Riassunto della prima settimana di Bowl NCAA

Tra un panettone e un brindisi, tra i tortelli e l’arrosto, tra le lucette e i regali, e tra le mille altre cose che per ognuno di noi – volenti o nolenti – il periodo natalizio si porta appresso, il college football è riuscito comunque a farsi largo con spallate da linebacker, e a ritagliarsi uno spazietto all’interno delle nostre vite con i Bowl in programma.

E’, dunque, tempo di recap, per il quale procederemo in mero ordine cronologico.

Partiamo dunque dal Bowl del Thomas Robinson Stadium di Nassau, Bahamas, dove, davanti al pubblico delle non-grandi occasioni, si sono sfidate Buffalo e Charlotte. La partita è stata un monologo dei Bulls, che hanno trovato fin da subito grande spazio per le corse del runningback Jaret Patterson (173 yard in 32 portate). Poco da fare per i 49ers, che hanno sofferto molto anche sulla line offensiva. 31-9 il risultato finale.

Pubblicità

Decisamente più interessante è stato il Frisco Bowl, che è stato teatro di una discreta sparatoria tra Utah State e Kent State, vinta da questi ultimi, contro i pronostici, per 51-41, grazie ad un quarto periodo da 25 punti. Uno spettacolare Jordan Love (30/39 per 317 yard e 3 TD) non basta agli Aggies che regalano davvero troppo in difesa. Fantascientifico Dustin Crum, QB dei Golden Flashes, che ha chiuso con 21/26 per 289 e 2 TD-pass a cui ha aggiunto 147 yard in 23 portate e un TD su corsa.

Al Dreamstyle Stadium di Albuquerque, New Mexico, Central Michigan si è letteralmente schiantata contro il treno in arrivo da San Diego, marca Aztecs. Nel 48-11 finale hanno avuto un certo peso i 3 intercetti lanciati dal QB dei Chippewas Quinten Dormady, così come le 139 yard corse dal runningback degli Aztecs Jordan Byrd.

Analogo, all’incirca, il discorso sul Boca Raton Bowl, nel quale i padroni di casa di Florida Atlantic (orfani ormai di Lane Kiffin) hanno demolito i Mustangs di SMU 52-28, complici i 14 punti che hanno scavato il solco decisivo nell’ultimo minuto del primo quarto, quando, un paio di big plays e successivamente un intercetto lanciato da Shane Buechele, hanno aperto la forbice dal 14-14 al 28-14. Dominante prestazione offensiva degli Owls, che fa ben capire perché il neoallenatore di USF Jeff Scott abbia deciso di puntare sull’ormai ex offensive coordinator di FAU Glenn Spencer.

Più combattuto è stato il Camelia Bowl, giocato dai Lupi Rossi di Arkansas State e dalle Pantere di Florida International. Dopo un avvio a forti tinte cardinali (14-0 il primo quarto), i Panthers hanno ripreso in mano la gara tra secondo e terzo quarto, giungendo però solo fino al 27-26 all’inizio dell’ultimo periodo. L’ennesima prestazione impressionante del ricevitore dei Red Wolves Omar Bayless – segnatevi questo nome – (9 ricezioni per 180(!) yard) non ha però lasciato chance a FIU, che si è vista sfuggire la possibilità di rimonta sul touchdown del 34-27 finale.

Un altro ricevitore con possibile futuro NFL è Anthony Gandy-Golden, stella dei Liberty Flames, che sabato sera hanno vinto il primo bowl della loro storia, battendo Georgia Southern 23-16, in una gara in cui si è corso molto e passato poco e male. I Flames, grazie anche alle 120 yard corse dal runningback Frenkie Hickson, sono riusciti a sopperire sia ai 2 intercetti lanciati dal quarterback, che all’avvio da incubo del kicker Alex Probert (errore nel primo extra point e nel primo field goal, da buona posizione).

A priori la partita più interessante di questo primo filotto era il Las Vegas Bowl, che vedeva impegnati gli Huskies di Washington e i Broncos di Boise State. I 2 intercetti di Bachmeier, uniti alla totale inefficienza del running game dei Broncos, hanno reso però la partita un semplice allenamento per Jacob Eason e compagni, che sono così riusciti a regalare il finale di carriera che si meritava al loro oramai ex allenatore Chris Pedersen. 38-7 il finale.

Appalachian State risorge dopo un avvio a marce basse, riuscendo infine a trionfare 31-17 sui Blazers di UAB, che si erano portati sul 14-0 nel primo quarto grazie a un paio di stop difensivi e ad altrettanti big plays (entrambi per il leading receiver dei Blazers Austin Watkins Jr). Poi finalmente è scesa sul gridiron anche la difesa dei Mountaineers che, unita alle corse di Darrynton Evans, ha regalato la vittoria all’esordio al nuovo allenatore Shawn Clark.

A far sparare il cannone del Gasparilla Bowl quest’anno è stata UCF, che ha vinto senza particolari problemi contro Marshall. 21-0 il primo quarto, e subito gara fortemente indirizzata verso gli oro-neri, che hanno concluso 48-25, grazie anche alle 7 ricezioni per 132 yard del ricevitore Marlon Williams.

L’ultima partita prima di Natale si è giocata ad Honolulu, e ha visto i padroni di casa di Hawaii battere, contro pronostico, i Cougars di Brigham Young University. L’air raid dei Rainbow Warriors ha messo in seria difficoltà la difesa dei mormoni: Cole McDonald ha infatti lanciato 493 yard e 4 touchdown senza intercetti, 159 delle quali per il suo miglior ricevitore JoJo Ward, e 142 per Jared Smart. Nel 38-34 finale ha senz’altro aiutato l’incredibile tackle praticamente in endzone del duo Ford-Dalton sul quarterback di BYU Zach Wilson, che, non solo ha evitato i 6 punti, ma ha anche costretto al fumble il QB. Alla fine, dopo il touchdown del 38-34 a meno di un minuto e mezzo dal termine, è stato il secondo intercetto di giornata di Khoury Bethley a mandare i titoli di coda.

Pubblicità

Non temete, ci sarà da gozzovigliare ancora per un po’, visto che i Bowl, esattamente come le Feste, ancora non sono finiti. A risentirci quindi, e buon proseguimento.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.