Il Draft 2019 di Huddle Magazine
Dopo il successo dell’anno scorso abbiamo deciso di fare il bis e oltre al mock settimanale abbiamo realizzato anche noi un Draft vero e proprio.
La Redazione si è messa al lavoro e nel giro di due settimane siamo riusciti nell’impresa di realizzare la nostra board previsiva. Ogni redattore ha avuto in sorte una, due, tre squadre al massimo e nel giro di mezza giornata doveva scegliere quale fosse il giocatore più adatto ai bisogni del team di cui ha impersonato il General Manager.
Ovviamente essendo un Draft vero, una volta che un giocatore veniva scelto non era più nelle disponibilità di chi arrivava dopo, quindi è importante leggere le nostre scelte proprio nell’ottica del primo arriva meglio sceglie così come avverrà a Nashville giovedì notte. Altra nota da tener presente è che la necessità di avere tempo per dar modo e tempo a tutti di far la scelta migliore ha fatto si che si sia tenuto relativamente conto di quanto accaduto all’esterno e che non siano state previste trade per salire/scendere dalla board.
Chi ha visto il nostro LIVE di sabato sera dal Mind The Gap saprà già quali sono state le nostre scelte che andiamo adesso a proporvi una per una con spiegazione e link alla scheda personalizzata (nome e cognome in corsivo) quando presente.
1) Arizona Cardinals > Kyler Murray, QB (Oklahoma)
La logica direbbe Bosa o Williams ma i Cardinals non credono più in Rosen e pensano che Murray possa essere il giocatore che cambierà i destini della franchigia. (Andrea Ghezzi)
2) San Francisco 49ers > Nick Bosa, DE (Ohio State)
Con Arizona che sceglie Murray, i Niners si ritrovano nella miglior posizione possibile con Bosa e Williams disponibili. La scelta va sul talento di Ohio State, troppo forte e talentuoso per essere passato da una franchigia che ha disperato bisogno di talento difensivo. (Emiliano Guadagnoli)
3) New York Jets > Josh Allen, Edge (Kentucky)
I Jets necessitano di potenziare la pass rush, con Bosa in Arizona la più sensata scelta diventa Allen. (Tomaso Giaretti)
4) Oakland Raiders > Quinnen Williams, DT (Alabama)
Non essendo più disponibili Bosa e Allen Williams è, nonostante sia un interior lineman, il giocatore giusto per creare problemi alle OL avversarie. (Marco Santini)
5) Tampa Bay Buccaneers > Montez Sweat, DE (Mississippi State)
Sì, non c’è più Kwon ma è arrivato Bucannon, e quindi al primo giro si guarda altrove. Cioè alla linea, dove Pierre-Paul e McCoy chissà se ci saranno ancora. (Mauro Rizzotto)
6) New York Giants > Dwayne Haskins, QB (Ohio State)
C’è vita oltre Eli Manning e i Giants devono rendersene conto. Haskins è un prospetto grezzo, ma potenzialmente esplosivo: l’ideale, prima alle spalle e poi al posto del numero 10. (Alessio Salerio)
7) Jacksonville Jaguars > D.K. Metcalf, WR (Ole Miss)
Può diventare un bersaglio formidabile per Foles; al corpo ricevitori dei Jags, in seguito alla partenza del tandem Robinson-Hurns è mancato un giocatore dominante. Metcalf potenzialmente lo è, pur con tutte le leggittime perplessità. Mossa aggressiva, alcuni potrebbero derfinirlo un reach alla 7, un’opzione valida potrebbe essere un OT come Taylor, ma io credo in DKione. (Lorenzo Contini)
8) Detroit Lions > Devin White, LB (LSU)
Prima di licenziare Patricia, la dirigenza Lions vuole metterlo alla prova senza dargli la scusa di un personale difensivo non scelto dall’ex Patriots. Con White prendono il migliore LB nel Draft, unico reparto non migliorato in free agency. (Dario Alfredo Michielini)
9) Buffalo Bills > Jawaan Taylor, OT (Florida)
Si può tranquillamente andare per il Best Player Available, e fra lui e Oliver prevale la volontà di proteggere Allen. (Mauro Rizzotto)
10) Denver Broncos > Ed Oliver, DT (Houston)
