Il review di week 4 USFL

Nella quarta settimana di gioco della USFL i Birmingham Stallions mantengono il record immacolato mentre al contrario i Pittsburgh Maulers sono ancora a secco di vittorie.

Michigan Panthers vs Philadelphia Stars 25-26

Parte subito bene Phila, che nei primi due possessi segna prima un field goal da 21 yard con Matt Mengel e poi, ritornata in possesso grazie a un intercetto del solito Channing Stribling, mette a segno un touchdown grazie ad un pass di 37 yard di Case Cookus per Devin Gray. Sul 10-0 però i Panthers restituiscono tutto alla squadra avversaria segnando a loro volta con un calcio da 22 yard di Michal Carrizosa. Poi, riconquistato il possesso per un fumble forzato dal LB Sean Williams su Paul Terry, nel drive successivo Shea Patterson corre per 9 yard in end zone. Si va sul 10-9 perchè Carriosa fallisce il calcio addizionale.
Football in mano agli Stars e questa volta è Cookus che si fa intercettare da Sean Williams sulla linea delle 11 yard d Michigan. Qui assistiamo ad un big play di Reggie Corbin che, ricevuto l’end-off da Patterson si invola per oltre ottanta yard fino alla end zone di Phila. Trasformazione da due punti e Panthers in vantaggio 17-10. Dopo aver fallito un FG, gli Stars riconquistano il possesso grazie al secondo intercetto, ad opera di Jordan Moore e subito Cookus lancia un TD pass da 41 yard per Diondre Overto. Su questa azione e sul 17- 17 si va al riposo.
Il terzo quarto vede gli Stars riportarsi avanti con due FG di Matt Mengel inframezzati dal terzo intercetto subito da Patterson, ancora da parte di Stribleng.
All’inizio del quarto periodo Michigan effettua il sorpasso con un TD pass di 11 yard di Patterson per Joe Walker seguito da un PAT da due punti: 25-23.
L’episodo decisivo avviene quando, su un punt di Mengel, il ritornatore di Michigan, Walker, commette un Muff. Il fumble viene ricoperto sulle 12 di Michigan e Cookus conduce il drive finale fino a portarsi in raggio da FG. Che Mengel realizza da 22 yard per il 26-25 finale.

Una partita avvincente, combattuta fino alla fine e divertente, anche se non tecnicamente impeccabile. Gli Stars, squadra fortemente orientata al gioco aereo, contrariamente al solito si avventurano anche in schemi di corsa che interessano soprattutto il RB Paul Terry, autore di 11 corse per un guadagno di 62 yard. Complessivamente Philadelphia ha guadagnato 113 yard in 21 tentativi di corsa e 180 nei 30 tentativi di passaggio, in controtendenza rispetto alle uscite precedenti in cui con le corse aveva una media di 50 yard per partita.
I Panthers, da parte loro, hanno continuato ad insistere sul gioco a terra, a loro più congeniale, come dimostrano le 250 yard conquistate, confermando gravi difficoltà nel mettere la palla in aria: solo 51 yard guadagnate e ben tre intercetti subiti. Nonostante le carenze nel gioco aereo, però, i Panthers hanno rischiato di vincere e sono stati piegati solo da un FG negli ultimi secondi di gioco. Così due squadre afflitte da parecchi problemi, sono comunque riuscite a regalarci una partita emozionante.
Protagonisti in positivo per Philadelphia il QB Cookus, che ha completato il 72% dei passaggi e, per una volta, promosso anche un dignitoso gioco a terra. Va sottolineato che buona parte del merito per il buon funzionamento dell’attacco va dato alla OL che si è confermata efficientissima. Qualche perplessità ha invece destato la difesa, che si è fatta sorprendere dalla corsa di 80 yard di Corbin.
Sugli scudi, tanto per cambiare, il CB Channing Srebling che con i suoi due intercetti, e sono quattro in totale, si candida al ruolo di terrore dei quarterback.
Tra i Panthers ancora una prestazione deludente di Shea Pattersom, ma anche la conferma di Reggie Corbin che conle sue 155 yard supera per la seconda volta consecutiva la barriera delle cento yard.
In conclusione due squadre che possono certamente coltivare ambizioni nella corsa alla post season in una division che sembra comunque molto equilibrata.

