NCAA Preview 2020: BIG 12

Così come l’anno scorso oltre ai preview delle squadre NFL vi proponiamo anche quelli delle maggiori conference NCAA. Esordiamo con il preview della BIG 12.  Come saprete la stagione 2020 NCAA sarà particolare tra Conference che non giocheranno e altre che hanno cambiato il calendario per giocare partite solo al loro interno, senza avversari esterni alla Conference. 

La BIG 12 ha scelto il formato 9+1, nove partite contro avversari della Conference e una extra con partenza il 12 settembre e finale il 12 o il 19 dicembre.

Per ogni College della BIG 12 indichiamo ranking di preseason (Athlon Sport), Head Coach, record del 2019, le partite più interessanti, punti di forza e deboli, analisi dell’attacco, della difesa e i migliori prospetti.

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Baylor Bears

Baylor Bears

Preseason ranking: 27

Head Coach: Dave Aranda (1° stagione)

Record 2019: 11-3

Partite da non perdere: at Oklahoma (3 Ottobre), at Texas Tech (15 ottobre), TCU (24 ottobre)

Punti di forza: in una squadra soggetta ad una totale rivoluzione, il nuovo OC – ed ex head coach di North Carolina – Larry Fedora potrà fare affidamento su un attacco che ritrova gran parte degli interpreti della stagione passata, a partire, ovviamente, dal suo leader: il quarterback Charlie Brewer.

Punti deboli: La difesa è parecchio inesperta, così come il nuovo DC Ron Roberts, alla prima esperienza in una squadra di una power 5 conference, ma se c’è un uomo che sa come fare ad allestire una buona difesa in breve tempo, quello è Dave Aranda.  

Attacco: nonostante l’uscita di Denzel Mims e di Chris Platt, Charlie Brewer potrà ancora contare sui due junior Tyquan Thornton e RJ Sneed, ai quali saranno affiancati il junior Josh Fleek e il senior Jared Atkinson. Il running game l’anno scorso è stato appena sufficiente, ma quest’anno, ad affiancare il duo di senior Lovett – Ebner, ci saranno un paio di underclassmen interessanti che garantiranno gambe fresche quasi ad ogni singolo down. La linea offensiva, non sempre coriacea nella passata stagione, ritrova 4 dei 5 interpreti titolari, con la guardia Xavier Newman-Johnson a farne da capitano.

Difesa: Dave Aranda si è fatto conoscere come coordinatore difensivo (prima a Wisconsin e poi a LSU) e per gestire la difesa dei suoi nuovi Bears ha puntato su Ron Roberts, anche lui in uscita dallo stato della Louisiana (Louisiana University), che probabilmente implementerà un tipo di difesa in tutto e per tutto simile alla 3-4 con la quale Aranda ha portato LSU al titolo. Solo 2 sono i titolari dell’anno scorso che faranno rientro a Waco e si tratta del linebacker Terrel Bernard e del cornerback Raleigh Texada, i quali saranno i leader di un reparto tutto da costruire. L’uscita di James Lynch e Bravvion Roy ha aperto una voragine sulla linea che il transfer da Arkansas State William Bradley-King dovrà cercare di arginare.

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Prospetti: in attacco il giocatore da seguire è senza dubbio il quarterback, Charlie Brewer, in grado di completare il 65% dei passaggi per 3’161 yard e 21 touchdown nella stagione passata. Il quarterback difensivo sarà Terrel Bernard, interessante linebacker già leading tackler l’anno scorso con 112, di cui 9.5 for-loss, e autore di 4.5 sack.

Iowa State Cyclones

iowa state

Preseason ranking: 17

Head Coach: Matt Campbell (5° stagione, 26-25)

Record 2019: 7-6

Partite da non perdere: at Oklahoma State (10 ottobre), Kansas State (29 ottobre), West Virginia (27 Novembre)

Punti di forza: L’attacco ritrova Brock Purdy, che ha guidato la squadra nella passata stagione al maggior numero di punti segnati nella storia dell’ateneo. Anche il rientro di Charlie Kolar, miglior tight end della Big 12, garantirà un minimo di continuità all’attacco.

Punti deboli: Il rushing game necessita miglioramento, a partire dalla solidità dei blocchi di una linea quasi interamente da assemblare. In difesa, la secondaria deve migliorare il dato delle sole 6 pick dell’anno scorso.

