[NFL] Week 9: Colori, episodi ed emozioni

Una volta superata la metà stagione non si può davvero più sbagliare se si vuole ottenere un biglietto per i playoff. In questa Week 9 riposano Bills, Titans, Bears, Lions, Packers e Falcons, mentre le altre 26 squadre scendono in campo per darsi battaglia in tredici, emozionanti sfide.

Una delle partite più emozionanti è quella che vede di fronte Eagles e Texans, resa ancora più elettrizzante dall’infortunio occorso a Nick Foles. A sbloccare il punteggio è il solito touchdown di Jeremy Maclin, lanciato per 59 yard da Foles, il quale, però, poco dopo si fa intercettare da A. J. Bouye, che riporta il pallone, con un fantastico slalom, per 51 yard fino alla end zone avversaria. Nell’ultima azione del primo quarto il quarterback di Philadelphia si infortuna e deve lasciare il posto a Mark Sanchez. Dopo un lungo periodo di inattività forzata, il QB ritrova subito dei buoni numeri e guida un grande drive, culminato dal touchdown di Jordan Matthews per 11 yard. Al termine la sua prestazione sarà tra luci e ombre (15/22 per 202 yard con 2 TD pass e 2 INT), ma comunque molto buona considerando la situazione. Arian Foster, che abbina 56 yard su corsa a 63 su ricezione, pareggia la sfida, lanciato da Ryan Fitzpatrick, poi ci pensa Cody Parker, con un field goal da 45 yard, a dare il nuovo vantaggio a Philly, incrementato dal touchdown di Chris Polk su corsa. Un grande DeAndre Hopkins (6 ricezioni per 115 yard e 1 TD) accorcia, ma un ancor più grande Maclin (6 ricezioni per 158 yard e 2 TD) chiude definitivamente la sfida sul 31-21 per gli Eagles (6-2) sui Texans (4-5). Per Houston piove sul bagnato, considerata la groin injury occorsa a Foster, di cui non si conoscono ancora i tempi di recupero.

Tanto bene sta andando alle Aquile, tanto peggiore è la situazione dei Redskins. Contro i Vikings torna Robert Griffin, ma non emoziona granché (18/28 per 251 yard con 1 TD pass e 1 INT). La squadra della capitale, comunque, comincia meglio e si porta avanti 10-0 grazie al field goal da 36 yard di Kai Forbath e al touchdown su corsa per 14 yard di Alfred Morris. Ci pensano Chase Ford, su lancio di un buon Teddy Bridgewater (26/42 per 268 yard e 1 TD pass), e uno scatenato Matt Asiata, che porta palla 10 volte per sole 26 yard di guadagno, ma si regala la bellezza di tre  touchdown, a ribaltare la questione in favore di Minnesota. Un’altra straordinaria giornata per DeSean Jackson (4 ricezioni per 120 yard e 1 TD) e il receiver riporta avanti i suoi, con Forbath che aggiunge il field goal da 26 yard del 20-14 per gli ospiti. Asiata replica colpo su colpo e mette a segno il suo secondo viaggio in end zone, ma Morris è pronto alla contro risposta. La straordinaria giornata del runningback dei padroni di casa, però, non è ancora finita e sono ancora suoi i punti del 29-26, compresi i due della trasformazione. Griffin non combina nulla di buono nell’ultimo drive, finisce così e vincono dunque i Vikings (4-5) di misura sui Redskins (3-6).

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I sorprendenti Browns di questo inizio stagione vincono un’altra partita contro i sempre più deludenti Buccaneers. Bill Cundliff mette a segno i due field goal che aprono le marcature, rispettivamente da 49 e 29 yard. Mike Glennon (17/33 per 260 yard con 2 TD pass e 2 INT) non è eccezionale, ma Mike Evans lo è senza alcun dubbio (7 ricezioni per 124 yard e 2 TD) e tanto basta a regalare a Tampa Bay i punti del vantaggio. Patrick Murray allunga da 40 yard, Cundliff risponde da 43, prima che Terrence West riceva da Brian Hoyer il lancio del touchdown del 16-10. Evans sentenzia il nuovo cambio di padrone del match, prima che lo scatenato quarterback di Cleveland riscatti un pessimo inizio di partita con il lancio verso Taylor Gabriel che chiude i conti. Il touchdown da 34 yard del receiver dei Browns (5-3) non trova ulteriori repliche dai Bucs (1-7), che perdono dunque l’ennesima partita stagionale per 17-22.

