[NFL] Conference: Il Re rimane sul trono (New England Patriots vs Kansas City Chiefs 37-31)
Come da aspettative nella finale per la AFC vanno a sfidarsi la numero 1 e 2 nella Conference, sembrando questo l’anno “giusto” per estromettere New England dall’ennesimo Super Bowl, essendo il loro record in trasferta in finali di Conference di 2 vittorie e 3 sconfitte, tutte subite ad opera di Payton Manning, non il primo che capita.
Cronaca
Il drive di apertura dei Patriots sembra una fotocopia di quello condotto una settimana fa contro i Chargers nel Divisional Round, riescono addirittura a migliorare, facendo consumare al cronometro ancora di più di quanto non avessero fatto a Foxborough, e concludendolo dopo 8:05 quando Michel entra da 1 yard in end-zone. 0-7
Il primo possesso dei Chiefs, al contrario, è emblematico e lo stampo di tutti gli altri che si susseguiranno nel primo tempo, Mahomes soffre la pressione portata dalla pass-rush e dai linebacker di New England e finisce per lanciare incompleti o subire sack determinanti come quello di Van Noy su un 3rd & 10 che li costringe a un punt dopo solo 5 giocate offensive.
I Patriots riprendono con i loro mille tagli del campo fino a giungere di nuovo ai limiti della end-zone, dove Brady su play-action cerca Gronk coperto da Berry, tornato per questa partita, ciò di cui però non si accorge il quarterback ex-Michigan è che il linebacker dei Chiefs Reggie Ragland, non è caduto nella trappola della finta di corsa ed è rimasto vigile in copertura, intercettando facilmente la palla.
I Chiefs vanno 3 & out, anche i Pats saranno costretti al punt dopo un drive comunque più lungo, che mangia altri 4 minuti e 25 secondi all’attacco esplosivo di Kansas City.
Sul possesso seguente Mahomes & Co sembrano rinascere, il quarterback al secondo anno da Texas Tech, facendo i miracoli contro la pressione avversaria trova prima Watkins per 12 yard, immediatamente dopo, si mette in luce, per quello che sarà il suo unico highlight di serata, anche Tyreek Hill, che riesce a trovare una zona cieca nella doppia copertura di cui è fatto oggetto da parte di cornerback e safety di New England, smarcandosi sull’esterno destro del campo per 42 iarde.
Peccato che tutto ciò risulti in un ennesimo punt; New England esegue un drive magistrale di 90 yard con 8 azioni, tra le quali risalta quello che è il loro marchio di fabbrica in questa stagione, passaggio per White fuori dal backfield, in questo caso è uno screen, dunque il runningback favorisce dei blocchi dei suoi offensive-lineman per andare 30 yard.
Questo possesso viene capitalizzato da un lancio magistrale di Brady per Dorsett sul lato sinistro della end-zone, altra somiglianza con la partita del Divisional Round, che grazie alla traiettoria volutamente corta della palla, riesce a controllarla evitando la copertura, che pure era stretta, del corner di Kansas City. 14-0
Al ritorno dagli spogliatoi si capisce che l’aria è cambiata, finalmente l’o-line dei Chiefs dà tempo a Mahomes di scandagliare il campo e trovare con un lancio dei suoi Watkins per 54 yard nel mezzo del campo; dalle 12 di New England, Kelce sfrutta il fatto di essere lasciato con un solo uomo su di lui, il rookie JC Jackson, se ne libera con una traccia slant verso l’interno e arpiona il primo TD Chiefs di serata. 14-7
I Pats allungano il vantaggio con un field-goal, ma ormai i Chiefs sono in palla, prima Mahomes trova Damien Williams sulla destra che sprinta per 33 yard, poi una penalità per pass interference ai danni di JC Jackson (solo la quinta subita in tutta la stagione da NE), ancora da solo contro Kelce, li porta ai limiti della end-zone, da dove Mahomes ancora una volta lancia per il suo runningback Williams, coperto dal solo linebacker Hightower, un matchup vantaggioso, che difatti porta altri 7 punti a Kansas City. 17-14
Sul primo possesso del quarto quarto, New England giunge alle 25 di KC, dove si trova in una situazione critica di 4th & 1, Belichick decide di provare la conversione, riempie il box di lineman e Brady affida la football al massiccio Burkhead che si lancia nel mezzo, peccato che sgusci il safety Sorensen che esegue un tackle alle gambe che gli americani definirebbero “clutch”, e che conduce a un turnover sui down ai danni dei Patriots.
