Snowball Storm (Buffalo Bills vs Miami Dolphins 32-29)

Nonostante un 3° quarto a dir poco disastroso su ambo i lati del pallone, che gli aveva fatti precipitare dal 21-13 dell’intervallo al 21-29 di inizio ultimo 4°, i padroni di casa, trascinati da un Josh Allen in formato motoslitta, riescono ugualmente ad avere la meglio sugli acerrimi rivali dei Dolphins, usciti sconfitti al termine di un match al cardiopalma, interrotto momentaneamente nel 2° quarto a causa delle palle di neve lanciate ininterrottamente in campo dalla Bills Mafia presente all’Highmark Stadium, e conclusosi, con il punteggio di 31-29, nel bel mezzo di un’improvvisa tormenta di neve grazie al calcio allo scadere trasformato dal Kicker Tyler Bass.

Dopo un rapidissimo punt per parte, sintomo dei motori ancora tutto sommato freddi, la partita si è improvvisamente accesa, permettendoci di assistere ad addirittura 6 segnature consecutive prima del riposo.
Inizialmente sono gli ospiti a passare in vantaggio, merito del FG di 39 yard trasformato dal Kicker Jason Sanders al termine di un drive interminabile, durato quasi 8 minuti, condotto magistralmente dal QB Tagovailoa ma arenatosi in piena Redzone a causa del sack messo a segno da Shaq Lawson, uno dei tanti giocatori ritornati in quel di Buffalo nel corso di questa stagione.
Decisamente antitetico il drive successivo dei Bills, letali nell’andare a segno in meno di 2 minuti, merito di un drive lampo, mortifero, aperto dalla ricezione da 45 yard del TE Dawson Knox e suggellato dal TD di un altro Tight End, Quinton Morris, scarsamente utilizzato ma letale in questa circostanza.
Neanche il tempo di festeggiare ed ecco che i Dolphins si ritrovano nuovamente nella redzone avversaria, complici gli ormai ridondanti placcaggi mancanti dai difensori dei Bills, incapaci di atterrare il RB Raheem Mostert prima che quest’ultimo abbia macinato la bellezza di 67 yard. Fortunatamente per i padroni di casa, Tua e compagni di inceppano nuovamente sul più bello, dovendosi accontentare del FG del 6-7.
Questa volta sono i Bills, trascinati dalla coppia Cook – Davis,  a condurre un drive eccellente, durato quasi 7 minuti e concluso con il TD ricevuto dal RB Nyheim Hines per il momentaneo 14-6.
Con 8 minuti rimanenti sul cronometro, un’eternità per l’andazzo che aveva preso il match, c’è stato ancora il tempo per assistere ad un TD per parte, avendo il RB James Cook risposto prontamente alla segnatura del RB avversario Salvon Ahmed, mandando le squadre negli spogliatoi sul punteggio di 21-13 per i padroni di casa.
Con il TD ricevuto dal rookie James Cook, i Bills arrivano a quota 69 punti segnati negli ultimi 2 minuti di gioco, rafforzando il primato in questa speciale classifica.

Al rientro dagli spogliatoi, terminati gli appena 15 minuti di riposo, sembra essersi rotto qualche ingranaggio nel fino a quel momento  spumeggiante attacco dei Bills, dimostratosi improvvisamente incapace di muovere la catena, finendo per concludere con un misero punt i primi 4 drive offensivi della ripresa, complice l’infortunio occorso al Centro Mitch Morse, l’indiscussa pietra angolare dell’O-Line.
Gli ospiti, vistosamente ingolositi, non si son fatti certamente pregare ed hanno prontamente approfittato di questo inaspettato momento di appannamento degli avversari, andando dapprima a segno con la ricezione da 67 yard del velocissimo WR Jaylen Waddle e rincarando in men che non si dica la dose con il  TD messo a referto dal compagno di merende Tyreek Hill, beneficiando dell’errore da matita rossa dello special teamer Cam Lewis, ingenuo nel franare addosso al punter Morstead, proprio quando il drive poteva considersi sostanzialmente concluso con un rapidissimo 3rd&Out. 26-21 Dolphins (conversione da 2 punti fallita) ed inerzia della partita completamente ribaltata.
Agli albori del quarto conclusivo i Bills sono palesemente scossi, confusi, pienamente nel pallone, tanto da permettere al DE Jaelan Phillips di forzare uno strip sack potenzialmente mortifero per l’esito finale della contesa, sebbene i Dolphins, nuovamente inconcludenti, debbano accontentarsi di un semplice FG, quello del 29-21.
Con 11 minuti rimanenti sul cronometro, le idee a dir poco confuse ed una tormenta di neve in corso, Josh Allen, da vero leader qual è, decide improvvisamente di caricarsi la squadra sulle spalle, piazzando dapprima una fantastica corsa da 44 yard e imbeccando poi il TE Dawson Knox in piena endzone per il TD del 29-29, merito di una 2-point conversion thriller, portata a termine in prima persona dallo stesso numero 17 e convalidata solo in seguito ad una revisione da parte degli arbitri.
Tagovailoa & Soci, chiamati immediatamente a rispondere, sono invece contratti al punt, merito di una difesa finalmente rocciosa, il pubblico in delirio ed una nevicata ormai fittissima.
Con il ticchettio del cronometro che scorre, i padroni di casa hanno ancora tutto il tempo di condurre un drive lungo, variegato, a dir poco impeccabile, riuscendo ad alternare corse e passaggi brevi, costringendo l’HC Mike McDaniel ad esaurire i Timeout prima, e ad assistere impotente all’insaccarsi del perfetto calcio di Tyler Bass dopo. 32-29 il punteggio finale.

