Uno sguardo al 2022: Jacksonville Jaguars

Per i Jaguars la storia recente è divisa inequivocabilmente in due dalla prima scelta di Trevor Lawrence nel Draft di due anni fa. Eppure, la prima stagione con il quarterback da Clemson al timone si è rivelata verrà ricordata soprattutto per il disastro assoluto di Urban Meyer da head coach di Jacksonville. Motivo per cui, sotto la nuova gestione di Doug Pederson, era atteso un immediato cambio di marcia.

COME DOVEVA ANDARE…

I Jaguars non avevano mai avvicinato un record positivo dalla straordinaria cavalcata fino al Championship del 2017, anzi erano crollati fino a 1-15 un paio di stagioni dopo e flebilmente risaliti al 3-14 della scorsa annata. Vero che Pederson non può fare miracoli, ma i tanti rinforzi della scorsa free agency per supportare Lawrence e, soprattutto, l’attesissima crescita dello stesso quarterback mostravano spiragli di ripresa immediata. Un record vicino al 50% di vittorie, magari provando a lottare per un posto ai playoff, poteva essere lo scenario plausibile per Jacksonville ai blocchi di partenza.

… E COME È ANDATA

Il doppio obiettivo è stato centrato, dopo un avvio di stagione in cui era parso irraggiungibile. I Jaguars hanno perso sei delle prime otto partite giocate, sette delle prime dieci, otto delle prime dodici e, con il record di 4-8 dopo la disfatta di Detroit, tutto sembrava nuovamente da buttare. Un finale di regular season fenomenale di Lawrence e compagni ha garantito cinque vittorie consecutive e, sfruttando una Division in pessima forma tra Titans (7-10), Colts (4-12) e Texans (3-13), il successo in Week 18 contro Tennessee ha garantito un record positivo, la conquista della AFC South e il ritorno ai playoff. La vera impresa, però, è arrivata nel Wild Card Game contro i Chargers: dopo un primo tempo da incubo, in cui Jacksonville ha toccato il -27 e visto Lawrence lanciare quattro intercetti, la squadra di Pederson ha eccezionalmente rimontato grazie ai quattro touchdown pass del quarterback e vinto allo scadere con un field goal di Riley Patterson. Nel Divisional contro i Chiefs, invece, i Jaguars hanno avuto una ghiotta occasione per l’infortunio alla caviglia di Patrick Mahomes, ma si sono dovuti arrendere dopo due pesanti palle perse nel finale. Nel complesso, comunque, il bilancio stagionale è più che positivo.

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COSA HA FUNZIONATO…

In attacco sono tante le soddisfazioni che la mente offensiva di Pederson è riuscita a togliersi, riuscendo a far funzionare un reparto distrutto dal passaggio di Meyer. Il talento di Lawrence ha ancora numerosi risvolti nascosti, ma le 4.113 passing yard con il 66% al lancio, 25 touchdown pass e 5 rushing touchdown con appena 8 intercetti sono un ottimo upgrade rispetto alla deludente stagione da rookie. Non a caso, il passer rating è passato da un terribile 71.9 a un più che convincente 95.4. Tanto del merito è di Christian Kirk, arrivato dai Cardinals con un contratto pesante, ma che ha rispedito le polemiche al mittente con 1.108 yard e 8 touchdown, oltre a ben 18 giocate da più di 20 yard. Non contento, Kirk ha aggiunto 130 receiving yard e 2 touchdown nei playoff. Ottimo secondo violino è stato Zay Jones, autore di 823 yard e 5 touchdown, salito di colpi in post-season con 157 yard e 1 touchdown, e anche il tight-end Evan Engram ha fatto il suo, con 73 ricezioni su 98 target, 766 yard e 4 touchdown. Tutto ha contribuito alla buona produzione al lancio e a 208 primi down su ricezione, che pongono i Jaguars nella top 10 di NFL in questo particolare aspetto.

Statistica da prime dieci nella Lega anche quella relativa ai touchdown in totale, perché ai 25 touchdown pass di Lawrence si sono aggiunte 16 corse vincenti. Il rientro di Trevis Etienne è stato fondamentale in questo senso e la scelta numero 25 del Draft 2021, che ha saltato per infortunio l’intera stagione da rookie, ha collezionato 1.125 rushing yard in 220 portate, con l’ottima media di 5.1 a giocata. Non tantissimi i 5 touchdown, soprattutto a fronte di 3 fumble persi, confluiti in un differenziale che andrà migliorato nel tempo. L’offensive line ha faticato a costruire la propria dimensione definitiva, ma ha trovato un sicuro titolare per il futuro in Walker Little. Ciò vale soprattutto ora che Jawaan Taylor, reduce da un’altra stagione senza sosta in cui ha ben figurato soprattutto in pass-protection, è volato ai Chiefs in sede di free agency. Resta qualche dubbio da sciogliere su un buon reparto, con due solidi uomini di esperienza in Brandon Scherff e Cam Robinson, ma che necessita di innesti mirati al Draft.

