Championship 2021: Super Bengals! (Cincinnati Bengals va Kansas City Chiefs 27-24)

Il destino dà, il destino toglie. E potremmo dire viceversa.

Il ritorno in finale di Patrick Mahomes non ci sarà perchè il miracolo Bengals ha preso forma e sostanza. Le tigri di Cincinnati espugnano l’Arrowhead Stadium di Kansas City e volano al Super Bowl!

Una storia meravigliosa, iniziata però nel peggiore dei modi quando quel 22 novembre del 2020 la carriera di Joe Burrow era stata messa ben oltre il rischio; la valanga di difensori di Washington si abbatteva sul giovane quarterbark rompendogli legamento crociato anteriore e legamento collaterale. Un incubo. Sembra la fine di un viaggio che invece era appena cominciato.

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Dolore. Rabbia. Disperazione.

Il mondo Bengals e quello del football americano soffrono una grave perdita perchè l’astro nascente di questo sport è al tappeto ancor prima di allacciarsi le scarpe…

E quindi dopo aver lavorato in modo estenuante per tutta la gioventù sperando di raggiungere quei favolosi campi da football della NFL, Burrow si trova a fare i conti con il più tremendo degli infortuni. Uno scherzo del fato, parecchio spiacevole. Ma se il destino può mutare, la vera natura di un campione non muterà mai.

Giù la testa e sotto con la riabilitazione. Mentre il fisico recupera la forma migliore, la mente deve rimanere salda sull’obiettivo senza mai far sì che i pensieri negativi influiscano prendendo il sopravvento e questa è la parte più complessa. Passano giorni, mesi. L’infinito dell’oblio che non trova punti d’appoggio.

A Cincinnati il tempo ha una sua durata che lo fa apparire eterno in ogni caso, perchè i Bengals aspettano quel qualcosa da un’era.

Il 12 settembre 2021 Joe torna in campo a Minneapolis acclamato come un eroe, perchè infondo è di questo che stiamo parlando. Gioca, amministra e vince una dura partita contro i Vikings con l’incontro che termina all’overtime con il punteggio di 27-24. Casualmente lo stesso punteggio di ieri sera tra Bengals e Chiefs.

Durante l’anno succede tutto quello che sappiamo molto bene: la linea offensiva che non offre protezione, il talento di Burrow rimesso a repentaglio come se nulla fosse successo, le follie di Zach Taylor e nonostante tutto Cincinnati cresce di settimana in settimana fino ad esplodere definitivamente tra fine dicembre e inizio gennaio.

Proprio con l’arrivo dell’anno nuovo, i Bengals di Burrow sollevano la division uscendo vincitori dalla sfida contro i Chiefs di Mahomes giocata in Ohio in Week 17. Burrow devasta il campo rispondendo a Mahomes con oltre 400 yard e 4 touchdown, ma al QB Chiefs non resta il tempo per rispondere e quindi… quindi la speranza è quella di incontrarsi nuovamente ai playoff perchè quella volta ai Bengals è andata bene ma poi quando conterà sul serio sarà tutta un’altra storia. E ci siamo!

Il Mahomes vs Burrow atto secondo va in scena nel Championship Game della AFC.

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Mahomes parte a razzo trasformando in oro tutto ciò che tocca mentre Burrow fatica a trovare ritmo e fiducia. Ma sessanta minuti di football sono lunghissimi e piano piano i Bengals riescono a prendere le misure ai Chiefs dopo averli fatti inizialmente dilagare. 

Sotto 21-3 a pochi minuti dall’intervallo, per i Bengals l’impresa sembra impossibile. Cincinnati parte sfavorita e ogni indicatore del match punta verso Kansas City: esperienza, fattore campo, organico, palmares, miracoli ultraterreni come quello di sette giorni fa.

Eppure succede qualcosa. Un touchdown difficile di Semaje Perine, che afferra un lancio corto di Burrow e lo porta in end-zone dopo aver combattuto per 41 yard, riapre la sfida. Poi i Chiefs, in men che non si dica, si riavvicinano veloci alla end-zone di Cincinnati ma qui, forse, osano troppo azzardando un lancio su Hill per segnare il touchdown anzichè calciare da pochi passi per tre punti facili e conservativi. La difesa Bengals sale in cattedra e risponde con prontezza su Hill: niente marcatura Chiefs, scade il tempo.

E qui sorgono una moltitudine di domande perchè con quei 3 punti in più, oggi, Kansas City sarebbe al Super Bowl per la terza volta in tre anni. I Chiefs avranno tanto tempo davanti a loro per meditare su ciò che è giusto, e su ciò che invece (forse) andrebbe fatto in certe circostanze perchè puntare su Tyreek Hill non è mai un errore, ma accontentarsi di 3 punti facili con il vantaggio già accumulato sarebbe stata la scelta più saggia. Alla fine chi si accontenta gode, no?

Così una giocata difensiva poderosa come quella dell’ultima difesa su Hill prima del rientro negli spogliatoi consente ai Bengals di riorganizzarsi e di fare forza su quel reparto difensivo che, all’ombra di Burrow, pare non contare e invece è il vero protagonista del Championship.

