I Tennessee Titans hanno scelto: l’ormai ex offensive coordinator dei Cincinnati Bengals ricoprirà il ruolo di Head Coach della squadra con sede a Nashville.
Che i Titans sarebbero andati verso un capo allenatore offensivo dopo gli anni di Mike Vrabel era il segreto di pulcinella, tuttavia la scelta lascia qualche dubbio. A premiare Callahan è senza dubbio una turnata di ricerca molto corposa – sono tanti i team che hanno cercato o stanno cercando – un nuovo coach e non erano tanti gli elementi che spiccavano nettamente sopra gli altri.
Allenatore di seconda generazione, suo padre Bill Callahan è stato per anni uno staff molto richiesto nel mondo NFL, head coach degli Oakland Raiders che arrivano al Super Bowl nel 2002 salvo poi perdere contro i Tampa Bay Buccaneers dell’ex Jon Gruden, Brian ha iniziato come graduate assistan ad UCLA prima di diventare offensive coordinator nella High School di Junipero Serra. Nel 2010 il salto in NFL giugendo ai Broncos nello staff di Josh McDaniels rimanendoci anche sotto le gestioni di John Fox e Gary Kubiak con il quale vince il Super Bowl 50. Nel 2016 passa ai Detroit Lions come quarterback coach, lo stesso ruolo lo ricoprirà nel 2018 anche agli Oakland Raiders. Un solo anno che gli permetterà di fare il saldo a offensive coordinator nei Cincinnati Bengals di Zac Taylor, ruolo ricoperto fino a pochi giorni fa.
Come detto, è una assunzione che lascia un po’ l’amaro in bocca e le reazioni sponda Cincinnati e sponda Tennessee fanno capire quanto ci sia un qualcosa che andrà inquadrato, in un modo o nell’altro, nel prossimo futuro. Se da una parte, quella dei nuovi tifosi, l’arrivo di Callahan è omaggiato con successo per via dell’asfittico attacco messo in mostra in quest’ultima stagione da parte di Tennessee – in cui va tuttavia ricordato come nella gestione Mike Vrabel, tolto Derrick Herny, il potenziale offensivo era bassino – si aspettano un nettissimo miglioramento delle prestazione in attacco, dalla parte dei tifosi Bengals invece assistiamo a delle reazioni molto meno preoccupate di quando un ottimo coordinatore abbandona la baracca, anzi filtra una certa felicità in quanto successo con il quarterback coach – a cui viene dato merito dell’incredibile gestione Browning – che andrà a prendere il ruolo di offensive coordinator.
E’ innegabile come i risultati offensivi di Cincinnati siano stati ottimi negli ultimi tempi ma è anche vero che come offensive coordinator non è mai stato in grado di dare una vera e propria protezione a Joe Burrow, nonostante massicci investimenti nella linea offensiva, e che il play-calling – tanto criticato – è in mano all’head coach Zac Taylor.
Cosa aspettarsi dunque da questa assunzione? Tante tante incognite che giocoforza verranno fugate solo tra più di qualche mese, a stagione abbondantemente inoltrata. Intanto le decisioni da prendere saranno tantissime con un Derrick Henry che sembra decisamente sempre più lontano da Nashville e la situazione quarterback alquanto confusa. Ryan Tannehill sembra che sarà messo alla porta, Will Levis e Malik Willis tutto tranne che materiali veri e propri da NFL salvo riqualificazione da parte di coach Callahan.
A destare dubbi è anche l’iniziale avvicinamento ai possibili coordinatori con i primi nomi ad uscire che sono tutt’altro che elementi d’esperienza. Se dal lato offensivo la scelta dell’offensive coordinator è relativa visto il background di Callahan – i nominativi sono quelli di Eric Studesville che era stato interim head coach dei Denver Broncos nella sua prima stagione in NFL ed il Passing Game Coordinator dei Jaguars Nick Holz, in difesa il nuovo Coordinator sarà l’ex Defensive Back coach dei Baltimore Ravens Dennard Wilson. Piuttosto curioso come non stia andando a cercare staffer nel suo ex team come solitamente accade.
Ai posteri l’ardua sentenza citando Napoleone. Sarà un lungo percorso. Per i tifosi Titans mi auguro sia quello giusto, personalmente non lo penso.
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