[NFL] Wild Card: Cardinals annientati, avanza Carolina (Arizona Cardinals vs Carolina Panthers 16-27)
Dopo quasi dieci anni, i Carolina Panthers tornano a vincere una gara di playoff e grazie al 27-16 inflitto agli Arizona Cardinals approdano al secondo turno della post season, in cui faranno visita ai Seattle Seahawks.
Nella sfida del Bank of America Stadium, i Panthers hanno confermato il buon momento di forma, che aveva consentito loro di aggiudicarsi gli ultimi quattro match di regular season e di conseguenza, per il secondo anno consecutivo, il titolo della NFC South (primo team della storia della NFL a riuscire nell’impresa). Dal canto loro pure i Cardinals hanno confermato un trend, però negativo, che raccontava di quattro gare perse delle ultime sei e un attacco che non segna venti punti dal decimo turno.
E onestamente sabato non si è vista una gran partita: Arizona ha stabilito il record per il minor numero di yard guadagnate in attacco per una gara di playoff, gli special teams di entrambe le squadre ne hanno combinate di cotte e di crude e così la sfida è stata una battaglia difensiva nonostante il punteggio sembri dire il contrario.
Gli uomini di Rivera sono riusciti nell’impresa di portare a casa una gara di playoff con ben sei rookie nei ventidue titolari: tre in attacco, cioè i linemen Norwell e Turner ed il receiver Benjamin, e altrettanti in difesa, il linebacker Glanton ed i due defensive backs Benwikere e Boston. E nella serata di Charlotte è stata proprio la difesa dei Panthers a dominare la scena: i Cardinals sono infatti usciti dal Bank of America Stadium avendo guadagnato appena 78 yard, con 4 sack subiti e due palle perse.
Un Kuechli onestamente meno devastante in questa stagione 2014, ha invece disputato una gara formidabile, con 6 placcaggi, un intercetto e una palla deflettata che ha portato ad un altro “pick” contro Lindley. Oltre a lui si sono distinti il tackle Lotulelei, bravissimo contro la corsa, ed un Charles Johnson in grandissimo spolvero nel mettere pressione sul regista avversario, visto che il suo tabellino parla di due sack, un hit e ben quattro hurries.
Tutto il pacchetto linebacker e defensive back è stato invece quasi perfetto contro il passing game dei Cardinals, confermando il fatto che da quando il coaching staff ha inserito nello starting lineup la coppia di rookie Benwikere e Boston, il secondario dei Panthers è diventato molto più atletico e decisamente meno poroso. Oltre ai due rookie, nota di merito nelle coperture per i due linebacker Kuechly e Thomas Davis e per il cornerback Norman.
In attacco invece le cose non sono filate così lisce: Newton, che ha conquistato la prima vittoria in carriera nei playoff, ha alternato buone giocate, anche con le sue gambe, ad altri passaggi decisamente imprecisi, ed ha chiuso con statistiche tutt’altro che impressionanti: 103 yard lanciate ed un qb rating di 50,3. Il suo bersaglio principale è stato il rookie Benjamin, che ha chiuso con quattro ricezioni per 33 yard, davanti alla coppia Brown e Olsen con tre palle catturate per 37 yard.
La ricezione più importante in assoluto è stata però l’unica messa a segno dal runner Whittaker, che dopo aver agguantato uno screen di Newton si è involato per 39 yard mettendo a referto la segnatura che ha di fatto cambiato il volto al match. A livello di rushing game, un super Stewart (24 portate, 123 yard ed una meta), è stato comunque aiutato dalle corse, poche ma buone, di Williams, e soprattutto da quelle di Newton il cui bottino parla di 35 yard in sette corse.
Definire invece imbarazzante la prestazione offensiva dei Cardinals è essere ancora gentili con un reparto che ha pagato a caro prezzo l’assenza del regista titolare Palmer e della sua riserva Stanton, ma soprattutto è sembrato assolutamente impreparato ad affrontare un match di playoff. La linea offensiva è stata incapace di aprire un varco seppur minimo per i runner e in compenso ha subito per tutta la gara la pass rush dei padroni di casa, problema inasprito dal fatto che Lindley teneva la palla per un tempo interminabile. Il totale delle corse dei Cardinals dice quindici portate per 27 yard, ma se a queste togliamo le 9 yard conquistate in una sola azione da Williams, restano 14 corse per 18 yard.
A livello di passing game Lindley ha completato 16 passaggi su 28 per 82 yard, alla stratosferica media, per ogni completo, di circa 5 yard, il tutto condito con due intercetti. E in questo caso, purtroppo per i Cardinals (e per la partita) le statiche non mentivano: alla viglia della post season, Lindley era il quarterback col più basso qb rating in carriera degli ultimi trent’anni nei playoff ed il record come starter (1-5) era il peggiore almeno dal 1950.
