Corvi nella giungla (Baltimore Ravens vs Cincinnati Bengals 27-24)

I Baltimore Ravens hanno un conto aperto con i Cincinnati Bengals. Lo scorso anno giocarono contro Joe Burrow e soci tre partite, perdendole tutte, soprattutto il Wild Card game dei playoff. C’è da dire che, nei tre precedenti contest i Ravens erano senza il loro quarterback titolare, assenza pesantissima che, come abbiamo visto nel match domenicale, cambia completamente le carte in tavola. Grazie ad un ottimo Lamar Jackson, i Ravens si sono imposti per 27 a 24, mostrando un football molto più fluido rispetto al week 1.

La partita, come da tradizione, è stata molto combattuta. Ad un iniziale vantaggio ospite con una corsa di Gus Edwards, i Bengals hanno risposto con un punt ritornato in touchdown per 81 yard da Charlie Jones, al suo primo touchdown in carriera. Si tratta del primo punt ritornato in end zone per i Bengals dal lontano 2012! A quel punto la partita si è un po’ ingolfata, con la difesa dei Ravens salita in cattedra, bloccando l’attacco di Burrow e intercettandolo in end zone con Geno Stone.

A quel punto le squadre si sono scambiate colpi su colpi e a spuntarla sono stati i Ravens, più bravi nel capitalizzare i drive offensivi con un paio di touchdown su passaggio. I Bengals non hanno offerto la loro consueta prestazione monstre in attacco, forse soffrendo un po’ troppo una difesa che, anche lo scorso anno, era sembrata riuscire a prenderne le misure.

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Sia via terra sia via aria i Bengals non hanno trovato molto successo. Burrow ha lanciato per 222 yard con 21 lanci su 41, segnato due touchdown e subito un intercetto; Joe Mixon non è andato oltre 59 yard di corsa e Tee Higgins è stato l’unico terminale offensivo ad avere successo, catturando 8 palloni per 89 yard e i 2 touchdown offensivi. Molto meglio si è mosso il reparto di Todd Monken, con un Jackson in grande spolvero, autore di un 24 su 33 al lancio per 237 yard e 2 touchdown, a cui ha aggiunto la solita solidità su corsa sbrogliando alcuni drive complicati. Ben supportato dai suoi running back e ricevitori, l’attacco dei Ravens è apparso bilanciato ed incisivo, potendo contare su una linea offensiva che ha garantito a Jackson ampia protezione (0 sack) e tanto tempo per lanciare.

In difesa non c’è stata la prova dominante messa in mostra contro i Texans, ma sono emersi come protagonisti due giocatori inaspettati. Il primo è Geno Stone, safety di riserva chiamata a sostituire Marcus Williams: per lui 9 tackle e un fondamentale intercetto in end zone anticipando Tee Higgins. Il secondo è Jadaveon Clowney, arrivato in estate in Maryland, e portatore di scompiglio nel backfield tigrato, con 4 tackle totali di cui 1 per perdita di yard, 1 sack, 2 QB hit e 1 passaggio deviato.

I Ravens, già pesantemente colpiti dagli infortuni in week 1, dovranno valutare nelle prossime ore le condizioni di Odell Beckham Jr., uscito nel primo tempo per un infortunio alla caviglia; peggio è andata ai Bengals, che hanno visto il loro quarterback riaggravare l’infortunio al polpaccio che lo ha tenuto fermo nel training camp. La settimana prossima, entro le mura amiche di Baltimore (2-0), arriveranno gli Indianapolis Colts; mentre per i Cincinnati Bengals (0-2) ci sarà da invertire il trend negativo volando a Los Angeles per affrontare i Rams nel Monday Night.

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Gabriele Balzarotti

Appassionato di USA e sport americani fin dall'adolescenza, le leggendarie imprese di Ray Lewis hanno reso la mia anima black and purple. Mente dietro alla "Strada verso il Draft", fucina di schede sui giovani talenti che arrivano in NFL, e conduttore di Podcast verso il Draft.

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