NT, DT, DE è il prospetto perfetto per Fangio, lasciato Peko in FA e dato che tutta la DL dei Broncos è in scadenza il prossimo anno e un po’ di interior pressure in più non farà che bene al duo Chubb&Miller. (Emanuele Sortino)
11) Cincinnati Bengals > Drew Lock, QB (Missouri)
A Cincinnati è tempo di voltare pagina, nuovo coach, nuovo QB. Andati Haskins e Murray i Bengals virano su Lock, il Qb con meno upside ma che potrebbe essere fin da subito starter. (Andrea Ghezzi)
12) Green Bay Packers > T.J. Hockenson, TE (Iowa)
Se i Packers vogliono dare a Rodgers una possibilità di tornare al SB, devono sfruttare le due pick a disposizione e andarsi a prendere uno dei talenti più cristallini che si siano mai visti nella posizione di TE, ruolo su cui A-Rod si basa moltissimo. (Gabriele Balzarotti)
13) Miami Dolphins > Jonah Williams, OT (Alabama)
Trade down! Trade down!!! TRADE DOWN!!! …Non si può, eh? E allora andiamo di linea e prendiamo uno che, almeno, ha un solido pedigree. (Mauro Rizzotto)
14) Atlanta Falcons > Christian Wilkins, DT (Clemson)
Scelta forse non sexy, ma Wilkins è giocatore completo che sa farsi valere in entrambe la fasi del gioco. E’ tornato anche Clayborn e con Wilkins Atlanta aggiunge un leader dentro e fiori dal campo. (Paolo Forneris)
15) Washington Redskins > Brian Burns, Edge (FSU)
Pick che non convince del tutto me in primis, ma un OLB esplosivo da porre al lato opposto di Kerrigan serve come il pane (così come servirebbe un QB qualora non si riuscisse ad arrivare a Rosen, o un WR, o una guardia, o una safety, o un TE, o un CB…). Burns è un prospetto molto polarizzante che di certo non è stato aiutato dalle ultime stagioni tutt’altro che memorabili di Florida State; atletismo elite e upside intrigante potrebbero valere la scommessa. (Lorenzo Contini)
16) Carolina Panthers > Rashan Gary, DE (Michigan)
Con il passaggio ad una difesa 3-4, il ritiro di Peppers e l’arrivo di Irvin con 32 primavere sulle spalle, serve un DE. Si puntava su Burns, ma non è arrivato. A sorpresa c’è Gary che può occupare qualsiasi ruolo sulla defensive line e potenzialmente è un fenomeno già dall’uscita dalla High School. (Eugenio Casadei)
17) New York Giants > Cody Ford, OL (Oklahoma)
Se si vuole garantire una degna stagione a Manning e un’importante crescita a Haskins, la linea offensiva necessita di rinforzi. Ford è ciò che serve sul lato opposto a Solder, utilizzabile come tackle o come guardia. Prospetto duttile e di qualità, da non farsi sfuggire alla numero 17. (Alessio Salerio)
18) Minnesota Vikings > Andre Dillard, OL (Washington State)
Sedato opportunamente coach Zimmer per convincerlo a non pescare un DL, i Vikings provano a puntellare la linea offensiva, punto debole evidentissimo nel 2018. Nel mirino c’erano Williams e Ford. E il secondo era probabilmente il più atteso alla 18, ma la possibilità di portarlo in gialloviola svanisce dopo la scelta dei Giants. Minnesota resta però su un OT di grande prospettiva. (Alessandro Taraschi)
19) Tennessee Titans > Chris Lindstrom, OL (Boston College)
I Titans sono stati 31esimi per Pass protection e QB starter e Backup sono piu’ infortunati che in campo nelle ultime due stagioni. Meglio dare una mano quantomeno per proteggerli. Poi Lindstrom e’ ottimo anche come runblocker (e famolo correre sto Henry). (Emanuele Sortino)
20) Pittsburgh Steelers > Devin Bush, LB (Michigan)
Difesa, difesa, difesa. Il ballottaggio sul ruolo è vivo fino all’ultimo. Cornerback servono da sempre, come il pane. Ma sostituire Ryan Shazier rimane importantissimo anche da un punto di vista morale e psicologico. Ecco perché decidono per Bush. (Alessandro Taraschi)
21) Seattle Seahawks > Johnathan Abram, S (Mississippi State)
