Uno sguardo al 2017: Los Angeles Chargers

A stagione conclusa, vi proponiamo la review della stagione 2017 delle trentadue squadre NFL. Oggi è il turno dei Los Angeles Chargers.

COME DOVEVA ANDARE…

Siamo andati a riprendere la preview dello scorso agosto. I nuovi Los Angeles Chargers avrebbero dovuto finire con un record positivo ma fuori dai Playoff. Il loro stadio, calcistico, doveva rimanere vuoto in una città odiosa come L.A. e avrebbero dovuto giocare quindi sedici partite fuori casa. Il notevole talento avrebbe brillato, in attacco come in difesa, ma il nuovo coach Anthony Lynn avrebbe annaspato in una division davvero impossibile.

…E COME E’ ANDATA

Esattamente come abbiamo detto, per una volta! 9 vittorie e 7 sconfitte, StubHub Center desolatamente vuoto oppure riempito dai colori dell’avversario e molte buone notizie a livello individuale.
Joey Bosa si è ripetuto su grandi livelli, aiutato dal dirimpettaio Melvin Ingram nel nuovo schema di Gus Bradley. Denzel Perryman (quando sano) e Jatavis Brown sono stati due linebacker affidabili nonostante la giovane età. Casey Hayward ha brillato tanto da meritare un bel, lungo, rinnovo.
In attacco (il primo sui passaggi della nazione) Keenan Allen è tornato a ottimi livelli.
Bene Melvin Gordon, solo runningback della squadra, dopo un 2016 notevole. Peccato non essere riusciti a coinvolgere di più Hunter Henry, compito che Lynn si porterà nel 2018.
Lynn che, dopo la partenza 0-4, ha dimostrato di poter tenere la squadra in partita contro tutti. Emblematica la sconfitta solamente all’overtime con i Jaguars, lanciati verso la finale AFC,
La AFC West ha deluso, sia chiaro, ma questi Chargers si sono fatti comunque rispettare.

Pubblicità

rivers chargers cowboys

COSA HA FUNZIONATO…

Dicevamo Bosa-Ingram. Senza dubbio, la migliore coppia di DE in NFL, o coppia DE-OLB se vogliamo essere precisi. Una coppia che guida la classifica dei sack e garantisce almeno altri due anni di tale paradiso a Bradley, visto il contratto del secondo.
Allen ha fatto registrare il record di yard ricevute nella storia dei Chargers. Gordon è stato estremamente continuo, anche se a volte in ombra nei momenti clou delle partite (proprio come contro i Jaguars). Il passaggio di testimone tra Antonio Gates e Henry avviene lento, come anticipato, ma avviene, e Gates è free agent.
La difesa è terza sui passaggi, l’attacco primo in quella stessa classifica. Statisticamente è andata quindi bene, individualmente è andata bene, la squadra ha dimostrato dopo i primi passi falsi di sapersi rifare, perché allora non stanno celebrando i Playoff nel deserto angelino che circonda questi rampanti Chargers?

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Anzitutto, la NFL non è il torneo degli oratori. Se parti 0-4 i motivi esistono e una rimonta Playoff rimane estremamente improbabile. Il livello di competitività nella lega è alto, e nessuna partita è facile. Nemmeno con una buona secondaria, un attacco produttivo e l’esterno della linea difensiva più forte che esista.
Un primo problema è stato l’avvicendamento nel ruolo di linebacker. Gli infortuni non hanno consentito continuità, con Perryman mai in forma. Il secondo Philip Rivers. Sembra strano dirlo con tutti quei numeri da mostrare, ma il veterano ha spesso mostrato il fianco a diversi problemi. Poca precisione nei passaggi, come contro Kansas City, e una situazione in linea offensiva complicata che certo non gli ha facilitato le cose. Non sono numeri inflazionati i suoi, anzi del tutto meritati, ma non rappresentano un rendimento intimamente differente rispetto a Brady o Roethlisberger (secondo e terzo della classifica per yard lanciate).

Melvin Gordon Chargers

E ADESSO?

Anche così, i Chargers funzionano. Serve rimpolpare la linea offensiva, che a Los Angeles più che in altre piazze si è dimostrata necessaria, e recuperare un paio di giocatori – come la prima scelta dell’anno passato, il ricevitore Mike Williams.
Sono una squadra forte, con individualità impressionanti, e ora con un Mike Pouncey in più in linea offensiva. Free agency sottotono per ora, giustamente, con il solo lineman in entrata e il rinnovo di Schofield, giovane tackle di destra.
Aspettiamoci questo stesso atteggiamento, in definitiva i Chargers aspettano solo due miracoli: il primo è comunicazionale, riguarda i tifosi e questa non è la sede e il sito per parlarne a ragion veduta.
Il secondo ha il numero 17: il vecchio Rivers, la sua schiena acciaccata e le sue prestazioni offuscate possono portare i suoi ai Playoff? Ecco la grossa domanda a cui il 2018 deve rispondere.

[ad id=”29269″] 

Merchandising Merchandising

Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.