[NFL] Week 6: Matt Forte ammaestra i Falchi (Chicago Bears vs Atlanta Falcons 27-13)

Al Georgia Dome, gli Atlanta Falcons ospitano i Chicago Bears in quello che si annuncia essere uno scontro dominato da due attacchi esplosivi. Sono invece le difese a prendersi il palcoscenico, impedendo continuamente ai due quarterback di giocare con naturalezza, portando costante pressione. Maggior aggressività e giocate decisive nel momento cruciale del match premiano i Bears, che escono dal Dome con un’importante vittoria per 27 a 13.

hester falconsFin dal primo minuto è evidente che i game plans di coach Marc Trestman e coach Mike Smith siano focalizzati sul limitare il più possibile i temibili ricevitori di cui entrambe le squadre dispongono. La pressione delle due linee difensive è subito altissima, ma Jay Cutler (26/38 per 381 yard, 1 TD) sembra sia più tranquillo rispetto a Matt Ryan (19/37 per 271 yard, 1 TD, 1 INT) e riesce a sviluppare un gioco sul medio – corte affidandosi a Martellus Bennett e a Matt Forte. La prima frazione, tuttavia, finisce con i Falcons in vantaggio per 3 a 0, grazie ad un field goal realizzato da Matt Bryant da 52 yard. Quello che i Bears seminano nel primo quarto però, viene presto raccolto nel secondo, quando la difesa dei Falcons lascia qualche spazio di troppo che gli ospiti sono lesti a sfruttare. Dopo il pareggio di Robbie Gould da 25 yard, è una bellissima ricezione di Brandon Marshall da 47 yard a portare Cutler in posizione per connettere con il liberissimo Josh Morgan, per il touchdown da 3 yard, che porta il risultato sul 10 a 3. Ryan fa veramente fatica a trovare i suoi target, complice anche la poco attenzione nelle ricezioni l’attacco non avanza e, prima della fine del quarto, è ancora Gould a centrare i pali da 28 yard, allungando sul 13 a 3.

La ripresa è a deciso appannaggio dei Falcons che, finalmente, riescono a muovere la catena con fluidità e, soprattutto, incisività. Julio Jones si carica l’attacco sulle spalle e colpisce la difesa dei Bears, che però regge grazie a due holding che non muovono i Falcons dalla metà campo. Sembra fatta per gli ospiti, ma Antoine Smith si inventa la giocata della partita e brucia la difesa in maglia bianca per 41 yard dritto in touchdown. Sul 13 a 10, Chicago accusa il colpo e appena cinque minuti dopo, la situazione è di perfetta parità, grazie al calcio di Bryant da 54 yard. Potrebbe essere l’inizio della rimonta decisiva per i Falcons, ma quando gli avversari hanno a disposizione due mani d’oro come quelli di Alshon Jeffery non ci si può distrarre nemmeno un secondo. Il ricevitore n.17 risponde come un grande campione al pareggio dei Falcons e cattura un missile da 74 yard, che conduce, nell’azione immediatamente successiva, alla corsa di 6 yard in end zone di Forte. Atlanta è persa sia in attacco sia in difesa, non riesce più a trovare soluzioni in grado di cambiare la partita e, ad inizio ultimo quarto, subisce il touchdown del definitivo k.o, ancora ad opera di uno scatenato Forte. Trestman chiama la conversione da due punti e l’asse Cutler – Bennett non delude, fissando il risultato sul 27 a 13. Il resto della frazione è uno scambio di punt, con la difesa di Chicago protagonista, grazie ad uno scatenato Willie Young che piazza due sack pesantissimi ai danni di Ryan.

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Brandon Marshall BearsFinisce con i Bears (3-3) in festa e i Falcons (2-4) tormentati dai dubbi. Ad Atlanta manca completamente un running game degno di questo nome, colpa di una linea che fa davvero fatica ad aprire dei varchi, ma anche di un game plan che riduce all’osso i tentativi palla alla mano. Senza dubbio il passing game è l’arma più efficace, ma in una serata in cui Jones è stato tenuto a 4 ricezioni su 12 lanci, bisognava studiare qualcosa di diverso per poter muovere la palla. Il prossimo impegno è rappresentato dai Ravens, squadra che, proprio nel secondario ha la sua grande lacuna, e i Falcons cercheranno sicuramente di approfittarne.

Chicago si conferma compagine altalenante come poche nella lega, capace di perdere o vincere quasi nella stessa maniera. Forte (17 corse per 80 yard) è stato decisivo con i suoi due touchdown, ma le vere stelle dei Bears sono Marshall (6 ricezioni per 113 yard) e Jeffery (5 ricezioni per 136 yard) e le loro big plays servono a testimoniarlo. Menzione per Devin Hester, che affrontava per la prima volta la squadra che per 7 anni è stata casa sua. Una buona gara per il n.17 che ha chiuso con una ricezione per 23 yard e 2 kick-off return per 44 yard. Come già sottolineato, la prova del front four è stata fondamentale ai fini del risultato e Young, oltre al momentaneo primato nella lega in quanto a sack, si regala una prestazione da 3 tackle di cui 2 for loss, 2 sack e 2 QB hits. Settimana prossima ospiteranno i Dolphins, team dalle mille sorprese e capace anche di imprese improbabili, ma fin quando Marshall e Jeffery giocheranno in questo modo a Chicago possono sfregarsi le mani ed essere convinti che ogni avversario può essere sconfitto.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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