Un QB italiano nella NFL: NFC Championship Game

Dennis giocherà una intera stagione come quarterback dei San Francisco 49ers in NFL Pro Era seguendo lo stesso calendario NFL. Settimana per settimana ci racconterà la partita che ha disputato.

Ben ritrovati ad una nuova settimana di questa rubrica che racconta l’avventura di un QB italiano in NFL! Gli esiti delle partite del divisional round hanno ristretto ulteriormente il numero di squadre in corsa per il Super Bowl, ma soprattutto hanno espresso le finaliste che si contenderanno il titolo di campione di ciascuna delle due conference. Nello Specifico, Baltimore Ravens e Kansas City Chiefs giocheranno l’AFC Championship Game, mentre noi affronteremo i Detroit Lions per la conquista della NFC.

Questa è una partita dal peso incommensurabile. Per capirlo sarebbe sufficiente pensare a cosa c’è in palio; ovvero il titolo di campione della conference e l’accesso al tanto ambito Super Bowl. Tuttavia, non è solo questo. Questa partita infatti è l’epilogo di una stagione lunghissima, fatta di bei momenti, ma anche di sacrifici. E se questo discorso è valido ovviamente per tutte le persone che lavorano o vivono la realtà di questa lega, per estensione è valido anche per la nostra avventura in virtual reality e per tutti voi che da settembre ad oggi l’avete seguita, ve ne siete interessati e insieme a me continuate ad alimentare il sogno del quarterback italiano nella NFL.

Fatta quindi la doverosa premessa su quanto sia stato impegnativo e per nulla scontato* arrivare fino a qui, ci possiamo ora godere l’ NFC Championship Game contro i Detroit Lions nella meravigliosa cornice del Levi’s Stadium di Santa Clara.

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I Lions vincono il coin toss e optano per aver subito il possesso. Anche questo è segno, forse, della mentalità combattiva profusa da coach Campbell a questa squadra. Inizia così la partita, con il kick returner di Detroit che riporta il pallone sulle 28 yard circa; ovvero, la posizione da cui inizieranno questo primo drive offensivo.

Jared Goff prende posizione in campo insieme ai compagni di offense. Il quarterback dei Lions è un viso noto da queste parti e non soltanto perché originario della California, bensì perché ha affrontato i Niners diverse volte quando giocava per la nostra rivale divisionale di Los Angeles, i Rams, con i quali ha anche disputato un Super Bowl poi perso in favore dei Patriots.

Forse proprio grazie a questa confidenza, il primo drive è costellato di lanci precisi ed efficaci distribuiti ai vari Amon-Ra St. Brown, Reynolds e Sam LaPorta di cui dispone in questa ricchissima offense e che gli permettono di conquistare un primo down dopo l’altro. Il tempo scorre e la difesa dei 49ers riesce talvolta a rallentare la progressione dei Lions senza mai però dimostrarsi decisiva. La dimostrazione più evidente di ciò arriva quando i Lions raggiungono le 19 yards avversarie e, con una play action ben eseguita, Goff trova Amon-Ra St. Brown pressoché libero, che riceve e si invola in endzone. Alla squadra ospite riesce anche l’extra-point che permette loro di passare in vantaggio per 7-0.

Siamo tuttavia solamente all’inizio e ora tocca a noi rispondere e dimostrare di esser all’altezza di questa partita. Entro in campo sulle 25 yard con i compagni di reparto. Il primo lancio è rischiosissimo e quasi subisco un intercetto che non si avvera solo grazie ad un intervento della dea bendata. Dopo questo primo errore, però, riusciamo ad avanzare piuttosto velocemente con delle big play ad opera di Deebo Samuel e di Brandon Aiyuk. Quest’ultimo, in particolare, si rende protagonista di un touchdown bellissimo, per il quale lo vedete esultare nella foto di cui sotto. Moody non sbaglia la conversione da 1 punto e riportiamo la partita in parità per 7-7.

nfl virtual

Nei due minuti finali del secondo quarto di gioco, i Lions hanno il possesso del pallone e guadagnano progressivamente terreno mentre cercano di gestire come possono il tempo a loro disposizione. Tuttavia, si sa, il tempo è tiranno e non manca di dimostrarlo nemmeno in questa occasione. Difatti, il cronometro arriva a zero prima che riescano a mettere punti sul tabellone.

Al rientro in campo per il terzo quarto, iniziamo noi con il possesso e portiamo avanti un drive lunghissimo nel quale guadagniamo faticosamente, ma in maniera costante, terreno fino a quando, nel tentativo di cercare Deebo in profondità, vengo intercettato da Tracy Walker III. La safety dei Lions afferra il pallone e ne guadagna il possesso al termine di un’ottima lettura di gioco e restituisce il possesso alla propria squadra. Azione questa che si dimostrerà, poco dopo, un turning point di questa partita. Difatti, Goff lancia un passaggio dalle proprie 20 yard che arriva dritto nelle mani di Amon-Ra St. Brown, il quale non si limita a ricevere, ma corre per più di 60 yard lasciandosi indietro tutta la difesa dei 49ers e arrivando in endzone (notare nell’immagine di cui sotto come supera tutti in velocità). Con il punto addizionale, il punteggio passa a 14-7 per Detroit.

