Browning presente! (Indianapolis Colts vs Cincinnati Bengals 14-34)

Vincono ancora i Cincinnati Bengals per 34 a 14 trascinati dal nuovo idolo del Paycor Stadium, il backup QB Jake Browning. Questa volta ne fanno le spese gli Indianapolis Colts che non riescono a contrastare il gioco offensivo dei padroni di casa, né a proporre un football efficace, se non sul finale del secondo quarto con 14 punti, 7 dell’attacco e 7 derivanti da una pick-six.

Dopo i primi 3 drive di studio, Cincinnati si porta in vantaggio con un check-down ricevuto da Chase Brown, il RB rookie, che dalle proprie 46 yard si invola in end zone facendo sfoggio di un’accelerazione pazzesca, toccando oltre le 20 miglia orarie, massima velocità della stagione per un giocatore dopo quella registrata da Metcalf. I Colts tentano di reagire con un buon drive orchestrato dall’ottimo Minshew, ma il calcio sbagliato dal kicker Gay dei Colts dalle 38 yard non porta punti per gli ospiti. Riconquistato lo sferoide prolato i Bengals non convertono il 3° down sulla linea delle 16 yard decidendo di calciare. Il kicker di casa McPherson centra i pali ma una sanguinosa penalità commessa dallo special team degli ospiti consente ai padroni di casa di conquistare il 1° down e nel proseguo del drive sarà il RB Mixon a portare la palla in end zone per il momentaneo 14 a 0.

La partita sembra già incanalarsi verso un copione favorevole ai Bengals, ma Indianapolis ha un sussulto di orgoglio e, grazie a due segnature consecutive, riporta il match in parità sul 14 a 14; Minshew guida un bel drive di 79 yard che sarebbe però finito sul nascere se non fosse stato per una leggerezza del Defensive End Hendrickson che, su un 3&14 dalla linea delle 17 yard, con un late hit evitabile su palla ormai già lanciata (e non ricevibile), provocava un “Roughing the Passer” regalando il 1° down agli ospiti. Non trascorrono neanche 120 secondi e il punteggio torna in perfetto equilibrio sul 14 pari grazie ad una classica pick six su un passaggio deviato e diretto al TE Hudson che, nel tentativo comunque di riceverlo, lo rende intercettabile dalla Safety Harrison Jr. che può comodamente involarsi in end zone. Tutto da rifare per i Bengals a metà partita.

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Nonostante il doppio colpo subito i ragazzi di Zach Taylor tornano in campo nel secondo tempo con la giusta determinazione e la partita diventa a senso unico. Browning ricomincia a completare passaggi su passaggi e a guadagnare yard su yard; non lo ferma nemmeno un problema al pollice, rivelatosi poi solo un crampo, che comunque lo tiene fuori dal campo per qualche snap. Prende il suo posto il terzo QB AJ McCarron, vecchia conoscenza del mondo Bengals con 11 gare, di cui una in post-season, giocate da titolare nel triennio 2015-2017.

Due touchdown nei primi due drive della ripresa fanno riprendere il largo ai padroni di casa; il primo segnato dal TE Hudson e il secondo dallo stesso Browning su una QB sneak. Indianapolis non riesce a reagire ma anzi subisce la difesa dei padroni di casa con Hendrickson che si riscatta dall’errore commesso grazie a due sack; nel primo riesce a deviare il pallone poi intercettato dal compagno B.J. Hill, con un riflesso sorprendente per un Defensive Tackle di quella stazza, e con il secondo consentirà all’attacco di riavere il possesso del pallone. Indianapolis commette anche altri errori decisivi come quello ad opera del ritornatore McKenzie che pasticcia nella ricezione e permette il recupero del CB rookie Ivey, autore di un’ottima prova, sulle 12 yard dei Colts.

