[NFL] Preview 2014: Chicago Bears
L’obbiettivo primario per i Chicago Bears versione 2014 deve essere uno solo: vincere. Basta cali di concentrazione nei momenti cruciali, basta disattenzioni, il roster è adatto ad una cavalcata trionfale e la truppa di Marc Trestman dovrà dimostrare di aver sistemato tutti i pezzi del puzzle per poter finalmente esprimere al massimo il proprio talento.
OFFENSE
Jay Cutler è l’emblema degli alti e bassi di Chicago negli ultimi anni, ma il fresco rinnovo di 7 anni per 126 milioni di dollari, dimostra chiaramente come la dirigenza voglia puntare su di lui per arrivare ad alzare un Lombardi Trophy. Cutler è il comandante di un attacco stellare, da cui ovviamente, ci si aspetta faville. Brandon Marshall e Alshon Jeffery rappresentano, probabilmente, il miglior duo di wide receiver della NFL, capace di poter spaccare qualsiasi difesa. A dar manforte ai due assi ci penseranno l’esperto Santonio Holmes, arrivato dai Jets in estate per aumentare il livello della panchina, e il focoso tight end Martellus Bennett, chiamato a confermare gli ottimi numeri della scorsa stagione.
A guidare i running back ci sarà Matt Fortè, giocatore fondamentale nella manovra offensiva, sia per la sua abilità nella corsa sia per la pericolosità fuori dal backfield. Ka’Deem Carey potrebbe essere la grande sorpresa dei Bears, elettrizzante nei suoi tre anni ad Arizona, potrebbe ritagliarsi spazio alle spalle di Fortè. Completa il reparto il fullback Tony Fiammetta. La linea viene da un grande 2013, in cui ha concesso solo 30 sack e ha permesso a Cutler di lanciare con precisione ai suoi target. La guardia Kyle Long è stata una grande rivelazione, tanto da arrivare a guadagnarsi una chiamata per il Pro Bowl, ed insieme a Matt Slauson e all’esperto centro Roberto Garza forma il pacchetto interno della linea. I tackle Jordan Mills e Jerome Bushrod garantiscono affidabilità e costanza.
DEFENSE
Se l’attacco ha tutti i presupposti per poter rendere i Bears una superpotenza, lo stesso non si può dire della difesa, lo scorso anno incapace di bloccare le corse e sterile nel portare adeguata pressione al quarterback avversario. Le pressioni sono tutte sul defensive coordinator Mel Tucker, il quale sarà il primo a doverci rimettere nel caso di un’altra stagione fallimentare. I colpi estivi Jared Allen e Lamarr Houston sono stati fatti nell’ottica di poter avere finalmente una pass rushing temibile e aggressiva. In mezzo alla linea, l’esperienza di Jeremiah Ratliff si affiancherà al talento di Stephen Paea. Dietro di loro sono arrivati dal draft due rookie interessanti come Ego Ferguson e Will Sutton, segno di come l’obbiettivo dei Bears sia di garantirsi un front four più performante possibile, in una division in cui fermare running back del calibro di Adrian Peterson, Reggie Bush e Eddy Lacy è fondamentale. Gli innesti e la forza di Allen e Houston potrebbero anche coprire le lacune di un reparto linebacker tra i meno incisivi della lega. Lance Briggs è nella fase finale della sua carriera, Shea McClellin deve ancora ampiamente dimostrare di poter valere la prima scelta spesa su di lui due anni fa e D.J. Williams viene da un paio di stagioni tormentate da problemi fisici.
Nel secondario, Charles Tillman e Tim Jennings sono ancora due garanzie, ma l’età sta avanzando anche per loro, motivo per cui è arrivato il promettente Kyle Fuller dal draft. Le safety Ryan Mundy e Brock Vereen sono due incognite, il primo è un girovago della lega con pochissima esperienza da titolare, il secondo è un rookie. Se i Bears vogliono arrivare a gennaio inoltrato è fondamentale che questi uomini giochino un football di alto livello.
SPECIAL TEAMS
Il general manager Phil Emery ha voluto investire una draft pick sul punter Pat O’Donnell, l’unico punter ad essere stato scelto all’ultimo draft e vera sorpresa all’ NFL Scouting Combine, dove ha fatto una prova monstre alla panca piana. Robbie Gould è sempre costante al calcio e il long snapper Brandon Hartson conclude il terzetto.
CONCLUSIONE
Come lo scorso anno i Bears si presentano ai nastri di partenza agguerriti e pronti a fare faville. Se anche la difesa alzerà il suo livello, i ragazzi di Trestman saranno una grana per chiunque. Il calendario è perfetto per una squadra che vuole dimostrare il proprio valore: cinque delle prime otto sono in trasferta contro avversari come 49ers, Falcons e Patriots; dopo il bye week arrivano gli scontri divisionali, nel periodo più freddo e nevoso della NFC North. Le battaglie invernali saranno decisive per il destino dei Bears, battere i Packers due volte sarebbe il lasciapassare per i playoff, Chicago ci crede, a Cutler e compagni il compito di non deludere una città vogliosa di vittorie.
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@huddlemag La aspettavo! Grazie!
Bisogna dire Che l’anno scorso la difesa non è stata all’altezza sopratutto perchè da un punto di vista degli infortuni è stato allucinante!!! Nessuna squadra ha patito come i bears : ma quest’anno è un’altra cosa! Siate pronti che i bears arrivano. GO BEARS!
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