Attacco: Brock Purdy potrà ancora contare sulle mani di Tarique Milton e di Sean Shaw, anche se La’Michael Pettway e Deshaunte Jones sono andati. La linea offensiva perde 4 delle 5 pedine titolari, con il solo sophomore Trevor Downing a rientrare, nel ruolo di guardia. Dopo una più che discreta stagione da true freshman, al runningback Breece Hall sarà affidato il compito di sostenere il gioco sul terreno: l’anno scorso i Cyclones hanno perso tutte e 5 le gare nelle quali non hanno superato le 100 yard corse.

Difesa: La difesa ha concesso oltre 300 punti, ma, nonostante ciò, è stata la terza scoring defense della Big 12. La pass rush sarà affidata principalmente alla stella JaQuan Bailey (18.5 sack e 31.5 TFL in carriera), al rientro da un infortunio che lo ha costretto ai box per la quasi totalità della passata stagione. Il pacchetto linebacker è quello meglio equipaggiato, col rientro di Mike Rose, O’Rien Vance e Jake Hummel, anche se manca un po’ di profondità. La secondaria ha concesso molto l’anno scorso (230 passing yards a gara), ma 4 dei 5 defensive back titolari saranno di ritorno, capitanati dalla free safety Greg Eisworth.

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Prospetti: Charlie Kolar è senza dubbio il miglior tight end della Big 12 e, qualora dovesse ripetere (o migliorare) le prestazioni della passata stagione potrà attendersi una chiamata piuttosto elevata al prossimo draft. In difesa occhi sul rientro del DE JaQuan Bailey e sulla safety Greg Eisworth.

Kansas Jayhawks

kansas big 12 jayhawks

Preseason ranking: 106

Head Coach: Les Miles (2° stagione, 3-9)

Record 2019: 3-9

Partite da non perdere: at Kansas State (10 ottobre)

Punti di forza: la smashmouth offense di coach Les Miles trova in Pooka Williams il suo interprete perfetto. Il junior è la stella della squadra e l’unica vera speranza di Kansas per una stagione migliore delle passate.

Punti deboli: L’attacco non ha subito il miglioramento che ci si aspettava dopo l’arrivo di Miles: il grosso problema di Kansas continua ad essere la mancanza di recruit di livello elevato. La difesa è stata un completo disastro nel 2019, finendo ultima per total defense tra le non impenetrabili difese della Big12.

Attacco: Il talento offensivo non è di primo livello, ma non è poi da buttare, specialmente nelle skill position: oltre al runningback Pooka Williams, rientreranno 3 dei migliori 4 ricevitori della scorsa stagione, tra i quali Andrew Parchment e Stephon Robinson. Il problema sarà sostituire Carter Stanley: a giocarsi lo starting job da QB ci sono il senior Thomas MacVittie e il junior Miles Kendrick.

Difesa: la difesa è stata pessima nella passata stagione, e si vede ora orfana di 10 dei 17 giocatori con il maggior numero di tackle effettuati. Il front-4 ha perso 3 pezzi, mancano completamente i DT – l’unico che sembra avere la stazza per ricoprire il ruolo è il JUCO transfer Reuben Lewis – e l’unico pass rusher temibile è l’ex transfer Caleb Sampson. Nella secondaria qualche buon recruit è arrivato, ma, al di là del senior Kyron Johnson, l’inesperienza è tanta.

Prospetti: il runningback Pooka Williams Jr. è la stella dell’attacco nonché uno dei migliori runningback della conference. Se riuscirà a concentrarsi solo sul campo (cosa che non sempre in passato gli è riuscita), sarà la chiave di volta del sistema di Les Miles.

Kansas State Wildcats

kansas state

Preseason ranking: 46

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Head coach: Chris Klieman (2° stagione, 8-5)

Record 2019: 8-5

Partite da non perdere: at West Virginia (26 settembre), Kansas (10 novembre), Iowa State (29 ottobre)

Punti di forza: capacità dell’attacco di ridurre al minimo i turnover e di controllare alla grande il cronometro, quando necessario.

Punti deboli: l’anno scorso il problema più evidente è stato l’incapacità di condurre drive vincenti nei momenti decisivi delle partite (contro Texas, West Virginia e Navy, per esempio)

Attacco: L’attacco, guidato ancora da Skylar Thompson, è solido, sia sul passing che sul running game, anche se, per quanto prodotto, in termini di yard, l’anno scorso ha segnato poco. 5 dei 6 principali target di Thompson faranno ritorno, tra i quali Malik Knowles e Josh Youngblood. Il grosso problema è rappresentato dalla linea: l’unico rientrante è la guardia sinistra Josh Rivas. Nel backfield farà ritorno l’ex Louisville Harry Trotter, a cui saranno affiancati due redshirt freshmen dai quali ci si attende molto: Jacardia Wright e Joe Ervin.

