Il riassunto di Week 8 NFL

Un quartetto d’archi guida con furore la AFC, mentre in NFC è consolidata la fuga degli Eagles, che mantengono una vittoria di distacco dai Lions primi inseguitori. Partendo proprio da Philadelphia, è emozionante la vittoria contro Washington. I padroni di casa tentano il colpaccio e ci riescono per tre quarti abbondanti, guidati dal fantastico Sam Howell (39/52 per 397 yard con 4 TD pass e 1 INT), che lancia in end zone nell’ordine Terry McLaurin, un ottimo Jahan Dotson (8 ricezioni per 108 yard e 1 TD), Logan Thomas e Jamison Crowder. Dall’altra parte, però, c’è un A.J. Brown (8 ricezioni per 130 yard e 1 TD) da record: il ricevitore festeggia due touchdown, ma soprattutto un primato NFL, superando quota 125 yard per la sesta partita consecutiva, come nessuno prima di lui. Ne gode uno straripante Jalen Hurts (29/38 per 319 yard e 4 TD pass) e gli ospiti si assicurano la vittoria in rimonta. Perdono lo scettro solitario di Conference i Chiefs, sconfitti dai Broncos per la prima volta addirittura dal 2015. Grandi meriti a un Russell Wilson (12/19 per 114 yard e 3 TD pass) che trasforma i propri lanci in oro, trovando Javonte Williams, Jerry Jeudy e Courtland Sutton in touchdown. Al contrario, Kansas City non varca mai la end zone avversaria e si deve accontentare dei tre field goal di Harrison Butker, da 23, 34 e 56 yard, mentre Patrick Mahomes (24/38 per 241 yard e 2 INT) sbatte a più riprese contro la difesa avversaria, guidata da Ja’Quan McMillian (6 tackle, 2 tackle for loss, 1 INT). Un emozionante George Karlaftis (7 tackle, 2.5 sack, 1 tackle for loss) fa il possibile, ma sono troppi gli errori degli ospiti per poter sperare in un successo finale.

Tornano in vetta i Dolphins, che stendono i Patriots in rimonta. New England è combattiva e resta in partita grazie ai touchdown pass di Mac Jones (19/29 per 161 yard con 2 TD pass e 1 INT), ma un super Tua Tagovailoa (30/45 per 324 yard con 3 TD pass e 1 INT) risponde sempre presente e rispedisce gli avversari al mittente. Lo show di Miami si allarga da altri protagonisti, da Jaylen Waddle (7 ricezioni per 121 yard e 1 TD), che chiude la contesa con la ricezione in end zone per 31 yard, al solito Tyreek Hill (8 ricezioni per 121 yard e 1 TD), primo giocatore nella Super Bowl era a superare quota 1.000 receiving yard in stagione dopo appena otto partite giocate. A quota 6-2 ci sono anche i Jaguars, abili nel mettere al tappeto i combattivi Steelers. Il primo tempo è una sfida di field goal tra Brandon McManus, a segno da 50, 51 e 38 yard, e Chris Boswell, che centra i pali soltanto da 22 yard, anche a seguito dell’infortunio a Kenny Pickett (10/16 per 73 yard). La sola gioia di giornata di Trevor Lawrence (24/32 per 292 yard con 1 TD pass e 1 INT) trova prontissimo Travis Etienne, ma Mitchell Trubisky (15/27 per 138 yard con 1 TD pass e 2 INT) sfugge alla morsa della difesa di Jacksonville e ricambia il favore a fine terzo quarto. A chiudere la partita ci pensa McManus, con il poker di giornata da 37 yard.

Anche i Ravens volano altissimo e affossano i Cardinals. Lamar Jackson (18/27 per 157 yard e 1 TD pass) si esalta soltanto in collaborazione con Mark Andrews, ma, per tenere Joshua Dobbs (25/37 per 208 yard con 2 TD pass e 2 INT) a distanza, serve un tris di rushing touchdown a opera dello scatenato Gus Edwards, a segno da 1, 7 e 1 yard. Sul 24-7 in favore di Baltimore sembra tutto finito, ma Dobbs rianima Arizona con i touchdown pass per Trey McBride e Marquise Brown. È troppo tardi, però, per ultimare la rimonta e i padroni di casa cadono sotto il peso di sette sconfitte. Tornando alle questioni di NFC, alle spalle degli Eagles ci sono i Lions, che ammattiscono i Raiders nel Monday Night. Riley Patterson scalda i motori con un tris di field goal da 44, 31 e 33 yard, poi ci pensa il rookie Sam LaPorta a scatenare Jared Goff (26/37 per 272 yard con 1 TD pass e 1 INT). Lo stesso Goff, però, riapre la partita con una pick-six tra le mani di Marcus Peters, fulmineo nel riportarla poi per 75 yard. Fortuna per Detroit che l’altra matricola delle meraviglie, Jahmyr Gibbs (26 portate per 152 yard e 1 TD), ha un asso nella manica e varca la end zone con il rushing touchdown da 27 yard. Patterson sigla il poker da 52 yard e il gioco è fatto.

