[NFL] Week 17: Houston, non abbiamo più nessun problema (San Diego Chargers Vs. Kansas City Chiefs 7-19)

Prima della partita tra Chargers e Chiefs, il quadro riguardante la qualificazione ai Playoff della AFC è abbastanza chiaro. Con una vittoria San Diego proteggerebbe la sesta piazza e si qualificherebbe; viceversa, con una vittoria di Kansas City, i Chiefs sarebbero qualificati solamente con la contemporanea sconfitta di Ravens (contro i Browns) e dei Texans (contro i Jaguars). Baltimore e Hosuton vinceranno, ma la scelta dell’organizzazione dei padroni di casa, nonché del pubblico e dei giocatori del Missouri, è quella di non interessarsi agli altri risultati.
Prima scelta apprezzabile di un pomeriggio davvero eccellente per i bianco-rossi, la cui stagione giunge al crepuscolo in modo più che dignitoso. Purtroppo, lo stesso non si può dire degli avversari di giornata, che tornano in California con il rammarico di aver avuto la possibilità di giungere ai Playoff (cosa due settimane fa insperata) ma di averla sprecata.
Pessime le condizione fisiche di Corey Liuget, indisponibili sia Ryan Mathews (e sapete che grande novità) e Kenan Allen. Dalla parte di Andy Reid invece si rinunciava a Alex Smith per un problema alla milza, e si faceva giocare Chase Daniel, backup alla seconda partenza della sua carriera NFL.

Chase-Daniel-City-ChiefsE proprio da Daniel iniziamo la cronaca. Al quarterback dall’università del Missouri viene chiesto di fare lo Smith, quindi lanciare quelli che si chiamano “checkdown”, cioè passaggi corti, facili, per guadagni risicati ma che possanod are il primo down su tre tentativi. Alternato a un acciaccato Jamaal Charles e a qualche corsa in read option, Daniel fa una figura ottima, tanto da far sorgere dubbi sull’importanza del pagatissimo titolare.
Il primo drive dei Chiefs dura quasi sette minuti e consente di mettere solo tre punti a referto anche a causa di una fantastica difesa di Marcus Gilchrist su De’Anthony Thomas. Daniel si libera facilmente del pallone, in modo agile, ed è perfetto in quanto a percentuali.
Nel possesso appena successivo Philip Rivers trova Eddie Royal su una traccia post ottimamente disegnata dal coordinatore dei Chargers per un guadagno di 30 yard. Lo stesso schema nel terzo quarto porterà quasi a un intercetto: testimonianza della grande concentrazione che i Chiefs hanno messo in questo impegno. Dopo un altro nulla di fatto la palla torna ai Chiefs, che mangiano altri 5 minuti e trovano il TD del 10-0 con una ricezione di Dwayne Bowe, che perde il pallone a sua volta ricoperto da Travis Kelce in End Zone. Il fumble ribadisce che in questa stagione i Chiefs non possono segnare con i loro ricevitori: 16 partite senza una meta di un ricevitore. Incredibile.

Eddie Royal, Jamell FlemingRoyal riceve un altro passaggio lungo e San Diego riduce immediatamente le distanze con la corsa di Branden Oliver. 10-7. Come avrete forse già leto in qualche report, la pass rush di Kansas City ha messo in difficoltà Rivers. È esatto, e ve lo confermiamo. Nei toni però saremmo meno disfattisti: la linea difensiva di casa, una 4-man rush potente e tra le migliori della lega, non ha del tutto dominato. I 7 sack potrebbero far pensare al contrario, ma Rivers riesce in un modo o nell’altro a orchestrare qualche attacco ficcante, nel primo tempo cercando Royal e nel secondo andando a prendere Antonio Gates più di una volta tra la linea dei linebacker e quella delle secondarie rivali.

