Championship 2021: It’s QB Time, i migliori e i peggiori quarterback

Siamo ormai entrati nel pieno dell’attesa del Super Bowl, e se la partita del 13 Febbraio del SoFi Stadium si dovesse mantenere sui livelli visti finora in questi playoff, ci aspetterà uno dei SB più belli degli ultimi anni; nel turno dei Championship round ad avere la meglio sono stati i Cincinnati Bengals, vincenti ancora una volta grazie ad un field goal decisivo del rookie McPherson contro i favoriti KC Chiefs, ed i Los Angeles Rams di Matthew Stafford che, alla prima vera occasione di mostrare il suo talento con un supporting cast di livello, ha portato i Rams a giocarsi il Super Bowl in casa. I QB ancora una volta sono stati i protagonisti delle partite giocate domenica, e le loro prestazioni hanno fatto da ago della bilancia per i risultati delle partite; nel nostro QB Time di questa settimana analizzeremo la partita di tutti e quattro i quarterback impegnati nel Championship Round, in attesa del grande ballo che arriverà fra meno di due settimane.

Joe Burrow, Cincinnati Bengals
23/38 – 250 yard – 2 TD – 1 INT – 1 sack

Due stagioni, di cui una sola giocata interamente, tanto è bastato a Joe Burrow per arrivare a giocarsi il suo primo Super Bowl in carriera; il QB ex LSU il 13 Febbraio avrà così la possibilità di diventare il primo quarterback di sempre a completare la “Triple Crown”, ovvero vincere l’Heisman Trophy, un titolo nazionale al College, ed il Super Bowl.
I Bengals sono arrivati al SB anche grazie alla splendida stagione messa in piedi da Burrow che domenica ha chiuso con 250 yard lanciate, 2 TD ed un INT. A fare la differenza rispetto alla prestazione contro i Titans è stato soprattutto il salto di qualità della OL dei Bengals, che ha portato il quarterback al secondo anno in NFL a subire un solo sack in tutta la partita, a differenza dei nove arrivati nel corso del Divisional Round contro Tennessee.
Gran parte delle possibilità dei Bengals di vincere il loro primo Super Bowl passerà dalle mani, e dalla lettura del gioco, di Joe Burrow, che dovrà provare a limare anche i pochi errori visti contro i Chiefs, come il lancio quasi intercettato da Nick Bolton, e che avrebbe potuto condannare Cincinnati.

Pubblicità

Patrick Mahomes, Kansas City Chiefs
26/39 – 275 yard – 3 TD – 2 INT

I Kansas City Chiefs non sono riusciti nell’impresa riuscita fino ad ora a solo 3 squadre nella storia NFL: arrivare al 3° Super Bowl consecutivo; sul banco degli imputati per la sconfitta partita contro i Bengals ci è finito incredibilmente anche Patriots Mahomes.
Il QB ex Texas Tech ha giocato sostanzialmente due quarti della partita, e dopo l’halftime non è riuscito più a trovare l’endzone, subendo inesorabilmente la rimonta dei Bengals, e chiudendo la sua stagione con l’INT che ha permesso a Cincinnati di portarsi in raggio da field goal, messo a segno poi dal rookie McPherson. Sulla prestazione di Mahomes, oltre al tantissimo tempo messo a disposizione dalla OL e non sfruttato dal quarterback dei Chiefs, che ha invece chiuso con 4 sack subiti,  pesano appunto i due INT messi a segno: il primo è arrivato nel corso del terzo quarto, ed ha permesso ai Bengals di trovare il TD del 21 pari, il secondo invece ha sostanzialmente chiuso la stagione di Kansas City, che sarà quindi costretta a seguire il Super Bowl come spettatrice, iniziando a prepararsi di già alla prossima stagione in cui Mahomes e soci partiranno ancora una volta con un solo obiettivo: il Super Bowl.

https://twitter.com/BleacherReport/status/1487926344092504065?s=20

Matthew Stafford, Los Angeles Rams
31/45 – 337 yard – 2 TD – 1 INT

Nella storia della NFL la prima squadra a giocarsi un Super Bowl nel proprio stadio casalingo sono stati i Tampa Bay Buccaneers l’anno corso; incredibilmente per il secondo anno di fila, anche quest’anno una squadra si giocherà il Super Bowl in casa, ed a farlo saranno i Los Angeles Rams, arrivati al grande ballo dopo la vittoria contro i 49ers nel Championship Round andato in scena domenica a LA, e che devono gran parte dei loro successi a Matthew Stafford, il quarterback arrivato nel corso della scorsa estate dopo la trade con i Detroit Lions che ha portato Jared Goff in Michigan.
Il QB ex Georgia, al primo anno in cui si è ritrovato un supporting cast al suo livello, ha raggiunto il Super Bowl; domenica Stafford ha chiuso con oltre 330 yard lanciate, 2 TD ed un INT, arrivato però all’inizio della partita, e non sfruttato dall’attacco dei Niners. Stafford domenica ha chiuso con 8 completi su 15 lanci, 140 yard e due TD, nei pass da 10+ yard, ed i suoi deep pass saranno una delle chiavi tattiche del Super Bowl del 13 Febbraio.

Jimmy Garoppolo, San Francisco 49ers
18/30 – 232 yard – 2 TD – 1 INT

Pubblicità

Per gran parte della stagione Garoppolo è apparso come l’anello debole dei Niners, con la prestazione contro i Packers, da cui SF è uscita vincitrice grazie ad un TD dello special team e al collasso del fino ad allora esplosivo attacco di GB, che era stata il culmine di una stagione “sufficiente” per il quarterback di San Francisco, mai veramente colpevole delle sconfitte ma nemmeno mai trascinatore della sua squadra.
Contro I Rams invece Garoppolo ha tutto sommato giocato una buona partita, molto probabilmente la sua ultima con la maglia della franchigia californiana, non riuscendo però ancora una volta a convincere, non riuscendo a caricarsi la squadra sulle spalle nel momento del bisogno, con l’INT arrivato con poco più di un minuto sul cronometro che ha spento ogni speranze dei tifosi di Frisco che, a partire dalla prossima stagione, avranno probabilmente un altro QB under the center, quel Trey Lance chiamato con la 3° scelta assoluta nell’ultimo draft NFL e usato con il contagocce in stagione dal Coaching Staff dei Niners.

https://twitter.com/TheAthletic/status/1487978274198364166?s=20

Merchandising Merchandising

Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.