USFL, preview di week 3

La terza giornata della USFL presenta quattro partite interessanti, sia pure per motivi diversi.

Tampa Bay Bandits (1-1) vs Houston Gamblers (1-1) – sabato, 22.00

Scontro diretto tra due rivali della Division South reduci entrambe da una sconfitta. Entrambe motivate a riscattarsi, specialmente i Bandits, sonoramente battuti da New Orleans e che non segnano un TD da ben sei quarti.
I Gamblers, viceversa, vengono da una sconfitta contro gli Stallions in cui hanno venduto carissima la pelle, restando in partita fino agli ultimi minuti.
La franchigia della Florida, molto quotata alla vigilia, è stata finora abbastanza deludente e nella partita contro i Breakers ha evidenziato carenze anche nella offensive line, che ha esposto il QB Jordan Ta’Amu a ben quattro sack concedendogli la miseria di 64 yard nel passin game.
Sabato andranno a scontrarsi contro un’altra difesa molto efficiente. I Gamblers hanno tenuto testa a lungo all’ottimo passing game di J’Marr Smith e si sono tolti anche la soddisfazione di riportare in TD un intercetto. Occhio al LB n° 15 Donald Payne e al DE Chris Odom col n° 93, nonchè al CB n° 4 Wil Likely che ha già al suo attivo due intercetti, uno dei quai riportato in TD.
Oltre alla difesa, l’altro punto di forza di Houston è costituito dal gioco di corsa, affidato alle solide gambe di Mark Thompson, il RB n°7 che dopo due partite guida la graduatoria dei ball carriers con 164 yard in 29 portate.
Meno brillante, invece, il gioco aereo dei Texani.
Per Tampa la chiave potrebbe stare in una prestazione di Ta’Amu finalmente all’altezza della sua fama, sempre se i suoi pretoriani riusciranno anche loro a rispondere alle attese, che sulla carta sarebbero notevoli.
Darei i Gamblers leggermente favoriti ma credo, e spero, che i Bandits si riscatteranno e ci offriranno una partita combattuta.

Birmingham Stallions (2-0) vs New Orleans Breakers (2-0) – notte tra sabato e domenica, 2.00

La partita clou del weekend ci dirà chi sarà la squadra leader della prima fase del torneo e promette di essere in incontro molto spettacolare.
New Orleans attua un game plan molto equilibrato tra corse e passaggi, potendo contare su due ottimi ball carrier: Jordan Ellis e T.J.Logan, che nelle prime due partite hanno contribuito con 133 e 99 yard rispettivamente.
Il QB Kyle Sloter ha viaggiato finora con il 63,64% di completi e una media di quasi dieci yard per passaggio completato e può contare su un buon numero di ricevitori molto validi, tra i quali si segnalano Jonathan Adams e Johnnie Dixon per yard guadagnate, ma anche il già citato T.J.Logan che con 8 catches su 9 ha contribuito con altre 67 yard.
A fronte di un attacco positivo, i Breakers presentano una difesa altrettanto efficiente, in particolare per la capacità di penetrare il backfield avversario. Nelle prime due partite New Orleans ha collezionato ben10 sack cui vanno aggiunti altri nove tackle for loss
Gli Stallions, dal canto loro, hanno un ottimo passing game grazie a J’Marr Smith, un QB da 12,42 yard per passaggio completato e un buon 60,8% di completi. Bersagli preferiti di Smith sono i ricevitori Osrus Mitchell, specialista sui lanci profondi, che ha già messo a segno due TD e guadagnato 144 yard e Victor Bolden, molto affidabile con 12 ricezioni per 84 yard.
Come i Breakers, anche gli Stallions hanno nel running game una valida alternativa ai passaggi e anche loro possono contare su una coppia di validissimi ball-carriers: C.J Marable e Tony Brook-James che nell’ultima partita hanno guadagnato rispettivamente 76 e 62 yard,
Nella difesa, molto efficiente sia contro le corse che contro i passaggi spicca il LB DeMarquis Gates per numero di tackles e per un paio di sack, oltre al CB Lorenzo Burns con due intercetti al suo attivo.
Due squadre che si somigliano molto, con pochi punti deboli, che offriranno certamente un confronto incerto e spettacolare. Non a caso la Lega ha cambiato lo schedule iniziale per dare a questa partita il prime time di sabato