La pressione difensiva dei Bengals sale, diventa enorme e Mahomes la sente tutta. L’attacco di Kansas City cala e non gioca rispettando quegli altissimi standard che lo caratterizzano e che lo riconoscono quale miglior attacco della lega. B.J. Hill alza il muro e Mahomes commette un errore di distrazione facendosi intercettare dal defensive tackle di Cincinnati. La partita cambia, i destini delle due formazioni anche.

Quindi Burrow trova il suo Chase per il touchdown e poi converte i due punti per pareggiare con Trent Taylor. L’ultimo periodo di gioco è dominato dalle difese, con gli attacchi che si inchiodano e le speranze di gloria affidate agli special team. Cincinnati calcia con Evan McPherson dalle 52, buono. Mahomes arriva vicino al punto del sorpasso, guarda la end-zone per diversi secondi mentre saltella sulle sue gambe, ma alla fine subisce il sack di Sam Hubbard e perde un fumble che per sua fortuna viene recuperato da Joe Thuney. Harrison Butker calcia dalle 44 e forza il supplementare.

La monetina premia ancora una volta Patrick Mahomes, ma la difesa dei Bengals non è la difesa dei Bills e i ragazzi di Lou Anarumo consegnano la palla del destino a Joe Burrow!

Il QB Bengals vede il traguardo a pochi passi. Vede tutto ciò che ha dovuto affrontare per giungere fin qui. Burrow vede il suo destino e sente il suo nome pronunciato all’ingresso in campo nel Super Bowl.

Cincinnati avanza, fino al kick di McPherson. Cincinnati avanza, fino al Super Bowl!

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Quella notte del 22 gennaio 1989 è ormai storia. Storia passata. Il futuro ha ben altra forma. I 49ers erano pronti a tornare in finale per ridar vita ad un epico scontro dal sapore vintage, ma l’incognita Stafford ha fatto il suo corso e mentre a Detroit si rendono conto di quanto incapaci e inadatti siano stati fin qui, a Los Angeles si preparano a contenere l’assalto delle tigri preparando tutti i loro domatori.

I Bengals erano dati per vinti ancor prima di scendere in campo. Dal Mahomes vs Burrow ci si aspettava un complessivo vicino alle mille yard lanciate. Non è successo nulla di tutto questo, forse perchè il fattore tensione ha giocato un ruolo fondamentale nella partita.

I Chiefs escono sconfitti, delusi e rammaricati perchè dopo la strabiliante sfida vinta contro i Bills di Allen nulla sembrava poterli fermare. Invece Mahomes è parso come svuotato da quella sfida, quasi sottotono ad un certo punto. Difficile a credersi, ma comprensibile perchè per quanto possa fa specie anche il grande Mahomes ha dei limiti e quei limiti i Bengals li hanno visti bene.

Ed ora Cincinnati affronta il suo destino. Quello di chi non vuole far solo bella figura, o accontentarsi di essere arrivati in finale per passare ai libri di storia. I Bengals non si presentano a questo punto del viaggio con l’idea di comparire come la Cenerentola in una delle storie della National Football League.

I Bengals di oggi sono la National Football League! E questa annata pazzesca deve incoronarli.

The Playbook Endgame – Guida ai playoff 2021
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Alex Cavatton

@AlexCavatton sport addicted dal 1986. Amministratore di Chicago Bears Italia. Penna di Huddle Magazine dal 2018. Fondatore di 108 baseball su Cutting Edge Radio. Autore dei progetti editoriali: Chicago Sunday, Winners Out, RaptorsMania, Siamo di Sesto San Giovanni, Prima dello snap. Disponibili su Amazon

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4 Commenti

  1. Caro Alex, ad un 43enne oggi, che non in possesso dell’abbonamento a Dazn lo ha stipulato proprio alla vigilia di questa partita, perché quella notte del 21 gennaio 1989 era un bambino tifoso di 11 anni che vedeva il suo anatroccolo (Bengals) diventare cigno giocandosi da protagonista un superbowl, hai proprio fatto venire i brividi con il tuo articolo. Tecnicamente ritengo tu abbia detto una gran verità nel “quel reparto difensivo che …pare non contare ed invece è il reale protagonista del Championship”.
    Grazie x le emozioni ma ora le prossime spero me le regalino le Indomabili Tigri nella lunga notte del Superbowl.
    Marco

    1. Sono un po’ più vecchio di te e “bengalese” dal SB XVI il primo che giocammo e il primo ahimè che giocò Montana. Vediamo se l’anno della tigre ci porta una soddisfazione, non chiedo tanto, ma almeno una volta

    2. Grazie Marco, troppo buono. I Bengals meritano il successo finale, specie dopo tutti questi anni non proprio idilliaci.

  2. Complimenti Randa allora tu SOFFRI da più tempo di me .

    Io l’ho conosciuto un po’ più tardi quell’Italio-Americano del numero 7 dei 49ers ed anche se da avversario non posso non ammettere: CHE GENIO che era.

    Per la notte del Superbowl incrociamo le dita e prepariamoci a soffrire come domenica scorsa e come sempre nella nostra orgogliosa storia.

    BENGALS FANS X SEMPRE

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