Il riassunto di week 8 della NCAA 2023

Se va trovata una singola cosa che ha caratterizzato la week 8 NCAA del 2023, probabilmente è da ricercarsi nelle molteplici chiamate arbitrali quantomeno “dubbie” che hanno in molti casi deciso le contese.

La partita della settimana si giocava a Columbus, Ohio, nella leggendaria Horseshoe, casa dei Buckeyes, i quali ospitavano una lanciatissima Penn State, con il record ancora immacolato. Fin dalle prime battute l’antifona della partita è parsa piuttosto chiara: il match sarebbe stato molto duro, dominato dalle difese e deciso, probabilmente dai dettagli. Alla fine la spunta Ohio State 20-12, grazie ai suoi giocatori migliori: J.T. Tuimolaou in difesa e Marvin Harrison Jr. – AKA MaseratiMarv, grazie a Gus Johnson – in attacco, autori delle giocate decisive su entrambi i lati del pallone. In particolare, il figlio di Marvin Sr. Ha chiuso con 11 ricezioni per 162 yard e 1 TD, in una partita in cui Kyle McCord non ha raggiunto le 300 passing yards.

Senza nulla togliere ai Buckeyes, che hanno portato meritatamente a casa la W, c’è stata una chiamata – o meglio, una serie di chiamate, ma una in particolare – piuttosto dubbia a metà secondo quarto, quando è stato annullato uno scoop ‘n score di 90 yard ai Nittany Lions per un holding un po’ generoso, che ha poi portato un paio di giocate dopo dal potenziale 10-3 PSU al 3-10 OSU. In una partita a così basso punteggio sarebbe sbagliato credere che questo non possa avere inciso.

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Una grande occasione sprecata per Penn State, che ha dimostrato sì di potersela giocare anche con i migliori, ma che dimostra come forse, specialmente in attacco, le manchi ancora qualcosa.

Altro big match della settimana si giocava a Tuscaloosa, dove, come ogni terzo sabato di ottobre si sfidavano Tennessee Volunteers e Alabama Crimson Tide. Ci si aspettava molto da entrambe le parti: due squadre che hanno stentato a produrre spettacolo nella prima metà della stagione e che avevano entrambe già ceduto la propria imbattibilità. Era una partita che poteva e potrebbe essere uno spartiacque nella stagione di entrambe. A vincere è stata Alabama, secondo pronostico, ma non senza patemi.

Il primo tempo è stato un incubo per i 90 mila del Bryant-Danny Stadium: Tennessee ha marciato quasi senza problemi sulla difesa dei Tide, che in attacco sono stati praticamente nulli. L’unica cosa da salvare di primo tempo estremamente squilibrato è stato il risultato: un 20-7 per i Vols che non rispecchiava la disparità enorme vista in campo, grazie al solo TD concesso ai Vols da ben 3 viaggi in redzone.

Il secondo tempo la partita si è ribaltata: Tennessee non ha più mosso le catene offensivamente, grazie ad una pressione aumentata da parte della D Line di Bama, e in attacco Jalen Milroe ha trovato un ritmo che raramente quest’anno si è visto. 34-20 il finale, e Bama che resta imbattuta in conference e punta ormai dritta al titolo in Division, con l’obiettivo di affrontare Georgia nel Champioship.

Altro match “ranked” è stato giocato a Tallahassee, dove i padroni di casa di Florida State hanno vinto 38-20 contro degli ottimi Duke Blue Devils, padroni di campo e risultato per 3 quarti, prima di perdere leadership e, soprattutto, Riley Leonard, lo starting QB atterrato vigorosamente dalla D Line di FSU. Senza Leonard Duke si è fermata offensivamente e ha perso fiducia in difesa, facendo prendere il largo ai Seminoles. Jordan Travis fatica un po’ all’inizio ma poi tira fuori l’ennesima prestazione solida, che valida la settima vittoria della stagione.

L’ultima partita tra avversarie nel ranking era quella tra Utah e USC, in scena al Coliseum di Los Angeles e, come nei due precedenti con Lincoln Riley sulla panchina dei Trojans, è stata una partita combattuta, che Utah ha cercato di mettere sul piano fisico, e che alla fine è riuscita a vincere.

Una partita stupenda, chiusasi 34-32 dopo una rimonta quasi improbabile di USC, sotto 28-14 nel terzo quarto, e un finale al cardiopalma che ha portato gli Utes a calciare il field goal della vittoria allo scadere.

Eroi di giornata per la squadra di Kyle Wittingham sono il quarterback Bryson Barnes – il “pig farmer”, come ha sottolineato coach Wittingham a fine partita, contrapponendo il suo QB che per lavoro alleva maiali, e che probabilmente finito il college tornerà al suo allevamento, alla superstar Caleb Williams, QB di USC e già Heisman Trophy nel 2022 – e l’arma offensiva Sione Vaki, autore di una prestazione da 149 yard e 2 TD su ricezione e 68 yard in 9 portate. Un ragazzo che per tutta la sua vita ha giocato strong safety e che lo ha fatto anche con gli Utes fino a 2 settimane fa, quando a coach Wittingham è venuta l’idea di cambiargli lato del pallone, regalandogli forse una carriera.

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Parlando di arbitri, deve ringraziare gli uomini strisciati Washington, impantanata in una brutta partita casalinga contro Arizona State, e salvata sul finale (anche) da una non chiamata piuttosto scandalosa che riportiamo sotto. Come dice qualcuno “anche gli arbitri sanno che sono 7 anni anni che la Pac-12 non porta squadre ai Playoff”. 15-7 il finale.

