del runningback Le’Veon Bell. A decidere la gara, al terzo supplementare, fu un field goal bloccato dallo special team di Dantonio.

EDIZIONE 2020

Scontro affascinante quello che ci propone quest’anno l’Outback Bowl. Da una parte l’attacco stellare della Ole Miss di Lane Kiffin guidato dal sophmore Matt Corrall, capace di lanciare 400 yard in faccia alla difesa di Florida, dal RB Jerrion Elay. Niente Elaji Moore che si è tirato fuotri per evitare guai in vista del draft NFL. Nell’altro angolo la difesa degli Hoosiers, capace di trascinate la squadra ad un impressionante 6-1, unica sconfitta arrivata nel match con Ohio State, ed al 7° posto del ranking nazionale e che sarà ancora più importante in questa sfida visto che Indiana dovrà fare a meno del suo leader Michael Phenix. Al suo posto Jack tuttle, già visto nella partia con Wisconsin, che avrà in Ty Fryfogle, fresco di B1G reciver of the year, il suo target principale.

Difficilmente scommetterei contro il Kiffone ma la difesa di Ole Miss è inguardabile e Indiana ha mostrato di poter competere ad altissimo livello. Vantaggio Hoosiers di un TD!

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Andrea Ghezzi

Padre di Mattia e Lorenzo, Marito di Silvia, Fratello di Zoe (Franci ti voglio bene). Scrivo (poco) e parlo (tantissimo) di Football, anche italiano. Direttore di The Cutting Edge credo solo a tre cose: #mattanza #badaun e #bomboloni.

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