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new york postL’attacco dei Jets non funziona nemmeno con al timone Michael Vick (21/28 per 196 yard e 1 TD pass) e la squadra si conferma la peggiore in NFL al momento. Contro i Chiefs, New York va subito sotto 14-0 nel punteggio per colpa dei touchdown di Jamaal Charles e di Anthony Fasano, su lancio di un metodico Alex Smith (21/31 per 199 yard per 2 TD pass). In tutto il match gli ospiti segneranno soltanto dieci punti, frutto di una segnatura di Eric Decker e di un field goal di Nick Folk da 39 yard, grazie però, soprattutto alle ricezioni di Percy Harvin, 11 per 129 yard. Nonostante la grande prestazione del nuovo arrivato, i Jets (1-8) chiudono malamente la sfida, mentre i Chiefs (5-3) incrementano ancora, grazie all’ennesimo touchdown del rookie Travis Kelce e al field goal di Cairo Santos, fino a quota 24, vincendo un match fondamentale per continuare a sperare nei playoff.

Sfida simbolo dei playoff AFC è quella tra Broncos e Patriots, interessante, soprattutto, per lo scontro tra i loro due quarterback. La classe di Tom Brady (33/53 per 333 yard con 4 TD pass e 1 INT) supera nettamente quella di un altalenante Peyton Manning (34/57 per 438 yard con 2 TD pass e 2 INT) e, nonostante Emanuel Sanders e Demaryius Thomas insieme guadagnino ben 278 yard, dall’altra parte un dominante Rob Gronkowski (9 ricezioni per 105 yard e 1 TD), Julian Edelman, Brandon LaFell e Shane Vereen mettono tutti a segno un touchdown, permettendo all’attacco di New England di dominare la sfida. Edelman aggiunge il quarto punt return for touchdown in carriera, record per la franchigia. Metteteci pure che Brandon McManus sbaglia un fattibile field goal mentre, dall’altra parte, Stephen Gostkowski non sbaglia nulla e si regala una notte da 13 punti. Nonostante i due touchdown di Ronnie Hillman, uno su corsa e uno su ricezione, il finale è eloquente: 43-21 per i Patriots (7-2) sui Broncos (6-2).

Il miglior record della Lega è, comunque, incredibilmente in mano ai Cardinals. Contro i Cowboys, però, sono i texani a partire alla grande. Il rookie Tyler Patmon intercetta Carson Palmer e riporta il pallone per 58 yard fino alla end zone degli ospiti. A ciò si aggiunge il field goal da 52 yard di Dan Bailey per il 10-0 iniziale. A ribaltare il risultato ci pensa Palmer, il quale si riprende dall’errore iniziale e gioca una partita più che accettabile (22/34 per 249 yard con 3 TD pass e 1 INT), servendo prima John Carlson e poi Jaron Brown per la doppia segnatura del vantaggio. Arizona non si ferma e Andre Ellington riceve da Palmer il passaggio da touchdown del 21-10, prima che Marion Grice sentenzi la fine delle ostilità palla alla mano da 1 yard. Il touchdown di Dez Bryant su passaggio di un deludente Brandon Weeden (18/33 per 183 yard con 1 TD pass e 2 INT) serve soltanto a rendere la sconfitta meno amara per i Cowboys (6-3), che perdono 28-17 contro i Cardinals (7-1). La notizia di giornata è che DeMarco Murray resta solo le 100 yard di guadagno per la prima volta in stagione, fermandosi a 79.

