[NFL] Week 6: Colori, episodi ed emozioni

Con Chiefs e Saints ai box per la loro bye-week, quindici partite animano la sesta settimana di gare in NFL.

Si parte con un Thursday Night da brividi, che vede i Colts far visita ai Texans. Gli ospiti, guidati da un Andrew Luck d’annata, almeno inizialmente, partono fortissimo e siglano 24 punti nel solo primo quarto, dopo che Houston, nelle prime cinque settimane, non aveva ancora concesso alcun touchdown nei primi quindici minuti di gioco. Trent Richardson su corsa, Ahmad Bradshaw e Coby Fleener su ricezione sfatano il tabù e incanalano la sfida sui binari di Indianapolis. Menzione d’onore per Ben McAfee, che recupera in solitaria un suo on-side kick, regalando un drive extra dalla metà campo ai suoi. Houston sembra in bambola, ma ci pensano un fantastico touchdown di Andre Johnson e una segnatura da 12 yard dello straordinario Arian Foster (20 portate per 109 yard e 2 TD) a riportare i padroni di casa in partita, prima che Adam Vinatieri sigli il field goal del 27-14 con cui si va all’intervallo.
Nel terzo quarto, i due migliori in campo dei rispettivi attacchi, Foster e T.Y. Hilton (9 ricezioni per 223 yard e 1 TD), si regalano un botta e risposta che anima la sfida. Nel quarto periodo è, invece, il miglior difensore della Lega a farla da padrone. J.J. Watt, nonostante una continua e pressante double coverage per cercare di contenerlo, si regala 7 tackle, 2 sack e un fumble recuperato e riportato in touchdown per 45 yard, che riapre nuovamente il match. Houston avrebbe nelle mani il pallone della vittoria, ma due fumble, uno sanguinoso di Johnson nella metà campo di Indianapolis e uno di Ryan Fitzpatrick nell’ultimo drive disponibile, la costringono alla sconfitta. Vincono i Colts (4-2) 33-28 sui Texans (3-3).

Se Houston avesse tra le sue fila un quarterback come Aaron Rodgers le cose, probabilmente, andrebbero a gonfie vele.
Green Bay fa visita a Miami, ma non riesce ad imporre il suo gioco contro i combattivi Dolphins. Jordy Nelson apre le marcature con l’ennesimo touchdown stagionale, poi Caleb Sturgis e Mason Crosby siglano un field goal a testa prima dell’intervallo, a cui si arriva sul 10-3 per i Packers. Jarvis Landry, su passaggio di un altalenante Ryan Tannehill (20/31 per 244 yard con 2 TD pass e 2 INT) sigla il pareggio, ma è il settimo touchdown dell’anno di Randall Cobb a riportare avanti gli ospiti. Miami non molla e nel quarto periodo vola, grazie alle segnature di Lamar Miller su corsa e di Mike Wallace su ricezione. Sul 24-17 il pubblico di casa ci crede e Crosby può soltanto accorciare le distanze con un field goal da 30 yard.
Mai dire mai, però, se il tuo quarterback è Rodgers. Con meno di due minuti da giocare, il leader offensivo di Green Bay deve ringraziare T.J. Lang, che recupera un suo fumble, regalando una nuova opportunità agli ospiti. Sul seguente quarto & 10, Rodgers si inventa una grande giocata servendo Nelson, che corre fino alle 30 yard avversarie. Con 30 secondi sul cronometro e senza timeout per Green Bay, lancia Cobb nella red zone di Miami e trafigge poi il cuore dei tifosi di casa con una giocata alla Dan Marino, riproponendo il suo celeberrimo fake spike per lanciare Davante Adams fino al primo down e quindi out of bounds per fermare il cronometro. Rodgers chiude il drive servendo Andrew Quarless in end zone, per i punti del decisivo 27-24 con cui i Packers (4-2) sconfiggono i Dolphins (2-4).

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Partono bene i Jets contro i Broncos, ma, alla fine, la superiorità offensiva di Denver è schiacciante. Jace Amaro sigla il touchdown del 7-3 per i padroni di casa, ma i due Thomas, magistralmente serviti da Peyton Manning (22/33 per 237 yard e 3 TD pass), ribaltano le sorti della partita già prima dell’intervallo. Se Demaryius guida con 10 ricezioni e 124 yard di guadagno, Julius, nel terzo quarto, si regala il secondo touchdown di giornata. Nick Folk sigla il field goal del 24-10 e la segnatura dell’ex di lusso Eric Decker accorcia ancor di più le distanze. Geno Smith, però, pare incapace di chiudere una giornata positiva e si fa intercettare da Aquib Talib, che riporta per 22 yard il pallone fino al touchdown. La partita si chiude dunque 31-17 per i Broncos (4-1) sui Jets (1-5). New York, che ha guadagnato la miseria di 31 yard su corsa e 190 su su ricezione, è alla quinta sconfitta consecutiva, nonostante un’ottima prestazione difensiva.

