[NFL] Week 3: Preview tattico di Baltimore Ravens vs Kansas City Chiefs

Baltimore Ravens vs Kansas City Chiefs: Arrowhead Stadium, Kansas City, 13.00 locali, 19.00 italiane

I Chiefs vincono se: Mahomes demolisce la secondaria ed evita di guardarsi troppo allo specchio La difesa impedisce a Lamar di prendere ritmo nel passing game e a contenere le corse dei Ravens.

I Ravens vincono se: la difesa tiene Mahomes entro livelli ragionevoli e l’attacco riesce a monetizzare su drive lunghi per tenere l’attacco dei Chiefs fuori dal campo.

Introduzione

L’ultima volta che si sono incrociate, Ravens e Chiefs hanno dato vita a una delle partite più intense e drammatiche del 2018, decisa da un passaggio completamente folle di Patrick Mahomes, che riuscendo a scardinare la difesa di Baltimore ha cementato la sua candidatura ad MVP.

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Quest’anno le due squadre si incontrano già alla terza giornata, in una sfida dal sapore di playoff che a gennaio potrebbe rivelarsi decisiva per il seeding della AFC.

Rispetto a quella dello scorso dicembre, la partita di domenica prossima sarà diversa sia a livello di alcuni dei protagonisti, sia a livello tattico. Infatti, i Chiefs arrivano con il solito attacco nucleare, anche se privo della sua Bomba H, visto che Tyreek Hill salterà almeno un altro mese per un problema alla spalla. I Ravens invece tornano ad Arrowhead per mettere alla prova uno stile offensivo diverso da quello run-heavy che nel 2018 li ha portati a demolire diversi record di efficienza sulle corse.

Come arrivano le due squadre

La rivoluzione offensiva dei Ravens è una delle storie di questo primo scorcio di stagione. Una squadra che lo scorso anno è stata seconda per rushing yards e sembrava destinata, più per necessità che per scelta, a continuare sulla stessa strada, ha invece proposto uno stile molto più creativo bilanciato e, almeno finora, efficace.
Il merito è tutto del sensibile miglioramento di Lamar Jackson come passatore. Un salto di qualità difficilmente pronosticabile nel breve termine.

lamar jackson

Per apprezzare i miglioramenti di Lamar, più che sulle bombe per Hollywood Brown, bisogna concentrarsi sui passaggi meno appariscenti, quelli tra le 5 e le 15 yard, dove il receiver ha poca separazione del suo difensore. Si tratta di un tipo di lanci in cui Lamar è stato secondo PFF il peggior quarterback nel 2018, che quest’anno invece il quarterback dei Ravens sta convertendo sempre più costantemente, grazie ad un tempismo, un decision-making e (soprattutto) una meccanica di lancio di buon livello.

Partiamo dal primo lancio della partita contro i Cardinals in Week 2.

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I Cardinals sono disposti in cover 3 e non fanno nulla per nasconderlo. Lamar riceve lo snap e, dopo aver decifrato correttamente la difesa, decide di provare un lancio rischioso per il tight end Nick Boyl, bravo a “sedersi” tra le zone di competenza dei due difensori di Arizona. Il lancio di Lamar è deciso, preciso ed effettuato con tempismo e meccanica ottimi. Primo down Ravens.

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Sono questi i lanci fondamentali per l’attacco dei Ravens, perché una volta che Lamar dimostra di poterli completare con costanza, la difesa non può più permettersi di battezzare il passing game e sovraccaricare di uomini la linea di scrimmage per fermare le corse di Jackson e dei running back. I Ravens ora corrono per scelta, non per necessità, e sono ancora devastanti quando lo fanno.

Qualche minuto dopo il passaggio per Boyle, con i Cardinals ancora in Cover 3, Lamar completa senza problemi una corsa di 19 yard su una read option.

Se consideriamo la solidità del running game (a cui Lamar ha comunque contribuito con 120 rushing yards), l’efficienza sul corto garantita dall’ottimo reparto tight end, l’aggiunta di una deep treath come Hollywood Brown e l’eccellente playcalling di Greg Roman, l’attacco dei Ravens quest’anno è tutt’altro che prevedibile.
Dopo due partite abbordabili contro Dolphins e Cardinals (senza Patrick Peterson), Lamar e compagni si troveranno ad affrontare una difesa più talentuosa ma che, avendo appena cambiato pelle, resta difficile da decifrare.

