Uno sguardo al 2018: New Orleans Saints

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2018 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei New Orleans Saints.

COME DOVEVA ANDARE…

L’eliminazione dei Saints dai playoff dello scorso anno è stata tra le più clamorose di sempre. Il touchdown a tempo scaduto di Stefon Diggs ha lanciato i Vikings al Championship e rispedito a casa New Orleans tra atroci sofferenze. Con Drew Brees saldamente al timone e i due migliori rookie nella regular season 2017, Offensive in Alvin Kamara e Defensive in Marshon Lattimore, però, la squadra di Sean Payton era destinata a un posto di prim’ordine nelle gerarchie NFL. Nella speranza che, “miracoli” delle avversarie permettendo, si potesse festeggiare il ritorno al Super Bowl.

… E COM’E’ ANDATA

Il record in regular season è migliorato rispetto al 11-5 del 2017, salendo addirittura a quota 13 vittorie, di fronte ad appena tre sconfitte. Dopo l’incredibile esordio negativo contro i Buccaneers, i Saints hanno cavalcato per dieci successi consecutivi, prima della débacle di misura contro i Cowboys. Altre tre vittorie di fila hanno garantito il primato in NFC, di fronte ai mirabolanti Rams, prima dell’ininfluente sconfitta contro i Panthers, con Teddy Bridgewater al ritorno da quarterback titolare. La rimonta contro gli incredibili Eagles di Nick Foles ha regalato il primo Championship dal 2009, l’anno del Super Bowl XLIV vinto contro i Colts. Dopo una splendida prestazione contro i Rams, soltanto una scellerata pass interference non fischiata a Nickell Robey-Coleman ha tolto il biglietto per Atlanta a New Orleans, poi sconfitta in overtime dai lanci di Jared Goff e dai field goal di Greg Zuerlein.

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COSA HA FUNZIONATO…

A un passo dal Super Bowl, è evidente come la stagione dei Saints sia stata altamente positiva. A partire dalla tenuta, mentale e atletica, di Brees: delirante il 74.4% al lancio con cui ha chiuso la regular season (364/489) e condito da 32 touchdown pass a fronte di appena 5 intercetti, per un quarterback rating di 115.7 che lo ha proposto tra i più seri candidati per il premio di Most Valuable Player. Clamorosa la conferma di Kamara, che in tutto ha collezionato 1.592 yard from scrimmage, di cui 883 su corsa e 709 su ricezione, oltre a ben 18 touchdown (14+4). Altrettanto incredibili i numeri di Michael Thomas, salito a 1.405 yard in 125 ricezioni, su appena 147 target in totale, con 9 touchdown compresi nel prezzo. New Orleans ha prodotto 379.2 yard e 31.5 punti a partita, tra le primissime forze in NFL, ma ha trovato eccellenze assolute in difesa: da Cameron Jordan, autore di 12 sack e 18 tackle for loss, alla conferma di Lattimore, che ha collezionato 59 tackle, 12 pass deflected, 2 intercetti, 4 fumble forzati e 3 recuperati.

Kamara Saints Falcons

… E COSA NON HA FUNZIONATO

L’attacco, oltre che all’eterno estro di Brees, è stato fin troppo Kamara-Thomas dipendente. Alle spalle delle loro 2.997 yard from scrimmage in totale si crea un abisso prima di incontrare le 815 di un Mark Ingram sceso dalle 1.124 rushing yard del 2017 ad appena 645, quasi la metà, con i touchdown dimezzati dai 12 della precedente stagione ai 6 della scorsa. Lo stesso vale per i ricevitori: dietro a Thomas (e a Kamara), il maggior numero di receiving yard l’ha raccolto il rookie Tre’Quan Smith, con 427 in appena 28 ricezioni, oltre a un paio di viaggi in end zone. Un infortunio ha tenuto Tedd Ginn ai box fino ai playoff, in cui non ha però festeggiato né 100 yard né un touchdown tra Eagles e Rams. La difesa, poi, ha concesso decisamente troppo ai quarterback avversari: 268.9 le yard a partita e 30 i touchdown pass in totale, con 12 intercetti, quasi la metà rispetto ai 20 del 2017. Alle spalle dei fuoriclasse, insomma, mancano “gregari” di alto livello che rendano completi i reparti d’attacco e di difesa.

E ADESSO?

Le prime settimane di questa offseason hanno portato con sé diverse importanti novità per i Saints. Ingram ha lasciato New Orleans alla volta dei Ravens, sostituito prontamente da Latavious Murray, reduce da una buona stagione ai Vikings. Rinnovati i contratti di Bridgewater, P.J. Williams e dell’ottimo kicker Will Lutz, Payton si è assicurato due rinforzi fondamentali in ruoli scoperti: dai Patriots è arrivato il tackle difensivo Malcom Brown, mentre dai Raiders ecco il forte tight-end Jared Cook, pronto a dare man forte a Brees al fianco di Thomas. A completare i nuovi arrivi in free agency anche Nick Easton, centro in linea offensiva dai Vikings, e Mario Edwards, defensive end dai Giants. Senza prima, terza e quarta scelta al Draft, i Saints potranno muoversi ben poco, se non alla scelta numero 62, utile per completare il parco ricevitori con un rookie di qualità.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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