NFL Preview 2022: Kansas City Chiefs

Ancor più che nel 2021, quando Tom Brady alla guida dei Buccaneers era ormai lanciato verso l’ennesima impresa in carriera, sembrava che nessuno potesse fermare i Chiefs a inizio 2022, dopo una vittoria memorabile contro i Bills nel Divisional Round. Un clamoroso ribaltone subito dai Bengals, invece, ha tolto a Patrick Mahomes il terzo Super Bowl di fila. Ai blocchi di partenza di questa nuova regular season, comunque, Kansas City si presenta, ancora una volta, tra le favorite assolute, pur con qualche cambiamento sconvolgente a roster.

OFFENSE

La dinamite dei Chiefs è sempre tra le mani di Patrick Mahomes, che nel 2022 è tornato a sfiorare le 5.000 passing yard (4.839) e ha aggiunto il solito carico di touchdown pass (37), pur con un career high in termini di intercetti (13), che lo ha portato per la prima volta in carriera sotto quota 100 in termini di passer rating. La sorprendente sconfitta nel Championship contro i Bengals, in cui è crollato a picco dopo un avvio di partita strepitoso, non può far dimenticare quanto mostrato dal fenomeno da Texas Tech in precedenza. Mahomes è pronto a dominare la scena, sperando che i recenti problemi alla caviglia durante il training camp siano soltanto un brutto ricordo.

La notizia che ha sconvolto l’estate di Kansas City è, senza dubbio, l’addio di Tyreek Hill, volato a firmare un quadriennale da 120 milioni di dollari ai Dolphins. La sua assenza si farà sentire eccome per Mahomes, che dovrà rinunciare alle sue 1.239 yard, nonché alle consuete big play (13 da almeno 20 yard nel 2022) e all’affinità in termini di touchdown (9). Per non far disperare il suo amato quarterback, però, Andy Reid è corso subito ai ripari con un paio di rinforzi: JuJu Smith-Schuster spera di ripetere l’exploit del 2018, quando agli Steelers toccò quota 1.426 receiving yard, o i più probabili 9 touchdown del 2020, mentre Marquez Valdes-Scantling può offrire opportunità importanti per un lancio sul profondo. A loro si aggiungono Mecole Hardman, chiamato a un necessario e definitivo salto di qualità, e Skyy Moore, scelto al secondo giro del Draft con buone prospettive.

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Senza dimenticare l’apporto dell’altro fenomeno assoluto nell’attacco dei Chiefs: Travis Kelce, che ormai da ben sei stagioni consecutive riesce a superare quota 1.000 yard e ha collezionato la bellezza di 36 touchdown in 61 partite giocate insieme a Mahomes. Tutto ciò nonostante, però, l’alchimia dell’attacco è tutta da valutare senza un pezzo fondamentale come Hill. A maggior ragione, dovranno dare man forte Clyde Edwards-Helaire, ancora atteso nei pressi delle 1.000 rushing yard a stagione anche per colpa dei tanti problemi fisici, e Jerick McKinnon, variabile impazzita sul finire della scorsa annata. In offensive line è stata fondamentale la conferma con il franchise tag estivo di Orlando Brown nel ruolo di left tackle, affiancato dall’eccellente Joe Thuney, mentre a destra con Trey Smith dovrebbe giocare Lucas Niang, che porta con sé qualche incognita in più.

DEFENSE

Non sono mancati sorprendenti cambiamenti anche in difesa per i Chiefs, in particolare in secondaria. Gli addii del cornerback Charvarius Ward e della safety Tyrann Mathieu, assoluti protagonisti dei recenti successi della franchigia, sono stati rimpiazzati con saggezza, ma, anche in questo caso, andranno valutati sul campo. Il reparto di Kansas City è stato svecchiato dall’arrivo di Justin Reid, che a 25 anni si è già affermato nel passato ai Texans, e dalla scelta al primo giro di Trent McDuffie, promettente e versatile cornerback in uscita da Washington. Occhi puntati anche su L’Jarius Sneed, in costante crescita dalla sua uscita dal college un paio d’anni fa, e sulla safety Juan Thornill, reduce da un’ottima annata.

Il front seven offre potenzialmente le migliori certezze del reparto, soprattutto in linea. Il quartetto dei Chiefs è stato rinforzato dall’arrivo di Carlos Dunlap, schierato sul lato opposto rispetto a un altro grande ex dei Seahawks, Frank Clark. La stella polare del gruppo, però, è sempre Chris Jones, che ha collezionato un’altra eccezionale regular season nel 2022 con 9 sack, 8 tackle for loss e 5 pass deflected. A scalpitare alle loro spalle è un altro rookie molto atteso, il secondo scelto al primo giro da Reid: George Karlaftis, in uscita da Purdue alla numero 30 con la nomea di un prospetto già maturo e pronto all’immediato utilizzo. Tra i linebacker sono attesi a una conferma sia Nick Bolton che Willie Gay, reduci da una stagione con 112 tackle di cui 11 for loss l’uno e con 4 pass deflected e 2 intercetti l’altro. Completa il reparto Leo Chenal, scelto al terzo giro nello scorso Draft.

COACHING STAFF

Per quanto Reid abbia raccolto in carriera molto meno di quanto abbia meritato, è stato in grado di raggiungere il Championship per ben otto volte in tutto, con un record debordante in regular season (233-1-135). Le quattro finali di Conference di fila dei Chiefs potrebbero iniziare a stare strette, considerando la sola vittoria finale nel Super Bowl LIV, motivo per cui, con o senza Hill e gli altri protagonisti persi in estate, ci si aspetta che il genio offensivo classe ’58 sia pronto a inventarsi qualsiasi cosa pur di tornare a raggiungere l’obiettivo, nella decima stagione alla guida della franchigia. Al suo fianco tutto confermato tra gli straordinari coordinator che hanno condiviso con lui la gioia del titolo nel 2020: Eric Bieniemy guida un attacco sempre straripante sotto la sua guida, mentre Steve Spagnuolo è responsabile di una difesa che deve ritrovare identità e sicurezza.

Record previsto: 11-6

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Un calendario complicato e una AFC West dal talento esplosivo potrebbero mettere in difficoltà i Chiefs, che hanno qualche addio estivo importante ancora da smaltire. Finché c'è Mahomes a guidare il prestante attacco c'è speranza, però, a Kansas City, mentre la difesa sarà da tenere sott'occhio fin da subito. A tutto pensa il solito Reid, pronto a trovare un'altra via per tornare al Super Bowl.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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