AREA 54: Una risposta alle critiche di John Fox

John Fox, ex capo allenatore dei Chicago Bears dall’alto della sua grande esperienza si è sentito di giudicare la off-season condotta da Ryan Pace come la peggiore in questa annata NFL.

“Penso che giocando forte in difesa realizzi i takeaway aiutando un attacco giovane, ma non hai un kicker, uno affidabile sul quale si possa contare, allora devi andare a sistemare queste necessità per trasformare i palloni recuperati in punti. Penso che la questione del kicker sia un grosso problema a Chicago e un problema che affliggerà i Bears per tutta la prossima stagione.”

Premesso che i Bears di Fox sono stati tra i peggiori di sempre in 100 anni di storico, e nel triennio che ha prodotto 14 vittorie e 34 sconfitte Fox ha avuto a disposizione il piede di Robbie Gould (miglior realizzatore di punti di sempre a Chicago con 1.207 marcature) non riuscendolo esattamente a sfruttare e a valorizzare, il modo in cui il ‘vecchio volpone’ ha puntato il dito contro il suo ex datore di lavoro giudicandolo in modo duro con le dichiarazioni espresse a ESPN’s NFL Live lunedì scorso suona più come parole di invidia che altro.
Si perchè quando Matt Nagy arriva dopo di te e chiude la stagione a 12 vittorie perdendo solo 4 sfide, tutte per un possesso, centrando la vittoria nella NFC North al primo tentativo, e rivitalizzando uno stato intero mentre tu (Fox) sei a casa a mangiarti le mani, effettivamente un pò di invidia può nascere. Lo capiamo e non prendiamo la cosa di petto.

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John Fox Bears

Se la offseason dei Bears sarà la peggiore dell’anno lo scopriremo a inizio gennaio del 2020, ma nel frattempo il sentimento che vige è quello che Chicago sia pronta a riconfermarsi e migliorarsi; non c’era lo spazio per portare altri free agent di livello nella Windy City, e non c’era nemmeno la possibilità di chiamare dei possibili grandi giocatori nei primi due round dello scorso draft, ma questi intoppi penso siano superati, come quello dell’addio di Vic Fangio.

Ryan Pace ha portato a Chicago il talento di Allen Robinson II prima, e poi la potenza spaventosa di Khalil Mack che considero l’edge più forte del mondo oltre che il simbolo della Windy City sportiva. Il draft 2019 è stato centrato principalmente sull’attacco con le chiamate di Montgomery (pronto a sorprendere) e Ridley (pronto a volare), il sistema di Nagy/Reed permette ai QB di fare il grande salto di qualità nel loro terzo anno e già con Trubisky abbiamo visto passi da giganti durante la passata stagione; inoltre per non subire un pesante contraccolpo in seguito all’addio di Fangio è stato assunto Chuck Pagano, non proprio l’ultimo arrivato!

La mia risposta alla critica di John Fox, che ho sempre considerato un ottimo traghettatore, abilissimo nel costruire e rifondare, ma incapace di vincere per via del suo metodo profondamente conservativo (vedi Carolina, vedi Denver e vedi pure Chicago), è quella di godersi il suo pensionamento perchè l’aria che soffia tra le mura del Soldier Field si è rinfrescata parecchio dopo i suoi saluti e Pace col resto del team hanno le idee molto chiare su come arrivare a vincere.

John Fox a Chicago non manca, anzi, a memoria credo non sia stato invitato nemmeno alla festa del centenario (da verificare), però le sue parole di sfiducia verranno trasformate da Nagy (che quasi dimenticavo esser il miglior allenatore dell’anno) in energia positiva e rabbia da mettere sul campo perchè lo spirito è questo e non si cambia!

Hai avuto la tua chance Volpe e non è andata come speravamo, ora lascia giocare gli altri.

#BEARDOWN

Chicago Bears Alex

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