Altra bella e convincente prova del QB Browning, 18 completi su 24 tentativi per 275 yard, 2 TD e un intercetto. Dopo la splendida partita giocata contro i Jaguars, Browning si conferma su alti livelli: molto preciso (80% di completi), lancia velocemente prediligendo il medio corto raggio, distribuisce palloni in maniera quasi democratica verso tutti i propri target. I veri protagonisti di giornata sono i due RB: Mixon e Brown, che brillano non solo nelle corse ma anche nel passing game con ben 126 yard guadagnate.

Mixon corre 79 yard con 3,8 yard di media a portata e anche il rookie Chase Brown contribuisce alla causa con 25 yard. Per la seconda volta in stagione la coppia di Rb dei Bengals porta a referto oltre 100 yard su corsa. La Offensive Line nero-arancio tiene pulita la tasca non concedendo alcun sack e pochissime pressure. L’abbandono delle empty formation dalla shotgun tanto care a Burrow a favore delle play action under center ha prodotto ottimi risultati sia per il gioco di corsa sia per la linea di attacco, che ha sfruttato l’imprevedibilità insita nella tipologia di chiamata per garantire maggiore protezione al QB e migliori corridoi per i RB.

Buona anche la prestazione della difesa che, fatta eccezione per un singolo drive, non ha concesso nulla all’attacco di Indianapolis. Ancora sugli scudi il solito Hendrickson, autore di un’ottima prestazione, che con altri due sack, 13,5 in totale, si porta al 4°posto nella classifica di questa specialità. In secondaria buona la prova del CB rookie Ivey.

Poco convincente la prova dei Colts che interrompono così la striscia di 4 vittorie. Minshew porta a casa 240 yard con un 26/39, ma quello che davvero è mancato è stato un running game credibile, come già accaduto domenica scorsa con i Titans. L’assenza di Taylor sta pesando come un macigno e le 46 yard su 18 portate contro una difesa Bengals, che quest’anno non è stata particolarmente forte in questo fondamentale, sono davvero poca cosa. La linea offensiva, oltre a non aver fornito supporto nel running game si è dimostrata porosa anche in pass protection, concedendo 3 sack e 4 QB hits. Gli Indianapolis Colts hanno giocato male in tutti e 3 gli aspetti del gioco, infatti anche la difesa non ha brillato; non è riuscita a fermare né il running game né il passing game che si è concentrato sul medio-corto raggio. Giornataccia anche per gli special team, infatti oltre al muffed punt e alla penalità, anche il kicker Matt Gay è incappato in una pessima prestazione con un field goal e un extra point sbagliato.

Nonostante la sconfitta contro un avversario diretto per la corsa ai playoff, i Colts mantengono comunque il 7° seed utile per le wild card. La prestazione è stata molto deludente, ma il calendario delle ultime 4 partite non sembra però impossibile; le prossime gare con Steelers, Falcons, Raiders e Texans decideranno il futuro di Indianapolis, che comunque sta disputando una stagione al di sopra delle aspettative soprattutto alla luce dell’assenza del suo starter Quarterback.

Sul fronte opposto, i padroni di casa sembrano essere tornati in corsa per un posto alle wild card. Il running game funziona bene, l’offensive line protegge il Qb e la difesa è tornata ad essere temibile. L’apporto del rookie Chase Brown come alternativa a Mixon sta facendo la differenza, consentendo al runningback titolare di mantenersi fresco per gli snap importanti

La stagione che, con l’infortunio di Burrow e la successiva sconfitta contro gli Steelers, sembrava essere deragliata, si sta invece dimostrando utilissima anche in ottica futura; non solo i Bengals sembrano aver trovato finalmente un RB2 e un QB2, ma stanno dimostrando una coesione della OL e una varietà di schemi che non possono che essere d’ispirazione anche per Joe Burrow. Merito va riconosciuto al coaching staff che ha adattato il playbook allo stile di Browning e sta dimostrando di non dipendere solamente dal talento del loro campione infortunato. I playoff non sono così lontani anche se ci sono ben 6 squadre, Colts compresi, con un record di 7-6. Di sicuro si prospetta un finale di stagione regolare davvero interessante.

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