Pubblicità

Pittsburgh Maulers vs New Jersey Generals 13-21

I Maulers mettono ancora in mostra una difesa molto efficace contro le corse e riescono a limitare il running bame dei Generals. Purtroppo per loro, l’accanita resistenza alle incursioni di Darius Victor e di DeAndre Johnson, non sono sufficienti a fermare il gioco aereo dei Generals quando Riley affida a Luis Perez il compito di convertire in primi down situazioni di terzo e lungo.
La chiave della vittoria di New Jersey sta nella versatilità di una squadra che può intercambiare i due QB per selezionare giochi di corsa o di passaggio. I due hanno risposto alla grande: Johnson, con lanci corti e sugli esterni ha fatto un ottimo 9 su 10 grazie alle yard guadagnate dai ricevitori dopo il catch, Perez con passaggi più lunghi realizzando un 11 su 14 per 102 yard.
La partita dei Generals però è stata tutt’altro che facile, perchè Pittsburgh questa volta, dopo una prima fase improduttiva, è riuscita a fare buone cose anche all’attacco, dove finalmente, per merito di Kyle Lauletta ha incrementato il passing game fino a ieri molto deficitario. Le statistiche del QB non sono eccezionali, ma costituiscono comunque un miglioramento rispetto alle prime partite, soprattutto grazie al suo target preferito, Tre Walker, che con nove ricezioni ha guadagnato 110 yard. New Jersey consolida la sua leadership nella North mentre Pittsburg, ancora sconfitta, sembra aver fatto dei miglioramenti anche se il secondo posto sembra già abbastanza lontano.

Birmingham Stallions vs Tampa Bay Bandits 16-10

Primo periodo abbastanza avaro di emozioni, con le due difese che cominciano subito ad imporre la loro determinazione. I Bandits riescono però, al primo possesso della partita, a portarsi in vantaggio con un FG calciato da 37 yard da Tyler Rausa. Dopo una serie di punt da una parte e dall’altra, arriva il primo TD grazie ad una corsa di una yard del QB di Tampa, Alex McGough al termine di un drive eterno, che si conclude quando mancano due minuti al riposo. Qui, però, Jordan Ta’Amu confeziona un drive tutto aereo e in meno di un minuto manda in end zone Rashard Davis con un pass di 9 yard che arriva dopo due completi da 17 e da 26 yard rispettivamente di Derrick Willis e del TE Cheyenne O’Grady.
In apertura del terzo quarto gli Stallions arrivano al pareggio con un FG di Brandon Aubrey da 39 yard e da questo momento in poi riescono ad azzerare sia i runner di Tampa che il buon Ta’Amu che nel secondo tempo viene atterrato tre volte. L’evento chiave del terzo quarto avviene quando Tampa è costretta a calciare un punt dalla propria linea di una yard. Il punt viene ricevuto da Bolden e riportato fino alle 27 yard di Tampa. Birmingham non riesce a conquistare il primo down, anzi perde terreno per effetto di un sack ai danni di McGough e si accontenta di un calcio di Aubrey da 49 yard per andare sul 13-10. L’ultimo drive offensivo di Tampa si spegne dopo che Ta’Amu subisce un sack di Scooby Wright che costa ai suoi la perdita di 14 yard. Segue un possesso di Birmingham che con un altro FG di Aubrey chiude la partita sul 16-10.

Vincono ancora, gli Stallions, ma questa volta soffrono più del solito contro una squadra che, con una difesa aggressiva ed efficiente, li ha messi parecchio in difficoltà. Così, alla fine di una battaglia in cui entrambi gli attacchi non sono riusciti a brillare, ha finito per vincere quella che in questa fase del campionato, appare la più completa ed esperta. La differenza l’hanno fatta due Field goal che Birmingham è riuscita a costruire portandosi due volte più dei Bandits alla distanza giusta avanzando letteralmente yard dopo yard con il running game quando è stato chiaro che la difesa dei Bandits aveva pressochè neutralizzato il gioco aereo.
In sostanza, quando i due QB hanno dovuto rinunciare al gioco aereo perchè entrambi sottoposti alla pass rush della difesa avversaria, ha prevalso la squadra che ha saputo conquistare più yard correndo in mezzo. E qui la differenza l’ha fatta C.J. Marable, con le sue 55 yard, ma soprattutto la difesa Stallions che ha limitato il bottino dei runners di Tampa a sole 53 yard complessivamente.
La gara a chi atterra più volte il QB avversario però l’hanno vinta i Bandits per 4-3, anche se il sack più decisivo lo ha fatto Wright quando ha fermato l’ultimo tentativo di Ta’Amu di rimontare.

