In controtendenza rispetto all’assunto: “chi vince la battaglia dei turnover vince la partita”, i Buffalo Bills, responsabili di 3 sanguinosi giveaway, riescono ugualmente ad avere la meglio dei quantomai arcigni Los Angeles Chargers, sconfitti a domicilio con il punteggio di 24-22, maturato al termine di un match tirato fino all’ultimo istante di gioco e deciso dal FG trasformato dal Kicker Tyler Bass a poco meno di 30 secondi dal fischio finale.
Chi si aspettava una partita completamente a senso unico, complice l’opposto stato di forma delle due squadre, ha dovuto prontamente ricredersi, essendo i padroni di casa riusciti sorprendentemente a portarsi avanti di addirittura 10 punti, approfittando dell’inefficienza offensiva dei Buffalo Bills e soprattutto del goffo fumble commesso da Deonte Harty nel tentativo di ritornare un punt.
Neanche il tempo di riassestarsi, ed ecco che Gabe Davis, approfittando del più classico dei giochi rotti, segnava il TD che accorciava le distanze.
La difesa degli ospiti alzava i giri del motore, forzando l’ennesimo punt e apparecchiando la tavola per il TD del sorpasso messo a referto in prima persona dal QB Josh Allen, a coronamento di un drive trainato dalla coppia Davis-Cook, i giocatori apparsi, almeno inizialmente, nettamente più in palla.
Squadre che rientravano così negli spogliatoi sul punteggio di 14-10 in favore degli ospiti, avendo i Chargers optato per non giocare gli ultimi 38 secondi di gioco.
Al rientro in campo dall’intervallo il canovaccio non pareva essere minimamente cambiato, con la difesa dei Bills che forzava il 1° 3&out della ripresa (sack di Rasul Douglas) ma che veniva prontamente vanificato dall’ennesimo intercetto della stagione di Josh Allen, questa volta ottimamente catturato della Safety Alohi Gillman.
Nonostante un ottimo Easton Stick, il drive offensivo dei Chargers si arenava proprio alle soglie della redzone, complici un’evitabilissima “illegal formation” di Quentin Johnston e il 1° sack stagionale di Poona Ford. Pali centrati e punteggio sul 14-13.
I Bills riallungavano però prontamente le distanze, merito del 2° TD di giornata firmato Josh Allen, questa volta con l’ormai sdoganata “Tush Push”, a conclusione di un drive letteralmente “spaccato” dalle ricezioni di Shakir e del solito Davis, sull’onda lunga della sua giornata di grazia.
I Chargers non volevano però saperne di arrendersi, a maggior ragione vista l’estrema efficienza del backup QB Easton Stick, autore dell’ennesimo ottimo drive ma ancora una volta terminato con un misero FG, il 3° di giornata, valevole del 21-16 agli albori dell’ultimo quarto di gioco.
Altro giro, altra corsa, altro FG e svantaggio ridotto a 2 miseri punti. 21-19 e poco più di 7 minuti rimanenti sul cronometro.
L’inerzia della partita era ormai totalmente passata nelle mani dei Chargers, sagaci nell’approfittare del 3° turnover di giornata commesso dagli avversari (fumble del RB James Cook) e portatisi nuovamente in vantaggio per 22-21, merito dell’ennesimo FG trasformato dal cecchino Dicker, in questo caso da una distanza di 53 yard.
Josh Allen e compagni, colpiti nell’orgoglio e con le speranze di qualificazione ai Playoff appese ad un filo, caricavano a testa bassa, conducendo un drive lungo ed estremamente consistente, che li portava a calciare il FG del potenziale sorpasso. Pali centrati da Tyler Bass, 24-22 e 28 secondi rimanenti sul cronometro.
L’ultima possibilità di controsorpasso dei Chargers veniva prontamente vanificata dal 2° sack di giornata messo a segno dall’incontenibile Ed Oliver, risultato ancora una volta decisivo nell’economia del risultato.
Con questa vittoria di importanza capitale, i Buffalo Bills (9-6) si riportano, almeno momentaneamente, in piena zona Playoff, complice la sconfitta patita dai Cincinnati Bengals per mano degli acerrimi rivali divisionali degli Steelers, usciti trionfanti per 34-11 nella sfida delle 22.30.
I Chargers invece, autori di una prestazione oggettivamente ottima, escono per l’ennesima volta sconfitti in un match deciso da uno scarto di appena 3 punti (0-6), sprofondando ancora più nei bassifondi della AFC West e proiettando il proprio sguardo direttamente all’ormai imminente Offseason.
Easton Stick ha dato seguito alla solidissima prestazione della scorsa settimana con un’altra partita estremamente efficiente, nella quale ha completato quasi il 70% dei lanci tentati, tramutati in 215 passing passing yard, alla quale ho aggiunto 25 rushing yard e 1 segnatura.
L’operato del n°2 è stato decisamente facilitato dall’eccessiva passività mostrata dalla secondaria dei Bills, il cui ampissimo “cuscino” lasciato ai WR avversari ha consentito in svariate occasione un facilissimo completo e la possibilità di muovere con costanza la catena.
L’unica pecca, che alla fine è costata la partita, è stata ovviamente l’incapacità di convertire in TD gli ottimi drive offensivi e i 3 turnover forzati, finendo per doversi sempre accontentare di semplici FG, trasformati in maniera impeccabile dal cecchino Dicker, 5/5 per lui.
Gran parte del merito va però dato alla difesa dei Bills, che, sebbene priva di parecchi elementi cardine, è sempre riuscita a piazzare la zampata giusta al momento giusto, come comprovato dai sack di Douglas, Ford e Bernard che hanno costretto gli avversari al FG, nonché di quello decisivo messo a referto dall’MVP dell’incontro Ed Oliver, che ha di fatto posto la parola fine sulle ultime velleità di controsorpasso dei Chargers.
Josh Allen, intercetto a parte, non ha oggettivamente disputato la miglior partita della sua stagione, riuscendo pero a togliere le castagne dal fuoco in più di un’occasione, in particolar modo nell’ultimo e decisivo drive.
15/27, 237 passing yard, 3 TD (2 su corsa, 1 lanciato) e 1 intercetto, sono le statistiche fatte registrare.
Dopo una serie di partite degne della partecipazione a “chi l’ha visto?”, Gabe Davis è finalmente salito in cattedra, risultando pressappoco decisivo mediante 4 ricezioni, 130 receiving yard e 1 TD.
La difesa dei Chargers ha giocato veramente un’eccellente partita, complice un game plan studiato alla perfezione dall’interim head coach Giff Smith.
LB disposti in Spy per arginare le corse designate o gli scramble di Josh Allen, tanti blitz, disguised coverage, sono stati solo alcuni degli “ingredienti” adoperati per rallentare un attacco, quello dei Bills, che pareva decisamente on fire nelle ultime settimane.
Alohi Gilman pareva essere ovunque. 1 preziosissimo pallone deviato, 1 intercetto e 1 fumble forzato, così come gli edge rusher Mack e Tuipolotu hanno saputo mettere in seria difficoltà l’O-Line avversaria.
Nel prossimo turno, quello in programma per l’ultimo dell’anno, i Buffalo Bills riceveranno la visita dei derelitti New England Patriots, in quello che si prospetta come il più classico dei “Trap Game”, a maggior ragione vista la sorprendente sconfitta patita nel 1° confronto stagionale.
I Chargers invece, arenati in fondo alla AFC West con un record di 5-10, privi del proprio franchise QB, dell’HC e del GM, saranno impegnati in quel di Denver, contro i Broncos, con l’intento di rallentarne la rincorsa Playoff.