Il preview dell’Orange Bowl 2023

Inizia la stagione dei Bowl NCAA (qui il calendario completo) e come tradizione pubblicheremo preview e review delle partite accorpandole visto l’alto numero in programma. Oggi è il turno del preview dell’Orange Bowl in programma il 30 dicembre. A seguito della chiusura di ESPN Player non è possibile vedere legalmente le partite in Italia ☹

INFO

Match: Georgia Bulldogs (12-1) – Florida State Seminoles (13-0)
Luogo: Hard Rock Stadium, Miami Gardens, FL
Dal: 1935
Data e ora: Sabato 30 dicembre, ore 22.00 (italiane)
Conference coinvolte (storicamente): CFP / ACC, SEC, Notre Dame
TV: ESPN

30 Dicembre 2017 > #6 Wisconsin vs #11 Miami (FL) 34-24 / 65,326 spettatori
29 Dicembre 2018 > #1 Alabama vs #4 Oklahoma 45-34 / 66,203 spettatori (semifinale playoff nazionali)
30 Dicembre 2019 > #6 Florida vs Virginia 36-28 /65,157 spettatori
2 Gennaio 2021 > #5 Texas A&M vs #14 North Carolina 41-27 /13,737 spettatori (capienza limitata per covid)
31 Dicembre 2021 > #3 Georgia vs #2 Michigan 34-11 / 66,839 spettatori (semifinale playoff nazionali)
30 Dicembre 2022 > #6 Tennessee vs #7 Clemson 31-14 / 63,912 spettatori

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STORIA

Il forte successo ottenuto dagli organizzatori del “Tournament of Roses” con il Rose Bowl nel 1926, fece sì che alcune eminenze della città di Miami calcassero la stessa strada con la creazione della “Fiesta of the American Tropics”, un evento a contorno del quale era prevista una partita di football. Tale manifestazione fu dismessa solo un anno dopo la sua nascita, ma la partita di football rimase. Nel 1932 prese il nome di “Festival of the Palms Bowl” e prevedeva la sfida tra i locali, University of Miami, ed un’altra squadra ad invito. Secondo i dettami della NCAA, questa partita, non era considerabile tecnicamente un Bowl a causa della presenza di una squadra fissa, a prescindere dal record di vittorie. Per far fronte a questo problema, nel 1935 fu fatto un completo restyling a partire dal nome “Orange Bowl” (una menzione d’onore al frutto simbolo dello Stato della Florida) fino ad arrivare alle modalità di partecipazione: non più posto garantito per Miami. Un Bowl così importante non può che annoverare tra i suoi avvenimenti alcuni dei migliori momenti in tutta la storia del college football.

Nel 1982 grazie a William “The Refrigerator” Perry i Clemson Tigers tennero il potente attacco di Nebraska sotto i 20 punti regalando vittoria e titolo nazionale alla squadra della South Carolina. Nel 1984 Miami vinse il suo primo titolo nazionale con una vittoria all’ultima giocata, sempre contro Nebraska per 31-30: Kenny Calhoun deviò il passaggio in endzone che avrebbe dato agli Huskers la conversione da 2 punti decisiva. Nella sfida del 1991 tra Colorado e Notre Dame, il wide receiver degli Irish, Raghib Ismail riportò in metà un punt a 43 secondi dalla fine. Quel touchdown avrebbe consegnato la vittoria a Notre Dame e avrebbe fatto perdere il titolo nazionale a Colorado ma una penalità per un blocco scorretto vanificò la giocata. Nel 1994, Florida State e Nebraska dettero vita ad uno dei momenti più controversi nella storia dell’Orange Bowl. Nebraska arrivò sulle 28 yard dei Seminoles con il cronometro prossimo allo zero, a giudizio dell’arbitro John Soffey, il cronometro era ad un secondo dalla fine quando il ricevitore toccava terra. Tuttavia, nonostante l’ultima chance per Nebraska, il field goal della vittoria finì largo sulla sinistra.

L’Orange Bowl è stato giocato al Miami Field dal 1935 al 1937, nel glorioso Miami Orange Bowl dal 1938 al 1996 ed infine nell’odierno Hard Rock Stadium, casa dei Miami Dolphins. A partire dal 2006 è stata sancita l’affiliazione esclusiva con la ACC unitamente alla rotazione per la finale del titolo nazionale assieme al Sugar, Fiesta e Rose Bowl. Proprio nel 2021 il Rose Bowl ha ospitato la semifinale per il titolo nazionale dei College Football Playoff: In una partita che non ha mai avuto storia, la Georgia di Kirby Smart ha avuto la meglio su Michigan per 34-11 qualificandosi così per la finale (poi vinta contro Alabama).