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A inizio terzo quarto,dopo che KC ha messo altri due field goal con Cairo Santos per chiudere la prima frazione, Justin Houston inizia a mettere le mani sulla partita. Il fumble che crea viene ricoperto da Joe Mays, e se Daniel fosse quello del primo tempo chiuderebbe la partita. Invece no, i Chargers resistono grazie alle sue imprecisioni e la partita va sul 19-7. Il cronometro inizia a ticchettare, e Rivers può essere visto a bordo campo ringhiare come un pitbull contro staff tecnico, compagni, sé stesso. A 34 anni e con una schiena ridotta male, vede dei Playoff già ottenuti svanire al sole del Missouri, e certo non lo biasimiamo per queste reazioni.

De'Anthony Thomas ChiefsKnile Davis rileva Jamaal Charles, zoppicante e giunto alla fine della parte di serbatoio riservata al 2014, e Kansas Cty, adagiandosi anche sul punteggio ampiamente favorevole, non produce più nulla. Il segnale che la vittoria arriverà viene poco dopo, con Nick Novak (lo ricorderete sbagliare l’impossibile contro Denver) che manda largo un field goal da 52 yard che potrebbe riaprire i giochi. Dopo che Santos ricambia il favore con un calcio fotocopia, segue quello che è l’ultimo drive della stagione dei Chargers. Una copia, struggente, del 2014 pieno di rimpianti della squadra di Mike McCoy.

Philip Rivers distribuisce per Gates e Dontrelle Inman, a dargli una mano c’è, con volontà, Donald Brown nel backfield. Malcolm Floyd riceve un pallone di importanza incalcolabile sulle 2 yard di casa, su un terzo down. Il successivo touchdown non arriverà mai. Prima tre passaggi consecutivi non ricevuti da Royal; e se sul primo e il terzo non si può imputare nulla all’ex Broncos, molto si può dire sul secondo, che il ricevitore “droppa” in malo modo, lasciando che la palla tocchi il suolo dell’Arrowhead. Invano tenta di rivendicare un touchdown che non esista, traendo anche in inganno gli arbitri che poi riguardando l’accaduto si ravvedono. Sul quarto down la palla sarebbe per Gates, ma il tight end è ben anticipato da Hussain Abdullah.
Lo stesso Abdullah porterà pressione a Rivers sul possesso successivo dei Chargers, mandando quindi in due manche i titoli di coda sulla partita e la stagione delle due squadre.

Chargers DefenseE se, inevitabilmente, dopo l’ultima partita bisogna tirare le somme delle due stagioni di Chiefs e Chargers, possiamo stabilire che le cose buone si sono viste.
Da parte dei californiani un Gates ritemprato e un Allen confermato hanno dato a Rivers la giusta convinzione per firmare quella che fino a pochissime tornate dal termine era una stagione sensazionale: 6 partite sopra il 100.0 di QB rating, 11 intercetti nelle prime tredici partite, nelle classifiche dei papabili MVP dopo le prime settimane di gioco. A San Diego serve ulteriore aiuto nel gioco di corse e una pass rush decente.
Con i quattro sack in partita, dall’altra parte, Justin Houston fa registrare la seconda migliore stagione di un pass rusher nella storia della lega (22 placcaggi al quarterback contro i 22.5 di Michael Strahan), ma le buone notizie per Andy Reid sono molteplici: Josh Mauga è una di queste, così come la partita, per coinvolgere anche l’attacco, di Chase Daniel. La difesa sulle corse è forse la peggiore della lega, ma la profondità nel resto del reparto difensivo ha reso anche l’assenza di Eric Berry (a cui vanno tutti i possibili auguri di pronta guarigione) tutto sommato gestibile. Solo la schedule sensibilmente più complicata rispetto all’anno passato ha fatto sì che i Chiefs non si candidassero ad anti-Broncos in questo 2014.

L’ovvia scelta di un wide receiver nel prossimo draft sarà la prima missione di questa Off Season. Kansas City è costretta già a pensarci, ma Reid si ritrova per le mani un ottimo prodotto in grado di riportare la franchigia nei piani alti della AFC.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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