Difesa: l’anno scorso la difesa è stata appena sufficiente, dopo un grandissimo 2018: la pass rush è stata del tutto inconsistente e questo ha portato a problemi a cascata sul profondo. Inoltre, è stata la difesa più inefficace della FBS nella redzone. I linebacker – che nello schieramento nickel 4-2-5 dovrebbero essere Elijah Sullivan e Cody Fletcher – sono leggeri (nessuno dei due supera i 220 pound) e vanno spesso in difficoltà contro i tight end avversari. La secondaria ha perso dei pezzi nel portal, ma tramite esso ha acquisito il cornerback ex Minnesota Kiondre Thomas e la safety ex Rice Hunter Henry.

Prospetti: Il DE Wyatt Hubert è il giocatore più interessante di questi Wildcats: un ibrido – 6-3 per 258 libbre – può giocare sia da end che da linebacker all’occorrenza, sfruttando il suo atletismo e la sua capacità di muoversi anche in campo aperto. Per migliorare la propria pass rush, Kansas State necessita che le prestazioni di questo ragazzo salgano di livello.

Oklahoma Sooners

Oklahoma

Preseason ranking: 4

Head Coach: Lincoln Riley (4° stagione, 36-6)

Record 2019: 12-2

Partite da non perdere: Baylor (3 ottobre), vs. Texas (10 ottobre), Oklahoma State (24 ottobre)

Punti di forza: l’attacco dei Sooners nell’era Lincoln Riley è sempre stato tra i migliori della nazione, basandosi su uno straordinario passing game.

Punti deboli: la secondaria, pur avendo subito un deciso cambio di rotta con l’arrivo del DC Alex Grinch nella passata stagione, resta l’unico punto debole della squadra: con l’addio di Parnell Motley, non ci saranno vere e proprie superstar in questo reparto, e questo, nelle partite più importanti, potrebbe causare problemi.

Attacco: Il recruit 5 stelle Spencer Rattler, dopo un anno di apprendistato alle spalle di Jalen Hurts, è pronto a prendere in mano l’attacco di OU. Rattler è il tipico quarterback che adora Riley: non eccessivamente fisicato e in grado di prendere decisioni rapide che aprano le difese avversarie per le corse delle proprie frecce. Riley, anche quest’anno, cercherà in ogni partita di stabilire prima un solido passing game, per poi cominciare a perforare le difese anche sul terreno, grazie al rientro del runningback Kennedy Brooks. Il posto come secondo back lo avrà senz’altro Rhamondre Stevenson, dopo la partenza in direzione Columbus, Ohio di Trey Sermon (decisione, a posteriori, infelice). Il pacchetto ricevitori sarà straordinario anche quest’anno: ad aiutare Charleston Rambo, ci saranno Jadon Haselwood e Trejan Bridges, oltre al transfer da UCLA Theo Howard. A chiudere il cerchio ci sarà una linea offensiva probabilmente da top-5 dell’intera FBS.

Difesa: la difesa ritrova 12 dei 15 leading tackler, ma perde i 3 capitani dell’anno scorso (Gallimore, Murray e Motley). Tra i linebacker tornerà DaShaun White e si rivedrà Caleb Kelly, dopo aver saltato quasi tutta la scorsa stagione. Il drastico cambio di rotta della difesa sotto Grinch è passato da una netta intensificazione della pressione portata al quarterback, e sarà la chiave anche quest’anno: Ronnie Perkins salterà 5 gare per squalifica, ma ci saranno comunque Jalen Redmond, LaRon Stoke e Marcus Stripling a guidare il front. La secondaria è avara di grandi nomi, ma la combinazione tra la safety Delarrin Turner-Yell e il cornerback Pat Fields, potrebbe risolvere molti dei problemi dei Sooners sul profondo.

Prospetti: il giocatore da seguire con maggiore attenzione sarà fuori di dubbio il giovane QB, Spencer Rattler, ma, se si parla di prospetti in proiezione NFL, il ragazzo più pronto sarà colui che a Rattler consegnerà il pallone ad ogni singolo down, ovvero il centro Creed Humphrey. In difesa a rubare la scena potrebbe essere il difensive end Ronnie Perkins, il quale però, come detto, dovrà saltare le prime 5 gare della stagione.

