Cercasi nuovo allenatore a Illinois

Cade la prima testa anche in Big Ten: Lovie Smith non è più l’allenatore di Illinois.

Smith conclude la sua esperienza con 17 vittorie e 39 sconfitte in 5 stagioni. Gli Illini avevano concluso la scorsa stagione con un buon record di 6 vittorie e 7 sconfitte e il primo bowl dell’era Smith (oltre ad una grande vittoria in casa contro Wisconsin all’epoca #6 del ranking), ma le prestazioni sono peggiorate quest’anno e gli amministratori sono stati costretti a interrompere il rapporto con l’ex HC dei Chicago Bears.

Che tipo di lavoro è?

Sebbene le aspettative non siano altissime, Illinois non sempre è arrivata dove meriterebbe. Questo è un programma che per risorse, prossimità a zone di reclutamento fertili e avversari divisionali abbordabili, dovrebbe quantomeno arrivare a giocarsi un bowl ogni stagione. L’ultima annata vincente è avvenuta nel 2011 sotto Ron Zook che dopo una partenza con 6 vittorie di fila, perse le successive 6 partite e il posto di lavoro prima della postseason. Gli Illini finirono poi con 7 vittorie.

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Non esiste una sola ragione per la quale Illinois non possa fare quello che Northwestern e Minnesota hanno fatto nelle ultime stagioni, anzi, ad esempio gli Wildcats hanno molti più ostacoli da superare, soprattutto accademici, al fine di schierare squadre competitive rispetto agli Illini.

Non mancano nemmeno le risorse ed il supporto del dipartimento atletico: nel 2019 è stata costruita una struttura di allenamento completamente dedicata al football costata la bellezza di 79 milioni di dollari comprensiva di spogliatoio, campi da allenamento, sala pesi e sala medica.

I possibili candidati

Lance Leipold (HC – Buffalo) – Leipold ha guidato la sua alma mater, Wisconsin-Withewater a 6 (!!) titoli di Division III prima di trasformare Buffalo in un programma di successo. Il lavoro fatto specialmente con i Bulls, 23 vittorie e 9 sconfitte nelle ultime tre stagioni, lo ha reso un candidato credibile per un salto di carriera. Non un recruiter pazzesco se comparato ad altri allenatori della MAC, ma sicuramente uno che sa ricavare tutto dai propri giocatori ed un vero program builder.

Sean Lewis (HC – Kent State) – Nativo dell’Illinois, Lewis è uno degli allenatori che più ha visto crescere la propria popolarità tra gli addetti ai lavori. Discepolo di Dino Babers, porterebbe in dote un attacco super esplosivo oltre ai contatti in tutto il Midwest data la sua esperienza da giocatore a Wisconsin. Giovanissimo (poco più che trentenne) e dal profilo ideale per dare a Illinois dei vantaggi dal punto di vista del recruiting.

Jeff Monken (HC – Army) – Altro nativo dell’Illinois (Peoria), Monken significherebbe un cambio di cultura non indifferente. Darebbe a Illinois un’identità ben precisa e potrebbe ricavare da subito qualche vittoria inaspettata dato l’utilizzo della famigerata triple option, Paul Johnson, il suo mentore, lo ha fatto per anni a Georgia Tech. Generalmente questo tipo di schema non riscuote molto successo tra i fan ma potrebbe essere fortemente efficace se eseguito bene. E’ altresì probabile che Monken, se verrà scelto come capo allenatore, decida di ingaggiare un offensive coordinator con uno stile d’attacco differente.

Jim Leonhard (DC – Wisconsin) – Allena solamente dal 2016 ma questo non gli ha impedito di farsi un nome praticamente da subito diventando uno dei migliori assistenti della nazione a Wisconsin (dove ha giocato). Leonhard è un nome molto intrigante per Illinois ma sarà dura strapparlo ai Badgers dove si vocifera che possa, in futuro prossimo, sostituire Paul Chryst come capo allenatore.

Brett Bielema (Assistant – New York Giants) – A quanto pare Bielema si è proposto a diversi college negli ultimi tempi. Ha giocato ad Iowa e allenato bene a Wisconsin prima della sua esperienza poco positiva con Arkansas. Conosce la Big Ten meglio di qualsiasi altro candidato ma sicuramente non sarebbe una scelta entusiasmante.

Il sogno: Luke Fickell (HC – Cincinnati) – Cincinnati è un programma nettamente migliore di Illinois e questo è senza dubbio vero ad oggi. Fickell ha rifiutato le avances di Michigan State lo scorso anno e quindi sembrerebbe in attesa di qualcosa di più grosso mentre continua a rendere i Bearcats una vera e propria forza della AAC. Detto questo, a volte succedono cose strane nel college football.

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Guido Semplici

College Football - Co-Host di Scusate il CFB, mi trovate anche su Podcast Verso il Draft e su Twitter.

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