[NFL] Super Bowl LIII: Dalla panchina dei New England Patriots

Week 3 – 23 Settembre 2018, New England Patriots che escono sconfitti per 26-10 dal Ford Field di Detroit. Record 1-2 per New England, con qualche addetto al lavoro che inizia a parlare della fine di una dinasty.

Week 6 – 14 Ottobre 2018, Kansas City Chiefs @ New England Patriots 40-43, Brady & co che annientano gli “imbattibili” Kansas City Chiefs del giovane fenomeno Patrick Mahomes; gli addetti ai lavori sono convinti che i Chiefs saranno l’avversario principale dei Patriots per il Super Bowl, con la franchigia del Massashussets che ancora non convince a pieno.

Week 14 – 9 Dicembre 2018, Miracle in Miami: dopo aver chiuso il terzo quarto sotto di un punto, i Patriots stanno vincendo 33-28 contro i Miami Dolphins che sono ancora in lotta per un posto ai playoff; sette secondi da giocare e palla sulle 31 yard difensive dei Dolphins, che con una serie di laterale riescono a trovare l’endzone. I Patriots non vengono ancora considerati all’altezza dei Chiefs, che riescono nel frattempo a conquistare il seed #1.

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AFC Championship Game – 20 Gennaio 2019, a due settimane dal Super Bowl di Atlanta i Patriots giocano all’Arrowhead Stadium contro i Kansas City Chiefs del baby fenomeno Mahomes; forse per la prima volta Brady parte sfavorito in un match da dentro o fuori. Probabilmente la partita dell’Arrowhead è stat il punto più alto toccato nelle ultime 15/20 stagioni della NFL, ed a vincere, arrivando per la terza volta consecutiva al Super Bowl, sono i New England Patriots di Tom Brady & Bill Belichick.

Super Bowl n° 53 – 03 Febbraio 2019 – Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, Georgia

Saranno i New England Patriots dei “veterani” Brady e Belichick ed i Los Angeles Rams, dei ben più giovani Sean McVay e Jared Goff, a giocarsi la finale del campionato NFL. Le previsioni degli esperti parlano di una partita dall’alto coefficiente offensivo, e che finirà con un punteggio molto alto, visti gli attacchi delle due squadre. Il lancio della monetina viene vinto dai Rams che, come fecero i Patriots l’anno scorso, scelgono di calciare, regalando quindi il primo possesso della partita a Brady; quante volte The G.O.A.T. ha punito le squadre avversarie segnando sul primo drive offensivo? Dopo aver ottenuto due primi down con le corse di Sonny Michel, Belichick decide che è il momento di lanciare e su un 2° e 7 dalle 34 yard offensive dei Rams Brady mette per la prima volta il pallone in aria cercando Hogan, l’eroe del Super Bowl contro Atlanta, facendosi però intercettare da Littleton, LB dei Rams. La scelta di McVay sembra quindi dare ragione a lui, restituendo palla ai Rams senza che New England sia riuscita a mettere punti sul tabellone.

Quello che però 19 anni di Belichick da HC di New England ci hanno insegnato è che difficilmente l’allenatore dei Patriots finirà per essere “outcoached” in una partita: se infatti le possibilità dei Rams di vincere questa partita giravano intorno alla capacità dell’attacco di creare drive moto lunghi e che potessero sfiancare la difesa dei Pass, il 1° drive di Jared Goff e compagni è esattamente quello che Los Angeles non doveva fare, i Rams infatti lo concludono in appena 51 secondi, con un attacco che muove la catena per appena 2 yard e dopo un 3 &out è costretto a restituire il pallone in mano a Brady.
Dopo l’intercetto nel primo lancio Brady deve però dimostrare (siamo sicuri che lo debba fare ancora una volta?) di reggere la pressione; per farlo si affida al suo compagno, ed amico, Julian Edelman, che trova con un passaggio da 11 yard, e Rob Gronkowski, il fortissimo TE che si dice sia prossimo al ritiro, a causa degli infortuni che lo tartassano da qualche anno a questa parte, che con una ricezione da 19 yard porta i Pats in raggio da Field goal. Tutto però sembra andare nel verso sbagliato quando il veterano Gostkowski sbaglia il calcio da 46 yard, lasciando il punteggio sullo 0-0.

