Sono i Bengals la kryptonite dei Kansas City Chiefs

Come capita da ormai qualche anno, quella tra i Chiefs e i Bengals è una delle partite più attese e seguite nel panorama NFL. Alla fine dei quattro periodi, sono i campioni in carica a portare a casa la vittoria grazie ad un field goal a 4 secondi dallo scadere, chiudendo la sfida sul risultato di 26 a 25.

L’Arrowhead ha ospitato il tipico CINvsKC degli ultimi tempi, caratterizzato da una squadra (i Chiefs) poco attenta e generosa, che in qualche modo riesce a restare a galla nonostante i regali fatti nel corso della partita, contro l’altra (i Bengals) più cinica e attenta, con qualche spreco qua e là. Non è la prima volta che tatticamente i Chiefs mostrino lacune offensive contro la difesa orchestrata da coach Anarumo, uno dei migliori defensive coordinator della lega: questa volta sono stati ben 3 i turnover concessi da KC, con due intercetti di Mahomes e un fumble di Steele. Nonostante i turnover e una difesa un poco disattenta contro il passing game (troppe le big play lasciate e, soprattutto, troppe le yard concesse ai tightend), la squadra di Andy Reid è stata in grado di sfruttare l’ultima possibilità di vittoria nell’ultimo drive della gara, chiuso dal calcio di Butker.

I Cincinnati Bengals si sono presentati in Missouri con alcuni problemi tra i propri DT, tant’è che Pacheco – che chiuderà anzitempo la gara per la frattura del perone, è stato messo in IR e salterà almeno due mesi – ha sin da subito portato a galla le difficoltà avversarie in difesa. Peccato che, nonostante questo, KC abbia sfruttato complessivamente poco il running game, soprattutto considerando gli infortuni subiti in partita dagli avversari tigrati. Sono in totale 149 le yard guadagnate su corsa dai Chiefs, tra le quali spiccano le 90 di Pacheco. Il RB si è distinto anche nel passing game, completando 5 ricezioni su 5 target dimostrando di essere un ricevitore affidabile nonostante le sole 21 yard percorse. Meglio di lui in ricezione solo Rashee Rice – ancora WR di riferimento con 75 yard e 1 TD, e resterà il riferimento anche per le prossime partite visto che Hollywood Brown si vedrà in campo, se va bene, a fine RS – e Justin Watson, sempre solido con 22 yard.

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I numeri in ricezione sono calati non poco rispetto al solito perché Mahomes ha giocato la sua peggior partita in termini statistici con sole 151 yard su 18 passaggi completi. A questi si aggiungono i due intercetti (il primo da pollo, con Akeem Davis-Gaither bravo nella lettura al centro del campo e a cogliere una rara incomprensione sull’asse Mahomes-Kelce; il secondo, su lancio under-thrown per Worthy, che finirà negli highlights della stagione per il gesto tecnico di Taylor-Britt) per chiudere una serata no del due volte MVP. Guardando la gara nel suo complesso, Pat ha giocato abbastanza bene da guidare la squadra alla vittoria ma queste prestazioni non saranno sufficienti in futuro. Tanto per citare una statistica, dal 1991 si sono disputate ben 152 partite in cui una squadra ha concesso almeno 3 turnover, guadagnato un totale inferiore alle 300 yard, concesso almeno 21 punti agli avversari e convertito meno del 15% dei terzi down, e tale squadra è sempre stata sconfitta… tranne i Chiefs di domenica sera contro i Bengals. La linea offensiva è stata messa in grande difficoltà dai pass rusher dei Bengals, tra i quali ha spiccato il fenomeno Trey Hendrickson, troppo sottovalutato per le qualità che ha. Esattamente come in week 1 contro Baltimore, il LT rookie Kingsley Suamataia è stato lasciato solo a gestire la pressione sul lato cieco di Mahomes e ha mostrato tutte le lacune che un esordiente nella massima lega può avere al suo debutto. Lacune che hanno portato Andy Reid a sostituirlo a fine partita, schierando al suo mosto Wanya Morris, autore di un TD su ricezione ad inizio 2° tempo. La scelta del coach può far discutere ma occhio a dare giudizi affrettati: Suamataia si è trovato catapultato tra gli starter dei KC Chiefs e, nelle sue prime due partite, ha dovuto affrontare un’eccellente DL come quella dei Ravens e un Hendrickson in giornata favolosa, per cui le sue difficoltà sono normalissime. Intervistato nel post gara, il ragazzo di origine samoane ha dato prova della sua preparazione mentale, prendendosi ogni responsabilità per gli errori, che hanno rallentato l’attacco di KC. Kingsley ha bisogno di tempo e opportunità per sbagliare, rialzarsi, migliorare, commettere altri errori e migliorare ancora: il potenziale e la testa non gli mancano.

