[NFL] (TOP &) FLOP della stagione 2015: Atlanta Falcons

Cominciare una regular season con cinque vittorie consecutive, sei nelle prime sette partite giocate, non può che presupporre un’annata di soddisfazioni più o meno grandi, di certo terminata ai playoff. Non può e non deve trasformarsi nella terza stagione consecutiva da incubo per i tifosi dei Falcons.

Il tragico declino della stagione degli Atlanta Falcons non comincia dai posti di comando, ovvero da Matt Ryan. Il quale, però, ha deluso per lunga parte della stagione, anche quando la situazione sembrava essere sotto controllo. Se è difficile attaccarlo in termini di produzione di yard, avendone totalizzate la bellezza di 4.591, il sesto miglior dato stagionale, con il 66.3% di completi, la situazione si complica analizzando praticamente qualsiasi altra statistica. I soli 21 touchdown pass, oltre a rappresentare il 23esimo risultato complessivo in questa regular season, sono il minimo per lui in carriera dal suo anno da rookie (16) e spiegano molto chiaramente come il settimo miglior attacco in termini di produzione offensiva, con 374.1 yard a partita, possa crollare al 21esimo posto quando si parla di punti segnati, appena 339 (21.2 di media). Se a ciò aggiungiamo i ben 16 intercetti, uno soltanto sotto il massimo di sempre per lui di due anni fa, otteniamo un passer rating complessivo di 89, che rappresenta un passo indietro evidente fino alle stagioni d’esordio in NFL.

matt ryan atlanta falcons

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I dubbi sulle prestazioni del quarterback crescono considerando che Ryan ha avuto a disposizione il receiver più efficiente della scorsa regular season, Julio Jones, capace di precedere tutti con la bellezza di 1.871 yard in 136 ricezioni (13.8 di media), con 8 touchdown e ben 25 giocate da almeno 20 yard di guadagno. Pur con quasi 70 target andati a vuoto (204 totali), non si può attribuire alcuna colpa ad un giocatore capace di 116.9 yard a partita. Alle sue spalle in tre hanno superato quota 500, pur con notevoli distinzioni: ottima la stagione del tight-end Jacob Tamme, capace di 657 yard in 59 ricezioni (11.1 di media), pur con un solo touchdown a segno, straordinaria quella del Devonta Freeman ricevitore, che ha ricevuto 73 palloni su appena 97 target e li ha trasformati in 578 yard e 3 touchdown, assai deludente quella di Roddy White, al minimo in termini di yard dal suo anno da rookie (446) con sole 506 ed in grado di festeggiare appena un viaggio in end zone.

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Tornando a Freeman, la sua stagione in apparenza potrebbe sembrare fenomenale sotto tutti gli aspetti. Oltre a quanto già detto, ha raccolto 1.061 yard in 264 portate (4 di media), con la bellezza di 11 touchdown ed appena 2 fumble, di cui soltanto uno andato perso. Considerando i suoi numeri nel glorioso inizio di stagione, però, si nota che Freeman, in appena sette match, aveva già macinato 621 yard e messo a segno ben nove touchdown, mentre nelle restanti otto partite si fermerà a 440, di cui 88 nella successiva, con appena due viaggi in end zone. Un declino evidente, che ha avuto un effetto deleterio sulle performance offensive e complessive degli Atlanta Falcons. È mancato un ricambio di valore nel backfield, che potesse dar respiro e riposo a Freeman. Tevin Coleman, scelta numero 73 dello scorso Draft, ha iniziato la propria carriera con 392 yard in 87 portate (4.5 di media), un dato importante, ma, se unito al solo touchdown segnato contro i Giants e ai 3 fumble persi, dimostra che bisogna attendere ancora prima di considerarlo una certezza nel ruolo.

Un attacco funzionale, ma ben poco decisivo, si è unito ad una difesa nulla più che nella media, la 16esima complessiva nel computo NFL in termini di yard subite a partita (347.6), ma si scende ancora una volta analizzando i punti a tabellone, questa volta subiti (345), 21.6 di media. Senza dubbio migliore è stata la protezione sulle corse, capace di contenere i danni a 1.680 yard complessive, 105 in 26 portate avversarie a partita (4 yard di media). Nonostante questo, sono stati ben 20 i touchdown concessi ai runningback avversari, il dato peggiore nella scorsa regular season NFL. La copertura sul passing game ha lasciato campo per ben 3.882 yard in totale, ma ha garantito una miglior protezione alla propria end zone, concedendo appena 19 touchdown pass ai quarterback avversari, con uno score totale di 15 intercetti. Gli alti e bassi continuano con l’ottima cifra di 12 fumble forzati, di cui 8 recuperati e 2 riportati nella end zone avversaria, cui si accompagnano però il modesto numero di 993 tackle e di 76 pass deflected, ma soprattutto la tragica cifra di appena 19 sack messi a segno, di gran lunga la peggiore della Lega.