Sul possesso seguente di Kansas City la prima di alcune situazioni contestate dal punto di vista arbitrale: Colquitt esegue il punt, Edelman, ritornatore dei Pats, prima fa segno per una “fair catch”, ovvero l’attacco avrebbe ripreso dal punto in cui lui avrebbe afferrato il pallone; a velocità normale appare come se l’ex Kent State abbia toccato la palla, che poi gli scappa, la qual cosa la rende una palla viva, difatti recuperata dai Chiefs.
Gli arbitri poi, però, rivedono l’azione, e dal replay non emerge chiaramente il tocco di Edelman, la palla dunque va a Brady e compagni.
I Pats e Edelman sono colpiti, però, da karma istantaneo, Brady lancia forte per il ricevitore sopra citato, il quale non afferra il pallone che finisce docilmente nelle mani di Sorensen, si ancora lui, che la riporta fino alle 23 degli avversari.
Due azioni e i Chiefs prendono il vantaggio, ancora un lancio per Damien Williams fuori dal backfield, che sul lato sinistro del campo ha una linea liberissima e corre 23 yard fino alla end-zone. 17-21
Il possesso seguente dei Pats è caratterizzato, ancora una volta, da una situazione che necessita di essere rivista al replay, Hogan afferra una freccia di Brady con una mano, non è chiaro però se ne ottenga e dunque mantenga il possesso fino a quando cade a terra; le immagini mostrate, tuttavia, non forniscono abbastanza evidenze perché la chiamata sia girata e viene confermata come una presa.
I Patriots continuano in modalità rullo compressore fino alla red-zone, dove sembra che i Chiefs possano fermarli, infatti li costringono a un 3rd & 1, ancora una volta a concludere il tutto è il solito Sony Michel che entra in end-zone da 10 yard fuori. 24-21
I Chiefs ormai sentono il sangue del nemico e attaccano con convinzione, aiutati da una penalità da 23 yard per pass interference ancora contro JC Jackson e da un’azione valida 38 yard nella quale Mahomes si connette con Watkins, arrivando alla 1 di New England, dalla quale Damien Williams entra prepotentemente in end-zone. 24-28
Mancano 2 minuti alla fine della partita, bisogna percorrere tutto il campo e segnare un touchdown, chi meglio di Brady per questo compito.
Detto, fatto: 6 giocate per 60 yard, anche Gronkowski sembra quello di qualche tempo fa, ricevendo il pallone sopra il casco di Berry per 25 yard importantissime; a concludere il lavoro ci pensa Burkhead che ancora una volta porta 6 punti a New England su corsa. 31-28
Dall’altra parte Mahomes non è meno capace di eseguire lanci decisivi quando serve, si connette prima con Ware per 21 yard, poi con Robinson, ancora a secco in serata, per 27 iarde; questo sforzo non sarà vano, perché predisporrà per il kicker di KC un agevole calcio da 39 yard, difatti eseguito. 31-31
Si va all’over-time, è la prima finale di AFC decisa ai “supplementari” da quella del 1986 tra Browns e Broncos.
New England vince il lancio della moneta ed ottiene il possesso, ai supplementari la prima squadra a realizzare un touchdown vince. La difesa dei Chiefs sembra a corto di energie e i ricevitori dei Patriots ne approfittano, Hogan, Edelman e Gronk combinati ottengono 60 iarde, Burkhead, il runningback titolare in questa sezione di partita sostiene l’offensiva e la chiude anche, entrando in end-zone da 2 yard fuori per il touchdown che vale a New England il suo nono titolo AFC e la terza apparizione consecutiva al Super Bowl. 37-31
Considerazioni
New England è una macchina, sai già che marcerà giù per il campo, non importa cosa succeda; la difesa dei Chiefs, per essere classificata 31esima, non ha sfigurato, 2 intercetti e un turnover on down; da esterno, che non si permetterebbe di dire a un coach nella NFL come fare il proprio lavoro, mi lascia perplesso il fatto che i Chiefs non siano riusciti o non abbiano neanche provato a trovare un antidoto ai lanci corti sulle flat di Brady per i compagni quali James White o Rex Burkhead.