La difesa schierata da coach Spagnuolo dimostra ancora di essere a livelli molto alti nonostante un po’ di ruggine contro il passing game avversario. Troppe le big play concesse, soprattutto ai TE che, vista anche la partita di week 1 contro i Ravens, sembrano oggi rappresentare un problema per la retroguardia campione in carica. Sono state ben 14 le ricezioni dei 3 TE tigrati Gesicki, All e Sample, per un totale di 151 yard guadagnate, pari al 58,53% del guadagno complessivo su passaggio in partita – calcolando insieme week 1 e week 2, KC ha concesso 25 ricezioni e 276 yard ai TE avversari, pari al 51% delle ricezioni e al 51,98% delle yard totali. Qualche difficoltà si è vista anche nella coppia di CB Johnson-Williams, che si è fatta scappare due volte in endzone Iosivas nei due TD segnati dai Bengals. Sempre restando tra i nostri corner, una nota di merito va fatta a Trent McDuffie e a Jaylen Watson: il primo ha difeso meravigliosamente su Chase, trasformando la sua gara in un incubo (è stato schierato sul WR in 17 delle 38 tracce complessive, di cui 4 in press coverage, concedendo solo 1 ricezione per 4 yard); il secondo ha confermato il suo ruolo di CB2 con una prestazione molto buona. In secondaria troviamo l’MVP della partita: Chamarri Conner. Dopo aver recuperato un fumble di Burrow e averlo riportato in endzone, è stato protagonista del sack decisivo su Burrow nell’ultimo drive offensivo di Cincinnati, obbligandoli a puntare e dando a Mahomes poco meno di 3 minuti di cronometro per ribaltare il risultato e vincere la gara.

Altra prova ottima di Leo Chenal, ancora una volta schierato in posizione ibrida tra il LB e il DT, un evidente esperimento di Spags.

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Rispetto alla gara contro Baltimore, Nick Bolton si è riscattato decisamente grazie ad una prestazione molto positiva sia in coverage, sia in copertura contro le corse. La DL ha faticato a mettere pressione a Burrow e l’assenza di Charles Omenihu si fa sentire parecchio. Considerando il fatto che l’offense ha deciso di fare qualche rgalo di Natale in anticipo, la difesa ha risposto positivamente, limitando la marcia dei Bengals nei momenti decisivi e costringendoli ai FG.

TOP week 2 vs CIN

  • Chamarri Conner

Decisivo. Suo il TD del sorpasso nel quarto periodo, suo il sack decisivo nell’ultimo drive tigrato. Il peso specifico che Chamarri Conner ha avuto in questa partita è stato semplicemente decisivo.

FLOP week 2 vs CIN

  • Patrick Mahomes

Superman. A prescindere da quanto si conosca il mondo fumettistico della DC comics, tutti sanno che la kryptonite è ottima per fermare Superman. Evidentemente il signor Lou Anarumo ne è il principale produttore e utilizzatore…

  • Travis Kelce

Il bello addormentato dell’Ohio. La condizione che sta mostrando in partita è anni luce da quella che si è vista l’anno scorso. In queste prime due partite ha collezionato la bellezza di 4 ricezioni per un totale di 39 yard. Lo vedremo al top nelle prossime gare.

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Filippo Manzoni

Ex arbitro di calcio nella bergamasca, ho scoperto la cultura sportiva americana e me ne sono innamorato. Tifoso dei Phoenix Suns, malato dei Kansas City Chiefs e di NFL.

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