I Seattle Seahawks si portano sul 2-0 dopo una sofferta vittoria contro dei solidissimi New England Patriots, in una partita rocambolesca e ricca di spunti per entrambe le squadre.
Andiamo ad analizzare i punti chiave del match.
La pressione delle linee difensive
Una delle cose che hanno accomunato entrambe le squadre è stata l’ottima prestazione dei rispettivi front seven.
I New England Patriots hanno fatto per gran parte della partita il bello e il cattivo tempo contro la fragile OL dei Seattle Seahawks, con Keion White che ha confermato l’ottima prestazione fatta in week 1 e ha fatto subito capire che, ancora una volta, gli osservatori in New England sanno fare il loro lavoro.
“We need to win”
Keion White: pic.twitter.com/9TvR3R3y3I
— Boston Cream 🍩 (@itsbostoncream) September 15, 2024
Fortuna per i Seahawks che Geno Smith sembra essere nato per evitare la pressione; il numero 7 è riuscito a limitare i danni con soli tre sack subiti e ha regalato cioccolatini golosissimi ai suoi WR per tutto l’arco della partita.
Dal lato Seahawks, arriva un’altra prestazione molto convincente per Boye Mafe, autore di un sack, due QB hits, cinque tackle ma soprattutto capace di creare pressione costante su Jacoby Brissett. A dare man forte a Mafe è arrivato Leonard Williams, anche lui protagonista in questo inizio di stagione: 1,5 sack e quattro QB hits per lui al Gillette Stadium.
L’esperienza dei due QB
Come detto sopra, se la partita non è terminata con sei o sette sack per lato il merito è tutto dei due QB, che grazie alla loro esperienza e solidità sono riusciti ad evitare molto spesso che la pressione subita dalle rispettive linee offensive creasse danni irreparabili.
Jacoby Brissett ha iniziato il match con statistiche eccellenti: 8/9 e lanci perfetti per un Hunter Henry in versione Travis Kelce. Successivamente la vena dei ricevitori di New England si è un po’ affievolita, anche se in effetti i WR veri e propri hanno visto ben pochi palloni.
Tuttavia Brissett ha giocato in maniera intelligente e precisa, evitando qualsiasi tipo di rischio e non dando mai l’occasione ai falchi della secondaria di Mike MacDonald di intercettare un lancio.
Se Brissett merita certamente dei bei complimenti, Geno Smith è senza alcun dubbio il game winner della serata. Per tutta la partita ha dovuto lanciare sotto una pressione costante da parte della DL avversaria, con la linea offensiva che sembrava tracollare ad ogni azione. Geno ha sfruttato bene la sua mobilità e la sua precisione anche sul profondo, mettendo a referto ben 327 yards e una percentuale del 75% (33 su 44).
Gene Wick pic.twitter.com/F2IUAaJ8e6
— Geno (@GenoSmith3) September 15, 2024
Con un gioco di corsa praticamente inesistente (ne parleremo tra poco), Geno si è caricato tutto l’attacco sulle spalle e ha portato la squadra alla vittoria, prima con il drive che ha permesso a Myers di firmare il pareggio a pochi secondi dalla fine, poi con un altro perfetto drive nell’overtime, chiuso con un altro field goal di Myers.
Jaxon Smith-Njigba e DK Metcalf producono, Tyler Lockett sigilla
In questa seconda partita i due WR hanno fatto vedere tutto quello che era mancato in week 1 contro i Broncos. Smith-Njigba ha messo a referto 117 yard su 12 ricezioni, mentre Metcalf ben 129 yard con 10 ricezioni e un TD di 56 yard tutto di velocità e fisico nel primo quarto.
DK Metcalf and Jaxon Smith-Njigba in Week 2:
⬛ 22 catches
⬛ 246 yards
⬛ 1 TD pic.twitter.com/kaQw4hJwRM— PFF (@PFF) September 15, 2024
In una serata dove il gioco a terra non ha prodotto niente di buono, era fondamentale che il duo DK / JSN dimostrasse che l’aspettativa su entrambi non è riposta male.