Anche Texas porta a casa una sofferta W contro Houston, dopo aver concesso ai cougars il rientro. E anche a Houston una chiamata piuttosto dubbia getta una piccola ombra sul finale di gara. 31-24 il finale e Longhorns che possono proseguire la propria corsa verso la finale di conference.

Vince meritatamente una partita importante per la conference ma soprattutto per il morale dell’ambiente Miami: 28-20 al secondo Overtime contro una Clemson sempre più spenta offensivamente. Miami ha avuto un bel rebound emotivo dopo le 2 sconfitte in fila, ed è riuscita addopo averlo nonostante la notizia dell’infortunio di Tyler Van Dyke, che dovrà star fuori qualche settimana – forse fino a fine stagione. Dentro il freshman Emory Williams, che senza paura alcuna ha guidato i suoi senza strafare, ma sbagliando il meno possibile. Una bella risposta della squadra di Cristobal che, complici le sconfitte di Duke e di North Carolina, resta ancora in corsa per un posto al Championship.

Ecco, parlando di sorprese, la più grande è stata probabilmente vedere UNC perdere 31-27 in casa contro una Virginia che fino ad ora aveva battuto la sola William & Mary e aveva perso tutte e 5 le partite giocate contro avversarie di FBS. Colpo durissimo per Drake Maye e compagni che regalano una sconfitta proprio quando la loro stagione si faceva interessante.

Abbiamo aperto parlando di arbitri e chiamate controverse, quindi come non citare quanto accaduto tra Iowa e Minnesota. La solita partita di Iowa con pochissimi spunti offensivi e 2 total yard guadagnate nell’intero secondo tempo, che si è conclusa con la vittoria di Minnesota per 12-10. La controversia nasce dal punt che origina l’ultimo disperato drive degli Hawkeys: raccolto e riportato in endzone dal miglior giocatore in campo, il CB Cooper DeJean, con una giocata stupenda che ha infiammato il Kinnick Stadium, convinto di aver “sfangato” un’altra partita. Prima di ricevere il pallone, però, DeJean ha fatto un ambiguo movimento col braccio sinistro all’altezza del petto, e, da regolamento, se il braccio viene portato così in alto, tale movimento implica una richiesta di “fair catch”. Dopo una lunga review, la giocata viene annullata, dando quindi all’attacco di Iowa l’onere di segnare. Ma tutti allo stadio hanno immediatamente capito che ciò non sarebbe avvenuto, e quindi prima sconfitta nella division della stagione per Iowa, che rimette così in palio il posto al championship game che sembrava ormai quasi raggiunto dagli Hawkeyes dopo la vittoria a Madison.

Prima della carrellata di risultati finale un’ultima segnalazione: l’upset mancato davvero di un soffio di Oklahoma, che gioca una brutta gara casalinga contro UCF ritrovandosi a dover recuperare segnando 2 touchdown nella seconda metà dell’ultimo quarto e vincendo grazie alla difesa sulla 2pt conversion di UCF che avrebbe potenzialmente portato la gara al supplementare. Restano imbattuti i Sooners, restano ancora senza vittorie in BigXII i Knights, ma che partita.

Nella carrellata finale, procedendo per conference abbiamo:

Vittorie di Boston College e di Wake Forest in ACC, contro Georgia Tech e Pitt, che torna ai suoi (bassi) standard di questa stagione dopo l’exploit della scorsa settimana.

Nella BigXII vince ancora Oklahoma State, che supera 48-34 West Virginia e si porta a solo 1 vittoria da un bowl; vince Baylor 32-29 contro Cincinnati, vince BYU – anch’essa a 5 vittorie – che affossa Texas Tech, e stravince Kansas State 41-3 contro una TCU sempre più in difficoltà.

In BigTen Rutgers supera Indiana e arriva alla sesta vittoria stagionale che garantirà agli Scarlet Knights l’accesso a un bowl; torna alla vittoria Wisconsin che supera Illinois non senza soffrire 25-21 grazie al TD lanciato dal nuovo starter Braedyn Locke per Nolan Rucci a 27 secondi dal termine; vince Nebraska 17-9 su Northwestern in una partita non indimenticabile e stravince Michigan il derby con Michigan State, andando in trasferta ad East Lansing e concedendo la miseria di 182 yard totali all’attacco degli Spartans. 49-0 il risultato, e J.J. McCarthy sempre più incluso nella lotta per l’Heisman Trophy.

In Pac-12 torna alla vittoria Oregon che supera in casa 38-24 Washington State grazie ad un finale in crescendo – da segnalare le stupende divise throwback sfoggiate dalla University of Nike, oltre che l’ennesima prova maiuscola del RB Bucky Irving – e vince molto facile anche UCLA, 42-7 in casa di Stanford.

In SEC si chiude 7-3 una delle partite più brutte dell’anno – con una serie di errori quasi comici – tra Mississippi State e Arkansas: sesta sconfitta di una stagione davvero da dimenticare per i Razorbacks che sono riusciti a competere in ogni partita ma che alla fine non hanno ancora battuto un avversario di Power 5. Vince Missouri 34-12 su South Car, dimostrando una volta di più di meritare attenzione quando si parla di potenziali sleeper (dopo il bye andranno ad Athens ad affrontare i Bulldogs). LSU batte Army 62-0 e Ole Miss supera Auburn a domicilio 28-21 grazie alle 124 yard corse da Quinshon Judkins.

Da segnalare anche, prima di chiudere, la vittoria nella American di Tulane per 35-28 su North Texas, e le vittorie di Air Force 17-6 su Navy per la Mountain West, di James Madison 20-9 su Marshall in Sun Belt e quella di Liberty 42-35 su Middle Tennessee State in C-USA, queste 3 squadre ancora imbattute in stagione.

E con questo è tutto, appuntamento con il prossimo recap a tra 7 giorni!

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