I cornerback di Kansas City hanno giocato molto fisicamente sui ricevitori avversari sin dalla linea di scrimmage, cercando di rompere il timing degli schemi di Coach Belichick.
Un’altra verità assoluta sull’attacco di New England è che non importa chi siano i tuoi pass-rusher, tu non arriverai a Brady prima che lui lanci il pallone; questo anche perché giocare con Brady è come avere un coach in campo che legge perfettamente la difesa e cambia tramite audible lo schema per contrattaccare la difesa nel suo punto debole.
Anche ieri 0 sack, solo 1 colpo subito da Brady (un altro punito incomprensibilmente visto che Chris Jones gli ha sfiorato l’elmetto e toccato semplicemente sul petto, in precedenza una situazione uguale su Mahomes non era stata frutto di provvedimenti), 2 intercetti dei quali solo il primo mi sento di imputare al quarterback veterano, e 4 passaggi deviati.
L’attacco dei Chiefs, invece, a differenza di quello dei Pats non si è dimostrato affatto una certezza, a metà secondo quarto aveva solo 4 minuti di possesso e 8 giocate per -2 yard. Questo grazie al tempo consumato dai lunghi e meticolosi drive di New England, ma anche alla difesa della stessa, che nel primo tempo ha mangiato viva la o-line dei Chiefs, che a fine contesa avrà concesso 4 sack, 9 colpi al quarterback e 4 tackle per perdita di yard.
I Chiefs come schemi offensivi hanno in gran parte giocate che richiedono un certo tempo per svilupparsi, mentre i pass-rusher di New England correvano verso Mahomes già dopo 2-3 secondi dallo snap, cosicchè il probabile MVP finiva per correre cercando il tempo di trovare un ricevitore, finendo, così, spesso per subire un sack o lanciar via la football.
A testimonianza di ciò le azioni più incisive e costanti sono stati i lanci per i runningback, guarda caso marchio di fabbrica di New England. Nel secondo tempo, fortunatamente per lo spettacolo, le cose sono cambiate e i Chiefs sono riusciti a battagliare, prendendo anche il comando in più di un’occasione nel quarto quarto, quando ci sono stati ben 4 cambi di guida nel punteggio tra le due squadre.
La squadra di Belichick ha dominato il tempo di possesso, 43 minuti e 59 secondi contro i 20 e 53 di Kansas City; unica anomalia il fatto che una squadra disciplinata come New England abbia preso relativamente tante penalità, 6 per 61 yard, di cui alcune determinanti come la prima pass interference contro JC Jackson.
Poco importa, questa dinastia che sono i Patriots, continua a rompere lo schema di free-agent, cap space e pick compensativi che è la NFL, non solo presentandosi all’ottava finale di AFC consecutiva, ma vincendone 3 di fila e andando ad Atlanta per il loro nono Super Bowl dal 2001, sperando di portare a casa il sesto, che eguaglierebbe i Pittsburgh Steelers come franchigia con più Lombardi Trophey.
Dall’altra parte, invece, a Kansas City non si deve buttare tutto, Mahomes, probabile MVP di quest’anno, non potrà che migliorare nel tempo, così come il resto dell’attacco che con più esperienza magari non prenderà sbandate come successo nel primo tempo di questo match; ci sarà da lavorare anche in difesa, il front-seven è ottimo, Chris Jones è uno dei defensive tackle più promettenti della lega che sta migliorando rapidamente, ci sarà da metter mano, invece, alla secondaria, troppo leggera e facile da perforare in molte circostanze, non solo nella finale di AFC, ma in tutta la regular season.
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