Il franchise tag è stato applicato su Frank Clark, ma Schneider e Carroll hanno ancora bisogno di trovare un giocatore che possa creare una pressione opposto a lui, Oliver era il ragazzo giusto, ma è finito tra le mani dei Denver Broncos. La notizia della partenza di Earl Thomas però ha creato un’altra priorità in secondaria e Johnathan Abram sembra il ragazzo giusto per coprire quella posizione. Abram mostra una notevole fisicità e una durezza competitiva indipendentemente da dove si allinei anche se i suoi limiti nella copertura si manifestano troppo spesso. (Filippo Menghi)
22) Baltimore Ravens > A.J. Brown, WR (Ole Miss)
Un draft del genere sarebbe manna dal cielo per Baltimore, che potrebbe tranquillamente scegliere il receiver meglio adattabile al gioco della futura stella, Lamar Jackson. Brown è un ricevitore di possesso ideale per muovere il gioco dei Ravens. (Gabriele Balzarotti)
23) Houston Texans > Greedy Williams, CB (LSU)
Forse un OL sarebbe stata una scelta più indicata ma i giocatori su cui si sarebbe voluto puntare sono già stai scelti (Dillard, Ford). Williams è un giocatore dominate e, viste le partenz, oltre che utile diventerà indispensabile. (Andrea Ghezzi)
24) Oakland Raiders > Clelin Ferrell, DE (Clemson)
Pass rush, una lacuna troppo grande da colmare per i Raiders, Farrell qui è da prendere. (Marco Santini)
25) Philadelphia Eagles > Garrett Bradbury, OL (North Carolina State)
Agli Eagles non fa male mettere dentro un uomo di linea interna giovane e pronto per un ruolo da titolare. (Emiliano Guadagnoli)
26) Indianapolis Colts > Hakeem Butler, WR (Iowa State)
Il Megatron dell’Iowa è il giocatore perfetto per Luck e l’attacco dei Colts. (Andrea Ghezzi)
27) Oakland Raiders > Noah Fant, TE (Iowa)
Perso Cook serve un TE per completare l’arsenale aereo e vendere i biglietti. (Marco Santini)
28) Los Angeles Chargers > Dre’Mont Jones, DT (Ohio State)
Persa la prima sfornata di offensive lineman i Chargers vanno sul DT da Ohio State, con il doppio obiettivo di non soffrire più la mancanza di rincalzi e di completare il front seven con un altro uomo di linea in grado di arrivare al QB. (Dario Alfredo Michielini)
29) Kansas City Chiefs > Byron Murphy, CB (Washington)
Il gruppo dei cornerback in questo 2019 non sarà eccelso ma al posto numero 29 Murphy, da molti indicato come il n°1 nel suo ruolo, è quasi un must per i Chiefs che devono rimettere in sesto un secondario in grossa crisi nel 2018. (Paolo Forneris)
30) Green Bay Packers > Josh Jacobs, RB (Alabama)
La linea avrebbe bisogno di rinforzi, ma visti i molti OL già andati, i Packers decidono per la strategia del BPA e scelgono un RB in grado di potenziare a dismisura il loro già forte attacco. (Gabriele Balzarotti)
31) Los Angeles Rams > Jerry Tillery, DL (Notre Dame)
Svanite le opzioni primarie in linea d’attacco, la scelta cade su un DL che permetterà di spostare Brockers all’interno e migliorare la pass rush e rendere più solida la prima linea contro le corse centrali. (Massimo Foglio)
32) New England Patriots > N’Keal Harry, WR (Arizona State)
Il più grande bisogno dei Patriots è quello di portare del talento tra i pass catchers. Con Gronk in pensione le opzioni sono estremamente limitate: Edelman è l’unico vero bersaglio primario e Dorsett è, senza troppi giri di parole, poco buono. N’Keal Harry forse non sarà il ricevitore più brillante di questo draft ma possiede un ottimo raggio di cattura, mani forti e uno spirito battagliero che gli permette di vincere molte contese; il ragazzo inoltre può bloccare e vantare alla combine 27 “spinte” alla panca e 4,5 secondi sulle quaranta yard. Per Brady potrà rappresentare del puro ossigeno! (Massimiliano Poli)
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