
Ci pensa Hurts (Minnesota Vikings vs Philadelphia Eagles 7-24)
E’ bastato un primo tempo pressochè perfetto di Jalen Hurts per piegare i Vikings e dare agli Eagles la seconda vittoria della stagione. Questa la performance del QB di Philadelphia nel solo primo tempo 17 completi su 20 per 251 yard e 1 TD pass cui si aggiungono 50 yard e 2 TD su corsa.
Hurts infatti chiude con una corsa personale il primo possesso e manda in end zone Quez Watkins all’inizio del secondo periodo con un gran passaggio per un guadagno di 53 yard. Poi, nell’unico drive positivo del primo tempo, Cousins manda in meta il TE Irv Smith con un passaggio di 2 yard, ma è solo un fuoco di paglia perchè, dopo l’ennesimo three & out dell’offense Vikings, arriva il secondo TD di Hurts con una corsa di 26 yard. Il 24-7 arriva negli ultimi secondi prima del riposo grazie ad un FG di J Elliott da 38 yard. Il secondo tempo ha visto Philadelphia controllare senza troppi patemi i tentativi di rimonta dei Vikings senza che si verificassero altre segnatura da una parte e dall’altra.
Gli Eagles, dopo la vittoria sofferta di Detroit, danno una dimostrazione di forza contro i quotati Vikings reduci dalla convincente vittoria contro Green Bay. E’ stata la grande serata di Hurts alla quale ha contribuito in maniera determinante la sua linea d’attacco. L’80% di finale di completi è figlio soprattutto della protezione di cui il regista ha goduto per tutta la partita, avendo sempre il tempo necessario per selezionare il miglior target dei suoi passaggi. Ma una delle chiavi della vittoria è stata il saper gestire in modo equilibrato corse e passaggi, tanto che alla fine il running game ha prodotto altre 163 yard cui oltre a Sanders con 80, ha contribuito lo stesso Hurts, che ne ha guadagnate 57.
Dall’altra parte, invece, i Vikings sono incappati in una serata no, che dopo la bella vittoria su Green Bay ha sorpreso negativamente. Minnesota ha puntato tutto sul gioco aereo, che ha rappresentato l’80% dei tentativi di attacco, ma in tutto il primo periodo non è riuscita a conquistare neanche un primo down e nel secondo ha avuto un lampo solo nel drive che ha portato al suo unico touchdown. L’aver trascurato quasi del tutto l’opzione del gioco di corsa ha reso più facile il compito della difesa Eagles che si è concentrata nel contrastare il gioco aereo diventato sempre più prevedibile col passare del tempo e la necessità per Cousins di affrettare i tempi. Ne sono scaturiti, come conseguenza ben tre intercetti, uno dei quali nella end zone di Philadelphia, e 11 interventi di pass defense che hanno messo in grande difficoltà i ricevitori di Minnesota. Assoluto mattatore della serata in questo campo è stato il CB Darius Slay con 2 intercetti e 5 pass defense che hanno influito in modo determinante sulla poco brillante prestazione di Justin Jefferson che ha preso solo sei dei dodici passaggi a lui destinati per sole 48 yard.
E’ ancora presto per fare previsioni ma gli Eagles hanno dato una impressione di buona organizzazione ed hanno sicuramente giocato meglio che contro Detroit. Per i Vikings, dottor Jeckyll o mr Hyde?, il giudizio è rimandato alle prossime esibizioni.