Alla fine, tornando un attimo al match, John Brown è stato il migliore fra i wideout dei Cardinals con 4 ricezioni per 34 yard, seguito dai tre palloni presi per un totale di 31 yard di un Fitzgerald che potrebbe aver giocato l’ultima partita con la maglia rossa. Non solo l’attacco però è sotto accusa per il tonfo di sabato: anche gli special teams ci hanno messo del loro, con il fumble su ritorno di kickoff di Ginn, l’ex di turno, che ha di fatto regalato ai Panthers la meta che ha definitivamente spaccato in due il match, e la pessima prestazione del punter Butler, che ha vissuto una serata da incubo, con una media a punt calciato che non ha nemmeno raggiunto le 35 yard.
In questo panorama desolante, la difesa ha cercato di tenere i Cardinals in partita, ed onestamente ci è riuscita per due terzi di gara; poi gli errori del resto del team hanno vanificato ogni sforzo. Vero, i Panthers hanno guadagnato 188 yard di corsa, ma il reparto di coach Bowles è rimasto in campo oltre 37 minuti, ha comunque strappato due volte il pallone ai Panthers, ed è riuscito a contenere egregiamente il passing game locale. Campbell e Dan Williams, insieme al linebacker Okafor, sono stati i migliori contro la corsa, mentre a mettere pressione su Newton ci hanno pensato lo stesso Williams, con Acho e Kelly.
A livello di passing game, giornata positiva per Cromartie, testato spesso e volentieri dai Panthers, che ha concesso sei completi per 50 yard sui dieci passaggi tentati mentre era in copertura, mentre prestazione da dimenticare per il linebacker Foote, battuto prima da un passaggio a Dickson per 34 yard, poi dal td pass al runner Whittaker per 39 yard.
La cronaca del match è in realtà un susseguirsi degli sforzi della difesa dei Cardinals per tenere i rossi in partita. Nei primi due drive infatti gli uomini di Arians non riuscivano a chiudere neppure un down, mentre i Panthers si portavano sul 10-0 grazie ad una corsa di Stewart e al field goal da 47 yard di Gano. Vista la clamorosa crisi dell’attacco dei Cardinals, Carolina pensava bene di complicarsi la vita da sola: sul terzo punt consecutivo degli ospiti, il returner Bersin perdeva l’ovale prontamente recuperato da Bethel.
Una penalità su Charles Johnson portava poi i Cardinals sulle 15 dei Panthers, dove Lindley trovava Fitzgerald fermato sulla 1. A questo punto Coach Arians giocava l’azzardo ed andava per un nuovo passaggio, con Lindley che completava il lancio per Fells per il 7-10.
Al terzo drive Carolina poteva mettere altri punti sul tabellone ma il calcio non impossibile di Gano si spegneva a sinistra dei pali. L’attacco dei Cardinals continuava però a non far pervenire segni di vita, e così doveva pensarci la difesa a dare uno strappo: Newton cercava di servire Cotchery ma i due non si capivano assolutamente, col risultato che l’ovale finiva in mano a Cromartie che ringraziava e lo riportava fin sulle 17 di Carolina. Il nuovo turnover sembrava mettere le ali (si fa per dire) all’attacco dei Cardinals che in quattro corse percorreva le yard mancanti alla meta e grazie alla corsa di Grice, Arizona metteva il naso avanti.
Prima della fine del tempo però i Panthers riuscivano ad accorciare le distanze ancora grazie al piede di Gano.
Il terzo quarto si apriva con un drive fiume di Carolina che però non portava a nulla, mentre Arizona si produceva nell’ennesimo “tre e fuori”. Poi nel breve volgere di un paio di minuti la gara cambiava volto: i Panthers segnavano un touchdown grazie allo screen di Newton a Whittaker, poi sul kickoff il ritornatore Ginn perdeva la palla recuperata da Reddick e quattro azioni dopo Newton trovava in meta Tolbert per il 27-14.
In avvio di ultimo quarto ancora la difesa dei Cardinals cercava di riportare gli ospiti in partita: Acho “saccava” Newton che perdeva l’ovale recuperato prontamente da Reshad Johnson che lo portava fin sulle 8 di Carolina. Ma nell’azione seguente il passaggio di Lindley a Fitzgerald veniva intercettato da Kuechly che leggeva perfettamente le intenzioni dell’attacco in rosso. L’ultimo tentativo di riaprire un match virtualmente compromesso, i Cards lo facevano al two minutes warning dopo che il punter di casa Nortman aveva quasi perso la palla su un punt, uscendo dal campo sulle proprie 47.
Dopo due completi a John Brown e Carlson, Lindley cercava Fitzgerald in end zone ma l’ovale veniva deviato da Kuechly e intercettato da Boston che faceva scendere i titoli di coda sul match e sulla stagione di Arizona.
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