Hot Take: qualche (in)certezza sulla NFL – Episodio 19

Il football americano è lo sport più razionale e, in un certo senso, freddo che esista: ogni giocata, come ben saprete, altro non è che la traduzione di centinaia di segnacci disegnati su una lavagnetta da paranoiche controfigure di Professor X e provati migliaia di volte in allenamento.
Freddezza, troppa freddezza.
Fortunatamente, però, a rendere più mite il clima nel mondo NFL ci siamo noi tifosi – aiutati da analisti più o meno qualificati – con le nostre sparate a zero, o come direbbero nei paesi anglofoni “hot take” che stando a Wikipedia – inglese – significa « a hot take piece of deliberately provocative commentary that is based almost entirely on shallow moralizing»: deliberatamente provocatorio.

Una hot take non deve per forza essere ragionata, anzi, spesso altro non è che frutto dell’emotività del momento e del modernissimo bisogno di esternare su uno schermo ogni nostro pensiero: questa rubrica nasce proprio per questo, per dare spazio ai vostri pensieri “più irrazionali” e successivamente sviscerarli, razionalizzarli ed eventualmente bocciarli o approvarli.
Questa rubrica, in definitiva, altro non è che l’inevitabile sequel transmediale delle nostre discussioni su Telegram: parteciparvi è facilissimo, tutto ciò che dovete fare è apporre l’hashtag hot take dinanzi alla vostra hot take.

Senza dilungarsi ulteriormente, che ho giusto una offseason da recuperare…

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Teddy Bridgewater trascinerà i Denver Broncos ai playoff
Mmm… partiamo bene.
Messa giù così sembra che sia Teddy Bridgewater a portare i Denver Broncos ai playoff, che si carichi lui la squadra sulle spalle permettendole di vincere un numero sufficiente di partite in una conference – e division – oggi più che mai competitiva: non lo so, cari lettori, non lo so se Teddy Bridgewater sarà in grado di mettere a tabellone un numero di punti sufficiente per vincere contro squadre come i Los Angeles Chargers – la squadra che più mi entusiasma in assoluto per questo 2021.
Teddy Bridgewater è un quarterback in grado di non farti perdere la partita se messo nelle condizioni ideali, ossia se il gioco di corse funziona e la difesa riesce a mettere la museruola al reparto offensivo avversario, o magari altro non è che un reagente utile ad innescare qualcosa in Drew Lock al fine di “sistemarlo” e fargli conquistare una maglia da titolare più prima che poi: non lo so, vi confesso che sono rimasto alquanto sorpreso dalla scelta di Fangio di affidarsi a Teddy, anche se appare chiaro che con una difesa del genere ciò di cui Denver sembra aver bisogno è un quarterback affidabile che prendendosi pochissimi rischi riduca al minimo il rischio di turnover e che così facendo non “perda la partita”.
Non ho risposto alla tua Hot Take – certe abitudini non si perdono veramente mai -, e di ciò mi scuso: credo che Denver abbia buone possibilità di qualificarsi alla postseason ma dubito la raggiungeranno – o meno – per merito di Teddy Bridgewater.

https://twitter.com/CameronParkerPO/status/1434161877991448582

Gardner Minshew sarà il quarterback titolare dei Philadelphia Eagles entro Week 4 e ne diventerà franchise quarterback
Ma perché siete così fissati con Gardner Minshew?
Dopo due anni non siete ancora riusciti a capire che i suoi baffi non siano baffi “baffi” ma baffi “di barba” e che i suoi outfit, il suo modo di parlare, d’essere e di porsi davanti alle telecamere altro non sono che indecorose manifestazioni di pastorizia e bomberismo? Vi scongiuro, finitela di idolatrarlo, che il passo da Minshew’s believer a stronzi alt-right è molto breve.
No, sarebbe stupido da parte degli Eagles sospendere il tirocinio di Hurts – giocatore per il quale hanno investito una scelta al secondo round del draft – per schierare uno che ha già avuto modo di dimostrare cosa possa essere in questa lega ossia, spoiler alert, tutto fuorché un franchise quarterback.
Finitela con ‘sta mania vi scongiuro.

Ben Roethlisberger farà piu intercetti che touchdown.
QUESTA SÌ CHE È UNA HOT TAKE!
Roethlisberger, ve lo confesso, l’anno scorso l’ho visto veramente male e malgrado si affacci alla stagione decisamente più in forma rispetto al suo solito – come fosse difficile – credo che il suo braccio destro non sia più in grado di sostenere il carico di lavoro al quale la filosofia pass first degli Steelers lo espone: ok, hanno preso Harris con la speranza che il suo innesto permetta loro di essere più bilanciati, ma ciò nonostante credo che rimarranno una squadra che tenterà di muovere le catene prevalentemente via aria.
La tua hot take mi intriga e, in un certo senso, mi diverte ma in tutta serietà ritengo quasi impossibile che si avveri poiché nel 2021 un quarterback conclude la stagione lanciando più intercetti che touchdown solamente in caso di infortunio o se spedito in panchina dopo un paio di partite: gli Steelers, ahiloro, non hanno a disposizione alternative che permettano loro di confinare Big Ben a bordocampo in caso di inizio di stagione disastroso.

