Il preview del Rose Bowl 2023

Inizia la stagione dei Bowl NCAA (qui il calendario completo) e come tradizione pubblicheremo preview e review delle partite accorpandole visto l’alto numero in programma. Oggi è il turno del preview del Rose Bowl in programma il 1° gennaio che vale anche come semifinale. A seguito della chiusura di ESPN Player non è possibile vedere legalmente le partite in Italia ☹

INFO

Match: Alabama Crimson Tide (12-1) – Michigan Wolverines (13-0)
Luogo: Rose Bowl, Pasadena, CA
Dal: 1902
Data e ora: Lunedì 1° gennaio, ore 23.00 (italiane)
Conference coinvolte (storicamente): CFP / BIG10, PAC12
TV: ESPN

STORIA

La prima edizione del Rose Bowl, allora conosciuto come “Tournament East-West football game”, si disputò il 1° gennaio del 1902 e diede origine alla tradizione dei New Years Bowl. Pensata per aiutare la raccolta fondi della Rose Parade, la sfida tra la Michigan di Ned Yost, a rappresentare l’East, e la sua ex Stanford, giocata al Tournament Park di Pasadena (il Rose Bowl Stadium arriverà qualche anno più tardi) si risolse in una tale massacro, un 49-0 senza appello in favore dei Wolverines, che fino al Washington-Brown del 1° Gennaio 1916 verrà organizzato di tutto in aiuto alla parata tranne che partite di football.
Grazie alla crescente popolarità della sfida nel 1922 verrà costruito quello che oggi conosciamo come Rose Bowl Stadium che fino al 1998 rimarrà lo stadio più capiente dell’intera nazione toccando il suo picco tra il 1972 ed il 1997 con 104. 954 posti a sedere ridotti successivamente agli attuali 92.000 che rappresentano comunque la capacità maggiore tra gli stadi che ospitano bowl Universitari. Il Rose Bowl è l’unico dei New Year Six Bowl a non essere ospitato in uno stadio NFL.

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Nel primo trentennio sono state molte le partite che hanno coinvolto i migliori team ed i migliori coach della nazione: i Four Horseman di Knute Rockne e la Stanford di Pop Warner, i Tide del 1926 o la sfida del 1940 tra i Trojans di Howard Jones e i Vols di Bob Neyland sono solo alcune delle partite che hanno contribuito alla “grandezza” del Rose Bowl che in quegli anni ha messo a confronto per ben dieci volte team imbattuti.
Passato attraverso una moltitudine di accordi tra le varie conference e le loro denominazioni il Rose Bowl non ha mai rinnegato le sue origini restando una partita tra squadre della costa East opposte a quelle della West Coast. Con l’avvento della BCS era, dal 1998 al 2014, è stato “equiparato” agli altri BCS Bowl (relativamente alla selezione delle squadre) ed è stato teatro per due volte della finale nazionale.

Nel 2002 la finale tra Nebraska e Georgia ha rappresentato la prima edizione del Rose Bowl dal 1946 in cui non si sono affrontate squadre della B1G e della PAC12. La finale nazionale del 2006  tra la Texas di Mack Brown e la USC di Pete Carroll viene considerata da molti la più bella partita di college football della storia.
L’edizione numero 100 del Rose Bowl, disputata il 1° Gennaio del 2014, ha visto la vittoria di Michigan State su Stanford per 24-20
Dal 2014, con l’avvento dei College Football Playoff, il Rose Bowl è diventato uno dei sei Bowl che a rotazione ospitano le semifinali del campionato nazionale. Nel 2018 la semifinale nazionale tra Georgia e Oklahoma, vinta dai Bulldogs, è stata il primo Rose Bowl finito all’overtime.

CURIOSITÀ

Nel 1942, per paura di un attacco Giapponese sulla West Coast, il Rose Bowl venne ospitato a Durham, North Carolina, nel campus dei Duke Blue Devils che giocarono e persero con Oregon State

PREVIEW

Sappiamo che negli anni quando il Rose Bowl cade come semifinale nazionale, ci aspetta sempre una partita avvincente. Forse lo stadio più storico negli Stati Uniti, tra queste famose mura si respira la storia più che centenaria del football americano e di altri sport. Quest’anno si affronteranno i vincitori della Big10, Michigan e quelli della SEC, Alabama.

