La Strada verso il Draft: Ronnie Stanley

Ruolo: Offensive tackle – College: Notre Dame – Classe: Senior
Età: 21 – Altezza: 6’5 (196 cm) – Peso: 315 (143 kg)

Il tackle offensivo. Un lavoro delicato, difficile, spesso poco riconosciuto dalla maggioranza dei fan. Al draft, un tackle è una scelta che non esalta, che non fa esclamare di essere una contender. Ma un tackle di alto valore può cambiare la squadra radicalmente, può darle sicurezza, può darle stabilità e, soprattutto, può portare successi. L’obbiettivo di Ronnie Stanley è proprio questo: vincere.

Stanley è un atleta possente, con braccia lunghe e, soprattutto, un’agilità ben al di sopra della media dei suoi pari-ruolo. Il footwork è eccellente e si posiziona molto velocemente anche davanti ai rusher più rapidi. Le sue lunghe braccia e la buona agilità laterale gli permettono di avere un ottimo arco di copertura e, quando mette le mani sull’avversario, riesce quasi sempre a controllare l’avversario e spingerlo fuori dall’azione.

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Nel run blocking è un buon elemento, sul corto sfrutta un primo passo che gli permette di mandare fuori equilibrio l’avversario e aprire una linea di corsa. Raggiunge il secondo livello con velocità e blocca i linebacker con molto forza. Gioca concentrato e con determinazione, muove gli occhi su tutto il fronte difensivo per capire da dove arriverà il pericolo maggiore e non lascia mai andare un avversario prima di averlo eliminato dall’azione.

ronnie stanley

Ronnie Stanley è un giocatore ancora molto giovane, che ricopre una delle posizioni più difficili nel football. Deve ancora imparare tanto del suo ruolo e deve essere messo alla prova contro giocatori di primissimo livello. Il suo repertorio tecnico è molto deficitario, anche se impara in fretta. Avrà bisogno di un buon coach di linea che, in breve tempo, riesca ad innestare sul suo ottimo atletismo, una buona tecnica.

Al momento non sembra pronto per giocare a sinistra. È ancora troppo inesperto per poter proteggere ogni settimana il quarterback, ma tra qualche anno, se rispetterà le premesse, non ci sono dubbi che possa essere una garanzia. A settembre verrà schierato sul lato destro e, in qualunque sistema verrà utilizzato, saprà dire la sua.

La caratteristica che spinge Ronnie Stanley in alto, in tante draft board, è il suo atletismo. Nelle prime dodici posizioni sarà un giocatore molto ricercato, soprattutto da squadre che vogliono accaparrarsi le prestazioni di un tackle con ampi margini di miglioramento. Giants e Bears sono due opzioni intriganti.

I Giants hanno un ottimo attacco e hanno speso tanto in free agency per rafforzare la difesa. Proteggere Eli Manning nei suoi ultimi anni di carriera deve essere la priorità per gli uomini di New York, che su Stanley e Justin Pugh potrebbero costruire le fondamenta della linea offensiva nel prossimo decennio. I Bears affrontano una situazione simile a quella dei Giants, con il bisogno di proteggere Jay Cutler, ma sono ancora più in emergenza perché, a roster, non c’è nessun tackle affidabile. Stanley garantirebbe protezione al quarterback e un consistente aiuto sul running game, due aree fondamentali per il successo dell’attacco di Chicago.

https://youtube.com/watch?v=%3DYX4hjonnRIc

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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