A gestire un personale difensivo profondamente rinnovato è stato chiamato Steve Spagnuolo, che ha una filosofia difensiva opposta a quella di Bob Sutton, il precedente Defensive Coordinator. Se Sutton prediligeva schemi a uomo e blitzava malvolentieri, Spagnuolo al contrario sta cercando di introdurre una difesa a zona e blitz-heavy.

TYRONN MATHIEU chiefs
Tyrann “Honeybadger” Mathieu è, insieme a Frank Clark, l’innesto difensivo più importante della scorsa offseason dei Chiefs

In questa fase di transizione, la difesa dei Chiefs è sembrata vulnerabile anche contro avversari non irresistibili ma specializzati nel gioco veloce sul corto come Jaguars e Raiders. Prima di spararsi sul piede commettendo due intercetti fatali, nel primo quarto di Raiders-Chiefs Derek Carr ha fatto vedere come mettere in crisi il sistema di Spagnuolo, alternando gioco di corse e quick passing game.

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Una formula che i Ravens possono replicare, aggiungendo nel migliore dei casi qualche big play di Hollywood Brown contro una secondaria sospetta come quella dei Chiefs. In ogni caso, l’ago della bilancia resta il braccio di Lamar e la sua capacità di sostenere il passing game sul medio-corto raggio. Purtroppo per i Ravens, nemmeno una prestazione offensiva impeccabile potrebbe bastare per uscire indenni dalla tana dell’MVP in carica.

Chi si aspettava una regressione di Mahomes rispetto all’anno di grazia 2018, è dovuto arrendersi in fretta al fatto che il numero 15 si è confermato la solita, inarrestabile macchina da touchdown e highlights.

 MAHOMES RAIDERS

E la cosa deprimente per le difese della NFL è che nemmeno l’assenza di Tyreek Hill sembra averlo rallentato, visto che nelle prime due giornate almeno uno dei ricevitori dei Chiefs ha messo a referto numeri mostruosi. Contro i Jags è toccato Sammy Watkins (3 TD), contro i Raiders è stata invece la giornata di gloria di Demarcus Robinson, che ha chiuso la partita con 172 yard e 2 touchdown.

Insomma i receiver dei Chiefs nelle prime due giornate sono sembrati una muta di levrieri inseguiti da bulldog sovrappeso, permettendo a Mahomes di mantenere un’efficienza sui passaggi lunghi semplicemente insensata. Le statistiche offensive di KC nel secondo quarto contro i Raiders sembrano uscite dal recap di una partita di Madden: 12 passaggi su 17 completati per 278 yard e 4 touchdown, tutti su passaggi di più di 20 yard.
Al di fuori del quarto d’ora granata in week 2, Mahomes ha dato qua e là l’impressione di rilassarsi eccessivamente, in particolare con i Raiders ad inizio partita e contro i Jags, quando il quarterback dei Chiefs ha esagerato con gli effetti speciali.

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Mahomes prova il suo famigerato no look pass, mancando Kelce liberissimo nella endzone. Pat si è poi scusato con il suo tight end, promettendo di sdebitarsi offrendo a Kelce un pranzo.

Del resto, un attacco capace di mettere quattro touchdown in un quarto può permettersi anche qualche giro a vuoto, e sarà una prova durissima anche per una difesa storicamente formidabile come quella dei Ravens.

Come quella dei Chiefs, la difesa di Baltimore ha perso pezzi importanti, soprattutto nel front 7, che ha salutato CJ Mosley, Za’Darius Smith e Terrell Suggs. Questi addii hanno spostato il baricentro tecnico della squadra verso la secondaria, che ha aggiunto un sicuro hall of famer come Earl Thomas III. Proprio la Safety ex Seahawks nel post partita della seconda giornata ha rilasciato dichiarazioni interessanti in vista della partita di domenica.
Dal punto di vista tecnico, Thomas ha detto sottolineato l’importanza di ridurre gli errori mentali e i problemi di comunicazione visti contro i Cardinals, come quelli che hanno portato a questa ricezione di Larry Fitzgerald per 55 yard.

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cardinals
I Ravens scelgono un cornerback blitz. Lo slot cornerback, in questo caso Carr, finge di marcare Fitzegrald ma dopo lo snap attacca il quarterback Kyler Murray. Con 5 difensori in pass rush, gli altri 6 devono coprire a zona il campo dai tre ricevitori dei Cardinals.

