Dopo la vittoria in Florida della scorsa settimana ai danni dei Jaguars, eccoci fare ritorno a San Francisco, dove disputeremo la partita contro i Buccaneers. La squadra di Tampa Bay si presenta all’incontro con un record di 4 vittorie e 5 sconfitte, tutt’altro che negativo in una NFC South la cui capolista, i New Orleans Saints, ne ha vinta solamente una in più.
Ci aspettiamo quindi un match contro una squadra volenterosa di vincere e che vorrà approfittare della bye week dei Saints, contro cui ha già vinto in week 4, per guadagnarsi il controllo della division.
Dal primissimo drive offensivo dei Buccaneers, abbiamo la conferma della motivazione con cui la squadra ospite ha voluto approcciare la partita. Difatti, dopo un 1st&10 lanciato incompleto, Baker Mayfield ci riprova e mette a segno un touchdown pass di 74 yard per Chris Godwin. McLaughlin non sbaglia la conversione da un punto e i Buccaneers passano in vantaggio per 7-0.
Non il migliore degli inizi per la formazione di casa, ma la partita è appena iniziata e ora tocca noi dimostrarci all’altezza di questa sfida.
Ci posizioniamo sulle nostre 30 yard e diamo inizio ad un drive efficace, ma non privo di difficoltà, in cui ci troviamo un paio di volte a dover convertire dei 3rd down decisivi e in cui subisco anche un sack da Vita Vea (il cui nome ha già molto ispirato Giorgio Prunotto e i suoi Pronosticators in Scusate il Pronostico). Tuttavia, riusciamo a concludere con successo il drive, grazie ad una bella dive di Elijah Mitchell che vale il nostro primo touchdown. Jake cecchino Moody converte da un punto e porta il punteggio a 7-7.
Le due squadre si intervallano in campo, senza però riuscire a modificare il punteggio che rimane invariato fino a 44 secondi dalla fine del secondo quarto, quando coach Shanahan chiama uno dei miei schemi preferiti del playbook: Shotgun Split Miami. La palla mi viene snappata dalle 20 yard avversarie, ricevo, controllo il pallone e lancio per Aiyuk che corre la traccia in modo impeccabile e riceve in endzone.
La prima metà di gioco termina quindi con i 49ers in vantaggio per 14 a 7.
Al rientro in campo per l’inizio del terzo quarto succede l’incredibile! La palla mi viene snappata per ben due volte da non si capisce bene dove, forse addirittura dalla difesa avversaria, ma sicuramente non da Jake Brendel, il mio centro. Si tratta probabilmente di un bug momentaneo di NFL Pro Era, che, sul secondo snap, mi costa una sorta di fumble ricoperto dalla squadra ospite. Lo stesso Trent Williams è incredulo (vedasi la foto di cui sotto) e rimane attonito davanti a questo fatto inspiegabile che ci dimostra che anche la tecnologia è fallibile e non solo le crew arbitrali, come spesso siamo portati a credere.
Costretti quindi a lasciare il campo in una posizione molto pericolosa, le nostre 26 yard circa¸ ci affidiamo alla nostra defense per cercare di rimediare all’accaduto.
Mayfield prova un primo pass che risulta incompleto, ma non sbaglia il secondo che vale un firstdown per la squadra ospite. Da posizione così ravvicinata e chiamata in causa quasi improvvisamente, la difesa red & gold non riesce ad evitare il peggio, che si concretizza immediatamente con la conversione del 1st&Goal in touchdown pass per Mike Evans. La squadra ospite riesce quindi a riportare in parità il risultato, fissato ora sul 14-14.
Alcuni episodi e situazioni che si verificano all’interno di una partita hanno più peso di altri sulla mentalità dei giocatori in campo e ne influenzano inevitabilmente le prestazioni per una parte o per il resto della partita. E’ una peculiarità di ogni sport, la si vede forse con maggiori sfumature nei giochi di squadra e, anche giocando in virtual reality, vi assicuro che si percepisce quando qualcosa si è inceppato e non funziona come stava funzionando; così come si percepisce invece il momentum, che fa sembrare tutto facile e che porta a vittorie insperate (pensiamo alle grandi rimonte che ci ha offerto la NFL negli anni). Ecco, rientrando in campo, rompendo l’huddle e negli attimi prima di ogni snap, la sensazione era proprio quella che qualcosa si fosse rotto e, a conferma di ciò, basta osservare come questo drive è terminato, ovvero, con una mia corsa bloccata a 2 yard scarse dalla conquista del primo down.
A peggiorare la situazione, ci si mettono Mayfield e compagni che, sfruttando il momentum, riescono a rincarare la dose con un’azione bellissima e che vi invito a rivedere in video (minuto 15.50). Il quarterback di Tampa Bay, con la OL schierata praticamente sulle proprie 2 yard effettua un passaggio per Chris Godwin che, come nel primo drive della partita, riceve, attraversa tutto il campo lasciandosi dietro la difesa di San Francisco e accompagna il pallone in endzone per un bellissimo touchdown che vale il 21-14 per la squadra della Florida.
Successivamente, proverò un Hail Mary Pass per provare l’insperato e cercare di portare la partita in overtime, ma la palla cadrà malamente in endzone ufficializzando la vittoria per i Buccaneers.
Con la sconfitta in week 11 NFL, si conclude un’altra settimana di Virtual Football. Tuttavia, non abbiamo tempo di soffermarci troppo su ciò che è stato, poiché ad attenderci la sera del thanksgiving ci sarà un’importantissima partita contro i nostri principali rivali divisionali al momento, ovvero i Seattle Seahawks. Contro i quali ci giocheremo la posizione di testa della NFC West.
La partita è disponibile in versione video integrale sul canale YouTube di Huddle Magazine.