[NFL] Wild Card: I Guerrieri del Nord (Baltimore Ravens vs Pittsburgh Steelers 30-17)

In un Heinz Field tinto di giallo intenso, nel quale lo sventolare delle terrible towels crea un effetto visivo non indifferente, va in scena il wild card round più intenso e battagliero che il primo weekend di post season ci riserva. I Pittsburgh Steelers, campioni della AFC North, affrontano gli odiati Baltimore Ravens, nel freddo clima della Pennsylvania, ambiente ideale per entrambe le squadre e che rende la sfida ancora più carica di adrenalina. I Ravens, che non avevano mai battuto gli Steelers in post season, hanno giocato la partita perfetta, bilanciando benissimo i tre reparti, e conquistando una vittoria importante per 30 a 17.

Il primo quarto è il tipico match tra queste due squadre, intensità, colpi duri e difese sugli scudi. Ben Roethilsberger (31/45 per 334 yard, 1 TD, 2 INT) è il primo a condurre i suoi alla marcatura, posizionando Shaun Suisham dalle 45 per i primi tre punti di giornata. Dall’altra parte, invece, Joe Flacco (18/29 per 259 yard, 2 TD) non inizia la partita nel modo migliore, venendo involontariamente sgambettato dal suo centro su un drop back e andando faccia a terra, provocando l’ilarità dei tifosi di casa. Qualche minuto dopo però, i tifosi Steelers non sono più così inclini alla risata, quando il tanto odiato quarterback ospite marcia sul campo per 80 yard fino a favorire la corsa in end zone di Bernard Pierce, con la quale i Ravens mettono avanti la testa.

Il resto del primo tempo, come da tradizione, è lasciato ai piedi dei kicker, che si rispondono calcio su calcio. Comincia Suisham dalle 22, a cui poi replica Justin Tucker dalle 28 e, a chiusura di quarto, è ancora il kicker giallo nero a centrare i pali dalle 47. Alla pausa lunga il punteggio recita 10 a 9 in favore degli ospiti e la giocata da ricordare è proprio dei Ravens che, grazie ad un superbo intervento volante di Darien Stewart che spinge Antonio Brown fuori dalla end zone in fase di atterraggio dalla presa aerea, evitano un touchdown quasi certo, potendo così permettersi di andare negli spogliatoi in vantaggio.

Nella ripresa si scatena Flacco che arma il braccio e gioca con una sicurezza da vero campione. Al lancio è semplicemente perfetto e, se sul primo drive del quarto deve affidarsi alla gamba di Tucker per allungare il vantaggio dei suoi, sul secondo possesso offensivo prima infiamma Steve Smith Sr. con un lancio da 40 yard e poi trova Torrey Smith in end zone per il 20 a 9. In occasione del touchdown va sottolineata la bravura di Flacco nel muoversi fuori dalla tasca per lanciare, ma soprattutto, la splendida giocata della guardia Kelechi Osemele che, visto James Harrison a pochi passi dal suo quarterback, dopo che questi aveva battuto il tackle sinistro, riesce a girarsi velocemente e spingerlo via, dando così la possibilità ai suoi di segnare.

Quando ormai sembra che i Ravens possano andare a vincere con relativa tranquillità, grazie ad una difesa che continua a fermare i drive degli Steelers, avviene il colpo di scena. Justin Forsett si scontra col muro formato dai suoi compagni e dagli avversari, Harrison gli strappa la palla dalle mani, Ryan Shazier lo blocca a terra e Stephen Tuitt recupera l’ovale. Nel giro di un minuto Roethilsberger approfitta dell’unico grosso errore del secondario avversario e lancia Brown per 45 yard, a cui poi segue il touchdown di Martavis Bryant, che batte netto il marcatore e segna su un lancio di 6 yard. Infuocati, i padroni di casa vogliono anche i due punti aggiuntivi, ma, questa volta la loro azione è troppo prevedibile e per Matt Elam è un gioco da ragazzi anticipare Brown e afferrare l’ovale, impedendo agli Steelers di capitalizzare.

È il turning point della partita. Sul 20 a 15 per i Ravens, cinque uomini impongono il proprio marchio sul match e indirizzano la vittoria verso il Maryland. Joe Flacco lancia Owen Daniels per 23 yard e ottiene un primo down fondamentale, che spezza subito l’ardente fuoco degli Steelers; Tucker realizza un field goal dalle 52 per un allungo importante sul 23 a 15; Terrell Suggs compie un fantastico intercetto di ginocchia su una palla deflettata e firma la giocata della partita; Crockett Gillmore riceve un lancio di Flacco e si invola per 21 yard siglando il touchdown del 30 a 15.

Roethilsberger prova la quasi impossibile rimonta, trova i suoi ricevitori per guadagni importanti, ma vede annullarsi il touchdown per Dri Archer da una holding di un suo uomo di linea. Il sack immediatamente successivo di Courtney Upshaw lo costringe anche ad uscire dal campo per il duro colpo subito al collo e, quando rientra quattro azioni dopo, lancia una palla debole che viene intercetta da Stewart. Questa azione decreta la fine della partita. Per completezza di cronaca, gli Steelers riescono a guadagnare altri due punti con una safety derivante da un calcio bloccato e finito fuori dal campo, ma commettono un ulteriore turnover quando Daryl Smith sradica la palla dalle mani di Heath Miller e l’eroe di giornata Stewart lo ricopre.

Finisce 30 a 17 per i Ravens, che hanno giocato la loro miglior partita della stagione. È la settima vittoria in trasferta nei playoff dell’era John Harbaugh, che ha saputo esaltare al meglio le qualità dell’intero team, preparando una partita davvero perfetta. Bravo l’attacco a gestire palla e cronometro, grazie ad un Flacco lucido e in completo controllo della situazione; ottima la difesa a portare pressione al quarterback avversario (5 sack e 5 QB hits) e a controllare il profondo del campo.

Il secondario ha giocato molto bene, Rashaan Melvin non sembra un giocatore che fino ad un mese fa giocava in practice squad, Lardarius Webb, pur bersagliato continuamente, non ha concesso big play, Will Hill ha controllato il profondo del campo con azioni puntuali e tackle decisi, Stewart ha giocato la sua miglior partita in maglia Ravens, salvando un touchdown, coprendo un fumble e intercettando Roethilsberger e anche Matt Elam ha messo la sua firma sulla gara evitando la conversione da due punti. Infine lo special team, e Justin Tucker nello specifico, ha giocato una partita concreta, non sbagliando nessun calcio e risultando sempre una garanzia quando si tratta di mettere punti a referto.

Per gli Steelers si tratta di una sconfitta prematura e, per certi versi, inaspettata. Sicuramente l’assenza di Le’Veon Bell ha pesato sull’economia complessiva della gara, ma i Ravens sono stati troppo forti e precisi. Contenuto Antonio Brown, gli altri ricevitori non sono riusciti a portare avanti l’attacco e sono stati oscurati dai defensive back avversari.

Settimana prossima i Ravens voleranno a Foxborough per affrontare un altro acerrimo rivale come i New England Patriots. Sarà sicuramente una partita carica di adrenalina e da non perdere assolutamente.