Danni (col)laterali (New England Patriots vs Las Vegas Raiders 24-30)

I Raiders e i Patriots si sono scambiati punt e auguri di Natale ed hanno fatto il possibile per cercare di non vincere la partita, ma alla fine il regalo confezionato da Jakobi Meyers non poteva essere lasciato chiuso sotto l’albero e Chandler Jones lo ha scartato e si è involato fino alla end zone per mostrarlo ai tifosi sugli spalti.

Riavvolgiamo il nastro di qualche secondo. I Raiders erano riusciti a raddrizzare una partita ormai persa con un TD che lascerà per sempre dubbi. Con un secondo e 10 da giocare dalle 30 di New England e 37 secondi residui il QB nero-argento Derek Carr, autore fino a quel momento di una prestazione mediocre, lancia profondo in end zone verso il più improbabile dei target: Keelan Cole. Il WR ha il DB Marcus Jones attaccato come una cozza allo scoglio ma ha guadagnato quei centimetri sufficienti a ricevere in sicurezza la palla; il piede destro è il primo a toccare terra in end zone, mentre il sinistro è proprio al confine. Dal campo gli arbitri danno il TD ma le segnature sono tutte riesaminate per sicurezza e in questo caso l’azione viene rivista più e più volte da tutte le angolazioni disponibili senza che gli arbitri possano trovare una prova certa e inconfutabile che la punta del piede sinistro abbia toccato la zona bianca esterna. La formula recitata dal referee Ron Torbert, alla fine, è “the play stands as called” (il risultato dell’azione resta quello chiamato sul campo), sintomo che anche agli arbitri sono rimasti dubbi.

Dopo la partita il pool reporter Mike Reiss, l’unico autorizzato a sentire la voce degli arbitri, ha raccolto questa dichiarazione da Walt Anderson, NFL Senior VP of Officiating:

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“Abbiamo ingrandito le immagini quanto più possibile e non c’era niente che fosse chiaro e evidente né in un senso né nell’altro. Se la chiamata sul campo fosse stata di passaggio incompleto non saremmo stati in grado di cambiare neanche quella.”

Archiviamo il TD, perché c’è di meglio… molto di meglio. Sul 24-24, con 32 secondi sul cronometro e 2 timeout residui i Patriots hanno cercato di portarsi in posizione da field goal ma la pressione della difesa nero-argento e l’imprecisione di Mac Jones hanno tenuto la squadra fuori dal range della gamba del K Nick Folk. Con tre secondi residui e partendo dalle proprie 45 Belichick è pronto a giocarsela all’overtime. L’head coach sa che Jones non ha il braccio per un lancio in end zone e Matt Patricia chiama una corsa nella speranza di prendere impreparata la non sempre impeccabile difesa dei Raiders. il RB Rhamondre Stevenson arriva quasi indisturbato fino alle 32 di Las Vegas e vedendosi chiuso improvvisa un passaggio all’indietro per Jakobi Meyers, che a sua volta prova a prolungare l’azione lanciando in direzione di Mac Jones. L’altro Jones, Chandler, di nero vestito e mimetizzato sul logo nero di metà campo, si impossessa della palla, sotterra il QB con uno stiff arm che entrerà nella leggenda e si invola in end zone per il TD del 30-24.

“Ho provato ad essere un eroe”, ha detto dopo la partita uno sconfortato Meyers. “Non ho proprio visto quel tizio”. Belichick ha glissato, limitandosi a dire che la squadra aveva commesso un errore, ma ci piacerebbe essere una mosca nella sala riunioni quando l’head coach affronterà l’argomento a porte chiuse con i giocatori.

I Raiders gioiscono, ed è giusto così, ma la realtà dei fatti è che la squadra stava per buttare alle ortiche per la quinta volta un vantaggio a due cifre dopo un buon primo tempo chiuso 17-3 con due TD pass di Carr per il rientrante Darren Waller e per Mack Hollins.

A conti fatti la difesa nero-argento ha giocato meglio dell’attacco, nonostante tutto. Dei 24 punti totali realizzati dai Patriots 7 vengono da un pick-six lanciato da Carr ad inizio secondo tempo e nel corso della gara gli ospiti sono riusciti a convertire solo 2 terzi down su 13 (15.4%). Gli uomini del criticato defensive coordinator Patrick Graham nel primo tempo hanno impedito a Jones e compagni di segnare un TD nonostante tre tentativi dentro le 2 yard ed hanno forzato tre punt, uno dei quali poi bloccato da Malcolm Koonce.

Nel secondo tempo l’attacco nero-argento è stato a lunghi tratti inguardabile, e le scelte del play caller McDaniels hanno in alcuni frangenti lasciato ancora una volta perplessi. Dopo l’intercetto di Carr riportato in end zone dai Patriots, la squadra nero-argento è stata costretta al punt in cinque drive consecutivi, tre dei quali chiusi dopo appena tre azioni. In queste condizioni era praticamente impossibile mantenere il vantaggio accumulato nel primo tempo e la vittoria ottenuta nel finale non può che essere considerata miracolosa. Certamente Carr è stato limitato dagli infortuni nella linea offensiva visto che come guardia a destra è partito titolare il backup Hroniss Grasu al posto dell’infortunato Alex Bars e a sinistra Jordan Meredith, attivato per l’occasione dalla Practice Squad, ha dovuto sostituire dopo poco il titolare Dylan Parham.

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I Raiders si sono dimostrati indisciplinati, con 13 penalità per 90 yard accettate dai Patriots. Tante sono state le penalità pre snap in attacco, una cosa inaccettabile a questo punto della stagione. Per la rattoppata OL nero-argento sicuramente creava tensione l’idea di affrontare Matt Judon (14.5 sack in stagione), Josh Uche (10.5) e Deatrich Wise (6.5) e alla fine aver concesso solo 3 sack è quasi una vittoria.

I Patriots (7-7 dopo la sconfitta di Las Vegas) non hanno attaccato più di tanto la sospetta difesa sui passaggi dei padroni di casa, ma anche approfittando dell’assenza del grosso defensive tackle Andrew Billings hanno colpito sul terreno, correndo per ben 206 yard totali e una media di 6.4 a portata. Il RB principale Stevenson ha portato palla 19 volte per 172 yard (9.1 di media) e 1 TD. Il QB Mac Jones, Pro Bowler lo scorso anno con McDaniels come Offensive Coordinator, ha giocato forse la sua peggiore partita della carriera da professionista (13/31 e 112 yard, 0 TD pass) ed ha spesso apertamente sfogato la sua frustrazione urlando contro i compagni. E’ stata una stagione difficile per Jones, infortunatosi ad inizio stagione e costretto a saltare tre partite, sostituito da Bailey Zappe. Le ultime tre partite della stagione non sono solo importanti per l’accesso ai Playoff, ma sono anche un banco di prova per il QB.

I Raiders (6-8) sono ancora matematicamente in corsa per i Playoff, ma pensare troppo a quel traguardo non ha alcun senso visto che i nero-argento non hanno alcun controllo su quell’aspetto avendo squadre con due vittorie di vantaggio davanti. Tutto quello che possono fare Carr e compagni è cercare di vincere le restanti tre partite pensando ad una partita per volta. Ad aspettarli ci sono gli Steelers (6-8) nella partita in cui si celebrerà Franco Harris e il 50° anniversario della Immaculate Reception, i 49ers (10-4) e i Chiefs (11-3). Sia 49ers che Chiefs sono già matematicamente ai Playoff.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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2 Commenti

  1. Meyers con quella cavolata non ha fatto altro che allungare l’agonia di un’altra settimana.
    si meritava la sconfitta.

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