New Orleans Breakers vs Houston Gamblers 23-16

Il primo possesso è dei Breakers che, dopo una buona partenza, sono fermati da tre incompleti di Kyle Sloter e costretti ad un FG da 50 yard che Taylor Bertolet trasforma. Tornato in possesso della palla, Sloter, dopo alcuni giochi positivi commette un fumble per effetto di un sack di Chris Odom. Clayton Thorson però non riesce a capitalizzare il takeaway e i Gamblers sono costretti al punt che però, anche per effetto di penalità del receiving team, mette la palla sulle 5 di New Orleans.
I Breakers riescono a conquistare il primo down, ma subito dopo Sloter si fa intercettare e riconsegna il possesso a Houston.
Partiti dalle 25 dei Breakers, i Gamblers si complicano la vita con falli che li fanno arretrare di quasi trenta yard, ma qui Thorson si inventa un bel passaggio per Jo Jo Ward, che riceve e poi corre in TD per le restanti trenta yard. La giornata no di Sloter continua quando si fa di nuovo intercettare, questa volta da Wil Likeky, uno specialista del ramo. Questa volta l’attacco texano non riesce a capitalizzare il tekeaway, ma piazza il punt sulle 6 di New Orleans. Sloter stavolta, uscito dalla scomoda posizione di partenza grazie alle corse di Jordan Ellis , termina a suon di passaggi completi un buon drive con un passaggio corto per Ellis che poi corre verso la end zone avversaria.
Prima della fine del tempo Houston va ancora a segno con un FG di Nick Vogel, riportandosi in vantaggio per 13-10. Un FG di Bertolet da 28 yds riporta New Orleans in parità, poi nel successivo possesso, dopo aver risalito il campo per 50 yds, Sloter si fa intercettare per la terza volta da Micah Abernathy. Sul 13 pari, dalle 24 yds di Houston, i Breakers invece di calciare per un possibilissimo FG, azzardano, fllendolo, un tentativo di conversione di un “quarto e otto. Houston stavolta riesce a portare a referto tre punti con un FG di Vogel, che viene subito dopo pareggiato dall’infallibile Bertolet: 16-16.
A meno di un minuto dalla fine il possesso torna ai Breakers sulle loro 44 yard e Sloter, croce e delizia, questa volta è delizia e in quattro giochi chiude con il TD pass risolutivo di 29 yds per Jonathan Adams. In precedenza una funambolica ricezione dell’ottimo TE Sal Cannella per 25 yard era stata convalidata dopo review del Replay Center.

I Breakers si mantengono in scia agli Stallions con questa vittoria molto sofferta contro la solita fortissima difesa di Houston. Purtroppo per i texani, tutto quello che la difesa costruisce in termini di palle riconquistate, anche in posizioni di terreno molto favorevoli, troppo spesso viene vanificato da un attacco che anche oggi è riuscito a produrre pochissimo. I Breakers sono alla fine riusciti a prevalere per merito della difesa, che specialmente nel secondo tempo ha immobilizzato l’attacco texano, ma anche per la freddezza di Kyle Sloter, che nonostante i tre intercetti e il fumble che hanno provocato quattro turnover, ha mantenuto la freddezza e la sicurezza nei propri mezzi che gli hanno permesso di vincere la gara.
La troppa sicurezza, ma sarebbe meglio definirla presunzione ha comunque rischiato di tirare un brutto scherzo ai Breakers quando, hanno tentato un quarto e otto dalle quaranta yard che nel quarto periodo ha dato l’ennesima partenza favorevole ai Gamblers. Sloter chiude comunque la sua partita con 26 su 42 per 397 yds, un TD pass e tre intercetti, ottimamente supportato dalla nutrita batteria di ricevitori, ma soprattutto dall’eccellente prestazione rel RB Jordan Ellis che ha corso 104 yard in 19 portate, cui vanno aggiunte le altre 17 guadagnate dopo ricezione.
Che dire dei Gamblers? La difesa ha fatto ampiamente il suo dovere con il contributo corale di tutti i suoi componenti. Volendo citare quelli che si sono distinti maggiormente si possono fare i nomi di Micah Abernarty (10 tackle, 1 Int e 1 PD), Will Likely (7 tackle, 1 int e 3 PD) e Domenique Davis (10 tackle e 1 Sack).
Peccato che l’attacco non sia stato all’altezza, nemmeno con Mark Thompson, fino a ieri miglior RB della lega, limitato a sole 10 yds in 14 portate.
Il solo Isaiah Zuber ha giocato all’altezza della sua fama con 46 yds in 5 catches e altre 98 con 5 KR.

Merchandising Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

2 Commenti

  1. Per quanto riguarda i Michigan Panthers più che i problemi sul gioco aereo , che ci sono , la sconfitta è imputabile agli incredibili errori del Kicker.

  2. Per quanto riguarda i Michigan Panthers più che i problemi sul gioco aereo , che ci sono , la sconfitta è imputabile agli incredibili errori del Kicker.

    Saluti
    Loris

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.