Oklahoma State Cowboys

Oklahoma State

Preseason ranking: 14

Head Coach: Mike Gundy (16° stagione, 129-64)

Record 2019: 8-5

Partite da non perdere: Tulsa (12 settembre), Iowa State (10 ottobre), at Oklahoma (24 ottobre), Texas (27 novembre)

Punti di forza: 2 nomi su tutti: Chuba Hubbard e Tylan Wallace. Probabilmente possono bastare per impressionare qualsiasi difesa della FBS.

Punti deboli: il talento è tutto da vedere, ma ciò che ha frenato i Cowboys nelle ultime stagioni è sempre stata la discontinuità, la possibilità di essere sempre vittime di una rottura prolungata all’interno di un match, che ne ribalti l’esito.

Attacco: L’attacco ha perso solo un paio di pedine sulla linea, che, nonostante ciò, resta di buon livello e potrà garantire blocchi solidi per i runningback, o meglio, IL runningback, aka Chuba Hubbard, forse unico “non-QB” ad essere candidato all’Heisman Trophy “a bocce ferme”. Per dargli un attimo di respiro ci saranno il senior LD Brown e il JUCO transfer Dezmon Jackson. Il receiving corps è uno dei migliori della lega (non solo della conference): oltre a Tylan Wallace – al rientro dalla rottura del legamento – ci saranno Dillon Stoner e Braydon Johnson, entrambi superlativi l’anno scorso in assenza della stella. Il QB dovrebbe essere ancora Spencer Sanders, autore di una bella stagione macchiata però da alcuni errori “da freshman” che quest’anno andranno rimossi per poter garantire ai suoi di restare sempre in partita, anche nelle sparatorie della Big12.

Difesa: la difesa, settima per total defense nella Big12 l’anno scorso, dovrebbe fare un deciso balzo in avanti, con il rientro di 12 dei 13 leading tackler. La linea manca un po’ di stazza soprattutto nell’interno, ma il rapido Trace Ford potrà creare qualche problema in pressione partendo da End. Il reparto linebacker è ben coperto da Amen Ogbongbemiga e Malcolm Rodriguez, mentre la secondaria, che ha perso AJ Green, vedrà il rientro di tutti gli altri suoi effettivi, a partire dalla safety Kolby Harvell-Peel.

Prospetti: Chuba Hubbard, RB di 6 piedi per 201 pound, è un macinatore di yard, che nella passata stagione non è mai sceso sotto le 100 a gara. La sua decisione di rientrare a Stillwater ha alzato drasticamente le quotazioni dei Cowboys. Anche il WR Tylan Wallace merita un occhio di riguardo, dopo l’incredibile stagione dell’anno scorso conclusa amaramente con la rottura dell’ACL.

Texas Longhorns

texas

Preseason ranking: 16

Head Coach: Tom Herman (4° stagione, 25-15)

Record 2019: 8-5

Partite da non perdere: vs. Oklahoma (10 ottobre), at Texas Tech (24 ottobre), TCU (14 novembre), at Oklahoma State (27 novembre)

Punti di forza: Sam Ehlinger è il leader di cui Texas, in questo momento storico, ha bisogno per ritornare davvero ad essere protagonista, quantomeno nella conference.

Punti deboli: la difesa ancora non è stata sistemata: 97esima nella nazione con 437 yard concesse a gara nella stagione scorsa, e non è detto che per forza quest’anno vada meglio.

Attacco: Ehlinger è il volto della franchigia, o meglio, dell’ateneo. Ha perso i due target principali, però ritrova i suoi talentuosissimi underclassmen Brennan Eagles e Jake Smith, a cui andranno aggiunte le abilità da ricevitori dei runningback, a partire dal recruit 5 stelle Bijan Robinson, arrivando al junior Keaontay Ingram (29 ricezioni l’anno scorso, oltre alle 853 yard sul terreno). La linea, costruita attorno al talento da primo giro del prossimo draft Samuel Cosmi, dovrà salire di livello per garantire la protezione che Ehlinger si merita.