La difesa di Jacksonville ha vissuto una stagione di alti e bassi. La debacle del 2021, con 26.9 punti subiti a partita, è stata superata e il reparto si è assestato nella media NFL a quota 21.4 di media. Il reparto è riuscito a contenere le corse avversarie sotto le 2.000 yard in totale (1.951), mentre meno bene ha fatto contro i quarterback affrontati. Positivo il numero dei tackle for loss (80), degli intercetti (14) e dei fumble forzati (17) e recuperati (13), ma anche dei touchdown derivati dai turnover, ben quattro. Tra i singoli, i migliori sono stati il solito Josh Allen, autore di 57 tackle, 7 sack, 11 tackle for loss, 4 fumble forzati e 2 recuperati, nel front seven e il sorprendente cornerback Tyson Campbell, volato a 70 tackle, ben 15 pass deflected, 3 intercetti e 2 fumble recuperati alla seconda stagione nella Lega. Pazzeschi i numeri di Foyesade Oluokon, record-man in NFL con 150 tackle in solitaria, parte dei 184 totali, e capace anche di 2 sack, 12 tackle for loss, 5 pass deflected, 2 fumble forzati e 2 recuperati. Fondamentali anche i 9.5 sack pressoché equamente suddivisi tra i defensive end Arden Key (4.5) e Dawuane Smoot (5), così come il contributo tra le safety di Andre Cisco, che ha concesso appena 14 ricezioni agli avversari. Dal canto suo, anche la prima scelta assoluta al Draft dello scorso anno, Travon Walker, non ha demeritato con i suoi 3.5 sack e 5 tackle for loss, ma i margini di miglioramento sono ancora tutti da scoprire.

Grande stagione anche per il kicker Patterson, che ha centrato i pali 30 volte su 35 in regular season, fallendo un solo extra point sui 37 tentati e risultando perfetto nei sette tentativi ai playoff, e per il punter Logan Cooke, che ha toccato il career-high a quota 49.3 yard di media nei 58 casi in cui è stato chiamato a calciare.

… E COSA NON HA FUNZIONATO

La crescita di Lawrence, esponenziale nel passaggio dalla gestione Meyer a quella di Pederson, non può e non deve porsi limiti. L’attacco dei Jaguars non ha registrato vere e proprie delusioni, al di fuori di un James Robinson messo ai margini e poi spedito ai Jets a stagione in corso, ma allo stesso modo non ha brillato tanto da essere nella top 10 in una qualsiasi statistica di rilievo. Le 4.148 passing yard pongono il quarterback nella media NFL, così come i 25 touchdown pass, mentre il 66% al lancio e i soli 8 intercetti sono numeri degni del suo talento. Il parco ricevitori è di ottimo livello e può contare sul fondamentale rientro di Calvin Ridley dopo la squalifica, mentre Jacksonville è ancora in cerca di un secondo runningback alle spalle di Etienne, che possa essere più incisivo del compagno in red zone. Qualcosa resta da sistemare anche in offensive line, perché la partenza di Taylor, senza dubbio il talento più cristallino del reparto, necessita di essere sostituita con un altro prospetto di valore al prossimo Draft.

Nel reparto di difesa, invece, qualche mancanza si è fatta più evidente. I Jaguars hanno lasciato via libera ai quarterback avversari, concedendo ben 4.055 passing yard, il quinto numero più alto in NFL dopo Titans, Vikings, Lions e Raiders, ma anche 25 touchdown pass e 211 primi down al lancio. Anche i 35 sack sono un numero insufficiente per definirsi soddisfacente e, di rimando, Jacksonville ha guadagnato appena 203 yard con questa modalità. Nella linea difensiva a tre nessuno ha brillato, certamente non Folorunso Fatukasi, che in 14 partite giocate ha collezionato appena 24 tackle, 1.5 sack e 2 tackle for loss. Tra i linebacker, invece, la principale delusione è stata Devin Lloyd, che, nonostante i 115 tackle in tutto, non ha mai generato guadagni di terreno, né con sack né con tackle for loss. In secondaria è stato insufficiente il rendimento del cornerback Darious Williams, che ha concesso 44 ricezioni agli avversari senza mai forzare un intercetto, e della safety Rayshawn Jenkins, che, nonostante i tre turnover, ha concesso una ricezione nel 79% dei target in cui è stato coinvolto (41 su 52).

E ADESSO?

Dopo i fuochi d’artificio della scorsa offseason, i Jaguars sono stati la squadra più tranquilla in questo avvio di free agency. Unici insieme ai Ravens a non prelevare alcun giocatore da altre squadre, hanno posto il franchise tag sul tight-end Engram, prolungato i contratti della safety Andrew Wingard, del defensive end Adam Gotsis e del cornerback Tre Herndon e nulla più. Persi Taylor e Key, Jacksonville quasi sicuramente lascerà partire il cornerback Shaquill Griffin, che ha giocato soltanto cinque partite nella scorsa stagione, mentre proverà verosimilmente a trattenere il defensive end Smoot e il kicker Patterson. Il rientro di Ridley, grazie al quale Pederson si aspetta un ulteriore salto di qualità di Lawrence, allontana Marvin Jones, reduce dalla stagione meno brillante a Jacksonville, che resterà soltanto nel caso in cui accetti un ruolo da comprimario. Dette le necessità dei Jaguars al Draft, poste in entrambe le linee e in secondaria, alla franchigia non resta che augurarsi che il prossimo futuro possa essere tanto brillante quanto il finale della scorsa stagione.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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