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Continuano la loro marcia i Seahawks, che vincono in volata contro i Browns. Il primo tempo è esaltante e ricco di emozioni, da una parte e dall’altra. Ai colpi di Geno Smith (23/37 per 254 yard con 2 TD pass e 2 INT) risponde PJ Walker (15/31 per 248 yard con 1 TD pass e 2 INT), l’uno con l’aiuto della corsa vincente di Jake Bobo e l’altro con la medesima arma di Kareem Hunt. Dopo l’intervallo, però, salgono in cattedra le rispettive difese e restano pochi punti tra le mani dell’attacco. I field goal di Dustin Hopkins da 25 e 27 yard regalano il vantaggio agli ospiti, ma a 38 secondi dalla fine ci pensa il rookie Jaxon Smith-Njigba a ribaltare il punteggio con il decisivo touchdown per 9 yard. Un primo tempo devastante dei Cowboys mette alle corde i Rams e li costringe alla sconfitta. Strepitoso è Dak Prescott (25/31 per 304 yard con 4 TD pass e 1 INT), ancor di più se possibile un dominante CeeDee Lamb (12 ricezioni per 158 yard e 2 TD), a segno per 10 e 22 yard. La difesa di Dallas tiene Matthew Stafford (13/22 per 162 yard con 1 TD pass e 1 INT) ai minimi e si permette il lusso di riportare un intercetto in touchdown, con DaRon Bland per 30 yard. Un paio di viaggi in end zone rianimano gli ospiti, ma a riallargare la forbice pensa ancora Prescott, che si regala il poker in collaborazione con Brandin Cooks e mette la vittoria in cassaforte.

A proposito di piani alti di NFC, arriva la terza sconfitta di fila per i 49ers, messi al tappeto dai Bengals in risalita. È un record amaro, insomma, quello che festeggia Christian McCaffrey, a segno per la 17esima partita consecutiva con almeno un touchdown. Il runningback trova la end zone su corsa da 2 yard e su ricezione per 4, ma Brock Purdy (22/31 per 365 yard con 1 TD pass e 2 INT) non trova molte altre soluzioni utili, nonostante un produttivo George Kittle (9 ricezioni per 149 yard). A dominare la scena è, invece, un chirurgico Joe Burrow (28/32 per 283 yard e 3 TD pass), che finalizza sull’asse con Tyler Boyd, Andrei Iosivas e con il ritrovato alfiere Ja’Marr Chase (10 ricezioni per 100 yard e 1 TD). San Francisco minaccia la rimonta nel finale, ma a quel punto è Joe Mixon a sbattere loro la porta in faccia, con la corsa vincente da 5 yard. Con un record positivo in AFC anche i Bills, che vincono il Thursday Night contro i Buccaneers. Josh Allen (31/40 per 324 yard con 2 TD pass e 1 INT) ha abituato bene i tifosi di Buffalo e, dopo il rushing touchdown iniziale da 13 yard, sigla un tris personale con i touchdown pass per Dalton Kincaid e Gabe Davis, nonostante gli sforzi per contenerlo di Lavonte David (14 tackle, 1 tackle for loss) e Ryan Neal (13 tackle). Tampa Bay riesce a restare in partita finché un positivo Baker Mayfield (25/42 per 237 yard e 2 TD pass) tiene testa alla forte difesa avversaria, ma nel finale, con soli 27 secondi rimasti sul cronometro non riesce a orchestrare il drive del sorpasso e gli ospiti devono capitolare.

Completano il cerchio i Jets, che vincono un brutto derby di New York contro i Giants. Quanto brutto? Vi basti qualche statistica: appena due terzi down convertiti a testa, 58 yard su corsa gli uni, 7 passing yard gli altri e ben 24 punt in totale. Dopo l’infortunio a Tyrod Taylor (4/7 per 8 yard), i Giants sono nelle mani di Tommy DeVito (2/7 per -1 yard). Il rookie si affida alle corse di Saquon Barkley (36 per 128 yard) e lui stesso varca la end zone da 6 yard, ma la difesa avversaria, guidata da Jermaine Johnson (6 tackle, 2 sack, 2 tackle for loss) banchetta. Non illumina Zach Wilson (17/36 per 240 yard e 1 TD pass), anche se, quando riesce a sfuggire alla morsa di Kayvon Thibodeaux (9 tackle, 3 sack, 3 tackle for loss), mette in mostra qualche giocata. Graham Gano sbaglia due field goal, Greg Zuerlein no e, dopo aver portato la partita in overtime da 35 yard allo scadere, decide la sfida con il colpo da 33 yard, che vale la vittoria ospite. Assai più produttiva ed emozionante la partita vinta dai Saints sui Colts. Fantastico è Derek Carr (19/27 per 310 yard e 2 TD pass), che giova di un Rashid Shaheed (3 ricezioni per 153 yard e 1 TD) da urlo, ma anche Gardner Minshew (23/41 per 213 yard con 2 TD pass e 1 INT) non demerita. Il problema di Indianapolis è una difesa a colabrodo, che concede anche tre rushing touchdown, due al funambolico Taysom Hill e uno ad Alvin Kamara, abile nel fare il bis dopo quello su ricezione. Blake Grupe aggiunge il field goal da 27 yard e il gioco è fatto per gli ospiti, che pareggiano il proprio record tra vittorie e sconfitte.