All’halftime show del prossimo Super Bowl si esibirà Dua Lipa
Odio parlare di bellezza al cospetto di un’artista acclamata come Dua Lipa in quanto donna come se, in un mondo che purtroppo non sembra intenzionato a smettere di essere schifosamente maschilista e rendere la vita impossibile a chi ha due cromosomi X, l’unica cosa per cui dobbiamo valutare un’artista donna sia la bellezza rendendo il talento un qualcosa di secondario, un apprezzabile plus, non il motivo per cui Dua Lipa è diventato un nome universalmente riconosciuto: odio questo modo di pensare, lo odio con tutto me stesso.
Tutto questo per risponderti SÌ LO SPEREREI TANTISSIMO PERCHÈ DI DUA LIPA SONO INNAMORATO E PERCHÈ È ANCHE BRAVA MALGRADO NON MI PIACCIANO LE SUE CANZONI – per esempio difficilmente mi sorprenderete ad ascoltare Lady Gaga mentre cammino, ma il suo show al Super Bowl LI è stato uno dei migliori di sempre malgrado la sua musica non possa rientrare nella fluidissima categoria rinominata “il mio genere”.

Baker Mayfield vince L’MVP, finisce nella top 3 della top 100 NFL e Colin Cowherd dirà “… I was wrong”
Non metto in dubbio che le prime due ipotesi possano avverarsi, ma Colin Cowherd che riconosce un proprio errore è troppo irrealistico anche per un articolo mio – già fumoso di suo – in cui parlo del nulla mischiato col niente: ciò che più mi ferisce è che leggere una menzione a Colin Cowherd, potrei quasi pensare che tu guardi Colin Cowherd.
Per favore, finitela di guardare personaggi stupidi parlare in modo stupido di un passatempo stupido come il football americano che, udite udite, se affrontato seriamente può anche diventare un argomento interessante – detto dall’autore di una rubrica stupida come questa ammetto possa fare giusto un po’ ridere.

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Un ricevitore sfonderà il muro delle 2000 yard stagionali
Posso capire il tuo ragionamento, 17 partite aumentano le possibilità di un ricevitore di concludere la stagione oltre quota 2000 e sfondare un muro che ai miei occhi garantirebbe al giocatore capace di farcela l’immortalità sportiva: negli ultimi anni chi più si è avvicinato – lasciando perdere Calvin Johnson e le sue leggendarie 1964 yard nel 2012 – è stato Julio Jones con 1871 yard nel 2015 e Michael Thomas con 1725 nel 2019.
Julio Jones, con una partita in più a disposizione, sarebbe verosimilmente riuscito a farcela – anche perché Ryan lo avrebbe rifornito di target -, ma ciò che voglio dirti è che no, non credo succederà, ma è indubbio che nel momento in cui la stagione NFL sarà allargata a 18 partite quasi sicuramente vedremo il primo ricevitore superare quota 2000 yard.

Jameis Winston trascinerà i New Orleans Saints ai playoff
ASSOLUTAMENTE.

Matthew Stafford MVP
La speranza è l’ultima a morire o, per chi come me non ne ha mai avuta mezza, una cagata pazzesca: Stafford MVP mi piacerebbe, mi farebbe bene all’animo e migliorerebbe incredibilmente il mio umore per almeno una settimana, ma non lo so, Patrick Mahomes, Josh Allen e Aaron Rodgers – più l’inevitabile quarterback rivelazione dell’anno – sembrano partire decisamente avvantaggiati.
Stafford, finalmente in una squadra definibile tale, potrebbe tranquillamente vivere la miglior stagione della sua carriera e sotto la luce di riflettori veri, non quelle al neon delle insegne dei mini-market aperti 24 ore al giorno che gli garantivano i Lions, un numero considerevole di appassionati e addetti ai lavori potrebbe cominciare ad apprezzarlo adeguatamente, perciò sì, questo è l’anno in cui potrebbe sul serio farcela e qualora i Rams dovessero chiudere la regular season al primo posto nella NFC… Vabbè, lo vincerà Mahomes comunque.
Ma poi, ascolta me, è meglio non vincerlo perché dopo ogni MVP arriva l’esperto su Facebook che «EHHHH MA CHI VINCE L’MVP NON VINCE MAI IL SUPER BOWL!!!!» e risparmierei Matthew da tutto questo.

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Mattia Righetti

Mattia, 27 anni. Voglio scrivere per vivere ma non so vivere. Quando mi cresce la barba credo di essere Julian Edelman. Se non mi seguite su Twitter (@matiofubol) ci rimango malissimo.

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