Radio Bonanza Power Ranking – Week 4
Torna il Power Ranking di Radio Bonanza, quello che contiene più citazioni al mondo! Per ogni squadra è indicato il movimento in classifica rispetto alla scorsa settimana.
- Philadelphia Eagles (+1) – La pioggia battente non spegne il fuoco che arde in Hurts & Co. Unica squadra imbattuta, quando non possono lanciare corrono che è una meraviglia. A un certo punto sembrano cedere terreno, ma la difesa chiude a 4 mandate. Talentuosi, versatili, inappuntabili: in questo momento sono i Guthrie Govan della NFL.
- Buffalo Bills (+1) – Josh non è in giornata e non ricorda i riff roventi del suo omonimo Josh Homme con i Kyuss. E se anche in una giornata così, i Bills riescono a portarsi a casa una W rimaniamo ancor più affascinati per il ruolo che potranno avere in questa stagione NFL.
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- Kansas City Chiefs (+3) – Pat Mahomes irrompe nella sfida contro i Bucs con quella dose di malsanità con cui Heath Ledger irrompeva in scena nel Cavaliere Oscuro. Anche noi vogliamo vedere i suoi magic trick e -a sto giro- ce ne ha regalato di belli e tanto irritanti per le D# e i tifosi avversari. Pat è Pat, ed è bene che iniziamo a ricordarcelo.
- Miami Dolphins (-3) – questa settimana al di là della L patita contro i Bengals, non vorremmo proferire parole per Dolphins e coaching staff. Tua <3. Period.
- Tampa Bay Buccaneers (-1) – svuotano un po’ l’infermeria, torna Mike Evans ma il b2b contro Packers e Chiefs si sente. Arriva una fase di calendario sulla carta più semplice per recuperare smalto, e serve come una X sulla mappa del tesoro.
- Baltimore Ravens (+1) – I Ravens non reggono: “la D# è morta, Marx pure e anche Baltimore non si sente molto bene”. Dopo la #remuntada Dolphins, anche questa contro i Bills, con le solite discussioni 4th Down/go for it/si stava bene quando si calciava. E ora arrivano i Bengals. Ah: aiutateci a capire cosa voglia dire Gucci. Grazie.
https://twitter.com/Lj_era8/status/1576678699159949314?s=20&t=msFFmXVVPyKsL477Mqhw9g
- Green Bay Packers (+1) – serve l’overtime per portarla a casa al Lambeau contro Hoyer (per poco) e il rookie 4° giro Bailey Zappe (a vigna) . L’attacco aereo è ancora incerto, in difesa concedono molto più del dovuto sulle corse, però vincono. In questo momento sono un po’ come i brutti ma buoni.
- 8. San Francisco 49ers (+5) – Nick Bosa è on pace per 25.5 sack in stagione ed è la testa di ariete di una difesa con pochi (nessuno?) eguali nella lega. In attacco a Garoppolo basta fare il compitino e limitare gli errori. Per tutto il resto c’è Deebocard.
- Minnesota Vikings (=) – Quando Captain Kirk riesce a cavalcare a dovere Justin Jefferson le cose si mettono tendenzialmente bene, ma continua a mancare la cattiveria (sportiva s’intende) degli avi norreni. Stavolta c’è anche lo zampino di Loki con un mirabolante palo-traversa sul calcio allo scadere di Lutz.
- Los Angeles Rams (-5) – Allen Robinson e Stafford stanno ancora cercando la giusta chimica e la OL pare appannata come il parabrezza quando piove a dirotto, sei fermo in coda, non hai cambiato il filtro dell’aria per tempo e devi pulire con la manica per vedere dove vai. Aggiungiamoci pure che c’erano i 49ers (5-1 negli ultimi 3 anni).
- Los Angeles Chargers (+1) – L’amnesia del terzo quarto è davvero inspiegabile. Sul 27-7 all’halftime sembrava una Mission (im)possible trasformare il match contro i Texans in un one-score game. #einvece. Per fortuna che Justin sembra tornare affilato come i METZ ft. Joe Talbot che potete ascoltare qui:
- Dallas Cowboys (+7) – “Senza Dak meglio pensare già alla prossima stagione” dicevano. #einvece sono 3-0 con con Cooper Rush al timone, grazie ad una difesa asfissiante sia nel front seven che nelle secondarie ed un attacco che usa al meglio le armi a disposizione, Lamb in primis. Chapeau a McCarthy e soprattutto a Dan Quinn.
- Jacksonville Jaguars (-2) – Nella pioggia e nella valle di Lacrime del ritorno a casa di Doug Pederson fino ad una certa è sembrato che potessero davvero sorprendere tutti e andare per l’upset di giornata. Poi come per l’accesso alla Duat nell’antico Egitto la grande bilancia universale ha riequilibrato tutto, ma la squadra sembra essere bella cubica.
- Denver Broncos (-4) – Il confine tra record positivo e negativo ci ricorda i dilemmi esistenziali nella Sottile Linea Rossa. L’attacco si accende e si spegne come il motore ingolfato di un Ford Bronco nei canyon. La stagione potrebbe essere in salita, come no. Hackett non ispira proprio quella fiducia ideale.
- Cincinnati Bengals (+2) – Burrow sale di colpi. E smette solo di subirli. L’asse geometrico della NFC North per i Bengals torna in bolla e -seppur si sia lontani dall’esplosività della scorsa stagione- ci si presenta al rivalry game contro i Ravens con lo sguardo profondo di Kabir Bedi dei tempi d’oro.