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Rientrati in campo, siamo consapevoli che non possiamo sbagliare ancora perché questo drive potrebbe esser decisivo. La tensione è a livelli molto più alti, è tangibile, la si respira ovunque attorno a noi. Però, in questi momenti, per chi è in campo, possono succedere due cose: ci si può lasciare sopraffare e in questo caso ci si blocca, oppure, si innesca una sorta di reazione che aumenta (paradossalmente) la concentrazione e ci porta a rischiare di più, ma con meno timore di sbagliare. Per fortuna, in questa circostanza, la squadra risponde come da seconda casistica e ogni giocata sembra riuscire al meglio. Questa ondata di positività data dai primi snap innesca un circolo virtuoso che ci fa trovare il touchdown del pareggio con Deebo Samuel; un giocatore sempre più fondamentale in questa squadra. Per la seconda volta in questa partita, ci troviamo a subire, inseguire e ritrovare il pareggio, ma sul cronometro resta più di un minuto e mezzo di gioco e, con tre timeout a disposizione e il risultato sul 14-14, i Lions hanno in mano le sorti dell’incontro.

Da qui fino alla fine del match, consiglio a chi soffre di tachicardia o problemi di cuore di interrompere la visione del video, perché la fine dell’incontro sarà tanto ricca di colpi di scena quanto pervasa di ansia e timore di subire un risultato ostile senza poter più intervenire in alcun modo. In poche parole: nulla di adatto ai deboli di cuore.

Come dicevamo, i Lions rientrano in possesso del pallone e si posizionano poco oltre le 20 yard. Da qui, però, accade l’incredibile. Goff lancia per Reynolds e questa volta è il quarterback di Detroit a subire l’intercetto da parte di Greenlaw, il quale viene atterrato solamente sulle 12 yard! Improvvisamente c’è stato un ribaltamento di fronte e siamo noi ad aver in mano le sorti dell’incontro.

Tuttavia, succede tutto molto in fretta e l’entusiasmo lascia presto il posto all’incredulità e all’amarezza. Infatti, reggetevi forte, al primo snap mi giro per effettuare l’hand-off verso Mitchell e il pallone cade a terra! Nessuno di noi riesce nemmeno a realizzare quanto accaduto che Aidan Hutchinson è già entrato in possesso del pallone ed esulta insieme alla propria squadra.

Con un minuto circa sul cronometro e tre timeout a disposizione della squadra di coach Campbell, questa partita sembra non terminare mai e io assisto dalla sideline, inerme e un po’ colpevole, ma speranzoso che gli dèi del football non ci abbiano ancora abbandonato. Del resto, come si suol dire, la speranza è l’ultima a morire e questa volta non lo si dice invano; il tempo scade e il punteggio rimane di 14-14. Sarà overtime!

I Lions vincono nuovamente il coin toss e scelgono di iniziare in fase di possesso. Né loro, né noi però riusciremo a sbloccare il risultato con un unico possesso e ci alterneremo in campo due volte prima di sancire il vincitore di questo NFC Championship Game. Quindi, nell’ordine, ci proveranno dapprima i Lions, poi noi, poi ancora i Lions e, infine, al secondo tentativo e al culmine di una partita che sembra davvero non voler terminare, proviamo la big play decisiva: lancio per Deebo Samuel che corre una fly route e si invola in endzone regalando a tutti gli appassionati e lettori di questa rubrica il tanto desiderato titolo di NFC Champions e la speranza di sollevare il Lombardi Trophy!

nfl virtual

Proseguirà quindi per un’altra partita, ovvero fino alla fine, la nostra avventura nel virtual football. Il prossimo non sarà un match qualunque, perché, come avete capito, giocheremo il Super Bowl e lo faremo in uno degli stadi più belli in assoluto: l’Allegiant Stadium di Las Vegas (Paradise per l’esattezza). Non ci resta quindi che goderci questo momento nell’attesa del gran finale!

La partita è come sempre disponibile in versione video integrale sul canale YouTube di Huddle Magazine.

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* Tutte le partite sono state giocate in VR in modalità “buona la prima”.

** Per il record, e di conseguenza la qualificazione ai playoff, delle squadre diverse dai San Francisco 49ers è stato considerato il numero di partite vinte e perse ottenuto nella realtà, al netto di quelle partite in cui hanno giocato contro i San Francisco 49ers e il cui risultato della partita in VR sia stato diverso rispetto a quello della realtà. Per quelle partite, è stato considerato valido il risultato ottenuto in VR. Esempio: gli Arizona Cardinals nella realtà hanno ottenuto un record di 4 vittorie e 13 sconfitte e hanno affrontato due volte i San Francisco 49ers perdendo in entrambe le occasioni, contrariamente a quanto accaduto in VR in cui hanno vinto entrambe le volte. Per il conteggio nella nostra realtà virtuale, abbiamo quindi considerato il risultato ottenuto durante le partite in VR, ovvero due vittorie (non due sconfitte) e il record è quindi di 6 vittorie e 11 sconfitte.

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Dennis Giraldo

Con i piedi a Milano e lo sguardo costantemente al di là dell'oceano. Appassionato di football americano e faithful to the bay. Seguitemi su Twitter (ehm.. volevo dire X) per altri contenuti footballistici

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