[NFL] Il Pro Bowl 2017 è dell’American Football Conference

Penultimo atto della stagione NFL 2016 in archivio con l’American Football Conference che si aggiudica il Pro Bowl battendo 20-13 la National Football Conference.

Si, “solo” trentatrè punti segnati in una partita che di solito era un festival degli attacchi grazie anche alle regole che limitano molto le difese in termini di blitz ed allineamenti.

Il ritorno al formato conference contro conference ha di certo riportato un po’ di sana competizione in campo, ma manca sempre quel minimo di intensità che nel football è fondamentale per dare un senso alla partita.

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La (fredda) cronaca

Di fronte ai 60mila e più spettatori al Camping World Stadium di Orlando e subito nel secondo drive dell’incontro la AFC prova un gioco trucco che diciamo non riesce come previsto. Primo quarto che vede un fumble di DeMarco Murray e una incredibile goal line stand della AFC che ferma la NFC per ben quattro volte dentro le tre yard. Proprio al termine del primo quarto arriva il touchdown di Delanie Walker che riceve un pallone di Alex Smith per il 7-0 AFC.

Nel secondo quarto scambio di intercetti prima di arrivare al touchdown del pareggio di Doug Baldwin che riceve sulle 15 un passaggio di Drew Brees e si invola in endzone. Prima dell’intervallo la AFC sfrutta un ottimo ritorno di punt di Tyreek Hill e Andy Dalton completa quattro passaggi consecutivi ultimo dei quali per il touchdown di Trevis Kelce che vale il +7 all’intervallo.

Il terzo quarto vede un field goal della AFC per il 17-7  che diventa 20-7 a inizio quarto quarto. La NFC prova la rimonta, ma arrivano solo due field goal ed il tentativo finale di portarsi in parità viene vanificato dall’intercetto di Lorenzo Alexander.

I momenti più strani del Pro Bowl

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Il dopo partita

MVP dell’incontro vengono eletti Travis Kelce per l’attacco e Lorenzo Alexander per la difesa.

Da ricordare anche la pacifica invasione di campo di un ragazzo che ha poi cercato di battere Ezekiel Elliott in velocità!

https://twitter.com/amberderrow/status/825918437172064256

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Alla fine il bilancio della manifestazione sembra positivo quantomeno per il tutto esaurito allo stadio e lo spostamento ad Orlando che sembra molto più gradito ai giocatori, soprattutto quelli con famiglia vista la vicinanza di molti parchi di divertimento.

Gli Skill Games sono stati apprezzati dai protagonisti sul campo, un po’ meno in televisione visti i dati di ascolto, probabilmente saranno qualcosa di confermato per il futuro.

Il problema delle rinunce (a parte i giocatori impegnati al Super Bowl) che vanno ad impoverire i roster e rendono meno efficace il voto del pubblico è sul tavolo della NFL. 

Secondo Richard Sherman il problema principale è nel compenso dei giocatori. 30/60mila dollari (in base a sconfitta o vittoria) non giustificano l’impegno per una partita di football e non sono neanche un grande incentivo per giocatori che spesso prendono dieci volte tanto per giocare in regular season. Visto che il contratto NFL-NFLPA  scadrà nel 2020 non sarà su questo aspetto che si potrà intervenire nel prossimo futuro.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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