Uno sguardo al 2022: Las Vegas Raiders

Il 2022 rappresentava l’anno 1 del progetto “Las Vegas Patriots”, il tentativo di importare la mentalità vincente della squadra del New England nel mondo post apocalittico nero-argento dei Raiders. Il proprietario Mark Davis ha affidato le chiavi alla coppia di amici formata da Dave Ziegler, alla sua prima esperienza da General Manager, e Josh McDaniels, al suo secondo atto da head coach dopo il pessimo esordio a Denver.

Il risultato finale è stato un deludente 6-11, che è valso il terzo posto nella AFC West e l’esclusione dai Playoff. La stagione è stata piena di alti (pochi) e bassi (tanti) ma Ziegler e McDaniels hanno ancora la fiducia di Davis, che si è convinto che serva pazienza per costruire una squadra che possa essere costantemente competitiva. A pagare il conto è stato il QB Derek Carr, che ha perso definitivamente la fiducia della dirigenza ed è stato tagliato a fine stagione.

COME DOVEVA ANDARE…

Nel 2021 i Raiders erano arrivati ai Playoff nonostante una stagione travagliata e nella conferenza stampa di presentazione di Ziegler e McDaniels il proprietario Mark Davis aveva detto che non voleva sentir parlare di ricostruzione… dai Playoff si doveva ripartire per fare un ulteriore salto di qualità.

Pubblicità

I nuovi vertici dei Silver & Black hanno fatto infatti l’opposto di quello che aveva fatto Jon Gruden: prolungamento del contratto dei giocatori più rappresentativi come Derek Carr (pur con una struttura che desse alla squadra una via d’uscita qualora le cose fossero andate male), Maxx Crosby, Hunter Renfrow e Darren Waller. Evitata l’epurazione, Ziegler e McDaniels hanno dovuto in ogni caso chiamare a Las Vegas un grande numero di nuovi giocatori per sostituire i free agent in partenza e per cercare di rinforzare il roster.

Il trade che ha portato in nero-argento il WR Davante Adams, uno dei migliori nel ruolo, ha gasato la Raider Nation, convinta che la mossa avrebbe portato la scintilla per far fare il salto di qualità all’attacco.

…E COME È ANDATA

Gran parte della Raider Nation ha presto iniziato a chiedere la testa di McDaniels su un piatto nero-argento, ed è rimasta scandalizzata nel sentire Mark Davis dare fiducia all’head coach spingendosi addirittura a dichiarare che stava facendo un lavoro fantastico.

McDaniels e Carr non sono mai sembrati sulla stessa pagina, il QB ha mostrato di avere difficoltà a mettere in pratica quanto chiesto dal coach ed in più di una occasione ha dichiarato in risposta a delle critiche che stava semplicemente facendo quello che McDaniels gli chiedeva di fare. A sentire le voci dei bene informati Carr avrebbe sofferto soprattutto l’imposizione di evitare di chiamare troppi audible sulla linea di scrimmage, libertà che al QB era stata ampiamente concessa dalle gestioni precedenti.

Dopo la débâcle casalinga contro i derelitti Colts Carr si è presentato alla conferenza stampa molto scosso, e si è lasciato andare ad un lungo pianto un po’ per la frustrazione data dai risultati negativi ed un po’, probabilmente, perché sentiva che gli ultimi granelli di sabbia stavano scivolando giù nella clessidra. La squadra ha reagito con tre vittorie consecutive ma le prestazioni di Carr contro Rams e Steelers nelle successive uscite hanno convinto il coaching staff e la dirigenza a staccare definitivamente la spina, dando la squadra in mano al backup Jarrett Stidham per le ultime due partite della stagione.

COSA HA FUNZIONATO…

A tratti l’attacco nero-argento ha fatto divertire, con un Davante Adams spettacolare capace di ricevere in qualunque condizione (100 ricezioni per 1516 yard e 14 TD). Nono in NFL per ricezioni, terzo per yard nel gioco aereo e primo per TD su ricezione, il numero 17 ha consolidato il suo status di All-Pro.