CURIOSITÀ

L’Orange Bowl del 2006 durò più di 4 ore e fu l’ultimo incontro fra Bobby Bowden e Joe Paterno, Florida State e Penn State. Quest’ultimo ebbe la meglio sul rivale per 26 a 23, con il kicker dei Seminoles che riuscì a sbagliare due field goal in tre overtime.
Nel 2012 furono infranti o pareggiati 9 record differenti nella sfida fra Clemson e West Virginia. I Mountaineers demolirono i Tigers per 70 a 33: è lecito dire che l’odierna dinastia di Clemson e Dabo Sweeney nacque dalle ceneri di quella partita.

EDIZIONE 2023

Questa edizione dell’Orange Bowl sembra il derby delle deluse, le prime 2 squadre che sono rimaste fuori dai playoff.

I campioni in carica vengono da una stagione quasi perfetta, infatti sono stati la #1 della nazione per quasi tutta la regular season e hanno portato a 29 il numero di vittorie di fila. Com’è iniziata questa striscia così è anche finita, a distanza di 2 anni, sempre nel SEC Championship e sempre contro Alabama. Abbiamo visto una versione diversa dei Bulldogs rispetto al 2021 e 2022, non c’è stata più una difesa dominante come in precedenza (anche se parliamo sempre di una delle migliori difese a livello nazionale) ma di un attacco più esplosivo che sa farti male in più modi e con più armi a disposizione.

Per primo bisogna nominare Carson Beck, non era facile sostituire un’icona come Stetson Bennett, in questa offseason in tanti avevano dei dubbi nei suoi confronti, dubbi spazzati da un’annata spettacolare, un top recruit come appunto Beck poteva tranquillamente cambiare aria (come va di moda adesso) per trovare più minutaggio, invece di essere un backup per 2 stagioni e avere un minutaggio minimo. Lui invece ha aspettato il suo momento e si è preso le luci della ribalta, tutto ciò ci dice di che pasta è fatto il ragazzo. Negli ultimi giorni ha deciso di tornare anche per il suo anno da senior, dunque potremo vederlo in azione anche contro Florida State. Molto probabilmente mancherà Brock Bowers, non ancora recuperato dall’infortunio che lo ha limitato per la seconda metà di stagione, forse il TE mai visto giocare al college e il LT Amarius Mims. Per il resto tutti i giocatori più importanti per i Bulldogs dovrebbero essere a disposizione, tolto i 20 giocatori che sono entrati nel transfer portal.

Anche Florida State viene da una stagione spettacolare, hanno dominato per tutta la stagione l’ACC, vincendola poi nel Championship contro Louisville per 16 a 6 e chiudendo la stagione con il record immacolato di 13-0. Perché allora i Seminoles non sono tra le prime 4 che si giocheranno il titolo di campioni nazionali? La risposta probabilmente è la sfortuna. Il bruttissimo infortunio subito dal loro QB Jordan Travis nella sfida contro North Alabama ha messo sotto una luce diversa questi Seminoles davanti agli occhi dei 13 membri della committe che prendono le decisioni. é anche vero che senza Jordan Travis, nelle 2 partite successive contro Florida e Louisville abbiamo visto una Florida State diversa, anche se hanno vinto entrambe le partite, dispiace soltanto per gli altri 90 ragazzi a roster che hanno fatto tutto il possibile per tutta la stagione, salvo poi vedere i solo sogni frantumarsi sul più bello.

A differenza di Georgia, tra le fila dei Seminoles mancheranno tanti giocatori chiave, oltre all’infortunato Jordan Travis mancherà anche la sua riserva,Tate Rodemaker che è entrato ne transfer portal, mancheranno i 3 RB: Trey Benson (Nfl Draft), Rodney Hill (trasferito a Florida A&M) e Cj Campbell (trasferito a Florida Atlantic); mancheranno anche i 3 migliori ricevitori della squadra, tutti per il Draft Nfl: Keon Coleman (658 yard e 11 TD), Johnny Wilson (617 yard e 2 TD) e il TE Jaheim Bell (503 yard e 2 TD). In difesa tra gli altri mancherà: il LB DJ Lundy (54 tackle, 2 sack e 1 intercetto) che si è trasferisce a Colorado, Jared Verse (autore di 9 sack e probabilmente futura scelta al primo giro nel prossimo Draft), il CB Jarrian Jones, il CB Renaldo Green e la S Akeem Dent.
Dunque vedremo partire dietro il centro il freshman Brock Glenn e tanti ragazzi che magari non hanno avuto tanto spazio quest’anno ma che saranno dei pezzi importanti per i Seminoles dei prossimi anni.

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Oleg Bogdea

Appassionato di sport americani, tifoso delle franchigie della città di Atlanta: Falcons, Braves e Hawks. Ma sopratutto amante del college football e tifoso dei Georgia Bulldogs.

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