
AREA 54: Bears Draft Parte IV – Come rinforzare il reparto ricevitori
L’ultima sessione della strada verso il draft di Chicago passa dai ricevitori (dopo aver analizzato offensive line e tight end)
I Bears partono da una certezza assoluta, Allen Robinson II, tornato a giocare ai livelli dei migliori ricevitori al mondo.
Robinson ha infatti messo insieme una stagione da 1.147 yard e 7 touchdown, dominando le secondarie NFL nonostante l’annata in ombra (per toccarla piano) di Mitchell Trubisky, ed ora cerca l’estensione del contratto coi Bears per i quali ha dichiarato di voler concludere la sua carriera. Sebbene le promesse d’amore nello sport trovano sempre il tempo che trovano, la sintonia tra Robinson e la Windy City è intensa e i tifosi hanno ritrovato le mani di un nuovo idolo da adorare in attacco dopo i trascorsi con Brandon Marshall e Alshon Jeffery.
Il target numero 1 del Soldier Field però, necessita di assistenza e le incursioni in profondità nei terreni da invadere non possono passare solo attraverso i suoi catch; Anthony Miller in quel senso non riesce a dare la solidità adeguata, il ragazzo si muove correttamente quando sta bene, il problema è che spesso non sta bene. Il second-year slot wideout era partito a rilento la scorsa stagione uscendo da un infortunio, e nel gennaio scorso ha subito un intervento alla spalla. La carrozzeria è ammaccata e se i Bears vogliono tornare a competere hanno bisogno di una nuova mano di vernice. Taylor Turbo Gabriel è fuori dai giochi, il WR2 aveva un paio di concussioni a referto ed il protocollo nel suo caso diventava rigido; il taglio arrivato nella giornata di venerdi 21 febbraio dopo le 29 ricezioni per 353 yard, è figlio di un ingaggio piuttosto oneroso per questi numeri e sul suo nome ballavano qualcosa come 14 milioni di dollari per i prossimi 2 anni. I Bears hanno rilasciato anche il CB Prince Amukamara creando qualcosa come 13.5 milioni in cap space da spendere sul prossimo mercato.
Wims merita più spazio e Ridley può crescere, resta il fatto che l’innesto di forza fresca serva in maniera concreta a Chicago.
Il sogno è proibitivo, Justin Jefferson sarebbe l’atleta perfetto da inserire al fianco di Allen Robinson andando così a creare i presupposti per parlare di reparto ricevitori indifendibile: il talento di LSU è stato messo in grande evidenza soprattutto grazie alla caparbietà di Joe Burrow, ed oggi il suo nome compare nel late 1st round del draft di aprile (anche i Packers potrebbero nutrire interesse per Jefferson). Chicago quindi dovrebbe muovere il mercato per poterselo garantire, e non sarebbe una scelta folle.
Più compatibile con le possibilità dei Bears invece, è la figura di Gabriel Davis di Central Florida che con la sua taglia ha acceso le luci negli scouting report dell’intero paese e rientrerebbe nel raggio di azione di Pace in termini di pick.
KJ Halmer di Penn State e Brandon Aiyuk di Arizona State, in base alle combine potrebbero salire/scendere nelle graduatorie diventando opzioni auspicabili per Chicago.
#BearDown