- Cleveland Browns (-2) – Nick Chubb ci piace da sempre e produce, fattura, carbura, scardina, movimenta, traina, è un tuttofare che potresti trovare su Pronto Pro e chiamarlo per qualsiasi lavoro in casa: lui lo farebbe. Per ora è il punto focale dell’attacco Browns, con tutta la buona volontà di Brissett. I Falcons han martellato la loro run D# e that’s it.
- New England Patriots (-2) – Bella la storia di Bailey Zappe tipicamente Americana – sugosetta la D#, ma questi Patriots giocano football con quella pesantezza tipica dei Buddenbrook di Thomas Mann. E intanto i Pats sono 1-3.
- New York Giants (+2) – Lo spettro del record FALZO aleggia un po’ nell’aria, ma resta il fatto che sono 3-1 e che attaccando una dinamo a Saquon si potrebbero parzialmente risolvere la crisi energetica in corso.
- Seattle Seahawks (+3) – Geno sempre più in modalità revenge tour, domenica si è rivisto anche un gioco di corse importante e DK fa le onde quando riesce a tenere a bada i movimenti intestinali. Oltre le aspettative, la difesa però rimane una mezza voragine.
DK Metcalf asked to get carted off the field for a bathroom break.
Absolute Power Move. pic.twitter.com/USOogI4O7T
— Barstool Sports (@barstoolsports) October 2, 2022
- Arizona Cardinals (+6) – in questo primo scorcio di stagione i Cardinals sono peggiorati in tutte le metriche offensive rispetto al 2021. Hopkins deve ancora scontare un paio di partite, il suo ritorno è atteso come l’alba sulla Monument Valley.
- Atlanta Falcons (=) – Patterson-Huntley-Allgeiger sono come i Re Magi e portano in dono una vittoria che sa più di sudore che di Incenso e Mirra. Riescono a stare quasi sempre in partita (tutte finite con scarto di 4 punti o meno), se i Lions sono i nuovi Chargers i Falcons sono i nuovi-vecchi Lions?
- Tennessee Titans (+2) – Derrick Henry come l’Atlante Farnese che sorregge non il mondo, ma Mike Vrabel e i Titans. Per ora va bene così, per raddrizzare il corso della stagione il King basta e avanza: a lungo termine però servono più risposte e concretezza per tornare a fidarci di Tennessee.
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- Las Vegas Raiders (+4) – McDaniels quella contro i Broncos non voleva proprio perderla. Anche se Derek Carr e l’attacco appaiono ancora fuori ritmo, ma non nel senso delle ritmiche impazzite di un pezzo dei black midi. Sono dissonanti, ma almeno si tolgono lo zero dalla casella delle W.
- Detroit Lions (-6) – diciamolo, i Lions sono i nuovi Chargers: folli, impronosticabili, una tortura per i fans ma una delizia per gli appassionati. Il loro football è psichedelico come Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band, con la difesa che a tratti sembra seriamente in preda a un trip da LSD.
- Pittsburgh Steelers (-9) – La Trubisky Era è finita. Voltiamo pagina con un 1-3 e un calendario in arrivo davvero atroce. Auguri a Kenny Pickett: non c’è sarcasmo. Se il ragazzo deve prendere confidenza con l’NFL, lo scenario è un livello segreto di Call of Duty sui campi da football. Tomlin si gioca la prima stagione sotto il record .500. Tempi duri per gli acciaieri.
- Indianapolis Colts (-1) – Shaquille Leonard subito out. Taylor con una caviglia malconcia. I Colts dopo essersi presi la W contro i Chiefs tornano nei bassifondi che hanno popolato le loro prime week di stagione 22/23. Reich potrebbe essere come Renè Ferretti quando sente la fine e inizia a distribuire limoncelli a tutti. Jim Irsay approved.
- New Orleans Saints (-4) – cambiano gli interpreti offensivi (fuori Winston-Thomas-Kamara) ma Olave a parte l’attacco è sempre più il tentativo di un’improvvisazione Jazz fatta dai Sex Pistols ubriachi.
- New York Jets (+2) – Una rimonta dei Jets produce un’emozione identica a quella di una dei Kansas City Chiefs: seguendo il ragionamento dei rivali, Vinny Testaverde era uno s*****o, Chad Pennington una m***a e i poveri Steelers sono degli eroi! Zach Wilson con un ultimo drive frizzante e W che regala un 2-2 dai tratti storici a Saleh.
- Carolina Panthers (=) – E’ legittimo affermare che in questo momento Mayfield Baker sia il peggior QB starter della NFL? Probabilmente sì.
- Chicago Bears (-2) – Fields è un battito di ciglia oltre il 50% di completi e ha lanciato in media 118 yds a partita, prendendosi nel mentre 4 sack a partita. Il ragazzo deve farsi, i problemi soprattutto offensivi sono tanti e noti. Nel frattempo i Bears sono da evitare come i talk show di Rete 4 di Del Debbio e Giordano.
- Houston Texans (+1) – Pierce fornisce uno spiraglio di luce all’NRG Stadium, con dei sentori Fosteresque. L’ex Florida galoppa e risveglia dal dolce torpore dei Texans altrimenti impalpabili. La squadra è davvero all’inizio di un percorso di ricostruzione – occorre avere pazienza. Taaaaanta.
- Washington Commanders (-1) – 3.5 net passing yards per play contro Dallas, una valanga di penalità, Wentz ancora sparuto e privo di guizzi dopo un inizio che sembrava lasciare qualche speranza. Rovazzi col trattore in tangenziale comandava più del fu WFT, il che è tutto dire.