Il RB Josh Jacobs ha reagito alla scelta dei Raiders di declinare l’opzione sul quinto anno del suo contratto da rookie regalando una stagione fantastica, che lo ha visto vincere il Jim Brown Award (il premio istituito quest’anno per celebrare il leading rusher NFL). Il numero 28 ha messo a statistica 340 corse per 1653 yard (4.9 di media) e 12 TD.

In difesa Maxx Crosby si è confermato uno dei più completi DE della lega. Il numero 98 si è dimostrato una garanzia come pass rusher con 12.5 sack (8° assoluto) ma anche un ottimo run stopper; non solo ha messo a statistica 89 tackle (secondo in NFL tra i defensive linemen) ma addirittura 22 tackle for loss (leader NFL nella categoria). Negli Special Teams si sono confermati ad altissimi livelli il P A.J. Cole e il K Daniel Carlson.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

La difesa ancora una volta ha tradito, confermandosi nei bassifondi della lega. Il nuovo defensive coordinator Patrick Graham ha una filosofia difensiva piuttosto complicata e apparentemente i giocatori a roster non erano in grado di seguirlo. Resta però il dubbio che lui non sia stato capace di adattare le sue richieste al materiale umano a disposizione. Graham è stato comunque confermato da McDaniels e nel 2023 dovrà dimostrare di saper portare il suo reparto a livelli accettabili.

Pubblicità

Una delle delusioni più grandi in difesa è stato il pass rusher Chandler Jones, arrivato a Las Vegas per contribuire a risolvere il costante problema della poca pressione sul QB messa dai nero-argento e per facilitare il lavoro di Crosby. Jones è stato un soprammobile per quasi tutta la stagione, e quando ha iniziato a darsi una scossa ha subito un infortunio che lo ha costretto nella Reserve/Injured list.

In attacco gli infortuni subiti dal WR Hunter Renfrow (leading receiver e Pro Bowler nel 2021) e dal TE Darren Waller hanno limitato le armi a disposizione di McDaniels ed hanno contribuito alla stagione sottotono di Derek Carr. A quanto dicono gli insider i Raiders avrebbero rifiutato una scelta al secondo round offerta dai Packers per Waller quando si stava avvicinando la fine della finestra dei trade, ma Waller non ha potuto contribuire attivamente alla causa della squadra (28 ricezioni totali per 388 yard e 3 TD).

E ADESSO?

Adesso aumenterà la pressione sulla coppia Ziegler-McDaniels, che hanno iniziato a ricostruire il roster a partire dalla posizione di QB, scegliendo l’ex Patriots e 49ers Jimmy Garoppolo. Alla scelta numero 7 del primo round del Draft difficilmente sarà disponibile uno dei top QB in uscita dal college, ma è quasi certo che nei round successivi la squadra scelga un rookie QB da far maturare dietro a Garoppolo e crescere nel sistema prima che gli si chieda di contribuire sul campo.

Almeno stando alle loro dichiarazioni, Ziegler e McDaniels non si faranno influenzare da pressioni esterne. L’head coach ha detto che prendere il quinto miglior QB della classe di rookie solo perché hai necessità nel ruolo si è spesso dimostrato un passo falso gravissimo per le squadre NFL e che i Raiders faranno le loro valutazioni dopo aver studiato approfonditamente i vari prospetti.

I Raiders hanno ceduto ai Giants il TE Darren Waller, un ottimo giocatore quando disponibile ma purtroppo spesso infortunato nelle ultime due stagioni. Lo scorso anno secondo alcuni insider la squadra aveva rinunciato ad una scelta al secondo round offerta dai Packers, mentre stavolta hanno accettato una scelta al terzo round (la numero 100 assoluta) per il 31enne TE.

Attualmente non c’è grande entusiasmo nella Raider Nation, ma sappiamo tutti che la formula magica non esiste e che fare mosse guidati dalla disperazione o dalla fretta porta spesso le squadre a fare passi indietro anziché in avanti. Sarà una offseason animata, e seguiremo certamente con grande interesse le mosse dei Raiders in Free Agency e nel Draft.

T.Shirt e tazze di Huddle Magazine Merchandising

Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.