Alabama viene da una stagione molto strana, con un inizio tutto in salita. Infatti, in week 2 arriva la sconfitta contro Texas per 34 a 24, dove Jalen Milroe mette a segno una prestazione molto povera, che porta poi alla decisione di panchinarlo per la successiva partita. In week 3 contro USF abbiamo forse visto la peggior versione di questi Crimson Tide, il sostituto di Jalen Milroe, Tylee Buchner fa molto peggio e l’attacco di Alabama non gira. Da week 4 in poi torna Jalen Milroe in cabina di regia, un Milroe totalmente diverso, un dual-threat che sa farti male sia sui lanci che (soprattutto) sulle corse. Ci sono state altre partite dal risultato incerto come le vittorie contro Ole Miss e Arkansas e altre partite importanti dove i ragazzi di coach Saban non hanno disatteso le aspettative come nei testa a testa contro LSU e Kentucky. Arriviamo all’ultima partita della regular season conto Auburn, una partita dall’esito scontato sulla carta, solo sulla carta perché i Tigers giocano una partita quasi perfetta: mettono tanta pressione su Milroe e non lo fanno mai uscire dalla tasca e tolgono dal gameplan di Saban le corse del suo QB e in attacco sono bravi a mettere punti a tabellone, Alabama su un 4&31 con pochi secondi dalla fine e in balia della disperazione tira fuori il coniglio dal cilindro un lancio perfetto di Milroe per Isaiah Bond. Nel Championship contro Georgia, i Crimson Tide disputano la loro miglior partita della stagione, una squadra diligente che non sbaglia mai, molto aggressive nelle trincee, chiude il gioco sulle corse dei Bulldogs, e sfruttano al massimo le disattenzioni e gli errori di Georgia con un attacco che ha fatto la sua parte.

Michigan arriva a questo appuntamento senza nessuna sconfitta, grazie soprattutto ad un calendario molto semplice; infatti, nelle prime 10 settimane dominano tutti gli avversari e sembrano inarrestabili. La prima vera partita provante arriva contro Penn State in week 11 dove per la prima volta i Wolverines si trovano di affrontare una fortissima difesa (forse la miglior difesa della nazione del 2023), in questa partita vediamo un JJ McCarthy diverso rispetto alle partite precedenti, infatti per la paura della pass rush e della secondaria dei Nittany Lions Jim Harbaugh decide di cambiare il gameplan e mette le sorti della partita nelle mani e nelle portate del loro RB Blake Corum, un’idea intelligente che consente a Michigan di vincere questa partita per 24 a 15 (grazia anche all’attacco sterile come quello dei Nittany Lions). Nella sfida contro Ohio State, Michigan ha giocato un’altra partita intelligente, limitando l’attacco dei Buckeyes e sfruttando al massimo le disattenzioni di Kyle McCord, mettendo a tabellone 30 punti grazie ad un attacco bilanciato tra corse e lanci. Fino ad arrivare alla passeggiata contro Iowa nel Big10 Championship.

Ci aspetta una partita molto interessante tra 2 delle squadre più fisiche a livello nazionale che dispongono di 2 OL/DL molto forti. Per Michigan sarà importante tenere sotto pressione costante Jalen Milroe e non farlo uscire dalla tasca, la stessa strategia che ha usato Auburn nell’Iron Bowl, provando a tenere la partita a punteggio basso. Servirà la miglior versione di JJ McCarthy di quest’anno che conduca l’attacco dei Wolverines con dei drive lunghi. Alabama dal suo canto dovrà provare a scappare avanti nel punteggio per avere un cuscinetto di vantaggio sugli avversari.

Sarà anche una sfida tra Nick Saban (che per un’altra volta porta fino in fondo i suoi Crimson Tide e sappiamo che dall’alto della sua esperienza, non sbaglierà mai la preparazione a questo tipo di partite) e Jim Harbaugh (che invece a sua volta dovrà far vedere che ha imparato dagli errori precedenti, come le brutte sconfitte ai playoff nel 2021 contro Georgia e nel 2022 contro TCU, e che può guidare i suoi ragazzi (grazie anche ad un gameplan cucito apposto per gli avversari) in questo tipo di partite).

Tra le fila di Michigan occhio al RB Blake Corum (1028 yard e 24 TD), il WR Roman Wilson (662 yard e 11 TD) e il TE Colston Loveland (572 yard e 4 TD). Tra i Crimson Tide occhio a Jermaine Burton (777 yard e 8 TD), la coppia di Edge Rusher Dallas Turner (9 sack) e Chris Braswell (8 sack) e al CB Terrion Arnold (ben 5 intercetti quest’anno). 

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Oleg Bogdea

Appassionato di sport americani, tifoso delle franchigie della città di Atlanta: Falcons, Braves e Hawks. Ma sopratutto amante del college football e tifoso dei Georgia Bulldogs.

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