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Con questa vittoria di importanza capitale, tanto l’avversario affrontato quanto per il modo in cui è maturata, i Buffalo Bills centrano il 5° successo consecutivo, il 3° contro una rivale divisionale, conquistando aritmeticamente un biglietto per la postseason (raggiunta per il 4° anno consecutivamente) e mantenendo la vetta dell’intera AFC con una partita di vantaggio sui Kansas City Chiefs, attesi questa sera da un impegno tutt’altro che proibitivo, dovendo affrontare i derelitti Texans davanti al proprio pubblico.
I Dolphins invece, costretti al 3° K.O. consecutivo e arenati a 8 vittorie, potrebbero clamorosamente essere agganciati tanto dai Jets quanto dai Patriots, con i primi che ospiteranno i lanciatissimi Detroit Lions, ancora a caccia di un posto ai Playoff, ed i secondi che faranno visita agli altalenanti Las Vegas Raiders dell’ex Josh McDaniels.

Josh Allen, da vero leader qual è, si è letteralmente caricato la squadra sulle spalle nel momento di maggior difficoltà, disputando una partita pressappoco fantastica, conclusa con 25/40 passaggi completati, 304 passing yard, 4 TD ed un passer rating di 119.2, impreziosendo il tutto, come se ancora non bastasse, con 10 portate per 77 yard di guadagno.
Con questi 4 TD, il n°17 raggiunge proprio Dan Marino, storico QB dei Dolphins, a quota 171 (incluso uno ricevuto), ad una sola segnatura dal diventare il QB ad aver ammassato più TD nei primi 5 anni di carriera.
Di importanza capitale l’apporto del TE Dawson Knox, finalmente coinvolto con maggiore frequenza nel Game Plan offensivo ed artefice di una partita da 6 ricezioni, 98 yard ed 1 TD, quello del 29 pari, rivelatosi pressappoco decisivo per la rimonta.
Con un Diggs, ormai sorvegliato speciale, limitato a sole 5 ricezioni per 60 yard, è risultato decisivo il contributo dei vari McKenzie e sopratutto Gabriel Davis, dimostratosi finalmente estremamente efficace nei momenti “clutch” dell’incontro.
Il gioco di corsa, apporto di Josh Allen escluso, continua invece a latitare, risultando però fondamentale nell’ultimo decisivo drive del match.

Dall’altro lato della barricata, il QB Tagovailoa, reduce da due partite a dir poco insufficienti, ha messo in mostra una prova tutto sommato ordinata ma priva di guizzi degni di nota, concludendo la sfida con 17/34 passaggi completati, 234 passing yard e 2 TD, quelli ricevuti dal terribile duo Hill – Waddle, sagaci nel punire i grossolani svarioni della secondaria dei Bills.
Il Running Game, pressochè nullo nelle prime 13 usciti stagionali (28° posto nella lega con nemmeno 100 Y/G accumulate), è decisamente esploso, a maggior ragione nella prima frazione di gioco, beneficiando della miriade di placcaggi mancati dai difensori avversari, dimostratisi per l’ennesima volta vulnerabili contro le corse esterne (vedi partite contro Jets e Packers).
L’ex 49ers Raheem Mostert, privato del compagno di merende Jeff Wilson, ha concluso il match con 136 yard in sole 17 portate, generando una media di addirittura 8.0 Y/A, naturalmente inflazionata da quella big play da 67.
Decisamente solido anche l’altro RB, quel Salvon Ahmed sprofondato nelle gerarchie ma autore di una prova solidissima: 6 portate, 43 yard (7.2 Y/A) ed 1 TD.

Passando al lato difensivo del pallone, oltre all’ormai cronica e poc’anzi menzionata difficoltà nel chiudere i tackle, la prova della secondaria, eccezion fatta per l’errore di comunicazione in occasione del TD segnato da Jaylen Waddle, è stata tutto sommato positiva, a maggior ragione se consideriamo il livello dei WR avversari, Waddle e Hill su tutti, indubbiamente il duo più temibile dell’intera lega. Decisamente in affanno la secondaria dei Dolphins, complice una serie infinita di assenze, apparsa molto frequentemente in ritardo e palesemente troppo fallosa, consentendo agli avversari di muovere la catena mediante i fazzoletti gialli lanciati in campo dalla crew arbitrale.

Nel prossimo turno, proprio la vigilia di Natale, i Buffalo Bills fanno visita ai derelitti Chicago Bears, stabilmente arenanti sul fondo della NFC North, con l’unico intento di centrare il 6° successo consecutivo, quello potenzialmente valevole della conquista della AFC East per il 3° anno consecutivo e di vitale importanza per mantenere la vetta dell’intera Conference.
I Dolphins invece, ormai tallonati da Jets e Patriots, ospiteranno anch’essi un team della NFC North, quei Green Packers tanto deludenti quanto ancora estremamente imprevedibili, in quello che si prospetta un incontro pressappoco decisivo per evitare di buttare al vento quanto di buono fatto prima di queste ultime 3 sciagurate partite.

A cura di Luca Poglio

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Buffalo Bills Backers Italy

Una sola ed unica penna che scrive, portavoce di una piccola grande famiglia accomunata da una scriteriata passione per i Buffalo Bills.

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