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Torna Carson Palmer (28/44 per 250 yard e 2 TD pass), Chandler Catanzaro è sempre più il kicker rivelazione di questa stagione NFL (14/14 per il rookie finora) e i Cardinals vincono contro i Redskins. Washington, nonostante una prestazione devastante di DeSean Jackson (3 ricezioni per 115 yard e 1 TD), incappano in un’altra giornata storta di Kirk Cousins (24/38 per 354 yard con 2 TD e 3 INT) e si allontanano sempre più dal treno per i playoff. E dire che, all’intervallo, il touchdown di Jackson e i due field goal di Kai Forbath mantenevano gli ospiti a contatto con Arizona, portata avanti dalle segnature di Michael Floyd e Larry Fitzgerald, entrambi al primo touchdown stagionale, su lancio di Palmer. I tre field goal consecutivi di Catanzaro, rispettivamente da 33, 49 e 37 yard, allargano la forbice, ma Pierre Garcon accorcia nuovamente. L’ennesimo intercetto stagionale a Cousins, però, viene riportato per 28 yard da Rashad Johnson fino al touchdown del definitivo 30-20 con cui i Cardinals (4-1) sconfiggono i Redskins (1-5).

Teddy Bridgewater aveva esordito, sorprendendo tutti, con una partita straordinaria contro i Falcons, ma, contro la solida e granitica difesa dei Lions, il quarterback è crollato (23/37 per 188 yard e 3 INT), subendo, per altro, otto sack, di cui 2.5 da Ezekiel Ansah e 2 da Ndamukong Suh. Detroit, senza Reggie Bush e Calvin Johnson, non fa che dimostrare continui problemi offensivi, nonostante dovesse essere proprio l’attacco, considerate quantità e qualità del reparto, il vero punto forte della squadra. Matthew Stafford si limita al compitino (19/33 per 185 yard e 1 TD pass) e gli ospiti devono ringraziare Joique Bell (18 portate per 74 yard e 1 TD) se almeno parte delle loro sortite vanno a segno. Se il calvario per trovare un kicker continua, tanto che nemmeno Matt Prater (1/3 in giornata) riesce a fermare l’emorragia da field goal sbagliati, la retroguardia è una cassaforte e Minnesota, in tutto il match, trova soltanto tre punti da un field goal di Blair Walsh da 40 yard. Finisce dunque 17-3 per i Lions (4-2) sui Vikings (2-4).

blake bortles jaguarsUn buon Blake Bortles (32/46 per 336 yard con 1 TD e 1 INT) prova a guidare i Jaguars alla prima vittoria stagionale, ma, nemmeno contro i discreti Titans, arriva la tanto attesa gioia. Colpa di Ryan Succop, che è infallibile e fa tre su tre ai field goal, di un solido Charlie Whitehurts (17/28 per 233 yard) e di un’offensive line tragica, che non garantisce mai la dovuta protezione a Bortles, il quale subisce ben sei sack e non riesce mai a lanciare con la giusta tranquillità. Nonostante l’ottima prestazione di Cecil Shorts (10 ricezioni per 103 yard) e di Clay Harbor (3 ricezioni per 91 yard e 1 TD), Jacksonville (0-6) spreca troppe occasioni, tra cui un field goal di Josh Scobee allo scadere da 55 yard, bloccato da Sammie Hill, e deve soccombere 14-16 contro Tennessee (2-4).

Magnifica vittoria della rivelazione stagionale, i Cowboys, sui campioni in carica, i Seahawks. Seattle comincia alla grande, grazie ad un field goal di Steven Hauschka e ad un punt bloccato da Doug Baldwin e riportato da Mike Morgan per 25 yard fino alla end zone avversaria. Prima dell’intervallo, però, i touchdown di Gavin Escobar e Jason Witten, su passaggio di un ottimo Tony Romo (21/32 per 250 yard e 2 TD pass), sempre più protetto da un ottima offensive line e sempre più sicuro dei propri mezzi, e un field goal di Dan Bailey ribaltano il punteggio in favore degli ospiti sul 17-10. Russell Wilson, assai deludente al lancio (14/28 per 126 yard e 1 INT), si regala almeno la gioia di un touchdown palla alla mano e, al termine del terzo quarto, il punteggio è in parità a quota 20. Hauschka allunga per i Falchi Marini, ma è ancora una volta lo straripante DeMarco Murray (29 portate per 115 yard e 1 TD) a condurre Dallas alla vittoria, legittimata da un altro field goal di Bailey per il definitivo 30-23 con cui i Cowboys (5-1) sconfiggono i Seahawks (3-2).