Nella stessa condizione ci sono i Falcons, però sconfitti dai Titans. A guidare Tennessee è il rookie Will Levis (19/29 per 238 yard e 4 TD pass), che si regala un esordio da titolare a dir poco da sogno: il poker di touchdown pass è clamoroso e anche DeAndre Hopkins (4 ricezioni per 128 yard e 3 TD) ritrova il sorriso con il tris per 47, 16 e 61 yard. Derrick Henry (22 portate per 101 yard) non manca di produrre yard, Jeffery Simmons e Harold Landry aggiungono un paio di sack a testa e gli ospiti vanno KO. Già, ma Atlanta? Desmond Ridder (8/12 per 71 yard) soffre una concussion e al suo posto subentra un buon Taylor Heinicke (12/21 per 175 yard e 1 TD pass), Bijan Robinson festeggia il primo touchdown su corsa in carriera, ma contro lo scatenato Levis c’è ben poco da fare. A quota 4-4 anche i Vikings, vincenti senza problemi sui Packers. Kirk Cousins (23/31 per 274 yard e 2 TD pass) si esalta sull’asse con T.J. Hockenson e Jordan Addison, indirizzando la partita nel terzo quarto, prima del grave infortunio che gli costerà il resto della stagione. Minnesota, se non altro, può festeggiare un successo tranquillo, perché Jordan Love (24/41 per 229 yard con 1 TD pass e 1 INT) non convince e la difesa, guidata da Josh Metellus (8 tackle, 1 INT) concede agli avversari soltanto dieci punti a tabellone. L’assenza di Cousins, però, è destinata a condizionare il resto della regular season.

Tornano a vincere i Chargers, senza particolari difficoltà contro i Bears. Ancora fuori Justin Fields e, questa volta, Tyson Bagent (25/37 per 232 yard e 2 INT) non trova il modo di far male alla fantastica difesa avversaria. In questo modo Los Angeles prende il sopravvento, guidata da un magico Justin Herbert (31/40 per 298 yard e 3 TD pass), con un fenomenale Austin Ekeler a supporto. Il runningback colleziona 29 yard su corsa e, soprattutto, 94 su ricezione, aggiungendo un touchdown per 39 yard. Simi Fehoko e Donald Pahram allargano la forbice e Chicago crolla. Chiude la settimana la prima vittoria stagionale dei Panthers, all’ultimo respiro contro i Texans. La sfida tra i rookie più attesi della stagione la vince Bryce Young (22/31 per 235 yard e 1 TD pass), che lancia Tommy Tremble in touchdown, mentre è arida di soddisfazioni la partita di C.J. Stroud (16/24 per 140 yard), anche se non manca un rushing touchdown da 1 yard. Eddy Pineiro tiene i suoi in partita da 46 e 37 yard, ma il meglio lo tiene per l’ultimo secondo, quando centra i pali da 23 yard, regalando il tanto atteso successo ai padroni di casa.

I RISULTATI

Tampa Bay BUCCANEERS (3-4) @ Buffalo BILLS (5-3) 18-24
Los Angeles RAMS (3-5) @ Dallas COWBOYS (5-2) 20-43
Minnesota VIKINGS (4-4) @ Green Bay PACKERS (2-5) 24-10
Atlanta FALCONS (4-4) @ Tennessee TITANS (3-4) 23-28
New Orleans SAINTS (4-4) @ Indianapolis COLTS (3-5) 38-27
New England PATRIOTS (2-6) @ Miami DOLPHINS (6-2) 17-31
New York JETS (4-3) @ New York GIANTS (2-6) 13-10
Jacksonville JAGUARS (6-2) @ Pittsburgh STEELERS (4-3) 20-10
Philadelphia EAGLES (7-1) @ Washington COMMANDERS (3-5) 38-31
Houston TEXANS (3-4) @ Carolina PANTHERS (1-6) 13-15
Cleveland BROWNS (4-3) @ Seattle SEAHAWKS (5-2) 20-24
Kansas City CHIEFS (6-3) @ Denver BRONCOS (3-5) 9-24
Baltimore RAVENS (6-2) @ Arizona CARDINALS (1-7) 31-24
Cincinnati BENGALS (4-3) @ San Francisco 49ERS (5-3) 31-17
Chicago BEARS (2-6) @ Los Angeles CHARGERS (3-4) 13-30
Las Vegas RAIDERS (3-5) @ Detroit LIONS (6-2) 14-26

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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