Se Arizona vola, stentano terribilmente i Niners. La partita contro i Rams non è delle più emozionanti, tanto che San Francisco non segna alcun punto nell’intero secondo tempo. Phil Dawson sigla il 3-0 con un field goal da 34 yard, Greg Zuerlein risponde da 37. Anquan Boldin riporta avanti i 49ers con il touchdown da 27 yard su lancio di Colin Kaepernick, Kenny Britt risponde con quello da 21 yard su passaggio di un Austin Davis tutt’altro che in palla (13/24 per 105 yard con 1 TD pass e 2 INT). Il primo tempo si chiude sul 10-10. In giornata la difesa degli ospiti è semplicemente paurosa e mette a segno ben otto sack, di cui due a testa per Robert Quinn e William Hayes, producendo, inoltre, ben tre fumble forzati a carico di Kaep, di cui due persi a dir poco sanguinosi. Ci si mettono poi gli errori di Phil Dawson (1/2 ai field goal) e di Andy Lee, che calcia un punt di sole 23 yard dalla sua red zone e regala a Zuerlein la possibilità di siglare il 13-10. Nell’ultimo drive dei Niners (4-4), i padroni di casa si spingono fino alla linea da 1 yard, ma Kaep, cercando il touchdown personale, si lascia sfuggire il pallone decisivo e la vittoria, che va ai Rams (3-5) per 13-10.

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marshawn lynch seahawksRespiro di sollievo per i Seahawks, che si liberano però con fatica dei Raiders, ancora senza vittorie. Sebastian Janikowski apre le marcature con il field goal da 48 yard, ma, il resto del primo tempo, è un monologo di Seattle: Marshawn Lynch scatena la beast mode per il touchdown da 3 yard, Bruce Irvin intercetta Derek Carr e riporta il pallone per 35 yard fino alla end zone avversaria, Steven Hauschka allunga nuovamente con un field goal da 34 yard ed infine ancora Lynch si regala un secondo viaggio in end zone. Nella ripresa, però, i Falchi Marini restano negli spogliatoi e Oakland ritorna in partita grazie al punt bloccato e recuperato poi in end zone da Brice Butler e alla segnatura di Mychal Rivera su lancio di Carr. Hauschka, però, riallarga la forbice nel quarto periodo grazie a due field goal rispettivamente da 30 e 40 yard. Ancora Rivera prova a rimettere i Raiders (0-8) in partita, ma non c’è niente da fare e gli ospiti cedono 24-30 ai Seahawks (5-3) tornati in zona wild card.

Si allontanano dai playoff i Ravens, che perdono di schianto contro gli Steelers dell’indemoniato Ben Roethlisberger (25/37 per 340 yard e 6 TD pass), il quale diventa il primo quarterback della storia a mettere insieme ben 12 passaggi da touchdown in due partite consecutive: pazzesco! Dopo il touchdown di Torrey Smith su lancio di un buon Joe Flacco (30/45 per 303 yard con 2 TD pass e 1 INT), si scatena l’artiglieria pesante di Pittsburgh, la quale, prima del touchdown su kickoff return di Jacoby Jones per 108 yard, spara ben quattro segnature, ad opera di LeVeon Bell, Martavis Bryant, Markus Wheaton e del solito, straordinario Antonio Brown (11 ricezioni per 144 yard e 1 TD), giunto alla nona partita consecutiva con almeno 5 ricezioni e 80 yard all’attivo, come solo Michael Irvin prima di lui nella storia NFL. Le segnature di Jones, il secondo di giornata per Bryant, che da rookie ha ricevuto in totale dieci palloni e cinque di questi li ha trasformati in touchdown, quello di Crockett Gillmore e quello, per 33 yard, di Matt Spaeth servono solo per smuovere il punteggio, ma non sono utili a cancellare la disfatta di Baltimore (5-4). E grazie all’incredibile trasformazione da due punti sull’asse composta da Brad Wing, punter e holder di Shaun Suisham, e Spaeth i punti degli Steelers (6-3) al termine non sono 42, bensì 43.