Pubblicità

Pittsburgh Maulers (0-2) vs Michigan Panthers (0-2) – domenica, 20.30

Un’altra partita spareggio per lasciare la scomoda ultima posizione nella North Division. Delle due sembrano stare un po’ meglio i Maulers che, dopo la prova incolore nella prima uscita contro Tampa, hanno offerto una bella prova di orgoglio contro Philadelphia uscendo sconfitti con l’onore delle armi.
L’attacco di Pittsburgh contro gli Stars ha offerto una prova abbastanza convincente con un buon gioco di corsa affidato a Garrett Groshek, raro esemplare di RB di razza bianca capace di correre nel mezzo grazie ad una solida struttura fisica. Nella seconda uscita è stato ben coadiuvato da Madre London, vecchia conoscenza di chi ha seguito la lega europea.
La difesa di Pittsburgh è molto aggressiva ed efficiente contro il gioco di corse, un po’ meno contro il passing game. Contro gli Stars, nonostante l’ottima prova dei soliti Carlo Kemp e Tyahva Tezino, hanno dovuto subire il passing game di Philadelphia e del suo QB Bryan Scott, finora il miglior passatore della Lega.
I Panthers, dal canto loro, risultano finora la squadra più deludente, nonostante il potenziale finora solo intravisto ma non ancora tradotto in realtà.
Nelle prime due partite sono stati tanti gli errori nell’esecuzione degli schemi d’attacco che sono costati ben 13 fumbles in totale e che hanno vanificato quanto di buono sono riusciti a fare i due RB Stevie Scott e Cameron Scarlett.
Decisamente deficitario il passing game che nell’ultima partita contro New Jersey ha prodotto soltanto 124 yard con un 14 su 29 di Patterson.
Il numero imbarazzante di fumble commessi è certamente indice di un’intesa tra gli uomini di linea e i portatori di palla, quarterback compreso, tutta da rivedere. Per Jeff Fisher i sarà molto da lavorare.
Per quanto visto finora, i Maulers sembrano avere quacosa in più, specialmente in fatto di determinazione e di “cattiveria” agonistica, ma Michigan è certamente meno brutta di quanto ha fatto vedere finora.

New Jersey Generals (1-1) vs Philadelphia Stars (1-1) – notte tra domenica e lunedì, 2.00

Si chiude con la partita che assegnerà la leadership della North Division, un altro confronto di grande equilibrio tra due squadre che nella seconda giornata sono apparse molto cresciute rispetto all’esordio.
I Generals continueranno presumibilmente ad alternare Luis Perez e DeAndre Johnson nel ruolo di QB. I sue si completano a vicenda: buon passatore Perez, ottimo scrambler Johnson, anche se nella seconda partita ha corso poco, ma è risultato preciso nei passaggi.
New Jersey finora ha privilegiato il running game, risultando finora la squadra con più yard conquistate con le corse, 335 su 76 corse, al contrario di Philadelphia, che è di gran lunga la compagine più pass oriented della lega, 72 pass attempt contro 37 corse per 431 e 118 yard rispettivamente.
E’ lecito aspettarsi un altra esibizione del talento di Bryan Scott come passatore: finora ha completato quasi il 71% dei passaggi per 4 TD pass. Si troverà di fronte una difesa ben attrezzata per fronteggiare il gioco aereo. In questa specialità si è segnalato il LB DeQuan Hines insieme al S Shalom Luani, che però nella seconda partita è stato costretto ad uscire per un infortunio.
La chiave della partita potrebbe essere la maggiore capacità dei Generals di correre con la palla, sia per le capacità di scrambler di Johnson, sia per i due ottimi RB Darius Victor e Trey Williams, ma attenzione ai passaggi di Scott per la sua nutrita batteria di ricevitori che, la settimana scorsa, si è arricchita della presenza di Maurice Alexander, mattatore del gioco aereo con otto ricezioni su nove target per 88 yard e due TD e, incidentalmente, ottimo ritornatore di calci.
Un consiglio ai QB dei Generals: meglio evitare di lanciare verso la zona presidiata da Channing Stribling: il CB degli Stars ha già al suo attivo due intercetti e diversi efficaci interventi di copertura sui passaggi.
Anche qui fare un pronostico è tutt’altro che facile. Gli Stars sono più belli da vedere, ma New Jersey sembra avere qualcosa in più quanto a varietà di soluzioni offensive.

Merchandising Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.