Difesa: la difesa vede l’inserimento dell’ex head coach di Rutgers Chris Ash come DC, ruolo dove in carriera ha espresso le cose migliori (prima a Wisconsin e poi a Ohio State). Gli infortuni hanno gravato molto sulle prestazioni del reparto difensivo nel 2019, ma la quantità di tackle mancati, specialmente dalla secondaria, non è comunque giustificabile. La secondaria l’anno scorso era parecchio giovane, infatti ritroverà tutti i suoi effettivi eccetto Brandon Jones: il ragazzo pronto a vestire i panni del leader abbandonati proprio da Jones sarà Caden Sterns. La pass rush dovrà produrre di più: il talento non manca, sia tra gli End, tra i quali il migliore è Malcolm Roach, che tra i tackle, dove sia Keondre Coburn che Ta’Quon Graham hanno le caratteristiche per poter approdare in NFL. Tra i linebacker rientreranno sia Joseph Ossai che Juwan Mitchell.

Prospetti: In ottica draft il talento migliore e più NFL-ready è senz’altro Samuel Cosmi, OT che difficilmente oltrepasserà la metà del primo giro di chiamate. Però se Texas vuole davvero ritornare ad “essere Texas” è indubbio che tutto passi per la mani di Sam Ehlinger, QB che deve puntare all’Heisman Trophy, alla conquista della Big12 e, perché no, a far rientrare i Longhorns quantomeno nel discorso playoff.

TCU Horned Frogs

tcu

Preseason ranking: 43

Head Coach: Gary Patterson (19° stagione, 172-70)

Record 2019: 5-7

Partite da non perdere: at SMU (26 settembre), at Baylor (24 ottobre), at Texas (14 novembre), Texas Tech (21 novembre)

Punti di forza: Per il secondo anno di fila, la difesa degli Horned Frogs ha guidato la Big 12 per total defense, e con tutta probabilità sarà nuovamente il punto forte della squadra, a partire dalla secondaria guidata da ben 2 giocatori inseriti nel preseason All-American Team di PFF (Moehrig e Washington).

Punti deboli: l’inesperienza del quarterback, unita ad una linea poco solida, non fa ben sperare neppure quest’anno per l’attacco di TCU.

Attacco: Max Duggan ha dimostrato di poter essere un ragazzo interessante, anche se, per poter alzare il livello del proprio attacco, necessiterà di una riduzione drastica dei troppi errori commessi nel suo primo anno. Escluso Jalen Reagor – ora a Philadelphia – i 5 target principali di Duggan sono di rientro, tra i quali Taye Barber e il TE Pro Wells. L’arrivo del recruit stellare Zachary Evans potrà elevare il gioco sul terreno dei Frogs, che però dovranno fare i conti con le uscite dei due migliori runner del 2019. Dietro Evans troveranno sicuramente spazio il JUCO transfer Emari Demercado e il RS freshman Daimarqua Foster. La linea, già non eccelsa l’anno scorso, dovrà fare i conti con la perdita di 3 titolari, tra i quali ambedue i tackle.

Difesa: Se TCU è la miglior squadra della Big 12 per passing D, gran merito va dato alla secondaria, che, eccettuato Jeff Gladney, ritroverà tutti i suoi interpreti, a partire dal temibile duo di safety (PFF preseason first All-American Team) composto da Trevon Moehrig e Ar’Darius Washington. Anche il front deve sopperire ad un’uscita eccellente – quella di Ross Blacklock – ma il roster sembra essere sufficientemente profondo per garantire una discreta pass rush, che sarà verosimilmente condotta primariamente dal DE Ochaun Mathis. Il reparto linebacker, che nell’assetto nickel 4-2-5 solitamente utilizzato da coach Patterson assume particolare importanza, gode di discreta profondità e talento sopra la media: basti pensare che uno tra La’Kendrick Van Zandt, Dee Winters e Garret Wallow non sarà uno starter. Inoltre, è stato pure aggiunto un transfer da LSU, tale Marcel Brooks, che male certo non farà.

Prospetti: In attacco il talento più puro da osservare sarà quello del runningback recruit 5 stelle Zachary Evans, il cui compito sarà quello di tenere in piedi il running game dei Frogs. Anche Max Duggan, il QB, merita un occhio di riguardo, perché se è vero che da un lato la sua stagione da freshman è stata ampiamente negativa, dall’altro ha mostrato qualità tecniche e, soprattutto, atletiche che meritano attenzione. In difesa il nome più caldo è quello del linebacker Garret Wallow, All-Big12 che l’anno scorso ha fatto registrare 3.5 sack e 18 TFL, su un totale di 125 tackle.