Doveva essere la partita del definitivo rilancio per i Giants nei piani altissimi della NFC, ma è stata, invece, una disfatta nel Sunday Night contro gli Eagles. Nessun punto a tabellone, attacco bloccato e senza idee, con un Eli Manning scadente e messo continuamente sotto pressione (13/23 per 151 yard). Non bastasse, arriva anche il grave infortunio a Victor Cruz, che lo terrà fuori per il resto della stagione. Dall’altra parte un Nick Foles non straordinario (21/34 per 248 yard con 2 TD pass e 2 INT) trova un alleato assai gradito in LeSean McCoy (22 portate per 149 yard), tornato sui livelli stellari dello scorso anno. Un fenomenale Zach Ertz, James Casey e Darren Sproles si regalano un touchdown a testa che, aggiunti a due field goal di Cody Parker, da 31 e 45 yard, fissano il punteggio sul 27-0 con cui gli Eagles (5-1) sconfiggono nettamente i Giants (3-3).

Giovane Bernard BengalsIl primo pareggio stagionale lo siglano Panthers e Bengals, in una sfida offensivamente ricca di grandi giocate e davvero emozionante. Se un Andy Dalton non eccezionale (33/43 per 323 yard con 2 TD pass e 2 INT) trova in Giovani Bernard un aiutante a dir poco prezioso (18 portate per 137 yard e 1 TD), Cam Newton è costretto a mettersi in proprio, abbinando una discreta giornata al lancio (29/46 per 284 yard con 2 TD pass e 1 INT) ad una devastante prestazione palla alla mano, frutto di 17 portate per 107 yard e un touchdown. La meravigliosa segnatura di Bernard da 89 yard lancia Cincinnati sul 17-10 con cui si chiude il primo tempo, ma, nel terzo quarto Newton e Fozzy Whittaker ribaltano il punteggio in favore di Carolina. Negli ultimi quindici minuti succede di tutto: un fantastico Mohamed Sanu (10 ricezioni per 120 yard e 1 TD) pareggia la contesa a quota 24, Greg Olsen allunga nuovamente per gli ospiti, ma Jeremy Hill a sua volta risponde con un touchdown su corsa da 3 yard.
Mike Nugent porta avanti i padroni di casa sul 34-31, ma Graham Gano, a ridosso dello scadere, sigla il field goal della parità che vale l’overtime. Con un touchdown la partita sarebbe vinta, ma Cincinnati si ferma ad un field goal di Nugent da 42 yard, tanto quanto fa poi Carolina con Gano da 36 yard. I padroni di casa si portano nuovamente in raggio da field goal per chiudere la contesa nel drive successivo, ma, incredibilmente, Nugent sbaglia il calcio della vittoria da 36 yard. Si chiude sul 37 pari la contesa a più alto punteggio senza un vincitore nella storia della NFL, tra Panthers (3-2-1) e Bengals (3-1-1).

In AFC North è la giornata dei Ravens. Baltimore, in trasferta a Tampa Bay, si diverte a dileggiare la tremenda difesa dei Bucs e, nel solo primo tempo di gioco, Joe Flacco si regala cinque passaggi da touchdown, che distribuisce tra Torrey Smith (2), Steve Smith (5 ricezioni per 110 yard e 1 TD), Kamar Alken e Michael Campanaro. Il field goal di Justin Tucker da 46 yard chiude un primo tempo tragico per i padroni di casa, sotto 0-38 dopo mezz’ora di gioco. Nella ripresa i Corvi si fermano e i Bucs possono siglare qualche punto a tabellone grazie a Mike Glennon (24/44 per 314 yard con 2 TD pass e 1 INT), che lancia Mike Evans e Louis Murphy in end zone. Non basta, però, per rendere il passivo meno pesante. I Ravens (4-2) sconfiggono 48-17 i sempre più derelitti Buccaneers (1-5).

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La sfida divisionale tra Browns e Steelers non fa che confermare gli ottimi progressi visti a Cleveland quest’anno. Shaun Suisham apre le marcature con un field goal da 20 yard, ma è un fuoco di paglia. Il gioco di corse dei padroni di casa funziona splendidamente, grazie a Ben Tate (25 portate per 78 yard e 2 TD) e al sempre più sorprendente rookie Isaiah Crowell (11 portate per 77 yard). Brian Hoyer è essenziale (8/17 per 217 yard e 1 TD), ma assai efficace. All’intervallo Cleveland conduce 21-3 e nella ripresa trova un field goal di Bill Cundliff da 40 yard e il secondo touchdown di giornata di Tate. La segnatura di Lance Moore su lancio di un deludente Ben Roethlisberger (21/42 per 228 yard con 1 TD pass e 1 INT), che partiva sul 18-1 in carriera contro Cleveland, serve soltanto a fissare il punteggio finale sul 31-10 con cui i Browns (3-2) battono gli Steelers (3-3).