 

cardinals
Earl Thomas si alza per coprire la traccia di Kristian Kirk, facendo cenno all’altra Safety Tony Jefferson di prendere in consegna Larry Fitzgerald. Jefferson invece vede chi il CB di destra Anthony Everett è stato battuto in profondità da Damyer Byrd, e anziché seguire Fitzgerald verso sinistra prosegue verso destra. Risultato: non c’è nessuno attorno a Larry Fitz nel raggio di 10 yard.

Contro Mahomes e Andy Reid, errori di comunicazione simili si pagano con sette punti, come hanno avuto modo sperimentare Oakland domenica scorsa.

chiefs raiders
Con i Chiefs in empty formation (nessun RB), i Raiders si dispongono a uomo sui cinque ricevitori, intasando la linea di scrimmage con 6 potenziali pass rusher. Prima dello snap, però, dal lato destro Damien Williams attraversa in motion tutto lo schieramento.

 

chiefs raiders
Il movimento di Williams causa il panico nella difesa dei Raiders, che non riesce a comunicare in tempo il cambio di schema. Alcuni difensori restano in marcatura sul proprio uomo, altri giocano a zona. Il risultato è che tre maglie nere finiscono per convergere sulla post route di Travis Kelce, mentre nessuno si occupa della go route corsa da Demarcus Robinson, che riceve indisturbato il TD pass di Mahomes.

Visto che Mahomes può bucare anche difese schierate perfettamente, Baltimore non puoi permettersi di dargli una mano regalandogli touchdown a causa di problemi di esecuzione. Anzi, devi essere pronta ad approfittare degli errori di Mahomes, qualora ce ne dovessero essere.
Davanti ai giornalisti Thomas ha anche sfidato Mahomes a lanciare profondo. Vedremo se Pat lo farà pentire di aver scherzato col fuoco. Con le sue parole di sfida Thomas ha comunque mostrato un coraggio che i Ravens dovranno assolutamente mettere in campo, su entrambi i lati del pallone.
Dovranno mettere in conto che le fiammate dei Chiefs sono inevitabili, ma allo stesso tempo cercare di contenerle forzando qualche errore decisivo e, soprattutto, tenendo il più possibile il numero 15 fuori dal campo, cosa che i Raiders non hanno avuto il coraggio di fare.

Uno dei momenti chiave della partita è stato un 4th and 1 nei pressi della metà campo a inizio secondo quarto. Anziché rischiare, Jon Gruden ha preferito restare prudente, scegliendo il punt. Nel drive successivo, i Chiefs hanno segnato il touchdown del sorpasso. Se i Ravens vogliono vendicare la sconfitta dello scorso dicembre, dovranno dominare il tempo di possesso del pallone e prendersi se necessario qualche rischio sui quarti down.
Le sfilza di infortuni prime due giornate ci ha già privato di alcuni dei migliori quarterback in circolazione. Per questo una sfida tra due quarterback giovani e talentuosi, a capo di due squadre lanciatissime, è una vera e propria benedizione. Comunque vada a finire, potete scommettere che questa Week 3 inizierà con i fuochi d’artificio.

Statistiche

Ravens: contro i Cardinals, Lamar Jackson è stato il primo quarterback di sempre a lanciare per più di 270 yard e correre per almeno altre 120

Chiefs: le 278 yard lanciate da Patrick Mahomes nel secondo quarto contro i Raiders sono il dato più alto dal 2008, quando Drew Brees lanciò per 294 yard nell’ultimo quarto della sfida contro gli Atlanta Falcons

Consigli fantasy Chiefs

Qualunque ricevitore. Sul serio, se schierate uno tra Hardman, Robinson e Watkins avete una possibilità su tre che il vostro receiver porti a casa 20 punti. Se potete, evitate Damien Williams, che resta una minaccia come pass catcher ma sta faticando terribilmente a guadagnare yard su corsa (1,5 yard per tentativo).

Consigli fantasy Ravens

Se credete nella metamorfosi di Lamar, puntate su Hollywood Brown o Mark Andrews. Se siete tra quelli che lo ritengono ancora un running back travestito da quarterback, date fiducia a Mark Ingram. Se i Ravens dovessero tornare allo stile visto l’anno scorso il running back ex Saints potrebbe svoltarvi la giornata.

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Alberto Cantù

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