Texas Tech Red Raiders

texas tech

Preseason ranking: 57

Head Coach: Matt Wells (2° stagione, 4-8)

Record 2019: 4-8

Partite da non perdere: Baylor (15 ottobre), Texas (24 ottobre), TCU (21 novembre)

Punti di forza: l’attacco non è la miglior versione vista a Lubbock negli ultimi 15/20 anni, ma è comunque di alto livello, avendo guidato la Big 12 nella passing yard, nonostante i problemi tra i QB.

Punti deboli: Male, malissimo la difesa: 127esima per total defense nella nazione. Debole, inoltre, il rushing game.

Attacco: l’attacco di TTU cercherà di sfruttare al massimo la connessione tra il proprio quarterback, che, infortuni permettendo, sarà Alan Bowman, e il proprio ricevitore migliore, il senior di 6 piedi e 6 TJ Vasher. Molto ci si attende anche dalla seconda stagione del ricevitore Erik Ezukanma. Il runningback SaRodorick Thompson sarà di rientro, e saranno fondamentali le sue abilità da ricevitore in uscita dal backfield. La linea dovrà lavorare parecchio, avendo solo due titolari rientranti.

Difesa: La secondaria è stata ripetutamente demolita l’anno scorso – nel quale ha concesso oltre 300 yard a gara – e ciò è accaduto nonostante una discreta pass rush. Damarcus Fields e Zech McPhearson sono i nomi principali del reparto, e saranno i principali colpevoli di un’eventuale nuova stagione con cifre così imbarazzanti. Tra i linebacker è uscito Jordyn Brooks, ma rientrano Riko Jeffers e Xavier Benson. La linea è il reparto difensivo che funziona meglio, con gli All-Big12 Eli Howard e Nick McCann a guidare il gruppo.

Prospetti: Gli occhi di tutti saranno puntati sul QB Alan Bowman, sperando possa avere una stagione di tregua dagli infortuni (solo 3 gare disputate nel 2019, che gli hanno permesso di vestire la redshirt). In difesa il prospetto più interessante è il DE Eli Howard, 5 sack e 7 hurries nella sua stagione 2019 da All-Big12.

West Virginia Mountaineers

west virginia

Preseason ranking: 55

Head Coach: Neal Brown (2° stagione, 5-7)

Record 2019: 5-7

Partite da non perdere: Kansas State (26 settembre), at Iowa State (27 novembre)

Punti di forza: la secondaria non ha perso pezzi e ha concluso la scorsa stagione in netta crescita, guidando la difesa ad essere la miglior scoring defense della Big12 nelle ultime 5 gare di conference.

Punti deboli: il running game: la linea offensiva, discreta in pass-pro, non è mai riuscita ad aprire varchi per i runningback con continuità, e, questi ultimi, non sono stati in grado di sopperire col talento alle mancanze dei big men.

Attacco: Austin Kendall ha faticato molto più di quanto era lecito aspettarsi nel suo primo anno da Mountaineer, e il running game, come detto, certo non lo ha aiutato a sgravarsi da alcune responsabilità. Il pacchetto ricevitori rientra al completo, dato che l’anno scorso era composto esclusivamente da underclassmen: il rapido Sam James e il massiccio TJ Simmons guideranno il reparto. La linea offensiva dovrà lavorare molto sul run blocking e dovrà, inoltre, fare i conti con la perdita del left tackle (ora in NFL) e della guardia destra (ora ad Oklahoma State). L’unico runningback a rientrare è Leddie Brown, leading rusher nel 2019 con 367 yard, che la dicono lunga sulla qualità del running game dei gold and blue.

Difesa: La pass rush ritrova i suoi due interpreti principali nei fratelli Sills – Dante e Darius – mentre tra i linebacker spicca il nome di Josh Chandler, ragazzo sotto taglia per il ruolo che, nonostante i suoi “soli” 224 pound, riesce ad essere piuttosto violento nei suoi tackle, che raramente vanno a vuoto. La secondaria è il reparto più interessante: tra le safety, al fianco del senior Sean Mahome, troveranno spazio i sophomore Tykee Smith e Kerry Martin e il transfer da Arizona Scottie Young, mentre gli “angoli” del campo saranno coperti dal sophomore Nicktroy Fortune e dal JUCO transfer Jackie Matthews.

Prospetti: sarà da tenere d’occhio il sophomore WR Sam James, speedster di 6 piedi per 184 libbre, che è stato il target principale di Austin Kendall nella sua stagione da freshman. In difesa sono i fratelli Stills a rubare la scena: Dante, più leggero e rapido, migliore come pass rusher, Darius più grosso e potente, eccelso come run stopper.

 

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