Vittoria casalinga per i Seattle Seahawks, che battono 20-10 gli Arizona Cardinals grazie ad una prova sontuosa della difesa e dei due WR rookie.
La conferma della difesa
La run defense dei Seattle Seahawks è notevolmente migliorata rispetto allo scorso anno, anche perché peggiorare era praticamente impossibile.
I Cardinals erano un test importante per la loro bravura nel gioco di corsa, grazie anche all’ottima mobilità di Josh Dobbs. Seppur con la pesante assenza di James Conner, infatti, nel primo tempo gli ospiti hanno evidenziato che ancora non tutto è sistemato nella run defense dei Seattle Seahawks.
Arizona è andata a riposo con 104 yard e un touchdown, segnato dal QB Dobbs dopo una corsa indisturbata di 25 yard. Tuttavia, all’intervallo, i padroni di casa hanno aggiustato le cose e nel secondo tempo hanno concesso solo 23 yard di corsa su otto portate, costringendo gli avversari ad essere monodimensionali ed evidenziando così tutti i limiti di Dobbs nel gioco aereo.
The Seahawks allowed less than 250 yards for the 3rd straight game.
The last time that happened was the 2015 season. This is only the sixth time it has happened in franchise history. pic.twitter.com/COeKuKm1Cq
— Brian Nemhauser (@hawkblogger) October 22, 2023
Ma è in pass rush e nella secondaria che i ragazzi di Clint Hurtt hanno fatto passi da gigante rispetto alla scorsa stagione. Dopo un primo tempo poco produttivo, nella ripresa Boye Mafe e compagni hanno decisamente aumentato la pressione nei confronti di Dobbs e la secondaria, seppur senza intercetti (anche a causa di una penalità sanguinosa commessa da Riq Woolen) ha fatto il resto, riuscendo a concludere il match senza subire nessun altro punto.
Meglio abbondare che deficere
Per la prima volta in cinque anni, i Seattle Seahawks hanno dovuto rinunciare al loro WR1 DK Metcalf, dichiarato inactive a causa di un doppio infortunio a costole e anca.
Tuttavia, questa è stata l’occasione di dimostrare la profondità nel corpo WR, con i rookies Jaxon Smith Njigba e soprattutto Jake Bobo pronti a prendersi la scena, anche a discapito dell’altro abituale protagonista Tyler Lockett.
Sia JSN che Bobo hanno guidato la squadra nelle ricezioni, rispettivamente con 63 e 61 yard.
Jaxon Smith-Njigba and Jake Bobo today
12 Targets
8 Receptions
124 Yards
2 TouchdownsThe Rookies put on a show. pic.twitter.com/sgFYkoALls
— Cam (@Camd3n_10) October 22, 2023
Finalmente JSN, dopo un inizio al di sotto delle aspettative, ha finalmente trovato il primo touchdown in NFL, mentre Jake Bobo ha ancora una volta esaltato le sue doti di catcher con una presa memorabile che gli è valsa il secondo TD, grazie al “challenge” chiamato da Pete Carroll dopo che inizialmente gli arbitri avevano chiamato un incomplete pass.
È la prima volta nella storia della franchigia che due ricevitori esordienti segnano un touchdown nello stesso tempo e nella stessa partita.
Le difficoltà dei Cardinals
La squadra ospite si presentava allo scontro divisionale con delle pesanti assenze, che ovviamente hanno avuto un impatto importante anche a causa della mancanza di profondità nel roster guidato da Jonathan Gannon.
L’assenza più importante ovviamente è quella di Kyler Murray, che almeno si è visto in sideline e sembrerebbe vicino al rientro. Josh Dobbs ha fatto quello che ha potuto, tenendo in partita i Cardinals soprattutto grazie agli scramble, ma nei passaggi si è dimostrato non all’altezza con solo il 57% di completi e 146 yard totali.
🚨 Update:
PubblicitàThe Arizona Cardinals are looking for Kyler Murray to return in Week 9 or 10. pic.twitter.com/jUojILCKcD
— NFL Rumors (@nflrums) October 22, 2023
Purtroppo l’attacco ha dovuto fare a meno anche della guardia titolare Elijah Wilkinson e la linea, soprattutto nel secondo tempo, ne ha risentito, non riuscendo più a generare varchi sufficienti a garantire un adeguato gioco di corsa, per dare respiro al braccio del QB.
Anche in difesa c’erano assenze pesanti, con Thompson, Clark ed Hamilton fuori dai giochi, tuttavia la giornata non ottimale di Geno Smith e compagnia ha permesso alle riserve di ritagliarsi il loro momento di gloria, con Garrett Williams autore di un intercetto e l’ex Joey Blount che ha forzato il fumble di Deejay Dallas durante un kick return.
La statistica sicuramente più eclatante per i Cardinals è sicuramente il differenziale punti nei secondi tempi, con ben 104 punti subiti a fronte di soli 30 punti segnati.
Questo significa che probabilmente, non avendo adeguati rimpiazzi, i titolari in entrambi i reparti sono costretti a fare gli straordinari finendo per esaurire le energie e la concentrazione ben prima della fine della partita.
I problemi in Red Zone
Si può ufficialmente dichiarare che i Seattle Seahawks hanno un problema in Red Zone. Nelle ultime tre partite la percentuale di TD è scesa al 33% e, oltre ai numeri, è l’atteggiamento della squadra ad essere preoccupante quando ci avviciniamo alla End Zone.
Contro i Cardinals, i Seahawks hanno registrato un misero 1 su 3, con l’unico TD segnato da Bobo, segnando poi un field goal e subendo un bruttissimo intercetto su un lancio decisamente corto da parte di Geno Smith.
Stavolta tuttavia gli errori non hanno compromesso la vittoria, come successo domenica scorsa contro i Cincinnati Bengals, ma probabilmente il ringraziamento deve andare alla difesa ed all’attacco decisamente sterile degli Arizona Cardinals.
Uno sguardo al futuro
Gli Arizona Cardinals dovranno molto presto prendere una decisione importante: visto l’andamento della stagione, si dovrà valutare se far rientrare Kyler Murray oppure se proseguire per tutto l’anno con Dobbs, aprendo di fatto la “caccia” a Caleb Williams.
Non sarà comunque semplice trovare un partner per una trade di Murray, visto il suo contratto, ma un eventuale nuovo infortunio complicherebbe forse definitivamente ogni possibile trattativa.
La squadra ha comunque bisogno di un’importante iniezione di talento, in quanto non basterà il solo cambio di QB per invertire la rotta, tuttavia almeno lo spirito combattivo continua ad essere presente e il cambio di coaching staff dopo la deludente scorsa stagione potrebbe essere stata una scelta giusta.
I Seattle Seahawks dovranno invece decisamente cambiare approccio, soprattutto in attacco, se vorranno mantenere un record positivo visto il calendario decisamente insidioso dei mesi di novembre e dicembre, con i Cleveland Browns prossimi avversari che chiuderanno il mese di ottobre.
Le successive sfide con Ravens, Rams, Niners (due volte), Dallas e Philly ci diranno se davvero la difesa è tornata ad essere un marchio di fabbrica di Pete Carroll, ma vedremo soprattutto se l’attacco guidato da Geno Smith potrà reggere all’impatto con difese decisamente più attrezzate rispetto a quelle affrontate fino ad ora.
Una cosa è sicura: i Seattle Seahawks non potranno permettersi di ripetere gli errori commessi in attacco nelle ultime due partite, se non vorranno uscire da queste sfide con un filotto di pesanti sconfitte.