NCAA Preview Week 8 2024

Passata la metà della stagione regolare NCAA, le partite assumono sempre più peso e un passo falso da qui in avanti può essere fatale a chiunque per la corsa ad un posto ai Playoff.

SE DEVE ESSERE UNA…

Georgia @ Texas. La SEC è un enorme calderone nel quale (quasi) tutti possono vincere e perdere con (quasi) tutti. Texas resta, ad ora, l’unica squadra della nazione a non aver ancora mai mostrato un momento di debolezza e questa partita arriva come la potenziale conferma definitiva dei Longhorns: vincendo in casa con Georgia difficilmente potranno mollare da qui alla fine della regular season lo scettro di squadra #1 della nazione. Una vittoria spianerebbe la strada ai Longhorns verso la finale di conference e la sicura partecipazione ai Playoff. Texas ci arriva bene, da una vittoria molto semplice nel Red River Showdown su Oklahoma mostrando un’eccellente difesa e un attacco in ritmo, seppur con un Quinn Ewers alla ricerca della forma ottimale dopo l’infortunio che l’ha costretto ai box per qualche settimana. Georgia, per contro, ci arriva da due vittorie consecutive con Auburn e Mississippi State – dopo la sconfitta di Tuscaloosa – che hanno ridato morale all’ambiente ma che non hanno spazzato via i dubbi su questa squadra, che offensivamente ci mette sempre troppo tempo ad entrare in ritmo e difensivamente è meno impenetrabile degli ultimi anni. Il pronostico è dalla parte di Texas, anche se di molto poco. La partita è senza dubbio la più attesa del weekend e una delle più attese dell’anno. (kickoff ore 1.30 italiane nella notte tra sabato e domenica).

LE ALTRE

In SEC c’è anche un’altra partita di cartello, che come sempre si tiene al terzo sabato di ottobre: parlo di Alabama vs. Tennessee. Una rivalità tra due colossi della SEC che arrivano a questa partita con umori molto simili: entrambe partite a razzo nella stagione, con vittorie convincenti e grande hype generato, e entrambe sconfitte in modo difficilmente pronosticabile in week 6, la prima contro Vanderbilt, la seconda contro Arkansas. Entrambe hanno rialzato la testa in week 7 ma con enorme fatica: Alabama è sopravvissuta nel match casalingo contro South Carolina riuscendo a sventare una conversione da 2 punti che avrebbe dato l’overtime; overtime che è invece servito a Tennessee per liberarsi della modesta Florida, al termine di un’altra prova piuttosto grigia offensivamente. La partita di sabato (ore 21.30 italiane) sarà uno snodo fondamentale nella stagione di entrambe: una rialzerà la testa puntando dritta ai Playoff, l’altra si leccherà le ferite e dovrà sperare in molti passi falsi davanti per venire “ripescata”. In SEC desta interesse anche la sfida tra LSU ed Arkansas, in scena a Fayetteville alle ore 1.00 italiane.

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In BigTen due sono gli scontri da circolettare: il primo (ore 18.00) è quello tra Nebraska e Indiana, la prima squadra con enorme hype dovuto anche al proprio QB freshman, la seconda squadra partita a fari spenti che è arrivata a superare la metà di ottobre ancora imbattuta.

Il secondo match è quello (ore 21.30) tra Michigan e Illinois, squadre all’interno del ranking dell’AP che potrebbero dar vita ad una vera e propria battaglia sul terreno, fatta di scontri fisici e molto running game.

In ACC il match più intrigante è quello che vede impegnata Miami sul campo non semplice di Louisville (ore 18.00). Gli Hurricanes, visto lo stato di forma di Clemson e l’incredibile stagione di Pitt, non possono permettersi passi falsi arrivati a questo punto della stagione. La paura patita due settimane fa in California dovrà essere di lezione alla squadra di Mario Cristobal che dovrà iniziare fin da subito la partita concentrata.

Da segnalare anche il match di Atlanta tra Georgia Tech (5-2) e Notre Dame (5-1) match che vede favoriti gli Irish ma che potrebbe rilevarsi tricky per la squadra di coach Marcus Freeman. Un ulteriore passo falso per ND sarebbe la pietra tombale sulle loro speranze Playoff.

Nella coatica BigXII le partite da segnalare sono molteplici: si parte venerdì notte (4.15) con l’imbattuta BYU che ospita la sorpresa negativa Oklahoma State, squadra che però è sempre sbagliato sottovalutare, avendo comunque nelle proprie fila un certo Ollie Gordon III. Poi si passa per le 18.00 di sabato tra Arizona State e Cincinnati, transitando per i match delle 22.00 tra Colorado e Arizona e tra Baylor e Texas Tech, per giungere a quelli dell’1.30: Iowa State – UCF e West Virginia – Kansas State.

Ultimissime segnalazione per chi ha voglia di esagerare:

Alle 18.00 di sabato come secondo o terzo schermo si può consigliare una partita tra Clemson-Virginia, Missouri-Auburn e, per i palati più forti, UConn-WakeForest.

Alle 21.30 i fondi di bottiglia sono: Cal – NC State, Kansas – Houston, il derby tra Miami(OH) e Ohio, il match tra Northern Illinois e Toledo oppure quello tra Washington State e Hawai’i.

Di notte restano da citare le sfide tra Michigan State e Iowa, quella tra Florida e Kentucky e, a chiudere la giornata (kickoff alle ore 4.30) quella tra Utah e TCU.

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UPSET ALERT

La tentazione è troppo forte da non ascoltare. In upset alert ci finisce Texas. È stata finore la miglior squadra della nazione, arriva a questo match col vento in poppa e con una fiducia che in quel di Austin non si respirava da un ventennio. Ma se c’è un allenatore e una squadra che nel ruolo di underdog ci sguazza, rispondono ai nomi rispettivamente di Kirby Smart e Georgia Bulldogs, per i quali questa partita rappresenterebbe una sorta di rebound game.

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