Super Bowl LVIII: i match-up chiave

Quattro anni dopo saranno ancora i Kansas City Chiefs e i San Francisco 49ers le protagoniste della partita più importante della stagione, il Super Bowl LVIII. Rispetto alla loro ultima finale, però, la situazione è leggermente cambiata. Da un lato i Chiefs con quella vittoria hanno infranto una maledizione lunga 50 anni e iniziato una nuova era di successi; i 49ers dall’altro hanno dovuto raccogliere i cocci e tornare più forti di prima, pescando un improbabile eroe dal draft e continuando a costruire una difesa impenetrabile. Quali saranno i match-up chiave di questo match? Come le due squadre si metteranno a specchio per ergere un nuovo dominatore della National Football League?

McCaffrey vs la difesa dei Chiefs

La più grande differenza tra questa versione dei 49ers e quella di 4 anni fa è la presenza di Christian McCaffrey. Il runningback n.23 è il vero fulcro offensivo dell’attacco di Kyle Shanahan, un poliedrico attaccante capace di essere efficace in ogni punto del campo, ad oggi è probabilmente il giocatore più decisivo che non sia un quarterback. I 25 touchdown stagionali sono solo l’emblema della sua efficacia. McCaffrey sa correre tra i tackle, all’esterno, sa ricevere e sprintare ad una velocità fulminea, è difficile da abbattere, in poche parole è un giocatore che richiede alla difesa un’attenzione costante, sia che si trovi dietro la linea di scrimmage, sia soprattutto quando esce dal backfield per schierarsi come ricevitore. Le sue 2.023 scrimmage yard guadagnate in stagione lo pongono al comando della classifica delle yard ottenute, dimostrando quanto sia difficile limitarlo una volta preso il pallone.

Pacheco si può fermare?

Anche dall’altra parte del campo amano correre. Se ovviamente Patrick Mahomes è il pericolo pubblico numero 1, con la sua capacità di improvvisare e costruire, insieme a Travis Kelce, l’asse portante dell’attacco dei Chiefs, crediamo che il vero fattore chiave sia Isiah Pacheco, running back finora decisivo in questi playoff, con una streak aperta di 7 touchdown consecutivi. Con la sua energia, Pacheco è in grado di risvegliare l’attacco di Kansas City e punire le difese avversarie che si stanno concentrando su Mahomes e il gioco aereo. Nelle situazioni di corto yardaggio è una sentenza, non viene mai tirato a terra dagli avversari ed impegna sempre due o tre uomini per essere arrestato. All’ultima azione ha la stessa esplosività della prima e la sua velocità è molto più pericolosa di quello che molti pensano. Pacheco è un running back con la forza classica di quei giocatori da sfondamento, ma inserita in un fisico esplosivo e che gli permette di produrre guadagni enormi in campo aperto, con cambi di direzione falcidianti, e un equilibrio stellare. Ad affrontarlo ci sarà Fred Warner principalmente, uomo da 132 tackle, 4 intercetti e 4 fumble forzati, uno dei difensori più efficaci della Lega, che però dovrà anche spartirsi le marcature su Kelce, rendendo forse più soft la copertura su Pacheco.

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Steve Spagnuolo vs Kyle Shanahan

Il miglior match-up della serata non si giocherà in campo, ma in panchina. Si sfidano due delle menti più brillanti del football, in uno scontro che, già quattro anni fa, regalò molte emozioni. Se Shanahan non rimarrà impantanato nelle maglie di Spagnuolo, i 49ers hanno il roster più completo ed efficace. Oltre al sopracitato McCaffrey, il running game è di livello assoluto, con Deebo Samuel che può correre una serie di jet sweep dietro la linea offensiva per poi sprintare in campo aperto; dal lato sinistro, protetti da Trent Williams, i Niners corrono con grande facilità, arrivando al secondo livello velocemente e con grossi guadagni. Tante tracce miste di Brandon Ayuk e George Kittle possono portare a big play e touchdown in massa.

La difesa dei Chiefs dovrà quindi cambiare spesso gli assegnamenti, rischiando di inciampare in errori che potrebbero rivelarsi fatali, ma Steve Spagnuolo è una vecchia volpe e, in questi playoff, ha già ingabbiato Tua e i Dolphins e ha limitato alla grande Jakcson e i Ravens, cosa potrà inventarsi per limitare Brock Purdy? Sulla carta il quarterback dei Niners non ha le qualità dei suoi colleghi in AFC, ma è un giocatore dal rilascio velocissimo (2.8 secondi di media) e capace con ogni lancio di guadagnare il down (9.6 yard per tentativo). Il suo punto debole potrebbe essere la linea davanti a lui, che al centro dovrà affrontare l’atletismo e la forza bruta di Chris Jones. I 15 sack stagionali sono al top per i defensive lineman e le 85 pressioni al quarterback lo mettono dietro al solo Aaron Donald. E che dire di L’Jarius Sneed, fisico cornerback che ama il trash talking e un gioco molto fastidioso? I ricevitori avversari hanno avuto scarso successo contro di lui e la gigantesca giocata difensiva del Championship, il fumble forzato su Zay Flowers, ne ha cementato lo status di cornerback elite.

Il sentimento di rivincita dei 49ers giocherà un fattore importante. Tanti giocatori che erano a roster nella precedente sconfitta ci sono ancora, sono cresciuti e sono diventati dei top player. Dall’altra parte però, c’è la nuova dinastia della NFL, che vorrà fare di tutto per mantenere il suo scettro. Sediamoci comodi sul divano e prepariamoci a goderci il match più elettrizzante dell’anno!

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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