Parlando di singoli, Paul Worrilow ha compiuto un mezzo passo indietro rispetto alla scorsa stagione, ma 95 tackle, 5 dei quali for loss, 4 pass deflected e 2 intercetti sono comunque uno score di tutto rispetto, il migliore complessivamente nella difesa degli Atlanta Falcons. La stagione da rookie ha regalato una sorpresa in Ricardo Allen, 147esima scelta complessiva nello scorso Draft, capace di guadagnarsi le luci della ribalta con 68 tackle, 5 pass deflected, 3 intercetti (massimo di squadra) ed un fumble recuperato. In crescita la coppia di cornerback composta da Robert Alford e Desmond Trufant, capace di collezionare in totale 26 pass deflected e 3 intercetti, con due touchdown su ritorno. Di fatto, le prestazioni notevoli da sottolineare nel reparto si fermano a questi esponenti, con una nota di merito per Vic Beasley, scelta numero 8 dello scorso Draft ed in grado almeno di raggiungere quota 4 sack, team-high (!), 3 pass deflected e 2 fumble forzati.

NFL: Washington Redskins at Atlanta Falcons

Come già ricordato in precedenza, la stagione di Atlanta comincia come meglio non potrebbe e, almeno inizialmente, ricorda quella magica vissuta nel 2012 (13-3). Cinque vittorie consecutive, quattro delle quali a piegare l’intera NFC East, non a caso poi dimostratasi la peggior Division della stagione. Gli Eagles concedono troppo spazio allo straripante Jones e vengono puniti di misura, così come i Giants, incapaci di mantenere un solido vantaggio e crollati sotto i colpi del duo Jones – Freeman. La fortuna continua ad accompagnare la squadra della Georgia, che trova i Cowboys privi della loro anima offensiva e li punisce con una prestazione straripante del proprio runningback, capace di un back-to-back da 3 touchdown contro Dallas e Houston, che capitola nettamente nella quarta uscita stagionale. Atlanta completa la cinquina contro i Redskins grazie all’intercetto riportato in touchdown di Alford nel supplementare, ma i Saints interrompono la striscia positiva al Superdome, prima che gli Atlanta Falcons fingano un immediato risveglio contro i Titans, in una partita di rara bruttezza. La metà stagione arriva con una sconfitta incredibile contro i Buccaneers al supplementare, dopo una partita dominata dai tanti sanguinosi errori di una squadra che, di qui in avanti, mostrerà soltanto il suo lato peggiore.

Atlanta gioca col fuoco e si blocca offensivamente, venendo sconfitta dai 49ers con Blaine Gabbert in cabina di regia, prima che un altro backup, Matt Hasselbeck, li punisca in una sfida al fulmicotone contro i Colts, cui Ryan regala tre intercetti ed un successo insperato. Adrian Peterson demolisce ulteriormente i sogni di gloria di una squadra incapace di ritrovare continuità in attacco per colpa del proprio quarterback. Kwon Alexander ha in Atlanta la sua vittima prediletta per prestazioni difensive esplosive, cui Mike Evans mette il punto esclamativo. La sesta sconfitta consecutiva, che estromette pressoché definitivamente la squadra da ogni sogno playoff, non può che arrivare nel modo peggiore, con un 38-0 patito dagli ancora imbattuti Panthers, cui Cam Newton regala un sogno che Ryan, quest’anno, non riesce ad inseguire. Eppure, dopo un successo convincente contro i Jaguars, i Falcons costruiscono l’upset dell’anno infliggendo l’unica sconfitta in regular season alla scatenata Carolina. Jones scrive 9 ricezioni, 178 yard ed un touchdown, raggiungendo l’onnipotenza, prima che la sconfitta finale contro New Orleans riporti gli Atlanta Falcons sulla terra e, di conseguenza, fuori dai playoff.

La free agency degli Atlanta Falcons si è aperta con il benservito a White e con il nuovo contratto per Allen, simboli rispettivamente del passato in declino e del possibile futuro in ascesa della franchigia. È poi arrivato il colpo grosso, con il centro Alex Mack in arrivo dai Browns, insieme agli importanti innesti di Derrick Shelby e Mohamed Sanu, che sarà un’arma di fondamentale importanza al fianco di Jones nell’arsenale a disposizione di Ryan.

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Al Draft bisognerà puntare forte sulla difesa, che può essere rafforzata con la 17esima scelta assoluta mirando l’attenzione sul front seven e successivamente anche su una secondaria incompleta. La prossima stagione resta un’incognita, ma prima di tutto i Falcons devono togliersi l’abitudine di iniziare bene e non portare mai nulla a termine a dovere. Chi ben comincia è soltanto a metà dell’opera.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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