Chi invece non ha bisogno di dimostrare più niente e Tyler Lockett, che non si era praticamente mai visto per tutta la partita, salvo poi regalare due ricezioni delle sue nel momento più decisivo. Quando Geno ha bisogno di chiudere un passaggio, i suoi occhi ormai vedono solo il numero 16 (come dargli torto?).
Le differenze nel gioco di corsa
19 portate per 46 yard da una parte, 36 portate per 185 yard dall’altra. Con una differenza così marcata nel running game, è quasi difficile spiegarsi come sia possibile che i Patriots abbiano perso questa partita. La squadra di Mayo ha riportato alla luce i problemi in run defense dei Seattle Seahawks che sembravano svaniti in week 1.
Sia Gibson che Stevenson hanno fatto il bello e il cattivo tempo con la palla in mano, rompendo tackle su tackle e riuscendo a generare guadagni sia centralmente che lateralmente, approfittando dei varchi abilmente creati da una OL ottima in questa fase di gioco.
Rhamondre Stevenson : 21 carries for 81 yards & a TD
Antonio Gibson : 11 carries for 96 yards pic.twitter.com/kfrxUZ5Zih— Lee Harvey (@MusikFan4Life) September 15, 2024
Lato Seattle, l’assenza di Kenneth Walker III non può essere l’unica scusante per una prestazione così disastrosa, con Zach Charbonnet che, tolta la corsa da 9 yard in overtime e un TD nel primo tempo, non ha mai generato più di due yard di guadagno.
Certamente una buona parte del demerito è da attribuire alla OL, incapace di creare spazi e contenere la pressione della linea avversaria, con il povero Charbonnet che andava sempre a sbattere contro un muro.
Mike MacDonald e Ryan Grubb dovranno certamente mettere mano a questa fase di gioco, in quanto un attacco monodimensionale in NFL non può portare a niente di buono, nel medio e lungo periodo.
Gli episodi decisivi
In una partita conclusa 23-20 in overtime, sicuramente alcuni episodi sono stati decisivi da entrambe le parti per indirizzare il match.
Da un lato, New England può sicuramente recriminare sul drive concluso con il field goal di Slye bloccato da Julian Love, dopo che Antonio Gibson era riuscito a portare la squadra di casa sulle 25 yard di Seattle grazie ad una corsa da ben 45 yard.
Da quel momento i Patriots non sono riusciti a generare più niente in attacco e la difesa ospite ha dato l’occasione alla reparto offensivo di riscattarsi con i due drive decisivi.
Prima di tutto questo, i Seahawks hanno mancato un’ottima occasione per portarsi sul 20-13 già nel primo drive del terzo quarto: dopo essersi portati sulle 23 yard dei Patriots, i Seattle Seahawks hanno a nostro modo di vedere inspiegabilmente deciso di giocare un 4th&1 con una prevedibile corsa centrale, invece di propendere per un facile field goal, che ovviamente è stato prontamente difeso dai padroni di casa. Quel field goal non calciato si è rivelato poi decisivo per andare all’overtime.
Chiaramente ci sono altre innumerevoli “sliding doors” che avrebbero potuto portare alla vittoria una squadra rispetto all’altra, tuttavia entrambi i teams hanno dato tutto sul campo e hanno dimostrato che, forse, questa stagione potrebbe non essere così brutta come tanti analisti avevano ipotizzato inizialmente.
I New England Patriots sono una piacevole sorpresa di questo inizio di campionato, grazie ad una difesa che ha dimostrato una buona tenuta e delle individualità importanti e un attacco magari non spumeggiante ma gestito con maestria ed esperienza.
MIKE MACDONALD IS THE ONLY ROOKIE HEAD COACH TO BE UNDEFEATED pic.twitter.com/YIVbTlWTMF
— Seahawks Today (@TodaySeahawks) September 15, 2024
I Seattle Seahawks sono ancora un cantiere a cielo aperto, con delle lacune evidenti in alcuni reparti (Offensive Line su tutti), ma una difesa che sta piano piano acquisendo gli schemi di Mike MacDonald e sta provando a risalire dal baratro in cui era piombata nelle ultime stagioni.
Patriots e Seahawks non hanno certamente grosse ambizioni per questa stagione, ma da queste prime due week emergono tanti spunti positivi: sia nel Pacific Northwest che nel New England si stanno buttando ottime basi per tornare ad essere protagonisti.