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Tom Brady is back! Il quarterback dei Patriots si regala la seconda, magnifica prestazione consecutiva (27/37 per 361 yard con 4 TD pass) e New England schiaccia Buffalo nella sfida targata AFC East. Dopo un primo quarto senza particolari emozioni, Timothy Wright apre le marcature, Robert Woods gli risponde su lancio di un discreto Kyle Orton (24/38 per 299 yard con 2 TD pass e 1 INT). Ci pensa Stephen Gostkowski a segnare due field goal, rispettivamente da 42 e 53 yard, grazie ai quali i Pats sono avanti all’intervallo.
Brian Tyms allunga, Fred Jackson trova il touchdown su corsa della pronta risposta e ancora Gostkowski allarga la forbice prima della fine del terzo quarto. Gli ultimi quindici minuti sono, invece, dominio dell’accoppiata Brady – Brandon LaFell (4 ricezioni per 97 yard e 2 TD), che regala agli ospiti altri 14 punti, replicati solo in parte dal touchdown di Chris Hogan. Il punteggio finale è dunque 37-22 per i Patriots (4-2) sui Bills (3-3). Peccato solo che, in una giornata in cui Brady lancia a dieci diversi receiver, il runningback titolare, Stevan Ridley, si infortuni tanto gravemente da veder terminata la sua stagione già ora.

Colin Kaepernick 49ersChe partita di Colin Kaepernick nel Monday Night! I touchdown di Benny Cunningham su corsa e di Lance Kendricks su fantastico lancio di un poi impalpabile Austin Davis (21/42 per 236 yard con 1 TD pass e 1 INT) rischiano di mettere nei guai i Niners, tanto che il primo quarto si chiude sul 14-0 per i Rams. I padroni di casa, però, si spengono improvvisamente e uno spaventoso Kaep (22/35 per 343 yard e 3 TD pass) trova, nell’ordine, Brandon Lloyd, Anquan Boldin e Michael Crabtree per le segnature che valgono il sorpasso in favore di San Francisco.
La giocata che consente il touchdown di Lloyd, da 80 yard a ridosso dell’intervallo, è la più lunga nella carriera del quarterback. Greg Zuerlein da 38 yard accorcia le distanze, ma, dopo che tutta l’artiglieria offensiva ha colpito, è la difesa a chiudere la partita. Dontae Johnson intercetta Davis e riporta il pallone per 20 yard fino alla end zone avversaria. Finisce dunque 31-17 per i 49ers (4-2) sui Rams (1-4).

Doveva essere una facile vittoria quella degli scatenati Chargers contro i mai vincenti Raiders, ma si è trasformata, in realtà, in una sfida assai più complessa del previsto. Philip Rivers diventa il primo quarterback della storia NFL a siglare un QB rating di almeno 120 per cinque partite consecutive, superando Johnny Unitas e Kurt Warner fermi a quattro. Nella striscia, per altro vincente per San Diego, Rivers ha completato 117 passaggi su 163 (71.8%) per 1.518 yard con 14 touchdown pass e un solo intercetto. Dall’altra parte, però, Derek Carr prova e riesce a non sfigurare completamente (18/34 per 282 yard con 4 TD pass e 1 INT), tanto che Oakland rimane in partita e, anzi, si trova avanti nel punteggio fin nel quarto periodo. Se le due bocche da fuoco Malcom Floyd (5 ricezioni per 103 yard e 1 TD) da una parte e Andre Holmes (4 ricezioni per 121 yard e 2 TD) dall’altra quasi si equivalgono, gli ospiti possono contare su un’arma inaspettata, ma decisiva. È infatti il rookie Branden Oliver (26 portate per 101 yard e 1 TD) a siglare i sette punti della vittoria per i Chargers (5-1), che sconfiggono 31-28 i Raiders (0-5).

I Bears vengono trascinati ad un facile successo contro i Falcons da un attacco a dir poco esplosivo: un solido Jay Cutler (26/38 per 381 yard e 1 TD pass) accompagna egregiamente le incursioni di un sempre decisivo Matt Forte, il quale abbina 80 yard in 17 portate con due touchdown ad altre 77 in 10 ricezioni, oltre che di Alshon Jeffery (5 ricezioni per 136 yard) e Brandon Marshall (6 ricezioni per 113 yard). Non c’è partita e nemmeno Matt Ryan, comunque non troppo in palla (19/37 per 271 yard con 1 TD pass e 1 INT), riesce a ricucire il divario. Al termine vince dunque Chicago (3-3) per 27-13 contro Atlanta (2-4).

La prossima settimana riposeranno due squadre dall’umore diametralmente opposto, ovvero i leggiadri e fantastici Eagles di questo inizio stagione e i derelitti e depressi Buccaneers. La Week 7 comincia subito nel Thursday Night di stanotte con i Jets che fanno visita ai Patriots!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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