Se Brady l’ha già fatto in passato,Goff deve invece ancora dimostrare di saper reggere un palcoscenico come il Super Bowl, ma nel drive successivo, dopo essere finalmente riuscito a conquistare un primo down con un passaggio di 10 yard verso Reynolds, è costretto nuovamente al punt, grazie anche allo staff di New England che ha preparato la partita in maniera eccelsa, non permettendo al giovane QB di trovare ricevitori liberi; quello che però ancora non capiamo è il perché Sean McVay abbia utilizzato così poco Todd Gurley, il RB dei Rams che tanto aveva fatto bene in regular season. Se Goff non se la passa bene anche Brady deve vedersela con una difesa che non rinuncia alla pressione: dopo aver infatti trovato Edelman con un lancio di 25 yard il QB dei Patriots viene infatti saccata da Franklin, e commette un fumble; fortunatamente il pallone viene recuperato da Andrews, che evita il turnover e una posizione di partenza ottimale per i Rams, con New England che invece effettua un punt.
Per ottenere i primi punti della partita dobbiamo invece aspettare l’inizio del secondo quarto, in cui i Patriots, dopo un passaggio di 25 yard di Brady verso il solito Edelman, convertono un field goal con Gostkowski da 42 yard, portando il punteggio sul 3-0. I successivi sei drive invece sono dominati dalle difese, che non concedono nulla agli attacchi avversari, e si va negli spogliatoi per l’halftime show sul 3-0, il punteggio più basso per un Super Bowl nella storia della NFL.

Il 2° tempo parte esattamente come è finito il primo: Los Angeles Rams costretti al punt, anche con l’inserimento di Gurley, che sembrava in grado di penetrare nella difesa dei Patriots; allo stesso modo però, grazie ad una difesa che riesce costantemente a non lasciare spazi a Brady&Co i Rams riescono a stare a contatto con i Patriots, riuscendo addirittura, quando mancano poco più di due minuti nel 3° quarto a pareggiare, grazie ad un field goal di 53 yard di Zuerlein; i punti potevano essere addirittura sette, essendo i Rams riusciti ad arrivare sulle 26 yard difensive di New England, salvo poi perdere 9 yard grazie ad un sack di Dont’a Hightower, penetrato nel backfield.
Un’altra cosa che abbiamo imparato in questi anni pieni di vittorie per i Patriots è che quando c’è un drive importante per la vittoria finale Tom Brady è il miglior giocatore possibile che una franchigia possa volere a roster; con poco meno di dieci minuti rimasti nel quarto quarto e con il punteggio fermo sul 3-3 The G.O.A.T si trova a giocare un 1&10 dalle proprie 31 yard difensive; trova prima Gronkowski con un pass di 18 yard, poi Edelman (13 yard), poi Burkhead, uscito dal backfield per ricevere 7 yard ed infine con un passaggio millimetrico verso Rob Gronkowski, che si trovava in triple coverage, da 29 yard si ritrova a 2 yard dall’endzone dei Rams; per Sonny Michel è un invito a nozze ed infatti il RB dei Pats trova l’endzone già al primo down e regala il primo touchdown della partita, ed il 10-3, ai New England Patriots.

michel patriots super bowl liii

È ora il turno di Jared Goff adesso, che inizia il drive nel migliore dei modi trovando prima Cooks per 19 yard e poi Woods per altre 17 yard. Quando si trova ormai sulle 27 yard difensive di NE Goff però si “scioglie” e riduce al minimo le speranze dei già quasi condannati Los Angeles Rams: il QB proveniente da Cal infatti si fa intercettare da Gilmore, perdendo la possibilità di riacciuffare New England. Dopo un drive in cui Belichick chiama solo corse, per “mangiarsi il tempo” rimanente, i protagonisti sono Michel e Burkhead che portano i Patriots in raggio da field goal, da cui Gostkowski non sbaglia e porta il punteggio sul 13-3. Con poco più di un minuto a disposizione, e sotto di dieci punti, ai Rams serve un miracolo, che però, nonostante gli sforzi di Goff, che arriva in raggio da field goal con due pass da 21 e 24 yard verso Cooks, non arriva: Zuerlein infatti sbaglia il field goal da 48 yard con 8 secondi sul cronometro ed ai Patriots basta inginocchiarsi per vincere il 6° anello.

Ogni anno siamo qui a commentare le gesta dei New England Patriots, che pur non partendo come favoriti per un Super Bowl bound all’inizio della stagione, sovvertono poi i pronostici, grazie all’esperienza di Belichick, al talento di Brady, e all’organizzazione di tutta la franchigia: non si vincono 6 titoli in 19 anni se non vi è la completa dedizione da parte di tutta l’organizzazione. Per quanto riguarda Brady invece, speriamo che almeno con questa vittoria spariscano, o si limitino notevolmente, le discussioni riguardo a chi deve essere considerato il G.O.A.T. dello sferoide prolato.

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Luca Belli

Nonostante la giovane età, tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers. Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta. Aspetta con ansia il secondo anello personale. Go Packs Go!

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