Peggio dei Corvi se la passano certamente i Giants. Eli Manning continua a ridurre al minimo gli errori, ma non è incisivo se non a partita conclusa (27/52 per 359 yard e 2 TD pass), anche per colpa di numerosi drop dei suoi receiver. I Colts sono una macchina da punti e a guidarli c’è un superbo Andrew Luck (25/46 per 354 yard e 4 TD pass), che regala un passaggio da touchdown a testa nell’ordine a Coby Fleener, T.Y. Hilton, Reggie Wayne e Dwayne Allen. Adam Vinatieri non sbaglia un field goal da tempo immemore (4/4 in giornata) e New York risponde soltanto con un field goal di Josh Brown da 38 yard e una segnatura su corsa di Andre Williams. Una volta acquisito il risultato, Indianapolis molla le briglie e Larry Donnell e Corey Washington possono mettere a segno due touchdown su ricezione. Per i Giants (3-5), che perdono 24-40 contro i Colts (6-3), gli unici segnali davvero positivi arrivano da Odell Beckham (8 ricezioni per 156 yard).

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I Chargers sembra abbiano perso lo smalto d’inizio stagione e subiscono una batosta incredibile dai Dolphins. Philip Rivers gioca di gran lunga la sua peggior partita finora (12/23 per 138 yard, 3 INT e un fumble), mentre Ryan Tannehill gli risponde con la sua miglior performance (24/34 per 288 yard e 3 TD pass). Non c’è partita, come dimostra il punteggio incredibile di 37-0, che arriva grazie al touchdown di Lamar Miller su corsa, di Charles Clay, Jarvis Landry e Rishard Matthews su ricezione e ai tre field goal a segno, su quattro tentati, di Caleb Sturgis. Salgono di quotazioni i Dolphins (5-3), mentre crollano i Chargers (5-4).

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I Jaguars sono affamati di vittorie e giocano una partita di cuore e sacrificio contro i Bengals, ma vengono sconfitti dalla grande giornata di Jeremy Hill (24 portate per 154 yard e 2 TD) e Michael Sanu (4 ricezioni per 95 yard e 1 TD), mentre Andy Dalton rimane nell’ombra ancora una volta. Josh Scobee apre le marcature da 25 yard, poi il monologo di Cincinnati li porta avanti 19-3, grazie ai touchdown dei due protagonisti sopracitati, ad un field goal di Mike Nugent e ad un punt blocked in the end zone che genera una safety. Allen Hurns (7 ricezioni per 112 yard e 2 TD) e Denard Robinson (17 portate per 94 yard e 1 TD) provano a tenere Jacksonville in partita in tutti i modi, ma Hill è una furia e il suo touchdown su corsa da 60 yard chiude i conti. Vincono i Bengals (5-2-1) 33-23 sui Jags (1-8).

I Saints vanno a prendersi di forza la vetta della NFC South imponendosi sui Panthers. Dopo un primo quarto senza cambi di punteggio, è lo scatenato Mark Ingram (30 portate per 100 yard e 2 TD) a sbloccare la partita con una corsa da 3 yard fino alla end zone avversaria, seguito da Jimmy Graham, che riceve il lancio da 1 yard di un altalenante Drew Brees (24/34 per 297 yard con 1 TD pass, 1 INT e un fumble) per il medesimo risultato. Cam Newton è imbarazzante al lancio (10/28 per 151 yard e 1 INT), ma salva almeno la faccia con la fantastica segnatura da 10 yard palla alla mano che dimezza le distanze. Drew Brees, però, gli risponde con la stessa moneta e ristabilisce i 14 punti di margine. Graham Gano accorcia da 31 yard, ma è ancora una volta Ingram a chiudere i conti sul 28-10 con cui New Orleans (4-4) sconfigge Carolina (3-5-1).

Nella prossima Week 10 riposano Patriots, Chargers, Texans, Colts, Redskins e Vikings. Lo spettacolo della NFL ricomincia, però, già nella notte con la sfida tra Browns e Bengals!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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